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Gilda aperta  ·  6 membri  ·  Regole

Mondo Oscuro

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Inviato

"Si tratta bene, il damerino..voleva proprio tutti gli agi" commenta Keidros, sorpreso di trovarsi in una stanza così.

Jebeddo da un'occhiata in giro, si avvicina alle finestre per studiare meglio l'illusione e poi propone di cercare tra il mobilio qualche carta o dettaglio importante "..di certo non troveremo nulla di interessante, ma vale la pena fare un tentativo"


Inviato

Jebbeddo è stupito dalla bellezza dell'effetto creato nella stanza. Tutto è tenuto pulito e ordinato da un incantesimo molto simili alla prestidigitazione che regolarmente riordina mobilio e suppellettili, mentre le false finestre che in realtà sono semplici pareti hanno un potentissimo effetto di illusione permanente che riesce addirittura a simulare i suoni del golfo lontano e la leggera brezza di mare quando si sta a poca distanza. 
In un piccolo scrittoio Eldon scova un paio di missive che lo lasciano basito. Il destinatario non è Sandwisper, come c'era da aspettarsi, ma sulle lettere è riportato il nome di Zarelith Aundar, il creatore degli Archi del Nulla che secoli prima era molto noto nella regione. 

I tre perdono un pò di tempo e scoprono qualche dettaglio sulla vita del mago misterioso. Tutti i suoi rapporti erano abbastanza distaccati e in qualche modo inquietanti: non ci sono elementi specifici che saltano all'occhio, ma il quadro complessivo dipinge una persona isolata che usava gli altri a suo vantaggio, spingendoli a fare ciò che voleva con velate minacce e facendo leva sulle loro debolezze. Spesso ci sono contatti con vecchi lavoranti della biblioteca per questioni di poco conto come la ricerca di libri di storia, cronache ma anche mappe e alberi genealogici. 

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Inviato

Jebeddo, incredulo, osserva le missive e i documenti ritrovati, cercando di capire quanto vecchi siano; prende più volte le missive in mano per controllare date di invio e particolari nella scrittura.

Prende tutte le lettere a riguardo del materiale richiesto ai bibliotecari, convinto che farà le stesse richieste una volta rientrato. In ogni caso serviranno come supporto per delineare le incongruenze che stanno iniziando a venire fuori.

Dopo essersi assicurati che non ci siano altre lettere, Jebeddo chiede ai compagni cosa ne pensano della situazione "Ah, io non so più niente" gli risponde Keidros "ma ho la netta sensazione che non lo prenderemo vivo"

Dopo aver sentito anche il parere di Eldon Jebeddo va a controllare l'altra porta, per proseguire l'esplorazione.

Inviato

Le date su tutte le missive sono molto antiche, risalgono tutte ai primi decenni dell'anno 1000, il che vuol dire, ricorda Jebbeddo, che all'epoca la biblioteca era parte del collegio di magia, distrutto nel 1370.  
La curiosità dello gnomo contagia anche il suo amico halfling che lo aiuta a studiare meglio la documentazione: i libri consultati vengono appuntati su un foglio insieme agli argomenti trattati e ai nomi interessanti che spuntano nelle conversazioni. Addirittura un membro della antica famiglia Elthorne sembra aver avuto rapporti di tipo commerciale con il mago, svendendogli di malavoglia dopo pesanti pressioni alcuni artefatti che erano in possesso della famiglia e utili agli scopi di Zarelith.
Molte missive sono semplice corrispondenza tra il giovane mago e un gruppo chiamato "Società Indipendente Studi Storici e Religiosi" che sembra avesse sede a Cimbar e si occupasse si indagare diversi aspetti della società del Chessenta e degli antichi imperi. 

Eldon esterna le sue valutazioni: "Questo posto è antico, a quanto pare. Forse Sandwisper ha scoperto la presenza di questa dimora in qualche documento ed ha voluto impadronirsene. Se sia lui che il mago erano legati al culto potrebbe aver senso, forse era alla ricerca delle vecchie conoscenze e poteri di Zarelith."

