SIIP Inviato 19 Febbraio Segnala Inviato 19 Febbraio (modificato) Keidros passa la serata a chiacchierare del più e del meno, sempre vicino a fonti di calore, e si attarda anche a salire nella stanza. Jebeddo è sinceramente rattristato di dover portare tristi notizie e sperava di trovare qualche avventore con cui scambiare informazioni; non si sofferma a lungo nel salone e prima di salire chiede ad Edira se ha la possibilità di preparare delle razioni da viaggio per poter completare il ritorno. In stanza,parlando con Eldon, lo aggiorna sui suoi pensieri "Riflettevo a riguardo dei libri..leggerne uno è stato molto provante ed è inutile sperare che con i prossimi andrà meglio. Quindi prima di esaminarli conviene tornare in città. Inoltre abbiamo bisogno di uno studioso esperto in materia. Potrei provare ad avvertire la mia congregazione; di sicuro qualche erudito in esoterismo e tradizioni magiche che potrebbe esserci d'aiuto, ma potrebbe anche essere ovunque su Toril. Il mio vecchio e defunto collega, rivale e mentore Dùgarn Amhdair avrebbe avuto di sicuro idee, spunti e teorie. Di sicuro messer Odesseiron sarà ansioso di consultare i codici e avido di sapere, e qualcosa dovremo concedergli, ma non è totalmente affidabile e abbiamo bisogno di un concilio di sapienti. Inoltre, e Oghma mi perdoni, sono in preda ad un enorme problema di coscienza. Io ,come ben sai, sono contrario all' occultare la conoscenza..ma quello che potremmo trovare in questi libri, potrebbe essere troppo." Dopo aver passato la prima notte di vero riposo dopo svariati giorni ed essersi scaldati e rifocillati a dovere i tre sono pronti a partire Modificato 19 Febbraio da SIIP 1
simo.bob Inviato 20 Febbraio Autore Segnala Inviato 20 Febbraio Eldon ascolta Jebbeddo con interesse mentre Keidros parlotta con i due tavernieri. "Sono sicuro si debba studiare questi tomi con attenzione" dice l'halfling "ma anche chiedere aiuto non è cosa da fare senza valutarne prima le conseguenze. Stiamo scoprendo cose sepolte da chissà quando, e non è mai bene riesumare ciò che dovrebbe riposare in pace." Keidros intanto scopre che due viandanti, da Cimbar si direbbe dall'accento, sono passati il giorno della loro partenza dalla Capra di Montagna. Edira è impaziente di informare il tiefling che i tizi, un mezzorco grosso come un armadio e un umano che mal celava un'armatura scintillante sotto il mantello, sembravano essere molto interessati a chi era passato di qui e parvero trattenere a stento un'esultanza alla vostra descrizione. "Qualcuno che vi cerca, forse? Sarà per la miniera?" Dice Edira: "Mi hanno dato due nomi e una provenienza falsi sicuramente: il mezzorco non era bravo a mentire e l'uomo sembrava molto in imbarazzo..."
SIIP Inviato 21 Febbraio Segnala Inviato 21 Febbraio Keidros non ha particolari reazioni alle informazioni ricevute da Edira e quando torna in camera trova già Eldon e Jebeddo mezzi addormentati, e si dimentica di riferire. Provvede la mattina seguente e la notizia incuriosisce ovviamente Jebeddo, che chiede ad Edira se per sbaglio i due che li cercavano avevano qualche simbolo o segno distintivo, mentre ritira le razioni e paga. Non ricorda di averli incontrati a Cimbar e ovviamente neanche Keidros ha la minima idea di chi siano. "Sarà successo del disagio a Cimbar e avranno mandato qualche guardia a cercarci" chiosa il tiefling "Ragione in più per rientrare di corsa" replica Jebeddo, sentendo improvvisamente una strana urgenza
simo.bob Inviato 21 Febbraio Autore Segnala Inviato 21 Febbraio Edira risponde mentre finisce di impacchettare pane nero, salamini e pere caramellate per i tre. "Si sono fermati poco e non si sono neppure tolti il mantello. Hanno mangiato, chiesto informazioni e sono ripartiti. Non mi sembravano malintenzionati. Volete lasciarmi un messaggio? Magari si faranno vivi nuovamente." Poi il gruppo saluta e parte per la sua meta, riscendendo verso valle e lasciandosi alle spalle i Cavalieri. Il viaggio prosegue per diversi giorni senza alcun evento interessante: la nebbia è passata, il cielo grigio ma le temperature non troppo rigide. Ripercorrendo le tappe a ritroso i tre arrivano presto al piccolo villaggio di Saadoun, si rifocillano e ripartono per Cimbar, senza riuscire a trovare altre informazioni sui due figuri passati dalla Capra di Montagna. Dopo nove giorni di marcia arrivano a Luthcheq.
