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Mondo Oscuro

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Inviato

Jebeddo approfitta dell'occasione e alza una mano, come per attirare la sua attenzione. Nel frattempo cerca di ricordarsi in quale stanza o tavolo si era seduto nei giorni precedenti a studiare; indicherà quella posizione al secondo attendente, sperando non si incroci con l'altro attendente.


Inviato

L'attendente lo nota subito e gli si avvicina. "Buona giornata, di cosa siete alla ricerca? Posso esservi di aiuto?"

Sicuramente lo gnomo ha tempo, la ricerca dei tomi richiesti terrà impegnato il primo addetto per un pò e difficilmente i due si incroceranno. 

Inviato (modificato)

"Buondì buon uomo, sono alla ricerca di libri che trattano dell'attività mineraria in Chessenta, in particolare modo nei cavalieri del cielo, per eventualmente avviare un'attività mineraria. Oro argento ovviamente, ma anche zolfo ferro e simili. Sarei anche interessato,se possibile, a vedere una carta catastale per individuare proprietà acquistabili. Sempre che sia disponibile qui e non in qualche altro ufficio."

 

 

Modificato da SIIP
Inviato (modificato)

L'attendente è un pò piccato dall'ultima affermazione dello gnomo che mette in dubbio la capienza e fornitura della biblioteca. "Abbiamo a disposizione ogni documento fruibile in città, sicuramente soddisferemo le sue curiosità. Si accomodi, le porto tutto in pochissimo tempo." 

Jebbeddo si accomoda nel posto designato e dopo poco il primo addetto si presenta con la prima pila di documenti. 
Un tomo parla proprio dei Cerchi di Vuoto. E' lo studio recentissimo di un geologo delle Marche d'Argento che riporta in dettaglio forma, estensione, composizione del suolo e dettagli topografici di tutti gli abissi. La prima informazione utile che Jebbeddo riesce a raccogliere è che nessun cerchio di vuoto è nato fuori città. Tutti sembrano avere l'epicentro dentro grandi centri urbani. La composizione del suolo però è la più varia e non trova tracce di particolari legami con lo zolfo. 

Un altro documento riporta la conta dei danni stimati prodotti dai Cerchi di Vuoto e conferma che hanno tutti un'origine interna alle città coinvolte. Curioso è proprio il fatto che mai siano state scoperte voragini lontano da grandi centri abitati.

Per ultimo l'attendente ha portato tre tomi di diversa origine che trattano l'evocazione, tutti antecedenti al disastro. Lo studio di questi documenti è lungo e complesso perché si dilungano nelle spiegazioni cosmologiche legate alle evocazioni, più che ai componenti materiali utilizzati. Spesso approfondiscono il legame tra i piani o tra evocatore ed evocato, ma la questione dei mezzi con cui concludere queste operazioni è trattata molto poco. Lo zolfo in particolare compare qua e là per le evocazioni legate ad abissi ed inferi, ma lo gnomo sa per certo Ferus, Malleus e le altre creature che vengono rigurgitate dai Cerchi non sono legate a questi piani. 

Mentre è immerso nello studio, il secondo attendente si presenta con un carrello carico di faldoni pieni di carte, mappe, atti e contratti. 
Jebbeddo spende il resto della giornata nello studiare i documenti, confrontandoli e cercando di trovare linee comuni, con particolare attenzione alla zona indicata dal quluc di Sandwisper. Quella miniera in particolare non è l'unica di zolfo presente alle pendici di quei massicci rocciosi. E' stata aperta nel 1247 CV con un atto di esproprio: le terre erano intestate a tal Grimoire Heist dal 984 CV. Nelle carte è riportato che il proprietario è scomparso senza lasciare traccia nè eredi, che le tasse non sono più state pagate e che quindi i terreni sono stati reclamati da uno dei proprietari di una miniera vicina che poi l'ha tramandata ai suoi figli fino alla sua chiusura per esaurimento nel 1459 CV. L'ultimo proprietario, il nano Hedatin Mithrilbuster, deve essere colui che ha venduto la proprietà a Michares, ma questa transazione ancora non è stata registrata su questi documenti.

