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[X Atto] L’Inizio della Fine


Zellos

Messaggio consigliato

La dichiarazione di guerra non tarda ad arrivare: la Regina del Pitaz ed il suo Principe Consorte Erebus la spediscono a tutte le città delle Terre Rubate, sostanzialmente contemporaneamente.

Il problema? Insieme alla dichiarazione di guerra, per alcuni, arriva anche la Predatrice, la nave volante dei mercenari della Regina, mentre da altri arrivano gli sciami di meteore del mago di corte della stessa. È un attacco terribile che coinvolge a tappeto l’interezza del territorio ma che risparmi sia Lakeholme che Lahan grazie ad un territorio in mezzo ai due: gli Stranieri vassalli di Lakeholme hanno a disposizione un’arma che letteralmente disintegra una armata della Regina, mercenari hobgoblin. Sembra però essere un’arma difensiva, in grado di vanificare qualsiasi unità in uno spazio ben delimitato…ma solo in quello spazio delimitato. La Regina opta per loro per una tattica di terra bruciata che però non sembra assolutamente funzionare, per ora. Gli scontri che affrontate all’inizio sono tentativi di omicidi ai vostri danni: alcuni bambini provano ad aggredirvi con corte lame e veleni. Sopravvivete a questi attentati ma i ragazzini sono impossibili da fermare: o scappano insinuandosi nelle ombre o si suicidano. 

Alla fine iniziate ad organizzarvi con le altre città per creare un fronte comune: per semplicità ( e per le sue difese al momento impenetrabili) vi offrite di ospitare il colloquio dai vostri vassalli.

La città che vi trovate davanti, visto che non tutti l’avete mai vista, è strana a vedersi: ricorda un poco i palazzi del re barbaro Kevoth-Kul, la capitale Starfall. 
IMG-6690.jpg

Immersa nella foresta, sovrastata da immensi alberi, si trova i resti di una immensa nave volante danneggiata. Intorno sono state create strutture di legno ed un misterioso materiale che Valena riconosce essere simile a quello di alcuni oggetti dal suo medico della mente. 
Nella città venite accolti con tutti gli onori, anche se i maschi delle delegazioni sono spesso guardati di sottecchi dal ferocemente verginale Ordine del Benedetto Esonero, un gruppo di sacerdotesse di Iomedae composto da solo donne.

Notate che questi Stranieri sono quasi tutti militari e la maggior parte sono pieni di cicatrici e protesi sostitutive di elevato livello tecnologico. La loro stessa “casa” è un monumento ad una tecnologia per voi incomprensibile.

Siete nella piazza cittadina, in attesa che un messo del lord della città vi accolga come si deve, e per adesso soltanto voi di Lahan e Lakeholme siete arrivati…

@tutti

Spoiler

 @PietroD, @Plettro, @Ghal Maraz, @Pippomaster92, @Cronos89, @Ian Morgenvelt

Benvenuti al penultimo capitolo! Ogni due giorni checkpoint! Iniziate pure!!!

 

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Valena Aurica

Grazie ai miei compagni sono tornata indietro dal regno dei morti. Naturalmente sono grata di ciò che hanno fatto per me, ma non mi è facile dimostrarlo.

È anche perché mi sento in colpa. So bene, e lo sanno tutti, che il piano del nemico era già predeterminato. La nostra presenza un mero gioco. Però ho comunque abboccato all'amo e ho reagito in modo impulsivo e violento. È da me, ma non dovrebbe essere così. Non sono nemmeno riuscita ad eliminare uno dei due avversari più importanti... È stato umiliante.

Inoltre ora c'è ben altro a cui pensare. Siamo qui tra i nostri vassalli. Colgo l'occasione per un breve incontro con l'Ordine del Benedetto Esonero e poi mi preparo per incontrare il resto dei messi. Sono stati tempi duri e difficili, e si vede. Scura in volto, attendo in piedi senza proferire parola o battere ciglio.

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Koen

Il ritorno dal Pitax è stato a dir poco deprimente. Ero consapevole che a casa avremmo avuto modo di riportare Valena in vita, ma l'immagine del suo corpo lasciatoci alla stregua di un regalo da Docilia e dal mago è rimasta indelebile nella mia testa, assieme al pensiero costante del fallimento: non solo non sono riuscito a salvare le vittime delle torture, ma neanche la mia amica. La pioggia nerastra che ci accoglie al ritorno e le dichiarazioni di guerra non mi aiutano a riprendermi: mi dedico quindi anima e corpo al mio lavoro, l'unico modo che possiedo per provare a distrarmi e scacciare il senso di inadeguatezza. 