SIIP Inviato 21 Febbraio Segnala Inviato 21 Febbraio "Dovessero ripassare dite loro che siamo rientrati, probabilmente ci raggiungeranno durante il viaggio o a Luthcheq" Jebeddo lascia un paio di monete d'oro in più, ringraziando. Il viaggio per lo gnomo è foriero di dubbi e valutazioni. Il peso della conoscenza oscura che si portano appresso, l'incapacità di decidere coerentemente sul da farsi, la sensazione di pericolo incompetente e il cruccio sulle persone che li cercavano sono costante compagnia dello gnomo, che spesso si confida con Eldon. Keidros sembra sempre il solito invece, tra le lamentele durante il viaggio e l'improvvisa loquacità quando si fermano in paese. Arrivati a Sadaaun acquistano nuove razioni per poter arrivare a Luthcheq senza patire la fame, e l'arrivo in città dopo 9 giorni è visto da tutti come una liberazione. Keidros approfitta per andare subito alla taverna dove erano già stati all'andata. Jebeddo si premura di prendere biada per le cavalcature e lasciarle al caravanserraglio e prima di raggiungere Keidros passa dalla garitta a chiedere alle guardie se ci sono novità. Chiede anche delle due persone che li cercavano. 1
simo.bob Inviato 21 Febbraio Autore Segnala Inviato 21 Febbraio In locanda nessuno sembra aver notato i due visti alla Capra di Montagna. L'atmosfera in città è identica a quando l'hanno lasciata: sporca, rumorosa e trasandata. I soldati non hanno molta voglia di chiacchierare, ma Jebbeddo riesce comunque a raccogliere qualche informazione: un piccolo gruppo di mercanti ha provato a mettere in piedi un trasporto marittimo alternativo al monopolio del Nocchiere ormai instaurato che evita il passaggio dalla palude , ma hanno tutti subito incidenti, rapine, pestaggi; quasi nessuno si sta più azzardando ad andare contro l'armatore. La notte passa comunque tranquilla e la mattina dopo i tre si ritrovano nella sala comune per colazione. Eldon chiede come vogliono proseguire, se nuovamente a cavallo o se tentare la via marittima. In termini di tempo spenderebbero solo un paio di giorni in più via nave.
SIIP Inviato 22 Febbraio Segnala Inviato 22 Febbraio Keidros dapprima è contrario a prendere la nave, ma l'idea di farsi altre notti all'addiaccio, soprattutto nella palude, e il rischio di incontrare predoni e banditi gli fanno cambiare idea abbastanza rapidamente, e propone di andare subito a cercare un paesaggio via nave fino a Cimbar. Jebeddo accetta l'idea ben volentieri, così avranno anche modo di girare per la città
simo.bob Inviato 23 Febbraio Autore Segnala Inviato 23 Febbraio (modificato) I tre si acquartierano nella locanda e decidono poi di fare due passi in città. Venditori ambulanti e accattoni si accalcano per le strade, ingombre di merce, letame e rifiuti. Qua e là scoppiano tafferugli, piccole risse o veri e propri pestaggi, ma la gente non sembra quasi farci caso e la milizia interviene solo in casi davvero gravi. Al porto chiedono informazioni per la traversata via mare che eviterebbe loro il transito per le paludi. Quanto avevano sentito viene confermato: l'unico ad offrire un passaggio è il Nocchiere, un armatore molto potente in città e che sta speculando sul fatto che la strada nelle paludi ormai non viene più manutenuta e che quindi risulta molto poco sicura per i viandanti. Un passaggio sul ponte con la prima nave, che parte tra due giorni all'alba, costerebbe 20 monete d'oro. Il funzionario addetto spiega che ci sono mille buone ragioni per prendere il biglietto: la palude non è più sicura, il viaggio è più comodo... "Ed inoltre..." aggiunge:"Non ci sono predoni che possano assaltare il Duna Rossa, il nostro più rapido brigantino." A queste parole un giovane ragazzo lì vicino sbuffa sonoramente e ad alta voce, per farsi sentire, dice:"Perché la rapina la fanno già all'imbarco... Peccato non ci sia concorrenza..." La frase genera un po' di agitazione: due figuri che aspettavano nell'ombra escono e lo afferrano per le braccia in malo modo per allontanarlo. Modificato 24 Febbraio da simo.bob
