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Gilda aperta  ·  6 membri  ·  Regole

Mondo Oscuro

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Inviato

Jebeddo tira un sospiro di sollievo, sapere che non c'è un mostro vagante all'interno della miniera è già buono.

Keidros non condivide il suo ottimismo "Proverò ad avventurarmi all'interno..voi buttate un occhio ogni tanto che da fuori non arrivi l'Ammazzaogre furioso" detto ciò si muove verso l'uscita della grotta e pronuncia una formula magica. Istantaneamente sparisce dalla vista degli amici "ci vediamo qui dall'ingresso, che dentro non vedete nulla"

Keidros si muove verso il tunnel da cui esce il rumore degli Ogre 


Inviato (modificato)

Il tiefling avanza nel buio, invisibile e cercando di non fare rumore. Dopo qualche passo nel tunnel si ritrova in un'altra ampia caverna artificiale, sulle cui pareti i segni degli scalpellini sono ben visibili. Qua e là si intuiscono ancora flebili sfumature giallastre della roccia, segno della ormai esaurita vena di zolfo. Keidros prosegue ancora, superando alcuni pagliericci fetidi e quello che sembra un deposito di refurtiva di poco valore, fino ad scendere tramite una decina di gradini in un ultimo enorme antro, sorretto da alcune formazioni di roccia lasciate li dalle sapienti mani dei minatori a sorreggere una volta che si perde nell'oscurità a decine di metri di altezza.

Qui, in mezzo a tre pilastri circolari, ci sono i due ogre visti appena fuori dalla miniera che parlano in maniera abbastanza concitata con quello che sembra essere il capo di questo gruppo. E' un enorme umanoide, un ogre dalle dimensioni eccessive anche per quella razza. E' seduto a terra, la schiena appoggiata a uno dei pilastri. Con una mano si tiene il ventre squarciato che sta buttando sangue a terra, dove si sta formando una grossa pozza bruna. Nell'altra mano tiene saldamente una sacca in pelle, apparentemente piccola vicino a lui ma delle dimensioni di un pony. 

Sta cercando di parlare sovrastando le voci degli altri due ma è debole e non riesce a farsi valere. Proprio mentre Keidros osserva la scena, l'ogre non ferito sembra arrabbiarsi improvvisamente e sferra un calcio stizzito al piede dell'ogre più grosso, il quale grugnisce di dolore ma non riesce a replicare. 

Modificato da simo.bob
Inviato

Keidros osserva la scena senza capire nulla di quello che le creature dicono e cerca di capire se l'antro ha altre via d'uscita oltre a quella da cui è arrivato.

Decide di tornare all'ingresso a riferire, prima che l'incantesimo di invisibilità termini il suo effetto.

Inviato

Keidros controlla il perimetro della grande caverna, evitando accuratamente il centro e muovendosi il più silenziosamente possibile. Per un istante crede di essere spacciato: per sbaglio colpisce un piccolo detrito di roccia in bilico su una sporgenza, che franando a terra fa un rumore secco di pietrisco. Ma fortunatamente la discussione tra gli ogre è molto accesa adesso e i tre non sembrano curarsi di ciò che accade loro intorno.

Il grosso ogre adesso è in silenzio, sfinito e con la testa china su un lato. Ha il respiro affannato e gli occhi vagano casualmente sul suolo davanti a sé. L'ogre ferito sta urlando qualcosa al compagno il quale, improvvisamente, lo colpisce con un poderoso colpo di clava alla testa. L'attacco fulmineo mette fuori combattimento l'avversario, che crolla a terra con la testa girata in una posizione innaturale. Quindi l'ogre rimasto in piedi si avvicina al grosso capo tribù, gli appoggia il piede sulla spalla e gli strappa con violenza il sacco dalle mani. Il capo non riesce più a ribellarsi e resta ansimante appoggiato alla roccia, mentre il suo rivale fruga con foga la sacca, lanciando in giro diversi oggetti. Alla fine estrae un grosso maglio da fabbro dalle dimensioni enormi, sicuramente non adatto ad un umano. Getta a terra la sua rudimentale clava e osserva soddisfatto la sua nuova arma, poi si volta verso il capo, gli dice un'ultima parola sprezzante e fa per andarsene. 

Keidros che nel frattempo ha fatto tutto il giro dell'antro senza trovare nulla e che è tornato al punto di partenza, si rende conto del pericolo e torna veloce dai suoi compagni che lo attendono come concordato. 

Inviato

Il tiefling arriva più velocemente che può dai compagni proprio mentre l'incantesimo termina il suo effetto 

"Resta...Ogre solo...arriva,armato.. andiamo nel tunnel...poi spiego" riferisce ansante. 

Jebeddo la trova una buona idea e cerca di valutare se hanno tempo per arrivare al tunnel est prima che arrivi l'ogre, che di sicuro penserà di uscire all'aria aperta..

Inviato

I tre riescono a infilarsi nel buio del tunnel, con Keidros a guida dei due compagni che fa loro strada per cercare un nascondiglio. Svoltano dietro a una curva ad angolo retto proprio quando il passo pesante dell'ogre arriva nella prima caverna vicino all'uscita. Il grosso umanoide si allontana veloce dalla miniera, ammirando ancora soddisfatto la sua nuova arma senza curarsi di ciò che gli sta intorno.

