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Stagione 1: La Brezza di Primavera


TheBaddus

Messaggio consigliato

Graeme

Bosco

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'Un... lago? Possibile? Devo cercare di capire meglio!', rifletto, mentre mi scrollo di dosso uno strato quasi incredibile di sudore, che nella mia testa si mischia, senza soluzione di continuità, all'acqua della visione. 

Resto steso a terra, tra erba e foglie, ansimante, per diversi, lunghi minuti. Poi mi decido a rimettermi in piedi e a darmi una ripulita, prima di avviarmi verso casa. 

Ormai è ora di rientrare. 

@TheBaddus

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Perfetti i colori. Non so perché, ma Kanna me la figuro arancione! La madre di Graeme viola, il padre blu. 

 

Modificato da Ghal Maraz
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Jesse Rogers 

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Quando siamo sull'albero il sorriso di Alexa è raggiante. "Non mi ero mai reso conto di quanto fosse bello!"  mi viene da pensare, rimanendo un attimo imbambolato a fissare le sue labbra. 

Rido divertito quando scimmiotta la professoressa Tecla ma, quando si lascia cadere improvvisamente all'indietro sento il cuore balzarmi prepotentemente in gola "Ehi... attenta!" Grido, allungandomi velocemente verso di lei nel tentativo di afferrarla. Quando capisco che la cosa era voluta, tiro un sospiro do sollievo "Tu sei pazza!! Mi hai fatto prendere un colpo! Pensavo stessi cadendo!" Le dico rimproverandola con un sorriso. "Comunque no.. non ho mai provato!" Rispondo titubante sul fatto se però davvero lo voglio provare. Mi sposto in modo da avere pure io un bel ramo ben fissato negli incavi delle ginocchia. Temporeggio un attimo, sapendo che è abbastanza una caz***a potenzialmente molto pericolosa. Poi il mio sguardo incrocia quello di Alexa "Al diavolo.. buttati e divertiti!"

Mi lascio andare all'indietro, sentendo una spiacevolissima sensazione di vuoto. In un istante mi figuro nella mente lo sguardo di disappunto dei miei genitori.. quello del mio allenatore.. buttare via la mia brillante carriera sportiva per colpa di un infortunio tanto stupido..

Poi improvvisamente mi blocco e resto appeso a testa in giù, penzolante di fianco ad Alexa. La sensazione spiacevole viene immediatamente sostituita da una vampata di adrenalina. "Wuooooh!!" Lancio un grido esaltato e liberatorio. "Hai ragione Alexa!! È una figata!" Ridi di gusto con lei. Rimaniamo ancora un po così, quando poi il sangue comincia ad andarci alla testa, ci risolleviamo seduti sul ramo e pian piano ridiscendiamo verso terra.

 

Lungo la strada del ritorno chiacchieriamo piacevolmente. Lei mi spiega che è molto gasata per il campionato di pallavolo di quest'anno ed io le racconto alcuni aneddoti della squadra di basket. Quando mi prende la mano avverto un brivido lungo la schiena e mi sento improvvisamente eccitato. 

Impressionante come a volte basti proprio poco per cambiare di molto la prospettiva sulla cose e sulle situazioni. Il pomeriggio con lei per ora è stato molto piacevole e la sua mano nella mia, ora, mi sembra una cosa così naturale. La stringo leggermente di più, in modo quasi impercettibile, ma come per dirle "non lasciarla.. mi piace che tu me l'abbia presa".

Quando finalmente raggiungiamo la gelateria, mi volto verso di lei sorridente "Bene.. è giunto il momento di saldare il mio debito a quanto pare! Che gusti vuoi?" 

Spoiler

Per me va benissimo se usi i colori per i vari png.. per Alexa non saprei.. forse visto che è solare un giallo, magari scuro per non essere fastidioso da leggere

 

 

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Graeme

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Quando arrivi a casa noti che tua mamma non c'è: potrebbe essere uscita un attimo per andare al market della signora Porter, oppure essere stata a Fall Burg nel pomeriggio per salutare e poi essersi fermata a fare un po' di spesa al centro commerciale.