SIIP Inviato 24 Febbraio Segnala Inviato 24 Febbraio Keidros alla vista dei due figuri si rabbuia subito "Ehi ehi piano, lasciatelo stare..!!" esclama, prima che Jebeddo possa fernarlo. Lo gnomo , peraltro infastidito pure lui dalla scena, ma che avrebbe preferito dare meno nell'occhio prova a medicare la situazione "Calma calma, non siamo forse in una città che rispetta la libertà di parola?..non avremo problemi a pagare quanto pattuito, e siamo ben certi che sarà un viaggio tranquillo. Non roviniamolo prima ancora di partire, Umberlee potrebbe non gradire"
simo.bob Inviato 24 Febbraio Autore Segnala Inviato 24 Febbraio I due guardano un pò in cagnesco i tiefling ma poi le parole di Jebbeddo e soprattutto un'occhiataccia del funzionario li fermano: liberano il ragazzo, uno dei due gli dice qualche parola minacciosa all'orecchio e se ne vanno. Il ragazzo ringrazia con un cenno del capo e, intimorito, fa per andare via. Il bigliettaio cerca di attirare nuovamente la loro attenzione: "Ma certo, miei cari. Umberlee benedice il nostro operato e veglia sulle nostre rotte. Abbiamo portato grandi benefici alla zona, facendo evitare scomodi viaggi a tutti quelli che vogliono attraversare la palude in sicurezza." detto questo allunga la mano avido in attesa del denaro. Altre tre persone, avvicinatesi al banco sul molo per prenotare il loro posto sul vascello, parlottano tra loro un pò infastidite dagli avvenimenti. Eldon si avvicina a Jebbeddo e gli sussurra: "Sicuri di voler foraggiare questa associazione a delinquere? Sarei più contento se li vedessi andare a picco. Comunque, ormai abbiamo pagato. Andiamo in taverna?"
SIIP Inviato 25 Febbraio Segnala Inviato 25 Febbraio Jebeddo acconsente e segue Eldon verso la taverna, e appena distanti da orecchie indiscrete gli risponde "Concordo con te, buon Eldon, ma per la qualità e quantità di oggetti che portiamo forse conviene fare un viaggio tranquillo senza rischiare attacchi ed imboscate. Certo comunque che se con la nostra posizione potessimo fare qualcosa per mandare all'aria questa associazione a delinquere in mi tirerei indietro. Già le paludi sono pericolose, senza i tagliagole prezzolati del Nocchiere. Chiunque dovrebbe potersi permettere di mettersi in strada, anche i meno abbienti. Chissà che tre amachaq di Cimbar non possano porre la questione alle giuste orecchie.." Keidros è come di consueto molto più spiccio "La prossima volta passiamo per la palude, ci fermiamo lì una decade e rompiamo le ossa a tutti gli scagnozzi del Nocchiere, e gli facciamo passare la fantasia "
simo.bob Inviato 27 Febbraio Autore Segnala Inviato 27 Febbraio I tre vanno in locanda infine, senza troppa voglia di farsi notare. Passano un paio di giorni molto tranquilli nei quali hanno tutto il tempo di rifocillarsi, riposarsi e godersi gli agi della città dopo tutto il tempo passato tra le montagne. Finalmente arriva la mattina della partenza e i tre si trovano sul molo con un' altra ventina di persone, tutti relativamente abbienti e con la necessità di andare dall'altra parte della palude. Merci e passeggeri vengono caricati e, complice il bel tempo, le operazioni di stivaggio filano lisce e il vascello salpa come previsto su un mare calmo e sotto un cielo azzurro. La navigazione passa senza eventi degni di nota se non l'incontro con una piccola imbarcazione di pescatori fuori rotta e completamente dispersa in mare. Il capitano concede loro un barile d'acqua e un cesto di cibo fresco, quindi si naviga fino a Cimbar senza grandi sorprese. Qui i tre sbarcano, con Eldon che non nasconde una certa soddisfazione nel rimettere i piedi sulla terra ferma. È quasi sera, ma ormai sanno la strada per i Calabroni e si avviano a passo spedito. Li accoglie la solita atmosfera, gli oste li riconoscono e preparano loro la cena e una stanza. Passano una notte comoda finalmente a terra e la mattina si incontrano per la colazione.