Nell'oscurità, solo Keidros può vedere qualcosa in questo punto. Inizialmente è concentrato verso l'uscita e segue preoccupato gli spostamenti dell'ogre, ma una volta che questi è uscito, il tiefling si guarda meglio intorno. Oltre alla svolta del tunnel riconosce lavori in muratura che sembrano recenti: pietre e malta sono stati assemblati per creare uno spesso muro a chiusura del passaggio. 

Inviato

Keidros riferisce che il passaggio è chiuso e spiega anche cosa ha visto nella grotta degli Ogre, compreso che non c'è alcun passaggio. Jebeddo, già deluso del fatto che non ci veda nulla, per un momento si incupisce ancora di più ma poi si mette a ragionare.

"Se l'ogre è fuori e qui è chiuso possiamo rischiare di fare un po' di luce, così valutiamo meglio. A quanto pare questa è l'unica via, ci vorranno un paio di attrezzi e olio di gomito. Cosa abbiamo a disposizione?.. possiamo anche cercare nei dintorni se c'è qualche attrezzo utilizzabile"

Inviato

Eldon riesce al buio ad afferrare una sottile bacchetta di metallo e con essa assesta un delicato colpo contro una parete. Il tintinnio dell'impatto è subito sovrastato da un leggero crepitio, poi qualche scintilla inizia a sprigionarsi dalla bacchetta la cui punta infine si illumina, rivelando i dettagli della caverna. 

Dopo qualche istante passato a riabituarsi alla luce i tre possono controllare meglio la situazione. Effettivamente il muro sembra essere stato tirato su più di recente rispetto ai lavori della miniera. Qualcosa però non torna a Keidros che, forse vedendo anche la parete sotto una diversa luce, intuisce che un qualche incantamento sembra celare qualcosa. 
Eldon e Jebbeddo guidati dal tiefling indagano più accuratamente il muro e scoprono tastando qua e là che al centro, celato da un incantesimo di illusione, c'è una pesante porta metallica.

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Inviato

"Bene" commenta soddisfatto Jebeddo "ben fatto. Qualcuno non vuole essere disturbato, ma necessita di passare..e non prevedeva di creare un tunnel di uscita. Una discreta trovata." 

Lo gnomo si avvicina alla porta cercando la presenza di trappole o serrature nascoste.

Inviato

Jebbeddo ci mette un pò ma alla fine trova quella che sembra una serratura, un incavo dalla strana forma, senza spigoli vivi ma con diverse diramazioni. Lo gnomo cerca in ogni modo di capirne il funzionamento ma non riesce a trovare il modo di aprire la porta. Ancor meno l'uso della forza sembra essere utile in questo caso. 

Inviato

Lo gnomo guarda perplesso la strana serratura e si volta verso Keidros, che ovviamente fa spallucce, ed Eldon.

"Idee?"

Poi controlla che non ci sia qualcosa di magico 

Spoiler

Una bella prova arcano

 

Inviato

I tre continuano a cercare, studiare, tentare...ma niente sembra funzionare. Eldon è pensieroso e spesso si guarda alle spalle. "Sicuro non ci sia nulla di utile nelle caverne dall'altra parte?"

Inviato

Jebeddo fa un cenno di assenso "Penso anche io che valga la pena fare un tentativo, qui non se ne viene a capo. E magari troviamo anche qualche attrezzo"

Keidros annuisce "Tanto i due Ogre sono inoffensivi. Prima ho fatto solo un giro esplorativo, non ho controllato cose" si volta e conduce il gruppo 

Inviato

Il gruppo procede cauto per la miniera, silenziosa e rischiarata dalla verga del sole di Eldon. Arrivano in fretta la mucchio di roba accatastata di lato e danno un'occhiata, spostando con cautela gli oggetti più ingombranti. Eldon nota un grosso taglio di pelle conciata, ma aggredito ormai dalle muffe e reso inutilizzabile. La valutazione di Keidros era corretta: è solo ciarpame saccheggiato e rovinato dagli Ogre. 

Il gruppo prosegue poi verso la grande sala. L'ogre capo è sempre a terra, il respiro ansimante e lo sguardo fisso davanti a sé. La sacca da cui il suo traditore ha preso il maglio giace accanto a lui. L'enorme umanoide volta appena lo sguardo verso la luce che si avvicina strappando ad Eldon un verso strozzato su terrore, ma resta a terra senza forze. 

Inviato

Nel vedere l'ogre muovere la testa Jebeddo si volta verso Keidros con espressione dubbiosa

"Inoffensivi..mica ho detto morti" si giustifica il tiefling, mentre si avvicina con passo tutt'altro che deciso verso la borsa. 