Vai a farti una doccia per lavare via il sudore e il resto dei pigmenti, e anche per rilassarti sotto l'acqua mentre rimugini sulla visione che hai avuto.

Quando sei uscito e ti stai asciugando senti la porta d'ingresso chiudersi. "Sono tornata! Graeme, sei in bagno?!" Senti la voce di tua mamma provenire dal piano di sotto.

Colore

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Come viola ti piace per tua madre? Oppure lo preferisci più chiaro/scuro?

 

Jesse

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"Ti ho fregato!" Ridacchia Alexa fra sé e sé penzolando a testa in giù. "Guarda che è un allenamento che faccio spesso per rafforzare le gambe, non ti preoccupare."

Quando anche tu ti butti noti la sua espressione felice e spensierata mentre ti guarda.

Tornando indietro per andare verso la gelateria ti dice anche che un pochetto si sente in ansia per l'imminente campionato: non è sicura su alcuni punti della squadra e non sa quale sarebbe il modo migliore per lavorarci sopra durante gli allenamenti.

Nel momento in cui tu le stringi la mano un po' più forte sobbalza leggermente, rendendosi conto della situazione: probabilmente lo aveva fatto d'istinto e nemmeno si era resa conto di averti preso la mano.

Una volta entrati in gelateria annuncia tutta la sua fame e soprattutto ti sbatte in faccia il fatto che ha vinto. "Un maxicono mango, melone e cocco." Dice al gelataio indicando la forma più grande: quella da sei dollari e cinquanta.

"Prego cara." Dice il gelataio allungandole il cono, che è davvero enorme. "Per te invece?"

Colore

Spoiler

Cosa ne dici del colore? Va bene o è meglio un po' più scuro?

 

Willow

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Schivato l'inconveniente con tua madre e ringraziando il cielo che nonna Mary non ti abbia fatto "Il caz*iatone" vai finalmente a farti una doccia, sicuramente meritata e liberatoria, dopo questa giornata che è stata strana sotto più punti di vista.

Una volta pronta per uscire ti dirigi verso il diner di Wallace, salutando la mamma e la nonna prima di uscire.

Samuel

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Celine arrossisce leggermente al tuo complimento e si scosta dietro l'orecchio una ciocca di capelli ribelle.

"Questo?" Dice facendo cenno al fodero della spada. "Il legno si sta ammaccando, devo sistemarla e lucidarla." La cosa non ti suona nuova, tu sai che Celine ha un legame profondo ed intimo con la sua spada e che se ne prenda molta cura. "Questo perché sei duro come la pietra." Aggiunge ridacchiando alla sua stessa battuta, in riferimento al fatto che nonostante i numerosi duelli continui a prenderle e a perdere contro di lei. "Comunque me la porto a casa, per quello che ti stavo dicendo; e stai sicuro che non la lascio a mia madre." Conclude infine.

Vi incamminate verso il diner di Wallace, visto che ormai è ora dell'incontro prestabilito coi compagni.

Willow e Samuel

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Quando arrivate Kenny, Rikard, Kanna, Mort, Sez e Clarissa sono lì fuori ad aspettarvi.

"Menomale che siete arrivati! Sto morendo di fame..." Esclama Kanna con il suo solito entusiasmo, prima di affiancarsi a Willow ed entrare.

Il diner di Wallace è un locale semplice, in pieno stile "diner americano di un piccolo paesino", senza troppi fronzoli e decorazioni, ma con il necessario per essere un ottimo locale dove rilassarsi, mangiare e trovarsi con gli amici.

