simo.bob Inviato Venerdì alle 15:10 Autore Segnala Inviato Venerdì alle 15:10 La giornata termina con un pasto caldo e con la tempesta che inizia a calare di intensità. Il vento solleva grandi nuvole di neve. Eldon poi inizia a fare il turno di guardia mentre gli altri riposano. La notte passa abbastanza tranquilla, anche se Keidros e Jebbeddo restano in allerta quando sentono rumore di scontri tra i lupi poco lontano dal rudere. La mattina il vento si è calmato. Poco fuori dal rudere Eldon, uscito per le solite preghiere ai tumuli, scopre il corpo maciullato di un lupo, diviso a metà, con il volto devastato da un morso enorme. Tutto intorno impronte, sangue e altri corpi di lupi devastati. La notte è stata molto impegnativa là fuori. Ma il clima sembra favorevole tanto da permettere di riprendere la via ai tre.
SIIP Inviato Venerdì alle 20:22 Segnala Inviato Venerdì alle 20:22 Jebeddo si fermerebbe quasi volentieri ad indagare su cosa possa avere un morso così grande e che tipo di predatore sia. Ma Keidros ovviamente non la pensa così e sprona gli amici a partire "Prima si parte, più strada facciamo.. può essere che il sentiero sia impervio per la neve, e dobbiamo raggiungere il prossimo rudere in cui pernottare. Io all'addiaccio non ci dormo"
simo.bob Inviato 22 ore fa Autore Segnala Inviato 22 ore fa Dopo aver consultato la mappa i tre si rimettono in cammino. Le cavalcature tagliano agevolmente la pista, trovando il sentiero. Qua e là rischiano di perdere la via ma poi riescono a riprendere il cammino, rallentando ma senza smarrirsi. Il rudere era in una valletta molto esposta e lì la tempesta aveva picchiato duro, invece avanzando la strada sembra più sgombra, complice la temperatura più mite e il vento che spazza la neve e la scioglie in fretta. Qua e là la pista è incrociata dalle tracce di creature di svariata natura: piccoli animali, quadrupedi forse simili a cavalli, qualcosa di davvero grosso e non definito. A metà pomeriggio trovano un piccolo borgo abbandonato di fabbricati in legno e pietra quasi totalmente distrutti, addossato ad un picco calcareo su cui si apre una voragine, l'apertura di una miniera abbandonata. Sulla mappa questo insediamento è indicato con una x rossa, diversamente dai punti dove è consigliato fermarsi con un cerchio e qualche parola: rudere, focolare, stazione di posta. Ma il gruppo stima che non riusciranno a raggiungere il prossimo punto di sosta entro la notte. Possono proseguire e sfidare la notte o fermarsi qui.
SIIP Inviato 15 ore fa Segnala Inviato 15 ore fa Keidros sorprendentemente si gode il viaggio, forse per la temperatura migliore o probabilmente perché non voleva più stare rinchiuso in quel rudere; ciò nonostante appena arrivati al borgo abbandonato smonta da cavallo per esplorare i ruderi. "Mi sa che non è consigliato dormire qui. La mappa dice..." inizia a dire Jebeddo, ma il tiefling non ne vuole sapere "Se non ci fermiamo qui rischiamo di perderci nella notte e diventare facile preda di quella grossa creatura che mangia i lupi...diglielo Eldon, che sarà una specie di.. come si chiama quel Kavallanos..quello di cui ci racconti sempre.. diglielo Eldon, che è più saggio riposarsi qui" Jebeddo sbuffa, e volge lo sguardo verso Eldon, mentre inizia a cavalcare verso i ruderi 1
simo.bob Inviato 13 ore fa Autore Segnala Inviato 13 ore fa Eldon passa lo sguardo dal tiefling e allo gnomo con aria confusa, non sapendo bene come rispondere. "Il Cammallanus intenti? Non credo sia qui in zona, è una creatura che abita gli stagni. Ma credo comunque sia meglio fermarsi." Dice alla fine. Esplorando il villaggio i tre capiscono che si trattava proprio di un avamposto minerario. Ci sono dormitori, sale comuni, mense, ripostigli, tutto in disuso, tutto marcio e corroso. Ma qualche spazio dove riposare si trova. Infine i tre si avvicinano all'apertura nella montagna dalla quale un gelo intenso sembra propagarsi tutto intorno. Per i primi metri l'apertura è molto grande ma poi si perde nel buio in uni stretto corridoio regolare. Da tracce nel terreno Keidros capisce che qualcuno ha usato recentemente il tunnel, anche se sulla neve fresca non ci sono impronte visibili.
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