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Gilda aperta  ·  6 membri  ·  Regole

Mondo Oscuro

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Inviato

Eldon si scuote e pensa alla situazione attuale piuttosto che ai suoi dubbi di coscienza. Aiuta Eldon a trascinare i cultisti e viene, mentre carica il cadavere di uno dei tra, nota un pendaglio in oro con un a sfera di vetro azzurro in cui vortica del vapore o qualcosa di simile. Strappa la catenina senza dire una parola, la mostra allo gnomo e, come a dire dopo ne parliamo, se la nasconde addosso. 

Mentre Keidros sta caricando un'altro cadavere sul carretto, il ritmico procedere di truppa precede l'arrivo in Largo Serrato di un piccolo contingente di guardie in armatura completa che, lance in resta, si posizionano a chiusura della pizza. Dalle loro fila proviene una voce sconosciuta: " In nome dello Sceptanar, consegnatevi alla legge!" 


Inviato

"Ecco, lo sapevo" borbotta nervosamente Keidros mentre lascia il cadavere.

Jebeddo fa un bel respiro, sarà dura levare le castagne dal fuoco stavolta. Alza le mani e cerca una risposta neutrale, mentre ragiona su chi possa aver scombinato le disposizioni del Kej-hab "Mio signore, siamo del tutto inoffensivi e ci consegnano. Non sappiamo tuttavia per quale capo di accusa, mastro Benneb può confermare che siamo stati inviati qui da ordini dall'alto "

Inviato

Una delle guardie avanza ed esce dalla prima linea. Non sembra una persona già vista in precedenza, ma dalle decorazioni sulla sua armatura sembra un ufficiale di rango superiore rispetto agli altri. Non è aggressivo ma fermo e deciso. Con un gesto fa abbassare le picche ai soldati.
"Abbiamo ben chiara la vostra posizione. Consegnatevi senza opporre resistenza. Ne discuteremo in caserma. "

Inviato

"Dai andiamo" taglia corto Keidros "tanto con sta gente è inutile, gli fai un favore e ti mettono in gabbia. Ma almeno eviteremo di avere a che fare con i cadaveri"

Avvicinandosi con le mani alzate verso i miliziani si rivolge all'ufficiale "Lascia qualcuno a mettere ordine, capo. Almeno per una volta si renderà utile" 

Jebeddo lo segue scuotendo la testa , non per la situazione ma per il tipico modo di fare di Keidros.

Inviato

I gendarmi prendono in consegna il gruppo senza altri discorsi. Li mettono al centro della formazione e li scortano per le strade della città. Le persone incontrate non sono troppo curiose e si fanno i fatti loro, evitando di guardare chi attira tutta quell'attenzione da parte della milizia. Dopo un viaggio senza intoppi, i tre vengono scortati nel palazzo in cui Keidros aveva incontrato l'ufficiale la prima volta. Vengono lasciati, con tutto il loro equipaggiamento a disposizione, in una stanza piantonata da due guardie, sbarre alle finestre, un tavolo e due sedie al centro. Poco dopo entra il Kej-hab, con un sorriso soddisfatto stampato sul volto. 

"Ottimo lavoro, devo dire. Ho saputo che tutti e quattro i cultisti sono stati eliminati senza coinvolgere la popolazione civile e senza disturbare l'ordine pubblico. Il buon Benneb verrà lautamente ricompensato, e così voi. Mi spiace per il modo in cui siete stati condotti qui, ma non potevamo rischiare che qualcuno vedesse e sapesse che eravate al soldo della milizia." Porge quindi una pergamena e una scarsella bella piena ai tre. 

"Qui ho il salvacondotto per gli avvenimenti di oggi, che vi garantisce impunità. Insieme ad esso ho il permesso di consegnarvi 300 pezzi d'oro, che era il soldo a disposizione come taglia per l'eliminazione dei cultisti. 

Spero che le nostre strade si incrocino ancora in futuro, ma solo per altri lavori puliti come questo. A presto." 

Detto questo fa per andarsene.

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Dopo aver borbottato per il tragitto e tenuto una faccia cupa Keidros si sente un po' in imbarazzo nello scoprire il piano del Kej-hab, e guarda in tralice Jebeddo, che se la sta ridendo sotto i baffi.

Ringraziano il Kej-hab di tutto. Mentre salutano Jebeddo gli fa un'ultima domanda "Ci sono novità sulla morte soffocante?..sono molto interessato al caso, e spero che riusciremo a dare il nostro contributo alle indagini"

Modificato da SIIP
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L'ufficiale si ferma un istante, indeciso sul da farsi. Poi torna indietro.