SIIP Inviato 1 Marzo Segnala Inviato 1 Marzo Il viaggio in nave viene vissuto con apprensione; sapendo che alcune abominevoli creature attaccano anche i bastimenti le rassicurazioni del Nocchiere non tranquillizzano i tre avventurieri, e l'arrivo a Cimbar allieta il morale del gruppo. La serata in locanda passa tranquilla e leggera, ma già la mattina successiva Jebeddo si sente molto attivo. Chiede ai locandieri se qualcuno li ha cercati durante la loro assenza e se qualcuno è stato informato del loro rientro, così da poter pianificare un programma
simo.bob Inviato 2 Marzo Autore Segnala Inviato 2 Marzo Uno dei due oste gemelli si avvicina al tavolo e, a voce più bassa del solito, confida loro:" Un paio di tizi sono venuti a fare domande su di voi. Siete...riconoscibili, voglio dire: gnomo, nano, tiefling... Non si vede troppo spesso. Comunque, erano tre, un cavaliere, un mezzorco e un funzionario della biblioteca, un mezzelfo dai capelli grigi. Credo dovessero seguirvi, i primi due hanno lasciato la città il giorno dopo di voi, verso ovest. L'altro viene ogni tanto a controllare."
SIIP Inviato 2 Marzo Segnala Inviato 2 Marzo "Ah, che strana casualità. Andremo a chiedere in biblioteca magari, se non incontriamo quello che è rimasto in città a controllare" Jebeddo prende un paio di monete per l'oste. "Ma prima dobbiamo sicuramente riferire al kej-hab e probabilmente ai consiglieri dello sheptanar."
simo.bob Inviato 3 Marzo Autore Segnala Inviato 3 Marzo Il gruppo termina con calma la colazione e poi si avvia verso gli uffici del kej-hab, desiderosi di aggiornare il capitano. La città come al solito è pulita e ordinata, ma Keidros nota una minor quantità di guardie in giro. Una volta giunti davanti al palazzo, i tre si preparano a chiedere un incontro con il kej-hab Nefer, ma la loro attenzione viene attirata da una persona singolare e che Jebbeddo riconosce all'istante: un mezzelfo dai capelli grigi, vestito in maniera decorosa e ordinata ma frugale. Lo gnomo è sicuro di aver già avuto a che fare con lui in biblioteca. È in un angolo, al di là di alcune persone riunite per altro, e li sta osservando e cerca di richiamarli sbracciando vistosamente con la mano destra, mentre la sinistra tiene al petto un piccolo libercolo.
SIIP Inviato 3 Marzo Segnala Inviato 3 Marzo Jebeddo cerca inizialmente di non dare troppa importanza al mezzelfo, ma la curiosità prende presto il sopravvento, e il fatto che tenga un libro tra le braccia è già premonitore di nuove scoperte interessanti per lo gnomo "Uhm..ehm..credo che sia d'uopo andare ad interloquire con quel bibliotecario.. dall'impegno che sta mettendo nel richiamarci penso abbia urgenza di conferire con noi" Keidros replica subito "si come al solito, dai ad un tizio qualunque una pergamena e il nostro gnomo tuttosapiente nientesapiente si farà accoltellare...andate pure a vedere se volete, io tengo il posto nella fila, credo di poter passare l'informazione alla guardia anche senza il vostro supporto " Jebeddo fa un cenno di intesa al tiefling mentre si sta già avviando verso il mezzelfo "e tu Eldon non sei curioso?" 1
simo.bob Inviato 3 Marzo Autore Segnala Inviato 3 Marzo Eldon è un po' preoccupato:" Non so Jebbeddo, mi sembra stiamo attirando troppi occhi su di noi. Ma non possiamo far finta di non vederlo." Detto ciò si avvia, con calma e guardingo, verso il mezzelfo.
SIIP Inviato 3 Marzo Segnala Inviato 3 Marzo "Chissà che non sia quello che ci ha seguito fino ai Cavalieri del Cielo...magari ho scoperto qualcosa che ci può servire..." Jebeddo prova a convincere Keidros con queste parole, mentre segue allegramente Eldon. Ma il tiefling resta fermo nella fila, borbottando "Se tutto va bene avrà una ricetta per fare minestrone di rape..vedete di non farvi sbudellare!" Jebeddo segue Eldon dal bibliotecario...
simo.bob Inviato 3 Marzo Autore Segnala Inviato 3 Marzo Il mezzelfo è visibilmente soddisfatto di aver afferrato l'attenzione dei tre, anche se resta al suo posto, mantenendo un contegno da buon diplomatico. "Buongiorno onorevoli amachaq. Il mio nome è Aruil, ma potete chiamarmi Grigiocrine. Sono un umile attendente del saggio Wridus Herolas, un gran maestro dell'Archivio. Avete sollevato la nostra curiosità che ben presto si è tramutata in interesse ed ammirazione. Avremmo piacere di discutere con voi in privato, alla biblioteca. Anche subito, è stata una fortuna riconoscervi: ho ordine di accompagnarvi non appena possibile dal Gran Maestro. Avete la compiacenza di seguirmi? Ne avremo comune vantaggio, posso assicurarvelo, e poi sarete liberi di tornare alle vostre faccende, se lo vorrete ancora."
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