Jebbedo alza stanco gli occhi dalle carte che è ormai sera. 

Spoiler

Riassunto: attualmente i Cerchi di Vuoto sono in:

Baldur’s Gate (Amn)

Sundabar (Marche d'Argento)

Shadowdale (Valli)

Sammarash (Lapaliiya)

Elbulder (Chondatan)

Eltabbar (Thay) CADUTA il 30 Marphenot 1490 CV

 

Modificato da simo.bob
Inviato

Jebeddo si annota tutto, con la consueta voracità.È incuriosito dalla peculiarità 'urbana' dei Cerchi di Vuoto e si ripropone di informarsi su ciò che sta accadendo intorno agli altri Cerchi.

Inoltre gli viene in mente che i Sepolti nel Thay hanno già avuto a che fare con queste creature, e un Cerchio di Vuoto è comparso proprio nel Thay. È possibile che dove sono comparsi gli altri si potrebbero trovare testimonianze di popoli del passato che hanno avuto lo stesso destino dei Sepolti, e che ci sia una certa ciclicità di eventi a riguardo. Scrive i sei luoghi su una pergamena.

Abbastanza sollevato dal fatto che non uscirà un cerchio di vuoto sui Cavalieri del Cielo, passa a studiare le altre carte, cercando di focalizzarsi sui nomi dei proprietari di terreni nei dintorni dei possedimenti del Sandwisper.

Stanco e soddisfatto, e senza neanche rendersi conto di quanto ha fatto tardi esce dalla biblioteca e si affretta a tornare in locanda, pregustando un'ottima cena e naturalmente desideroso di farsi dire dagli altri se hanno scoperto qualcosa.

Inviato

I tre si ritrovano alla locanda e davanti a una pasto caldo discutono delle scoperte del giorno. 

Keidros ha ascoltato le voci che girano in città le quali riportano sempre più spesso la situazione drammatica del Thay. Ormai è noto a tutti tanto da generare non poche preoccupazioni, soprattutto però per le implicazioni legate al mercato e al commercio con i vicini oltremare. Tra le voci si rincorre spesso quella di orde di Ferus che la notte annientano piccoli centri urbani per nascondersi chissà dove durante il giorno. 

Eldon dal canto suo ha girato per i templi di Amaunator, Tempus e Oghma, cercando di saperne di più sulla situazione in giro per il Chessenta, in particolare sui Cavalieri del Cielo. Quello che scopre è che quella zona è abbastanza selvaggia, dalla quale le rotte commerciali si tengono alla larga. Se non fosse per le poche miniere ancora attive quella zona non sarebbe praticamente di alcun interesse. I fedeli di Tempus hanno spesso organizzato spedizioni alla ricerca di una leggendaria congrega di mezzi drow che si vocifera vivano nascosti nella catena montuosa da tempo immemore fianco a fianco con i troll. Tutte le spedizioni e i contatti ultimamente si stanno diradando proprio perchè le miniere stanno esaurendosi e perchè le forze militari sono concentrate altrove. 

"Quindi come procediamo? Andiamo a cercare Michares? Dovremmo equipaggiarci come si deve, con provviste e attrezzatura sufficiente per approntare un campo invernarle." dice Eldon. 

Inviato

Jebeddo ascolta le notizie dei suoi compagni e riferisce ciò che ha scoperto, mentre rimugina su ciò che gli hanno detto e sente destarsi lo spirito dell'avventuriero; inoltre la frammentarietà delle informazioni lo rende ancora più curioso, e l'accenno a questa ipotetica congrega drow gli accende un campanello, anche se non sa per quale ragione. Sente però l'urgenza di scoprire cosa stia succedendo.

"Direi, mio buon Eldon, che è quasi un dovere per noi. Non possiamo aiutare Faerun combattendo, finché non sappiamo di più su cosa ci sia da combattere, e come influisce sulle menti della gente. Domattina andrò a chiedere lumi al mago rosso, se voi voleste nel frattempo prendere l'attrezzatura che può servirci saremo pronti a partire tra due giorni. Per l'amor di Waukeen, Keidros, acquisti ponderati!!..che le nostre finanze non sono così solide. Che ne dite?"