"Abbiamo avuto qualche scontro con la popolazione locale laddove abbiamo fatto pressione per sapere chi occupava i locali dei primi due incidenti con le nebbie.
Stiamo subendo parecchie pressioni per trovare dei colpevoli. Tra una settimana qualcuno penzolerà dalla forca, confidando sia davvero il responsabile. Confido che se avrete informazioni le possiate condividere quanto prima." 
Detto ciò si congeda ed esce dalla stanza. 

Inviato (modificato)

"È già stato trovato un possibile responsabile?.. pensavo di chiedere udienza presso casa Elthorn per cercare informazioni. Questo tipo di aggressioni mi ha ricordato il modus operandi degli Arkassar, una gilda di assassini e potrebbe essere uno spunto di ricerca. A quanto è scritto chi viene catturato non parla, e anzi si uccide avvelenandosi con una nebbia mortale. Cercheremo di farvi avere altre informazioni."

Così Jebeddo conclude, mentre Keidros lo guarda dubbioso. Ovviamente non ha ancora capito l'interesse dello gnomo per questo caso e si ripropone di fargli un po' di domande.

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"Nessun responsabile, per ora..." dice il Kej-hab allontanandosi. Le guardie invitano i tre ad uscire e li scortano fuori. E' ora di pranzo ormai e il cielo inizia ad aprirsi.

Inviato

Appena i tre sono in strada Keidros si affretta a chiarire i suoi dubbi con Jebeddo "Senti un po', perché mai ci dobbiamo impelagare in questa storia delle nebbie che uccidono?.. non è un nostro affare e ovviamente finiremo per trovarci avvelenati in qualche vicolo."

Lo gnomo pazientemente replica "Per la stessa ragione per cui vado in biblioteca. Come ben sapete in città c'è un collaboratore dello Sceptanar coinvolto come Thogloron in un qualche patto con queste forze aliene. Ho in mente andando dagli Elthorn di lasciare intendere che siamo molto interessati all' argomento (così come ho fatto capire in biblioteca); se le voci corrono può succedere che sia lo stesso collaboratore ad interessarsi a noi..di certo non possiamo presentarci da lui e spiattellare tutta la verità, ci potrebbe collegare alla morte del Costruttore, giusto? "

Keidros lo osserva apparentemente molto concentrato, poi fa spallucce "Può andare, se lo dici tu...Eldon che ne pensi, e come stai? Andiamo a mangiare una zuppa e a trovare Benneb?"

Jebeddo non è molto propenso a farsi vedere ancora, almeno per oggi nell' angiporto. Propone di pranzare dai Calabroni per poi andare a chiedere udienza dagli Elthorn 

 

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Eldon è giù di morale e ne spiega i motivi ai suoi amici.

"So che non avevamo molte possibilità, ma non sono un sicario e non voglio diventarlo. Quello di oggi invece mi è sembrato proprio un lavoro da assassino prezzolato. Forse il culto è malvisto con ragione, ma quei quattro mi sembravano degli innocenti... a proposito" Eldon si ricorda del ciondolo e lo estrae, mostrandolo solo ai due. "Mi sembrava interessante, è certamente magico. Troviamo qualcuno che ci dica cos'è?" 

"Per quanto riguarda la teoria di Jebbeddo, perchè no, la prendiamo un pò da distante ma magari scopriamo qualcosa. Altrimenti faremo comunque del bene alla città se eliminiamo questo problema delle nebbie. Non vorrei che il Kej-hab appendesse per il collo un capro espiatorio solo per contentare qualcuno. Volendo, due domande sul collaboratore possiamo farle, discretamente, anche in biblioteca."

Mentre discutono i tre si ritrovano alla taverna e, accolti dal solito clima disteso, si siedono a consumare un pasto decisamente gradevole: un cestino con diverse strisce di carne di tacchino essiccata, un piccante pasticcio di carne e patate speziate, peperoni verdi alle erbe e spezzatino con polpette di maiale, orzo e piselli. 

Inviato

"Hai ragione, mio buon amico. La cosa ha turbato anche me, ma questa volta non avevamo margine di manovra. Cerchiamo di impegnarci sempre per non ottenere più lavori così scomodi, dobbiamo avere la possibilità di giudicare noi cosa riteniamo giusto fare..." poi Jebeddo osserva il ciondolo "..davvero carino, sicuramente interessante. Dopo pranzo lo posso identificare, se è magico, ho ancora energia per un incantesimo."