"Cerca di non farti colpire, non sono così sicuro di quanta forza gli rimanga"

Keidros grugnisce, cercherà di prendere la sacca e trascinarla fuori portata, sperando non pesi troppo

Inviato

Keidros si avvicina cauto, mentre Eldon si tiene pronto a supportare il compagno da qualche passo indietro. L'ogre ansima, il suono del respiro pesante che rimbalza sulle pareti della grotta e ritorna indietro, generando un suono gorgogliante e inquietante. Il tiefling è appena fuori portata dal possente braccio dell'umanoide, quando questo gira di scatto la testa verso di lui con un ringhio feroce, subito seguito da un accesso di tosse che gli fa sputacchiare sangue. 

L'ogre non riesce a fare altro e osserva Keidros affettare la borsa e trascinarla con fatica lontano, sotto gli occhi furenti e febbrili del nemico. 

I tre frugano nella borsa, evidente bottino del gruppo di Ogre spettante al capo. Al suo interno si trovano 1800 pezzi d'oro, una borsa di pietre per un valore di 500 monete d'oro circa, una maschera da guerra in legno smaltata di cui sono incerti del valore ma di effettivo pregio, calici, candelabri, qualche posata in metalli vari, tre globi di vetro non magici grossi come una mela e uno strano oggetto che subito attira l'attenzione di Jebbeddo. È la raffigurazione in metallo blu scuro di una orrida creatura tentacolare dalla grande testa con enormi occhi malvagi. È attaccata ad una catenella d'oro e riluce debolmente. 

Inviato

Keidros, affaticato dallo sforzo di trascinare la borsa ma molto soddisfatto del suo contenuto, sta già facendo i conti di cosa può portare via "Eldon che dici? riusciamo ad infilare tutto nello zaino?..qui c'è da diventare ricchi..hai visto che bella la maschera?..." Chiede all'halfling mentre controlla il contenuto.

Jebeddo invece prende subito la catenella e osserva la strana raffigurazione, mormorando qualcosa in gnomesco. Poi si rivolge agli amici "Forse l'ogre aveva un contratto come guardiano della porta, e forse questo oggetto è quello che ci serve. Il che è preoccupante perché non fa che confermare la vicinanza del Sandwisper a queste creature orrende..mi ricorda un po' l'essere che abbiamo visto nella torre del Costruttore, cosa ne dite? Andiamo a controllare se apre la porta" 

Inviato

Eldon mette tutto quello che può nella borsa conservante, che fa scomparire al suo interno tutto il contenuto della sacca dell'ogre. Poi concorda con Jebbeddo, tentar non nuoce. 

I tre lasciano quindi l'ogre ansimante nella caverna, seguiti dal suo sguardo rabbioso e impotente. Svoltano l'angolo che li aveva nascosti dall'altro ogre in fuga e si trovano davanti alla stessa parete di roccia. Avvicinandosi però con lo strano manufatto l'illusione sbiadisce lentamente fino a scomparire, rivelando una pesante porta di metallo decorata da strani motivi geometrici irregolari. Al centro, l'insolita serratura dalle svariate diramazioni, del tutto simili ai tentacoli della creatura raffigurata nello stesso metallo bluastro della porta.  

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Inviato

Jebeddo, interessatissimo, si mette subito a studiare i disegni della porta, ma Keidros lo ferma subito

"Se non c'è di magia o trappole aprirei subito sta porta, non mi piace per niente, ha un che di alieno. E abbiamo un Ogre che vaga nelle vicinanze"

Jebeddo dà ancora un'occhiata alla porta e poi prova ad infilare il manufatto nella serratura 

 

Inviato

L'oggetto entra della toppa e combacia alla perfezione con le sue particolari diramazioni. Un lontano suono, come lo sfiato di mantice, precede l'apertura della porta. I cardini scricchiolano e cigolano leggermente mentre questa si apre completamente rivelando il corridoio della vecchia miniera che prosegue ancora per diversi metri. Dopo una curva netta la lavorazione della pietra cambia drasticamente: le pareti da grezze e con i segni netti degli scalpellini ancora ben visibili diventano lisce e quasi lucide, come se a scavare quel tunnel fosse stata la paziente mano dell'acqua o ancor più il calore insostenibile di un fuoco incandescente. 

Una elegante porta in legno a due battenti, segnata dal tempo ma ancora robusta, chiude il passaggio. Non ha serrature, ma Jebbeddo saggiamente decide si controllare se sono presenti calappi e trabocchetti. Controlla il perimetro, il pavimento antistante alla porta, le pareti e infine, concentrandosi sui due pomi di bronzo che servono da maniglie si accorge che solo uno è sicuro, mentre l'altro è palesemente protetto da una qualche magia. Non riuscendo a disattivare il rudimentale sistema di sicurezza, i tre aprono uno solo dei battenti e scivolano dentro senza problemi. 

Inaspettatamente, quello che trovano al di là sembra catapultarli nella raffinata casa di un nobile di Cimbar o qualche città simile: le pareti sono in mattonelle decorate, il mobilio è di pregiata fattura, un divano di velluto sembra appena stato spolverato e, cosa più incredibile di tutte, due ampie finestre si aprono su un golfo al tramonto, con le vele di alcuni battelli spiegate al vento. Jebbeddo capisce subito che si tratta di illusione, ma di una raffinatezza e perfezione raramente raggiungibili. 

La stanza ha una sola porta in legno chiaro sulla destra dell'ingresso.


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