Keidros annuisce, borbottando qualcosa sul suo senso degli affari e replicando che "è incredibile come si viva bene col superfluo, quando manca ciò che sembra necessario.." ma un'occhiata di Jebeddo interrompe la sua replica

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Inviato

La serata procede tranquilla e i tre vanno a letto con le idee ben chiare su come procedere. Il giorno dopo, consumata una soddisfacente colazione, Keidros ed Eldon si avviano verso i locali della Milizia cittadina dove, con la lettera del Kej-hab, potranno prendere cavalli e un pò di attrezzatura. Poi proseguiranno verso il mercato dove acquisteranno ancora qualcosa.

Jebbeddo invece va presso i palazzi governativi dove, dopo aver chiesto qua e là, riesce finalmente a trovare Edwin, immerso nei suoi alloggi temporanei nello studio del suo libro del mago. 

"Ebbene amico mio, come procede la battaglia contro il nemico comune? Io ho solo pessime notizie da nord, la mia terra è ormai praticamente in balia delle creature."

Inviato

"Buongiorno, messer Odesseiron. Abbiamo sentito varie voci sulla situazione, anche se non specifiche; ieri inoltre abbiamo incrociato una delegazione mentre usciva dagli uffici del Kej-hab. Confido che siano state intavolare delle trattative per fronteggiare la minaccia e ci metteremo a disposizione se dovesse servire il nostro aiuto nelle trattative, una volta tornati. Infatti per quanto riguarda noi, siamo determinati a proseguire le ricerche del nostro obiettivo, che si è ritirato da mesi sui Cavalieri del Cielo. Pare che abbia acquistato un giacimento di zolfo, ma supponiamo sia una copertura per distogliere dalle sue vere intenzioni ma non ne siamo sicuri. Anche se non ho trovato alcuna connessione tra lo zolfo e le creature in questione, né sui Cerchi di Vuoto né a riguardo della ritualistica. Ha alcuna teoria a riguardo? partiremo domani.

Inoltre sono persuaso dall'idea che se i Sepolti hanno avuto a che fare con queste creature, può anche essere che ad altre culture sia successo, soprattutto nel caso che la loro apparizione sia ciclica e sempre nelle stesse zone. Inizierò studi a riguardo una volta tornato, ma nel caso non dovessimo tornare è giusto che qualcuno sia informato su queste deduzioni; occorre migliorare la conoscenza per poter fronteggiare questo nemico, e le informazioni non devono essere perdute. Abbiamo novità sullo studio del Ferus?"

Inviato

Edwin come al solito assorbe tutte le informazioni possibili con avidità, quindi pensa alla situazione e a come procedere. 

"Sarei molto interessato a seguirvi in questa impresa, non lo nego. Ma ho affari diplomatici che non possono aspettare qui a Cimbar. Confido nel vostro operato che so essere sempre degno di nota. 

Per quanto riguarda la miniera, non ho mai avuto notizie o informazioni di una connessione con lo zolfo, solitamente legato più a demoni e diavoli piuttosto che ai ferus. La teoria dei Sepolti ha una sua logica, questo male sembra essere antico più di quanto ci si possa immaginare. Però non so se sarà facile trovare un altro popolo nascosto, ancor di più tra quelle montagne. So di un stirpe di mezzi drow reietti che hanno trovato dimora laggiù, ma sicuramente è successo in epoca più recente di cui abbiamo dettagliate cronache, se non ricordo male non più di qualche secolo fa. Mi era capitato di leggerne in un resoconto di un mago che studiava gli Aarakocra annidati tra quei picchi."