Nonostante questo, provo a rimettermi in sesto per il colloquio con le città ancora libere: non posso permettermi di fallire ancora una volta. La tecnologia della capitale dei nostri vassalli e le loro protesi mi aiutano a riprendermi, risvegliandomi la mia naturale curiosità verso questo campo di studi, sebbene gli sguardi delle seguaci di Iomedae non aiutino. Avete già qualche idea su come iniziare questo incontro? Questa volta abbiamo un'innegabile minaccia alle porte, ma ricordo che durante le ultime riunioni di simili organi i nostri appelli erano andati a vuoti. Chiedo ai miei compagni, tormentando la borsa con fare nervoso. E, soprattutto, pensate che potremmo convincerli della minaccia del Buio, sebbene non sia immediatamente visibile?

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Jasmine Al-Alrae

Troppe minacce, troppo veloci, troppo assieme. E i nostri fianchi erano largamente sguarniti. In maniera alquanto ingenua. 

"Credo che sia necessario, prima di tutto, avere le idee quanto più chiare possibile sulla conta dei danni e sulle posizioni: nostre, dei nostri nemici e dei nostri possibili alleati. Soprattutto, dobbiamo avere una ragionevole certezza di chi potrà giocare sporco, fingersi neutrale, tradire. Il guanto è stato lanciato, ma in una maniera che lascia ben poco spazio a piani a lungo termine".

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Gadriel

Alla faccia del guanto sbotto oramai al limite. I continui tentativi di omicidio è chiaro che Docilla non si fermerà alle città libere, chi non ha intenzione di opporsi a lei o ha stretto degli accordi oppure è un folle che crede che quella donna sia sana di mente.

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Brank

Lascio ai miei compagni preoccuparsi dei rischi e del pericolo imminente.
Cerco invece di valutare le opportunità.
Chiunque abbia tirato giù questa nave volante, merita un festeggiamento, non ho mai abbattuto niente di così grosso. Mi guardo in giro, perché qualsiasi cosa costituisca le armi che hanno fatto questo, magari potrebbe fare il suo dovere anche come punta di una mia freccia. Devo solo beccare qualche fabbro o artigiano ben disposto.

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Juliano Demetrios

Non sarà semplice, finora mi sembra che le città libere siano state capaci solo di molto egoismo o di idiozia... Incrocio le braccia mentre mi guardo attorno, per sincerarmi che nessuno dei nostri ospiti sia già arrivato e possa quindi sentirmi.

E non sottovaluterei il tipo di accordi che una donna come Docilia potrebbe offrire, specie se l'alternativa è l'annientamento: a noi è stata offerta l'opportunitá di diventare un vassallo del suo piccolo impero, tempo fa. Inoltre, ha il Cheliax a sostenerla.

Io dico che se vogliamo davvero opporci al Buio, a Pitax, First Gate e il Cheliax stesso... Si debba stabilire alcune cose fondamentali.

Vogliamo che Lakeholm, come la conosciamo, sopravviva a questa guerra oppure no? Credo che bisognerebbe chiederci se vogliamo affrontare questa crisi in vece di governanti o... Mi viene un piccolo rigurgito al pensiero, che copro con la mano ...o Eroi. Se lo facciamo come governanti, la nostra priorità non dovrebbe essere la fine del regno di Docilia, ma la nostra sopravvivenza e del nostro regno. Se vediamo che la riunione che si terrà di qui a poco andrà terribilmente, dovremo valutare seriamente di tirarci indietro e lasciarci vassallizzare, se sarà ancora possibile. Da Pitax, First Gate, Cheliax, la Chiesa di Asmodeus... Chiunque possa tenerci al sicuro.

Se invece vogliamo approcciare questa guerra come... Come "Eroi", allora dovremo fare il possibile per distruggere questa minaccia e per mandare avanti l'alleanza con le altre città. Anche a costo di sacrificare la città, ma non i cittadini, perché la portata dei nostri obbiettivi andrebbe oltre i confini di una piccola città libera. Vendiamo Lakeholm al miglior offerente, facciamo promesse impossibili da mantenere, spremiamo le nostre finanze per assumere alcuni di quei mercenari dai prezzi folli del gallo nero, adorniamoci dei migliori oggetti magici che riusciremo a comprare, arruoliamo quanti più uomini riusciremo a trovare... Insomma, sacrifichiamo la città per il bene comune.