Quando entrate venite accolti da Wallace, un omaccione grande e grosso con la testa rasata e degli appariscenti baffi a manubrio di un color castano chiaro. "Buonasera ragazzi miei. Tavolo per nove o si aggiunge qualcun altro?" Vi domanda in modo amichevole, per poi accompagnarvi ad un tavolo largo e spazioso. "Immagino dobbiate mangiare vista l'ora, quindi vi informo che oggi Mary ha fatto un ottimo pasticcio di carne e patate. Altrimenti guardate pure sul menù cosa gradite di più; intanto vi porto da bere?"

Graeme

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Cosa ne dici del colore di Kanna?

 

Tutti

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Allora buona per i colori. Se vi vengono in mente delle tonalità per qualcuno fatemelo pure presente 😄

  • Mark: Caldo e Oscuro
  • Jesse: Oscuro Caldo
  • Willow: Instabile e Oscuro
  • Graeme: Caldo e Oscuro
  • Samuel: Oscuro e Caldo

 

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Mark O'Connor

Narratore

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Non ci sono problemi: sai che amo il rischio. Sono riuscito a dormire impunito durante le ore di Fleur: una macchina non molto agile non è nulla a confronto. Rispondo ironico alle parole di Eve sulla sua abilità alla guida, aggiungendo Il pub va benissimo. Non fanno troppi problemi sull'età, giusto? Vorrei evitare di venire buttato fuori proprio all'inizio della serata. 

Forse non vorrai parlarne, ma sono abbastanza curioso: cos'era il progetto di cui parlavi questo pomeriggio? Ho visto che ti appassionava. Le chiedo durante il viaggio, per fare un po' di conversazione e, allo stesso tempo, avere modo di conoscerla un po' meglio: i miei sogni ad occhi aperti mentre la guardavo di sfuggita nella sede del giornalino non sono proprio un'ottima base per quello che, a tutti gli effetti, è un primo appuntamento. 

Al locale

Ricordami di chiederti più spesso consigli sui posti dove uscire. Le dico guardando il locale: non è certamente un posto che si vede tutti i giorni, soprattutto a Elhtings. Entro quindi assieme a lei e mi siedo al tavolo che ci viene indicato dal cameriere, rinunciando a leggere l'enorme menù dopo averci dato una rapida occhiata. A dir la verità... no. Non ero pronto a quello che è quasi un locale di lusso, almeno per gli standard di Elhtings. Le dico, cercando poi nel menù qualcosa che sia abbastanza particolare e, allo stesso tempo, non troppo costoso: ho qualche risparmio da parte, ma non mi pare il caso di dovermi far offrire qualcosa la prima sera fuori. Almeno potrò chiedere consiglio al cameriere per la birra: la scusa di scegliere "quella che si abbina meglio al piatto" funziona sempre!

 

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Willow

Con un sacco di gente e Samuel al diner

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Arrivata al diner non mi impegno più a nascondere la mano in tasca. Saluto con un gran sorriso tutti i prensenti e quando Kanna mi si affianca io le poggio il braccio attorno le spalle strattonandola in modo giocoso "Non sapete cosa vi devo raccontare!" dico camminando verso l'entrata del diner ancora appiccicata a Kanna. Una volta entrata guardo i presenti. "Chi manca ancora?" Dico, siamo troppi e non ricordo se deve arrivare ancora qualcuno. Cerco di fare mente locale, forse ci siamo tutti.

 

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Willow e Samuel

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"Nono, ci siamo tutti." Dice Rikard in risposta a Wallace e Willow.

"E cosa ci devi raccontare?!" Esclama Kanna al contempo curiosa ed eccitata. "E non sperare di liquidartela con due frasi, ora che hai creato l'hype devi parlare!"

Mark

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"Non ci hanno fatto storie riguardo l'età l'altra volta, quindi direi che siamo a posto." Ti risponde Eve in modo quasi automatico, concentrata sulla strada.

Passano un paio di secondi, poi pare realizzare. "Hai dormito durante le ore di Fleur senza farti sgamare?! Adesso mi dici come hai fatto senza rimediarti bastonate con quella riga maledetta che usa sempre."