Poi si alza e porge delle pergamene con degli appunti. "Qui trovate tutto quello che ad oggi abbiamo scoperto sulle uova di ferus. E' confermato siano una recente evoluzione, mai osservata prima. Alcune uova sono andate perse, sono estremamente sensibili alla luce, anche artificiale. Le uova hanno tempi di schiusa differenti e i nascituri sembrano più forti più le uova sono radicate all'interno dell'ospite. Abbiamo lasciato schiudere quelle allo stadio più avanzato e ciò che ne è uscito è davvero preoccupante. Hanno sviluppato una enorme resistenza alla luce adesso, probabilmente grazie all'incubazione nel corpo di quei malcapitati. Temiamo che le nidiate di questi nuovi ferus, alcuni li chiamano già diem ferus, possano marciare indisturbati sotto la luce del sole."

Osservando le facce preoccupate dei tre, in particolare quella di Keidros, Edwin prosegue. "Non preoccupatevi, abbiamo distrutto le creature e stiamo concludendo esperimenti sulle uova rimanenti, anche se stanno morendo quasi tutte spontaneamente.

Se trovate Sandwisper cercate di riportarlo vivo, ha parecchio da spiegare e sarebbe utile poterci discutere. Avete bisogno di altro? "

 

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Inviato

Keidros osserva per un secondo le pergamene, per passarle immediatamente a Jebeddo, che inizia subito a leggerle con avidità, perdendosi quasi il proseguo del discorso mentre annuisce con preoccupazione. "Quanti altri Ferus con quelle caratteristiche sono state viste?..si si, l'obiettivo è quello di riportarlo vivo , potrebbe essere la chiave di volta per molte cose. Dovremo cercare un incantesimo o un modo per renderlo inoffensivo..sono anche persuaso che la comunità drow possa essere fonte di interesse per il Sandwisper, ma è solo una sensazione" replica lo gnomo "potrebbe essere interessante avere un modo per comunicare, dovessimo scoprire qualcosa ma non riuscire a tornare a riferire"

Al sentire l'ultima frase Keidros si lascia andare ad un gesto di scongiuro tipico delle sue parti

Inviato

"Fortunatamente non sono stati ancora avvistati altri nidi di Ferus. Ma considerate che quella creatura era stivata nella nave da parecchio. In Thay probabilmente ci sono centinaia di creature simili uscire dal Cerchio di Eltabbar. Abbiamo già diramato l'avviso a tutti i regnanti e alla Resistenza di bruciare i cadaveri dei caduti e di tentare di non lasciarli sul campo. Uno sforzo in più dovrà essere fatto per tornare con la luce del giorno laddove si è subita una sconfitta ed eliminare tutti i corpi."

Poi Edwin si alza, chiede di attenderlo un attimo e torna dopo poco con un piccolo oggetto in stoffa nella mano, che porge allo gnomo. 

"E' un buco portatile fatto da un tale in Thay a cui piaceva mettere un pizzico della sua personalità nelle sue creazioni. In questo caso l'interno è decorato come l'interno di un cristallo, molto scenografico. Ha mille usi interessanti, tra i quali imprigionare gente pericolosa. Se lo usate come prigione state solo attenti che l'aria all'interno di esso sia sufficiente, ogni tanto fatene passare un pò sollevandone appena i lembi. E' vostro, fatene buon uso. E ora, se volete scusarmi..." e dopo questo inatteso regalo Edwin torna alla scrivania.

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Inviato (modificato)

Keidros annuisce "Purtroppo è una cosa triste ma necessaria, le divinità dei caduti saranno sicuramente misericordiose vista la situazione, giusto Eldon?"

Jebeddo osserva con interesse l'oggetto pensando agli svariati usi, oltre ad essere curioso di vedere l'interno. Non esclude di testarlo di persona prima o poi.

Ringrazia il mago con un profondo inchino "Questo è invero un ottimo oggetto, sicuramente di mirabile fattura e si rivelerà molto utile. Siamo veramente riconoscenti, ne faremo buon uso. Partiremo al più presto. Se rimarrà ancora qua cercherò di trovare il modo di comunicare. Le auguro di risolvere i problemi diplomatici nella maniera migliore per il Thay e il Faerun tutto"

Uscendo dai palazzi governativi Jebeddo si rivolge ai compagni "Abbiamo preso tutto il necessario?..mezza giornata è praticamente andata, partiamo ora o attendiamo domani?..nel caso sarebbe comunque plausibile informarsi su dove alloggiare lungo il tragitto"

Modificato da SIIP
Inviato

Eldon è contento di non avere Edwin tra i piedi. "Meno male che il thayan non verrà con noi. Quel tipo non mi piace, è un politico, non mi fido di lui. Sono certo che ci userebbe per poi abbandonarci nel momento del bisogno. 

