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Mondo Oscuro

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Inviato (modificato)

Keidros passa la serata a chiacchierare del più e del meno, sempre vicino a fonti di calore, e si attarda anche a salire nella stanza.

Jebeddo è sinceramente rattristato di dover portare tristi notizie e sperava di trovare qualche avventore con cui scambiare informazioni; non si sofferma a lungo nel salone e prima di salire chiede ad Edira se ha la possibilità di preparare delle razioni da viaggio per poter completare il ritorno.

In stanza,parlando con Eldon, lo aggiorna sui suoi pensieri "Riflettevo a riguardo dei libri..leggerne uno è stato molto provante ed è inutile sperare che con i prossimi andrà meglio. Quindi prima di esaminarli conviene tornare in città. Inoltre abbiamo bisogno di uno studioso esperto in materia. Potrei provare ad avvertire la mia congregazione; di sicuro qualche erudito in esoterismo e tradizioni magiche che potrebbe esserci d'aiuto, ma potrebbe anche essere ovunque su Toril. Il mio vecchio e defunto collega, rivale e mentore Dùgarn Amhdair avrebbe avuto di sicuro idee, spunti e teorie. 

Di sicuro messer Odesseiron sarà ansioso di consultare i codici e avido di sapere, e qualcosa dovremo concedergli, ma non è totalmente affidabile e abbiamo bisogno di un concilio di sapienti.

Inoltre, e Oghma mi perdoni, sono in preda ad un enorme problema di coscienza. Io ,come ben sai, sono contrario all' occultare la conoscenza..ma quello che potremmo trovare in questi libri, potrebbe essere troppo."

Dopo aver passato la prima notte di vero riposo dopo svariati giorni ed essersi scaldati e rifocillati a dovere i tre sono pronti a partire 

Modificato da SIIP
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Inviato

Eldon ascolta Jebbeddo con interesse mentre Keidros parlotta con i due tavernieri. 

"Sono sicuro si debba studiare questi tomi con attenzione" dice l'halfling "ma anche chiedere aiuto non è cosa da fare senza valutarne prima le conseguenze. Stiamo scoprendo cose sepolte da chissà quando, e non è mai bene riesumare ciò che dovrebbe riposare in pace."

Keidros intanto scopre che due viandanti, da Cimbar si direbbe dall'accento, sono passati il giorno della loro partenza dalla Capra di Montagna. Edira è impaziente di informare il tiefling che i tizi, un mezzorco grosso come un armadio e un umano che mal celava un'armatura scintillante sotto il mantello, sembravano essere molto interessati a chi era passato di qui e parvero trattenere a stento un'esultanza alla vostra descrizione. 

"Qualcuno che vi cerca, forse? Sarà per la miniera?" Dice Edira: "Mi hanno dato due nomi e una provenienza falsi sicuramente: il mezzorco non era bravo a mentire e l'uomo sembrava molto in imbarazzo..."

Inviato

Keidros non ha particolari reazioni alle informazioni ricevute da Edira e quando torna in camera trova già Eldon e Jebeddo mezzi addormentati, e si dimentica di riferire.

Provvede la mattina seguente e la notizia incuriosisce ovviamente Jebeddo, che chiede ad Edira se per sbaglio i due che li cercavano avevano qualche simbolo o segno distintivo, mentre ritira le razioni e paga. 

Non ricorda di averli incontrati a Cimbar e ovviamente neanche Keidros ha la minima idea di chi siano.

"Sarà successo del disagio a Cimbar e avranno mandato qualche guardia a cercarci" chiosa il tiefling 

"Ragione in più per rientrare di corsa" replica Jebeddo, sentendo improvvisamente una strana urgenza 

Inviato

Edira risponde mentre finisce di impacchettare pane nero, salamini e pere caramellate per i tre.

"Si sono fermati poco e non si sono neppure tolti il mantello. Hanno mangiato, chiesto informazioni e sono ripartiti. Non mi sembravano malintenzionati. Volete lasciarmi un messaggio? Magari si faranno vivi nuovamente."

Poi il gruppo saluta e parte per la sua meta, riscendendo verso valle e lasciandosi alle spalle i Cavalieri. 
Il viaggio prosegue per diversi giorni senza alcun evento interessante: la nebbia è passata, il cielo grigio ma le temperature non troppo rigide. Ripercorrendo le tappe a ritroso i tre arrivano presto al piccolo villaggio di Saadoun, si rifocillano e ripartono per Cimbar, senza riuscire a trovare altre informazioni sui due figuri passati dalla Capra di Montagna. 

Dopo nove giorni di marcia arrivano a Luthcheq. 

Inviato

"Dovessero ripassare dite loro che siamo rientrati, probabilmente ci raggiungeranno durante il viaggio o a Luthcheq" Jebeddo lascia un paio di monete d'oro in più, ringraziando.

Il viaggio per lo gnomo è foriero di dubbi e valutazioni. Il peso della conoscenza oscura che si portano appresso, l'incapacità di decidere coerentemente sul da farsi, la sensazione di pericolo incompetente e il cruccio sulle persone che li cercavano sono costante compagnia dello gnomo, che spesso si confida con Eldon.

Keidros sembra sempre il solito invece, tra le lamentele durante il viaggio e l'improvvisa loquacità quando si fermano in paese.

Arrivati a Sadaaun acquistano nuove razioni per poter arrivare a Luthcheq senza patire la fame, e l'arrivo in città dopo 9 giorni è visto da tutti come una liberazione.

Keidros approfitta per andare subito alla taverna dove erano già stati all'andata.

Jebeddo si premura di prendere biada per le cavalcature e lasciarle al caravanserraglio e prima di raggiungere Keidros passa dalla garitta a chiedere alle guardie se ci sono novità. Chiede anche delle due persone che li cercavano.

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Inviato

In locanda nessuno sembra aver notato i due visti alla Capra di Montagna. L'atmosfera in città è identica a quando l'hanno lasciata: sporca, rumorosa e trasandata. I soldati non hanno molta voglia di chiacchierare, ma Jebbeddo riesce comunque a raccogliere qualche informazione: un piccolo gruppo di mercanti ha provato a mettere in piedi un trasporto marittimo alternativo al monopolio del Nocchiere ormai instaurato che evita il passaggio dalla palude , ma hanno tutti subito incidenti, rapine, pestaggi; quasi nessuno si sta più azzardando ad andare contro l'armatore.

La notte passa comunque tranquilla e la mattina dopo i tre si ritrovano nella sala comune per colazione. Eldon chiede come vogliono proseguire, se nuovamente a cavallo o se tentare la via marittima. In termini di tempo spenderebbero solo un paio di giorni in più via nave. 

Inviato

Keidros dapprima è contrario a prendere la nave, ma l'idea di farsi altre notti all'addiaccio, soprattutto nella palude, e il rischio di incontrare predoni e banditi gli fanno cambiare idea abbastanza rapidamente, e propone di andare subito a cercare un paesaggio via nave fino a Cimbar. 

Jebeddo accetta l'idea ben volentieri, così avranno anche modo di girare per la città 

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