Dopo aver concluso lo studio della corrispondenza, Jebbeddo si avvicina alla porta, sincerandosi che sia sicura. Ripensando all'ingresso capisce che chi ha creato quelle illusioni non può essere lo stesso che ha attivato quella banale trappola. Ad ogni modo la porta successiva si apre senza problemi, rivelando un elegante corridoio con fiaccole accese e quadri alle pareti. Sembra sempre di stare in una dimora nobile di una città molto importante, decorata, pulita, opulenta.

I tre trovano una porta aperta sulla sinistra che da su quella che sembra una dispensa: al suo interno cibi ormai tanto vecchi da essere secchi e quasi mummificati, qualche bottiglia di vini e liquori, vestiti eleganti e da viaggio, ma nulla di interessante o utilizzabile. 

Proseguendo arrivano ad un'altra stanza: originariamente sembra fosse una sala da pranzo, ma deve essere recentemente stata riorganizzata grezzamente: un pagliericcio comodo ma raffazzonato giace su delle panche, i resti di piatti usati per i pasti, vestiti abbandonati in un mucchio a terra; una persona ha bivaccato qua per parecchio.

Due porte si affacciano su questa stanza, una a sud e una a nord, entrambe chiuse.

Inviato

Jebeddo si aggira pensieroso per la stanza, mentre adocchia i vestiti e le cose sparse per la stanza, così disordinata rispetto alla stanza dell'ingresso. Keidros non presta la minima attenzione a nessuno di questi dettagli e si mette a cercare una chiave per aprire una delle porte "..o un'ascia, per buttarle giù".

Jebeddo, come ridestato dalle parole del tiefling, inizia ad esaminare la porta sud.

Inviato

Keidros rovista tra le cose abbandonate nella stanza. I vestiti sono di buona fattura ma non eccezionalmente eleganti, come quelli di un borghese in viaggio. Subito non trova niente di utile, ma quando sposta una comoda blusa in panno un tintinnio attira la sua attenzione: in una tasca trova un piccolo anello in metallo azzurro con una pietra blu scuro intagliata a punta di lancia incastonata al centro. Con sua enorme sorpresa scopre il simbolo di Thogloron il Costruttore del That inciso sul gioiello. 

Jebbeddo intanto constata che entrambe le porte non sono chiuse a chiave e non sembrano avere trappole attivate sopra.

 

Inviato

"Keidros, abbi pazienza...hai provato a spingere le porte prima di cercare un'ascia?" Chiede Jebeddo sghignazzando. Poi non ottenendo risposta dall'amico va a controllare cosa sta rubando la sua attenzione 

"Visto che roba?.. c'è di mezzo quel tizio costruttore che stava nella torre..magari sarà di qualche utilità, oltre che abbastanza bello" osserva Keidros, poi nota le porte "oh bene, avete trovato le chiavi..guardiamo un paio di stanze e poi mangiamo?.. sarà tardi, ho un po' fame" conclude, avviandosi verso la porta che conduce a Nord.

Jebeddo continua a sghignazzare e lo segue

Inviato

Jebbeddo osserva l'anello e conferma che si tratta proprio del simbolo del Costruttore. Eldon ragiona un pò sul ritrovamento e poi dice ai suoi amici: "Questo potrebbe essere la conferma della presenza di Sandwisper qui. Ma questo posto sembra abbandonato da un pezzo. Avrà trovato quello che cercava o avrà fatto una brutta fine?"

Keidros prosegue per la porta nord. Una volta aperta svela un corridoio poco illuminato che sfocia in una stanza ampia piena di scaffali e mobili devastati insieme al loro contenuto: preziosi cristalli, quadri, specchi, legni pregiati, tutto distrutto. Qualcosa sembra aver cercato invano in quel deposito, distruggendo tutto quello che trovava davanti. 