Alla domanda sul progetto arrossisce un po', imbarazzata. "Mi pare una cosa così stupida da dire... promettimi di non ridere..." Dopodiché tentenna qualche altro secondo, probabilmente per mettere in fila le parole. "Dopo la scuola voglio andare al college per studiare giornalismo, e sto preparando un progetto come test d'ingresso: una sorta di raccolta di articoli importanti della zona negli anni, racconti e/o fiabe. O almeno, quelli che mi hanno molto colpito e a cui mi sono appassionata." Quando finalmente parla dice quasi tutto d'un fiato, come se fare una pausa potesse impedirle di continuare a parlare. Sembra che l'argomento le stia molto a cuore, anche se non capisci il motivo della sua insicurezza a riguardo; sempre che questa cosa non ti risulti stupida.

Al locale

"Non che io conosca così tanti posti, come ti ho detto è perché ci viene spesso mia cugina e mi ci ha portata..." Risponde arrossendo leggermente e distogliendo lo sguardo. "Comunque io pensavo di andare per la cotoletta alla viennese: l'altra volta mi è piaciuta molto e soprattutto stando fuori questo weekend ho mangiato troppa spazzatura; poi rischio che la mia pancia se ne accorga." Dice poi, lasciandosi sfuggire una risatina mentre si tocca la pancia. "Però ti seguo con la strategia della birra, non avevo mai provato a pensarla così! Anche se non è che io sia una così gran bevitrice..."

Poco dopo arriva il cameriere a prendere l'ordine e vi consiglia una birra adatta sia al piatto che prendete sia ai vostri gusti.

 

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Jesse Rogers 

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Quando Alexa ordina il gelato la guardo sorpreso "Mango, melone e cocco???" Le domando, guardandola con disappunto "Ma che accoppiamenti di gusti fai??" Aggiungo poi. Non mi sembra gusti poi tanto strani in realtà, ma in questo momento mi viene naturale punzecchiarla un po per scherzo. Giusto per vedere come reagisce.

Poi, rivolgendomi al gelataio "Io rimango più sul classico.. un cono medio, cioccolato e nocciola, grazie!"

pago, afferro il gelato e usciamo insieme dalla gelateria.

"Non sapevo fossi così golosa di gelato!" Le dico alludendo al fatto che ha preso il cono più grande possibile "O era giusto per farmi pagare più cara la gara persa??" sorrido divertito.

Ci sediamo su una panchina non troppo lontana dalla gelateria e mi rendo conto che il sole sta iniziando a tramontare. "Bene.. quindi ora la domanda delle domande.. Cosa vogliamo fare adesso? Mi sono appena reso conto che, non avendoli incrociati prima a casa, non ho detto nulla ai miei.. Vuoi raggiungere gli altri al dinner e cenare là in compagnia? Devi tornare a casa? Preferisci andare da qualche altra parte io e te??"

 

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Graeme

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"Sì, Mà, sono quassù e sono io. Non un ladro di passaggio!", rispondo, ad alta voce, mentre mi affretto a rivestirmi e scendo. 

Con ancora i capelli umidi, mi affaccio alla cucina e sorrido alla mia maniera: "Com'è andata? Che hai combinato oggi? Mandato a quel paese qualche Yankee?".

Colore

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Perfetto. 

 

 

Modificato da Ghal Maraz
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Mark O'Connor

Narratore

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Segreti del mestiere. Ma farò un'eccezione, dato che è un'occasione unica. Dico sorridendole, aggiungendo Il trucco è evitare di appoggiare la testa sul banco. Se si riesce a restare in equilibrio su un braccio e tenere la mano sul quaderno, Fleur non riuscirà a capire se tu non stia capendo o se invece tu sia completamente addormentato. Serve allenamento, ovviamente, e bisogna avere una risposta pronta quando ti farà una domanda. Concludo, zittendomi poi quando mi parla del progetto: sono sinceramente incuriosito. 