Io tra queste due possibilità non saprei proprio quale scegliere. Tutti abbiamo... Abbiamo investito molto nella nostra città. E voglio mantenere la mia posizione, voglio che manteniate la vostra e voglio che continui a sopravvivere. Ma penso anche che... Che abbandonarla sarebbe un sacrificio ben misero, in confronto alla salvezza delle terre rubate e di chi ci vive.

In poche parole, sto dicendo che non possiamo avere la botte piena e la moglie ubriaca senza un supporto dalle altre città libere: o affrontiamo questa guerra da politici, o da eroi disposti a sacrificare ogni cosa.

 

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@PietroD

Spoiler

Ad osservare i danni della mastodontica nave ( che sarà lunga chilometri…) diresti che molto probabilmente ha avuto un grosso combattimento: si vede i segni di danni su tutta la struttura. Ma se è anche solo simile ad una nave ( volante o meno) di Golarion, è troppo integra. Probabilmente è stato un atterraggio di fortuna, quello che l’ha costretta a rimanere qui. Comunque il tuo pensiero sulle armi che l’hanno “ferita” rimane, giustamente.

@Pippomaster92

Spoiler

Le sacerdotesse ti salutano con affetto, ti chiedono come succeda fuori e quando la guerra arriverà: sembra che da quando si siano trasferite si siano solamente addestrate e mai uscite dal villaggio. Non che in generale fossero troppo girovaghe già prima…

In generale le trovi tutte al top della forma fisica: quelle che avevo già conosciuto sono sicuramente più muscolari. Alcune portano protesi come quelle degli Stranieri: sembra che siano non solo cosa comune, ma anche di facile costruzione per costoro.

@Ian Morgenvelt

Spoiler

Il livello tecnologico delle protesi ti lascia alquanto basito: persino le più “crude” sono un capolavoro unicamente della tecnica rispetto a quelle che hai visto e sembrano anche essere di facile riparazione. Alcuni degli stranieri inoltre sembrano averne così tante da essere più macchina che uomo…

Mentre state attendendo, alcuni servitori in livrea vi iniziano a portare alcune sedie ed organizzare un piccolo gazebo da campo dove siete. In nemmeno cinque minuti siete a sedere, al fresco, con a disposizione da mangiare e da bere.

<<Scusate l’attesa ma il Signorino…il Lord è impegnato in alcuni esperimenti e non può essere contattato, mentre il suo delegato è di ritorno dal villaggio a sud. Qualora abbiate bisogno di alcunché non esitate a chiedere, miei signori.>> dice uno dei maggiordomi che vi hanno “messo a vostro agio”. Come la maggior parte dei servitori più importanti ha strani vermi di metallo che gli escono al lato del cranio ed un occhio meccanico.

Modificato da Zellos
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Gadriel

Ascolto le parole di Juliano lasciandolo finire prima di rispondere Per quanto mi riguarda considero la sudditanza al Pitax, o a Vostra sorella o al clero di Asmodeus peggio della morte. A che scopo poi? Avete visto come trattano i sudditi. Non sarebbe pace o vita, ma solo una lunga agonia sotto il giogo di un signore crudele scuoto appena il capo per quanto mi riguarda ho intenzione di combattere fino all'ultima goccia di sangue che ho in corpo, ma ci sono delle cose giuste che hai detto. I cittadini di Lakeholm devono essere tenuti al sicuro, la città potrà pure cadere, ma può anche essere ricostruita, i suoi cittadini invece sono molto più importanti.

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Valena Aurica

"Alle spalle di tutto questo c'è sempre qualcosa di oscuro e osceno. Nemmeno saremmo sudditi del Pitax. No... sono già morta una volta, ma sono pronta a dare la vita di nuovo se servirà a fermare questa invasione. Capisco il tuo dilemma, eptarca Demetrios. Ma per me la risposta possibile è solo una" ed è una guerra dove giocare il tutto e per tutto. Combattere e vincere per la nostra gente, o almeno morire in modo degno proteggendo gli innocenti. Ho già voltato le spalle alla giustizia quella volta, a Korvosa, sul ponte per vecchia città... Non lo farò ancora. 