Comunque dobbiamo passare dalla Milizia a recuperare ciò che ci ha promesso il kej-hab. Poi prenderei ancora qualche provvista. Pergamene o pozioni che potrebbero servirci? O altro equipaggiamento specifico?"

Intanto i tre arrivano agli stabili indicati dal capitano, dove presentano la sua lettera ad un soldato il quale li accompagna dentro. Dopo un pò due stallieri portano quattro cavalli davvero di ottima razza, sellati e bardati con i simboli della milizia. Sul quarto cavallo sono assicurate alcune borse capienti. Uno dei due ragazzi elenca il materiale: una tenda cerata da quattro, tre coperte, tre mantelle impermeabili pesanti, tre borracce, 15 metri di corda, una pentola ed infine due ceste di biada sufficienti per alimentare i cavalli per 2 giorni. Il ragazzo consiglia di far brucare i cavalli liberi se possibile e di alimentarli con la biada solo nel caso in cui trovassero neve o fossero in aree brulle. 

Eldon poi accompagna gli altri due in un piccolo emporio vicino al tempio di Tempus, a ridosso dei moli. Qui si può trovare moltissimo materiale necessario per partire all'avventura, comprese piccole chicche fondamentali in alcune situazioni. 

"Ho scoperto questo posticino un pò per caso. Prenderei un pò di razioni e qualcosa per il nostro ricercato, come delle manette. Se vi viene in mente altro sono sicuro che qui abbiamo molta probabilità di trovarlo." 

Spoiler

Segnati pure tutto il materiale elencato e decidi provviste e simili, in questo spin off teniamo conto di tutte le situazioni e del consumo delle risorse. 

 

Inviato

Jebeddo è molto soddisfatto di poter entrare e curiosare nell' emporio. Sa che c'è qualcosa ancora da prendere ma non riesce a farsela venire un mente. Forse vagando tra gli scaffali e la merce appesa gli verrà l'illuminazione.

"Ben fatto Eldon, mi sembra un posto proprio ameno che possa fare al caso nostro.. troveremo sicuro qualcosa di utile e che non sappiamo ancora che lo sia"

Entrando nell emporio Jebeddo inizia subito a guardarsi intorno, mentre cerca qualcuno a cui rivolgere le consuete mille domande

Inviato

Il mercante è uno gnomo abbastanza anziano, con uno spesso grembiule di cuoio forato e macchiato in più punti, guanti da lavoro con diversi congegni meccanici montati su ciascun dito e dei particolari occhiali a più lenti sulla testa, che tintinnano mentre questo si avvicina.

"Buongiorno avventurieri, benvenuti all'emporio di Zio Luta. Come posso esservi utili? Se avete bisogno di equipaggiamento particolare questo è il posto giusto. Avete mai provato i miei triboli frizzanti? E la mano grattaschiena di Bigby? Ho parecchi oggetti di mia invenzione, utili in davvero molti aspetti della vita quotidiana dell'avventuriero."
Si volta e fa un verso con la bocca, come per zittire qualcuno. Ma nell'emporio, oltre ai tre e allo gnomo, non sembra esserci nessuno. "Sssssh, ora glielo dico... Volete provare il mio liquore millegusti? Sa della penultima cosa che avete mangiato." 

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Keidros, che non si stava minimamente guardando intorno, accetta il liquore "Ecco, un goccetto è proprio quello che ci vuole!!..ma non ricordo cosa ho mangiato, forse aiuterà anche la memoria."