Wow. Commento sbalordito quando finisce di parlare: il progetto è molto più interessante di quanto pensassi. Posso dirtelo sinceramente? Se avessi riso sarei stato un totale idiota. È un progetto super interessante: sono quasi invidioso di te. Raccontami di più: quali racconti stai raccogliendo? E chi ti sta aiutando? Le chiedo in rapida successione, aggiungendo Se non ti dispiace, ovviamente. 

Il locale

Ne conosci almeno uno in più di me: per ora stai vincendo. Le dico sorridendo, scegliendo un piatto indicato come "zuppa di gulasch"*: sembra abbastanza particolare. Io penso che proverò qualcosa di esotico, invece. Preparati ad avere un'eventuale vittoria morale in caso la mia scelta si riveli completamente sbagliata. Le dico prima di ordinare al cameriere. Mentre aspettiamo il pasto, cosa ne dici di parlare un po' della festa? Prima ci abbiamo dedicato fin troppo poco tempo: si tratta pur sempre dell'evento dell'anno. 

 

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Jesse

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"Mi piace la frutta, cosa vuoi che ti dica?" Commenta Alexa in un finto modo serioso, ma lasciandosi scappare una risata pochi secondi dopo. "Invece il signorino è sempre così banale?" Sghignazza con una punta di acidità nel tono una volta usciti dalla gelateria. "Comunque OVVIAMENTE è stato per farti pagare pegno! Ho vinto una gara e mi meritavo un premio adeguato, no?" Aggiunge concludendo con una linguaccia.

"Oggi non ho voglia di andare al diner con gli altri, li vediamo tutti i giorni i nostri compagni, no?" Ti risponde quando chiedi cosa fare ora; poi fissa il gelato per cinque secondi buoni e continua. "Cosa ne pensi a riguardo di quella cosa del film? Potremmo mangiare qualcosa a casa mia e poi cercare qualcosa da guardare..."

Graeme

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Quando scendi trovi tua madre intenta a sistemare in dispensa e in frigo il contenuto di due buste della spesa. "Oh, ciao caro!" Esclama venendo ad abbracciarti. 

"Nulla di che in realtà, ma una direzione a qualche yankee gliel'ho data." Risponde alla tua domanda facendoti l'occhiolino. "E tu invece? Hai fatto il bravo a scuola?" Dopodiché torna a sistemare il contenuto delle buste.

"Ah, giusto! Mentre ero al supermercato ho trovato un paio di cose da fare al forno che mi ispiravano, ti va se le mangiamo per cena?" Dice appoggiando sul tavolo due confezioni di surgelati. Scegli tu cosa sia, comunque è qualcosa che piace a Graeme.

Mark

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In auto

"Ahhh..." La sorpresa nella sua voce è evidente. "Cavolo, ma è una tecnica che richiede tempo e impegno per essere sviluppata... sarà difficile metterla in pratica al primo colpo ma ci proverò. Nel caso mi vedrai con un bernoccolo in testa che segue il profilo della sua riga saprai cosa è successo." Chiude la frase in battuta e ridendo.

Quando poi ti dimostri interessato al suo progetto senza ridere arrossisce, rimanendo zitta per qualche secondo. "Grazie Mark..." Le parole le escono di bocca con appena un filo di voce, però noti che sta sorridendo. "Come ti dicevo oggi mi stanno dando una mano il prof Benjamin e il prof Leon a fare un po' di smistamento, scegliere quelli giusti e un po' cosa scrivere; credo anche che più avanti chiederò al prof Rick un aiuto per la stesura: sicuramente mi saprà anche dare qualche aneddoto. Poi, per poco ho avuto una mezza intenzione di chiedere una mano a Lewis, il bibliotecario, ma ci ho ripensato subito: mi attaccherebbe delle pezze infinite..." L'ultima parte non la dice con cattiveria, però nella scuola è risaputo che Lewis sia pesante il più delle volte.