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Koen

È straordinario: sembrano essere come i prodigi creati dai sacerdoti di Aesocar nei tempi antichi, ma senza alcuna componente incantata. Dovrò studiarle, quando questa storia sarà finita. Mi accomodo nel gazebo organizzato dai servitori, riflettendo poi sulle parole di Juliano. Sono molto legato a Lakeholm, avendo partecipato io stesso alla costruzione e ai progetti, ma non penso che arrenderci a Docilia sia una strada percorribile. Dico con fermezza, aggiungendo Non solo sottoporrebbe i nostri cittadini allo stesso trattamento della gente del Pitax, ma non dobbiamo scordarci che vuole sfruttare i poteri del Buio... O vogliono trasformare lei stessa in qualcosa che potrebbe distruggere l'intera Golarion. In tutta sincerità, sarei pronto a distruggere io stesso l'intera città se avessi la certezza che questo potrebbe fermare Docilia e il branco di folli al suo seguito. Concludo, guardando poi Valena e Juliano A tal proposito, abbiamo bisogno di ogni genere di informazioni sul suo esercito. Voi due avete avuto occasione di osservare parte di questo da vicino: eptarca Demetrios, cosa si ricorda dal suo periodo al governo del Pitax? E tu, Valena... Cos'hai visto nei sotterranei del palazzo? Concludo a fatica, ben sapendo quanto l'esperienza possa essere stata traumatica per la mia amica. 

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Juliano Demetrios

Tempo fa, Docilia ci aveva offerto una posizione decisamente favorevole... Una posizione di vassallo con grande indipendenza, tutto questo in cambio di... Darmi una posizione nella sua corte. Rispondo, in attesa di una risposta di Jasmine Non so se l'offerta è ancora valida, ma penso che meriti la giusta considerazione. 
Anche se mi sembra evidente quale sia la decisione comune. Così sia, vi seguirò fino in fondo a questa storia.

Alla domanda di Koen, faccio un bel respiro. Poi comincio. 
Mettetevi comodi, ce ne saranno di cose da dire. 
Prima di parlare dell'esercito di Docilia, dovremmo discutere dei Mercenari di Incognitus. Lo dispongono della Predatrice, la temibile Aeronave che abbiamo imparato a conoscere. Questa dispone anche di numerosi velivoli più piccoli e monoposto, difficili da intercettare. Poi possiamo trovare unità di incendiari e di pirati, mandrie di animali crudeli e non (nel nostro caso, erano cavalli...), gruppi di orchi, uomini e di goblin mutati, orde di barbari guidati da Sygin, squadre di elfi guerrieri... E poi, ci sono i loro leader. Sygin stessa è una barbara feroce; i due fratelli incestuosi che ci hanno pugnalato alle spalle non hanno bisogno di presentazioni; il capitano Greven-il-Vec è un guerriero colossale, ma sopratutto, è un comandante di uomini; Padre Salazar, sacerdote di un dio di cui francamente non ricordo il nome, e pirata esperto; Shaun, un mezzodrago che non ho avuto modo di vedere in azione ed... Una tiefling pallida, probabilmente una stregona esperta. Di Incognitus non so niente.

Rimango in silenzio qualche istante, per verificare che tutti mi stiano seguendo. Poi ricomincio.
L'esercito di Docilia, invece, è degno di nota per via dei suoi comandanti. Il generale dell'esercito, se nulla è cambiato, è un tale di nome Grüber: è un violinista ed un tattico militare, con l'abilità di creare potenti unità militari da semplici civili e prigionieri. Credo che li renda... Non morti, o un qualcosa di simile. Non mi è ben chiaro, ma dubito che sentano dolore o almeno il generale gli impone di ignorarlo... Se Docilia è disperata, potrebbe sottoporre a questo processo numerosi schiavi o cittadini. Costruirebbe così un esercito da zero. Alcuni tra questi utilizzano fucili a ripetizioni, ma non so se Docilia è grado di produrli su larga scala.

Il Maestro delle Spie e degli assassini lo conosciamo bene. Un adolescente a capo di bambini che fanno parte di un culto omicida che odia gli adulti in ogni sua forma. Li abbiamo già incontrati e lo faremo di nuovo. 