Jebeddo declina, mentre continua a guardarsi incontro, diviso tra il solito piacere di incontrare qualcuno della sua razza (sempre orgoglioso delle peculiari strambezze razziali) e un pizzico di delusione dovuto al fatto che stavolta si aspettava di poter parlare delle probabili difficoltà del viaggio che li aspetta. Comunque chiedere non nuoce "Buondì, è sempre un piacere incontrare uno gnomo..mercante ma soprattutto inventore!.. è proprio un bel localino. Siamo diretti ai Cavalieri del Cielo, cosa ci consiglia?" Gli secca ammetterlo, ma vorrebbe già fare domande sulle creazioni di Zio Luta, che sta adocchiando su scaffali e mensole e in vari posti dell'emporio 

Modificato da SIIP
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Keidros assaggia la bevanda che subito gli scalda lo stomaco e poi tutto il corpo. A un primo assaggio sembra solo uno sciroppo dolce, ma poi, sorpresa, patate al burro e erbe aromatiche. E Keidros ora ricorda, con l'arrosto aveva preso proprio quelle. 

Alla domanda di Jebbeddo lo gnomo si mette subito all'opera. "I Cavalieri del Cielo... farà freddo di questo periodo. E dovrete stare attenti ai cavalli, ci sono bestie feroci in quelle zone." Luta gira per la locanda, prende qualche oggetto, lo osserva un istante poi lo posa, scuotendo la testa e borbottando qualcosa di incomprensibile. 
Poi trova forse quello che cercava. Estrae un piccolo pacchetto dal quale srotola una grande tela dai colori cangianti. "Questo fa proprio al caso vostro. Potete coprire i cavalli durante la notte e nasconderli, da lontano si confonderanno col paesaggio. E malgrado la sua leggerezza protegge anche dal freddo. Mi sono ispirato ai mantelli elfici, ma senza tutte quelle raffinatezze magiche, solo tecnologia sartoriale degli gnomi marinai."

Poi prosegue e prende anche un paio di corti pali di legno con la sommità ricoperta di una sostanza cristallina giallastra. "E questi sono i fulminanti. Strofinate con forza la punta gialla su una superficie dura e si accenderanno come torce, ma bruceranno anche sotto una pioggia battente per circa due ore. L'unico inconveniente è la puzza, ma passa in fretta dopo l'accensione. Il tutto per 20 monete d'oro è vostro. Può servire altro?" 

 

Inviato

Jebeddo osserva attentamente e col consueto stupore le creazioni di Luta. Quanto è ingegnosa la sua razza!..questo gli fa venire in mente che non ha più creato un giocattolo meccanico da quando il soldatino Raiann è andato distrutto mentre faceva da diversivo per distrarre un paio di troll nella brughiera. "Mastro Luta, lei è davvero un geniale inventore..!!..sa mica quali bestie si possono incontrare nei Cavalieri del Cielo?..vorrei costruire un giocattolo meccanico che riproduca una di quelle bestie, se è in possesso del materiale. Inoltre mi piacerebbe acquistare 3 fischietti, o qualcosa del genere, affinché si possa segnalare tra noi la nostra posizione, in caso ci si debba dividere o perdere" 

Keidros accompagna la richiesta con un sonoro rutto ed un'esclamazione soddisfatta "Patate!!" suscitando ilarità nel gruppo

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Inviato

Lo gnomo accoglie la richiesta di Jebbeddo e va a frugare in un baule disordinato. Ne estrae degli attrezzi da stagnino e qualche rottame metallico come scampoli ti lastre, pezzi torniti, ingranaggi sfusi. Mette tutto in una piccola scatola metallica e la porge. "Con questo dovresti riuscire a ricreare un bel troll di montagna. Le valli interne ne sono piene e spesso se ne trova qualcuno aggirarsi anche alle pendici. O un cavallo, ci sono parecchi cavalli allo stato brado, fieri e selvaggi. O uno dei ragni mostruosi che ne infestano le caverne..."

Si allontana e recupera tre piccoli oggetti, simili a dei corni di capra metallici di minuscole dimensioni. "Per il fischietto ecco qui, il suono può essere udito distintamente al di sopra del fragore della battaglia." 

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