Keidros fa onore al pranzo con continue esclamazioni di soddisfazione, e si complimenta con Jebeddo per la decisione di mangiare in taverna dandogli una sonora pacca sulla schiena 

Mentre consumano il pranzo Jebeddo approva l'idea di Eldon di fare domande in biblioteca l'indomani. Dovranno costruire uno schema di domande valido, e invita i compagni a pensarci.

Dopo pranzo i tre si ritirano in camera per identificare l'oggetto e per cambiare i vestiti inzuppati dall'acqua mattutina. Poi si muoveranno verso casa Elthorn.

Inviato

 

Spoiler

Il ciondolo si rivela all'incantesimo di Jebbeddo come ciondolo della Sfocatura. A parola di comando, chi lo indossa ottiene i benefici dell'incantesimo sfocatura per 1 minuto. Ha una carica al giorno e si ricarica all'alba, immergendolo in acqua calda. 

I tre si muovono verso casa Elthorn che raggiungono nel primo pomeriggio. La struttura è una magnifica villa nella zona ovest, su una collinetta che concede la vista sia del porto che della città dall'alto. Qui le strade sono magnificamente lastricate con lastre di pietra bruna, permettendo alle carrozze e ai carri di procedere senza scossoni. La milizia è presente ma molto discreta e molte sono le guardie private a picchetto dei cancelli delle varie abitazioni. Lo stesso vale per quella degli Elthorn, riconosciuta da Jebbeddo grazie alla descrizione fornitagli alla biblioteca. Quattro uomini armati, due di picchetto e due a riposo in una guardiola, piantonano l'ingresso alla villa. 

Inviato

Jebeddo è come di consueto di ottimo umore quando scopre qualcosa di nuovo, finalmente ha capito che tipo di incantamento proteggeva il cultista e dopo le consuete esclamazioni di gaudio lo consegna ad Eldon.

Arrivati a magione Elthorn lo gnomo si rivolge alle guardie "Buonasera messeri, siamo avventurieri ansiosi di contribuire alle indagini sulla Morte Soffocante. Abbiamo parlato del caso col Kej-hab e vorremmo contribuire ad fare cessare questi incresciosi eventi. Sarebbe possibile avere udienza con messer Elthorn, e in che modalità?"

Inviato

Eldon è disponibile a lasciare il pendaglio a chi, nel gruppo, ne trarrà più vantaggio, lasciando allo gnomo la scelta.

Le guardie sedute dentro si alzano e vanno verso Jebbeddo. "Per parlare con il siyasi dovrete avere qualcosa di più che la voglia di ficcanasare." L'altra guardi si avvicina "Aspetta Malàn, il quluc ha detto di avvertirlo se arrivava qualcuno come loro a chiedere. Venite, vi scorgeremo nella dimora. Parlerete con...maggiordomo credo si dica."

Detto ciò fanno entrare i tre e li scortano all'interno. Dopo un po' di anticamera un elegante uomo sulla cinquantina di anni, vestito di grigio dalle scarpette a punta fino al turbante, si presenta.

"Benvenuti nella dimora del siyasi Elthorn. Sono Hakam, mi occupo delle necessità del mio padrone e del buon mantenimento della dimora.  Voi siete?"

Inviato

"Grazie dell'accoglienza, buon uomo. Mi chiamo Jebeddo, i miei amici e sodali sono Keidros ed Eldon. Siamo avventurieri e studiosi; partiti da Nethentir e sbarcati di recente in Chessenta. Siamo qui più che altro per ragioni di studio, ma abbiamo parlato col Kej-hab e deciso di collaborare in maniera indipendente per porre fine a questo spinoso caso e dare giustizia ai parenti delle vittime. Il Kej-hab ha riferito che hanno avuto problemi in quanto forze dell'ordine nel controllare determinati luoghi e sono incline a pensare che un contributo esterno possa essere utile."

Inviato

Il maggiordomo è incuriosito dalla storia di Jebbeddo. Un gruppo variopinto, un viaggio da terre insidiose, un aiuto inaspettato. Sembra promettente. 
"Ebbene siete stati testimoni della caduta del Thai o eravate già in viaggio? Si dice che il terremoto e l'onda anomala conseguente che ha colpito le nostre coste siano stati provocati proprio da qualcosa che ha colpito il Cerchio di Vuoto in Eltabbar. 