Sotto una pila di detriti Eldon trova un cadavere rinsecchito dal tempo, con il collo girato in una posizione innaturale e le vesti bruciacchiate in diversi punti. E' un uomo sulla cinquantina dai capelli bianchi chiusi in un turbante rosato con su un simbolo che Jebbeddo ha già visto, quello di famiglia presente a casa di Sandwisper a Cimbar.

Keidros intanto nota un passaggio seminascosto nell'angolo nord ovest che però porta ad un muro, mentre Jebbeddo vede un'altra porta a sud da cui proviene un sibilo inquietante e ritmato.

 

Inviato

"Sembra un enigma avvolto in un mistero, buon Eldon..ci sono un sacco di discrepanze in questo luogo, fonde antiche vestigia a questioni estremamente recenti. Chi era quest'uomo che giace cadavere?accompagnava Sandwisper?..che volto ha Sandwisper?..troppi quesiti a cui non c'è risposta per ora"

Mentre Keidros osserva dubbioso il muro, Jebeddo richiama l'attenzione dei compagni verso la porta "Lo sentite anche voi?..cosa potrebbe essere?..controlliamo?"

Keidros evoca l'arma del patto avvicinandosi alla porta, ascolta per qualche secondo...

"Apri, qualunque cosa ci sia meglio scoprirlo subito e togliersi il dubbio"

Jebeddo esegue

Inviato

Eldon annuisce alle parole di Jebbeddo. "Non sappiamo che volto abbia Sandwisper, ma prima di procedere possiamo chiedere direttamente a lui." E detto questo si posiziona sopra il cadavere, estrae un piccolo bacchetto di incenso, lo accende e lo posa a terra lasciando che la sua fragranza avvolga il corpo. Quindi salmodia qualche parola reggendo il simbolo di Urogalan e descrivendo in aria con l'altra mano alcuni simboli sacri. Poco dopo il cadavere si anima con un sospiro che sembra provenire dal profondo degli abissi. 

Eldon dice ai due: "Abbiamo cinque domande, non sprechiamole."

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Inviato

Jebeddo osserva stupito e fa un cenno di approvazione all'amico..sta diventando forte.

Keidros si copre la bocca con le mani, plateale segno del fatto che non ci pensa nemmeno a fare le domande.

Jebeddo riflette, cinque domande sono poche.

"Chi ti ha ucciso?"

Inviato

Jebeddo resta basito dalla risposta, un nome che non conosce e che smonta la teoria che stava costruendo..guarda Keidros, che resta impassibile, ed Eldon..poi cerca di nuovo di concentrarsi sulle successive domande, tralasciando la sua curiosità su chi sia Shoggoth.

La terza domanda la azzarda, quasi di getto

"Cosa sta cercando qui Sandwisper?"

Inviato

Se fosse possibile calerebbe un silenzio ancora più glaciale su Jebeddo, la rivelazione dell'identità del cadavere pesa come un macigno. Oltre allo scoramento per non poter condurre Sandwisper di nuovo a Cimbar, si sente ad un passo da un vicolo cieco, e sulle sue spalle grava probabilmente un peso enorme. Deglutisce forte, e passa un interminabile minuto prima che apra di nuovo bocca.

"Il potere antico che vuoi liberare è collegato ai cerchi di vuoto?"

Keidros sbianca per la tensione

Inviato (modificato)

Passa qualche istante carico di tensione in cui il corpo, immobile, sembra combattere per evitare la risposta, vincolato com'era in vita a qualche patto oscuro. Poi continua, lento e quasi affaticato. 

"I Cerchi di Vuoto sono la via attraverso cui torneranno gli Antichi."

Modificato da simo.bob
Inviato

Con le spalle al muro, e una sola domanda a disposizione, Jebeddo cerca di concentrarsi su come evitare di perdere le conoscenze del fu Sandwisper 

"Dove sono i libri e i documenti che hai studiato per cercare di liberare il potere degli Antichi?"

Inviato

"Di là, nello studio di Zarelith." sono le ultime parole che provengono dal corpo. Dopodiché un ultimo sospiro debole conclude il dialogo, mentre il piccolo bacchetto di incenso si spegne.


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