Il mago di corte, se vogliamo così chiamarlo, è "solo" un frammento di un Oneiromante di grandissimo potere. Senza dubbio più potente di Koen. Ed il problema è che è solo un frammento, non so quanti ne ha ritrovati e non so quanto il suo potere sia aumentato in seguito. Già da solo, però, era capace di teletrasportare molteplici unità, spargere morte nel campo con grande facilità e di tenere d'assedio, con la sua magia, il forte di Irovetti. Inoltre, i due gemelli sono diventati suoi discepoli... Lui è un bersaglio prioritario, se troviamo il modo di ucciderlo.

Docilia ha anche una guardia del corpo, Lokke. Lokke è una fata, che gode nel fare del male e nell'uccidere, ma anche estremamente guardinga ed efficiente. Nessuno di voi l'ha mai vista perché è capace di trasformarsi in ombra... Ed è solita nascondersi in quella del suo protetto. Docilia non sarà mai da sola, ricordiamolo.

Va anche detto che l'esercito fa uso di un campione, una guerriero d'oriente che ambisce a diventare il miglior guerriero del mondo. Questo campione temibile è accompagnato da una unità di suoi discepoli, dei samurai come lui. E' una unità destabilizzante, in quanto sono tutti degli spadaccini estremamente abili e focosi, ma... Sono spadaccini e basta. Credo che una unità di arcieri o un'incantatore sarebbe più che capace di ucciderli senza dover incrociare le lame. 

Questo è tutto. Bisognerebbe tenere conto dell'incognita di First Gate... Che ricordo essere famosa per utilizzare golem da guerra.

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Jasmine Al-Alrae

"La città, i luoghi... ci siamo forse affezionati, ma non sono importanti. Non sono insostituibili. Le persone lo sono", rifletto, e mi trovo, improvvisamente, oscurata dall'ombra di un passato che ritenevo lasciato alle spalle. 

"Tutte queste informazioni, Juliano, sono preziose, ma non ci devono intimorire. Ci devono solo rendere più furbi. Più attenti. E più... letali. Anche in maniera in apparenza cinica, se serve. Una volta messe in salvo le persone, dovremo usare i luoghi e gli spazi per creare trappole e imboscate. Dovremo offrire i nostri servigi al Gallo Nero per contrattare loro interventi mirati. Se stiamo solo sulla difensiva, siamo sconfitti. È ora di saggiare la solidità delle alleanze e il coraggio dei nostri vicini".

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Valena Aurica

"Forse ho visto questa Lokke, ora che ci penso. Nei sotterranei c'era un'ombra. Non posso dire molto altro di utile, se non che a questi soggetti bisogna aggiungere lady Kordaitra Destaid, la creatrice del mio vecchio ordine. E con lei molti soldati bene addestrati, ovviamente" 

Le parole di Jasmine sono al solito sagge. Annuisco "Dobbiamo essere veloci e imprevedibili, e pronti ad accogliere tutti gli alleati che possiamo trovare. Se dovremo pagare un prezzo alto, personalmente, sarà nostro dovere farlo"

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Juliano Demetrios

Visto che abbiamo chiarito quanto la città abbia perso d'importanza, di fronte a questa guerra... Dovremmo discutere anche di come usare il denaro di cui disponiamo. 

Il Gallo Nero, o meglio, il Vessillo Nero è un gruppetto di mercenari che se valgono davvero tutto il denaro che costano, potrebbero ribaltare le sorti della guerra. Ma uno di loro, da solo, ci prosciugherebbe quasi totalmente. Mi sembrava ci fosse qualche modo di ottenere sconti, ad esempio fornendogli componenti alchemiche come sangue e ciocche di stirpe-planare ed ibridi vari. Credo che non sarebbe un sacrificio troppo grande da chiedere ai nostri cittadini tiefling ed Aasimar... Per loro sarebbe sicuramente meno dispendioso perdere un po di capelli invece di versare un qualche pagamento vero e proprio.