Un aiuto nella ricerca dei colpevoli potrebbe essere davvero importante. Come saprete, il secondogenito è stato ucciso durante uno di questi...incidenti...così dobbiamo chiamarli per la milizia. Ma noi siamo convinti sia stato un omicidio commissionato, atto a colpire la nostra famiglia. 

Se lavorerete per noi su questo caso voglio che riferiate a me ogni dettaglio, prima di andare dal kej-hab. Non sappiamo di chi fidarci nelle milizie e vogliamo avere la facoltà di decidere del destino degli assassini, nel caso si trovassero. Siamo anche disposti a donarvi parte del tesoro del siyasi, se doveste renderci un buon servizio. Cosa ne dite? Se accettate vi rivelerò informazioni che potrebbero mettervi su una buona strada. Purtroppo i nostri sono già più che impegnati su tutti gli altri fronti. "

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Jebeddo come al solito non si fa pregare e racconta l'esperienza nel Thay "Per nostra fortuna eravamo già salpati quando è accaduto il peggio..ma abbiamo assistito ai segnali premonitori: un primo sfondamento delle difese da parte di alcune creature, che abbiamo anche affrontato; e una nascita di culti particolari che potrebbero venerare entità ipogee collegate ai Cerchi di Vuoto che ha destato il nostro interesse..e da lì il nostro viaggio. Non nego che la sommaria descrizione dei decessi mi ha fatto pensare ad una cosa simile ad alcuni fatti successi a Nethentir.

Ma avremo modo di approfondire queste questioni, veniamo al dunque. Io sono d'accordo con le regole di ingaggio, ma sappiate che riferiremo a voi e subito dopo al Kej-hab, affinché le nostre azioni siano tutelate dalla legge, e che non siamo assassini, la nostra aspirazione è risolvere il caso e essere d'aiuto alla città. Se entrambi i miei compagni sono d'accordo possiamo procedere "

Jebeddo aspetta la risposta dei soci, è un po' preoccupato per Eldon (non vuole che si senta di nuovo con le spalle al muro) e non prenderà una decisione senza il libero consenso di entrambi gli amici.

Keidros replica subito "Il mio socio vive di alti ideali, ma a me il profumo del conio fa sempre piacere, sia chiaro. Detto ciò, per me si può fare"

Modificato da SIIP
Inviato

Eldon è d'accordo con la presa di posizione di Jebbeddo e annuisce energicamente quando afferma di non essere un gruppo di assassini.

Il quluc con un cenno di assenso prosegue: "Bene, allora vi metterò al corrente di quanto necessario. Sicuramente vi chiederemo, per quanto possibile, di non uccidere i responsabili, ovviamente. Ebbene..." il maggiordomo si tira su la manica, mostrando l'interno dell'avambraccio destro e un particolare tatuaggio che copre coni una rappresentazione di rabbiose spire di fumo tutta la pelle fino al gomito: "...sfortunatamente per loro sono stato un membro di coloro i quali sono responsabili di queste morti. Ho abbandonato quella via ormai ma conosco ancora tutti i loro metodi. Sono certo non si sia trattato di incidenti ma omicidi mirati. Il secondogenito aveva contatti con i bassifondi, aveva bisogni...particolari...non proprio socialmente accettati.
Sono stati eliminati prima i suoi contatti, poi hanno pensato a lui che, da stupido, si è scoperto cercandosi da solo nuovi agganci.

La milizia ha fatto il solito rumore, ma non è arrivata a nulla. Noi abbiamo trovato chi ha venduto i componenti alchemici. Questo ci ha portato a qualcosa di inaspettato: sembrerebbe che gli Arkassar abbiano fatto base presso un tempio di Assuran. Non sappiamo come introdurci, la famiglia non ha buoni rapporti con quella chiesa ed è per questo che ci serve un aiuto esterno. Potreste provare a raccogliere informazioni li. Sono praticamente certo che il culto di per sè non sia responsabile, ma forse qualche membro ha peccato di eccesso di zelo o ha anteposto i propri interessi personali al culto stesso. 

Questo è tutto". 

Inviato

Mentre Keidros sottovoce borbotta i soliti commenti poco edificanti verso la milizia, Jebeddo esclama (chi lo conosce bene sa che pecca di vanità, quando si tratta di intuizioni e ragionamento): "La Rovina Squamata..la mia intuizione era giusta!!..bene, direi che possiamo metterci quanto prima all'opera, appena studiata una giusta copertura...Eldon, cosa sappiamo del culto di Assuran?"


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