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Koen

Ascolto con attenzione le parole di Juliano, rabbuiandomi mentre ci spiega le capacità degli uomini di Docilia. Non sono persone che possono essere affrontate da un normale esercito e, nonostante tutti i nostri studi e preparativi, inizio a dubitare che anche noi potremo trovare un modo per affrontarlo. Ma le parole dei miei compagni sulla raccolta di alleati e sull'uso dei mercenari del Gallo Nero mi ricorda una cosa, che fino ad ora avevo avuto timore di usare. Continuo a ritenere che l'offerta non possa essere valutata. Docilia non ci garantirebbe nessuna indipendenza: si accontenterà solamente quando il suo sogno folle di dominazione verrà placato. Rispondo a Juliano, aggiungendo Usare i nostri fondi per comprare uno dei loro mercenari potrebbe essere una buona idea. Penso che ci darà modo di contrastare le loro forze e far guadagnare un po' di respiro ai nostri uomini. E posso chiedere ai miei studenti di offrire delle ciocche di capelli: potrebbero essere componenti interessanti, probabilmente quanto le mie. Inoltre, potrebbero occuparsi delle operazioni di evacuazione e di protezione dei civili. Concludo, prendendo poi un profondo respiro Per quanto riguarda gli alleati, invece, dovremmo ricontattare Ma', spiegandole chiaramente che anche il suo Circolo non sarà al sicuro in caso di una vittoria di Docilia. C'è però un altro potenziale alleato che vorrei provare a contattare, anche se prima vorrei parlarne con tutti voi: il Padre delle Parole, la strana creatura che abbiamo incontrato nella tana del Saggio dei Ragni, mi ha consegnato un libro che contiene delle informazioni per trovare un tempio con informazioni su Aesocar, la dea di cui seguo i precetti, e, probabilmente, un modo per raggiungerla. Lei ha già affrontato il Buio una volta: penso che potrebbe aiutarci dandoci altre informazioni sul nostro nemico e, probabilmente, il tempio potrebbe contenere dei manufatti della perduta Azlant. Le informazioni per raggiungerlo si trovano in un libro che sto traducendo: penso di poter finire questo lavoro in tempo breve, se forzo un po' le tappe. 

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Juliano Demetrios

Annuisco a Koen, parzialmente sollevato ora che so che abbiamo già un buon numero di ibridi da cui ottenere preziosi sconti.

E non dimentichiamo i Crociati di Ragathiel: ci avranno pure causato problemi, ma sono sicuro che faranno fronte comune con noi. Anzi, dovremmo contattarli il prima possibile... Almeno, prima che si gettino in un attacco suicida.

Abbiamo modi per inviare messaggi sulla lunga distanza e, soprattutto, rapidamente? Non avremo abbastanza tempo per fare tutto, non senza dividerci... E preferirei evitare.

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Jasmine

"Rivolgersi al Gallo Nero ha anche un altro beneficio: la loro rete di portali", faccio presente. 

"Forse ci permetterebbero di usarne alcuni in maniera autonoma. E, più sicuramente, potremmo usarli per condurre degli assalti mirati coi loro associati. Non so quanto siano fissi, ma almeno sono una opportunità.

D'altra parte, bisogna considerare la stessa cosa, in prospettiva ribaltata: i portali non sono sufficientemente ampi per interi eserciti, ma sono ideali per sortite mordi-e-fuggi di specialisti e sabotatori".

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Il maggiordomo, un uomo di colore alto sui due metri, segaligno e con una coppia di braccia bioniche decorate con motivi da aquila, osserva un attimo Gadriel. <<A brevissimo, eptarca. Gradite qualcosa da bere o da mangiare?>>

Da li a breve arriva un uomo che non avete ancora incontrato: alto sul metro e settanta, probabilmente sulla sessantina, sta parlando con un trio di ragazzine ( che sembrano essere accolite dell’ordine di Iomedae ormai di stanza qui). Ha una tremenda ustione che gli colpisce metà del volto ed una protesi che gli trasforma l’arcata sopraccigliare e l’area vicina del volto in un teschio con una corona d’alloro. 
<<Signori e signore, scusate l’attesa. I lord stanno arrivando, ma permettetemi di intrattenervi: sono l’Alto Cavaliere Devius Mortius. Sono il secondo generale delle armate dei vostri vassalli…ed alleati.>> vi fa un inchino molto profondo <<…costoro sono le mie scudiere. Saranno coloro che vi serviranno da bere e da mangiare e che a richiesta assaggeranno i cibi per voi. Fatemi qualsiasi domanda: dopo vi farò rapporto quanto successo nel territorio affidatici dalla vostra autorità e perché i lord non sono qui presenti.>>
 

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