Segue un'altra pausa, questa volta un po' più lunga, dove noti che guarda la strada in modo più concentrato e ti sembra che stringa il volante più forte. "Ho iniziato da poco quindi è ancora tutto un casino, ma se ti va quando torniamo indietro possiamo fermarci a casa mia... posso farti vedere il materiale che ho raccolto... sempre se vuoi." La sensazione strana che ti dava sembra allentarsi un po'. "Poi ovviamente ti riporto a casa, ci mancherebbe che ti faccio tornare a piedi!" Conclude ridendo.

Nel locale

"Nel caso sarò pronta a sbandierarti quanto fosse buona la mia cena." Ti dice sorridendo dopo aver bevuto un sorso di birra.

"Della festa?" Domanda arrossendo leggermente. "Ma certo! Beh, come ti ho detto la mia non è stata il massimissimo: più che altro io e le mie amiche siamo rimaste un po' appartate a bere perché loro volevano ubriacarsi, quindi non ho visto tanto della festa." Commenta un po' mogia. "Però ho visto la prof Rin ballare la danza del ventre: è stato un po' strano se posso dire... Cioè, lei è una bellissima donna e tutto quanto, ma vedere una tua prof ballare la danza del ventre fa un certo effetto, no?" Mentre discutete di questo vi portano anche la cena.

"Buon appetito allora."

Colore

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Dalla tua descrizione Eve me la sono vista molto "verde foresta". Secondo te ci sta o tu la pensavi un po' diversa?

 

 

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Jesse Rogers 

Spoiler
1 ora fa, TheBaddus ha scritto:

"Invece il signorino è sempre così banale?" Sghignazza con una punta di acidità nel tono una volta usciti dalla gelateria.

"Il signorino non si preoccupa molto di risultare banale a dire il vero!" Rispondo sempre col sorriso sulle labbra. 

1 ora fa, TheBaddus ha scritto:

"Comunque OVVIAMENTE è stato per farti pagare pegno! Ho vinto una gara e mi meritavo un premio adeguato, no?" Aggiunge concludendo con una linguaccia.

"Certo, certo.. come darti torto!" Commento, fingendosi perplesso. Alzo gli occhi al cielo e allargo appena le braccia.

 

1 ora fa, TheBaddus ha scritto:

"Oggi non ho voglia di andare al diner con gli altri, li vediamo tutti i giorni i nostri compagni, no?" Ti risponde quando chiedi cosa fare ora; poi fissa il gelato per cinque secondi buoni e continua. "Cosa ne pensi a riguardo di quella cosa del film? Potremmo mangiare qualcosa a casa mia e poi cercare qualcosa da guardare..."

Non appena propone di passare la serata a casa sua mi sento subito travolto da una serie di sentimenti contrastanti. Da un lato sono convinto che sarebbe una serata molto piacevole e non vedrei l'ora di vedere come andrebbe a finire. Dall'altro vengo pervaso dal timore che forse stiamo correndo un po troppo, almeno guardando i presupposti che mi ero prefissato prima di uscire insieme a lei. 

"A.. a casa tua dici?" Le domando con tono sorpreso. Resto qualche interminabile secondo in silenzio, cercando di far ordine nella mia mente. Poi però mi accorgo che sto lasciando passare troppo tempo e rispondo d'istinto.

"Beh si dai.. perché no? Non ho mai visto casa tua, sono curioso! Lascimi solo avvisare i miei che non ci sono per cena allora!"

Afferro il telefono, dall'ora deduco che mia mamma ormai sarà già uscita da lavoro e sarà per strada. Decido di chiamarla al volo, piuttosto che mandarle un messaggio che leggerebbe solo dopo un bel po di tempo.

Faccio cenno con la mano ad Alexa di scusarmi un minuto, mentre con l'altra compongo il numero e porto il telefono all'orecchio.

"Ciao ma, ascolta... si si.. tutto bene, ascolta, volevo dirti... si, mi sono allenato, tranquilla.. ho corso stamattina e anche nel pomeriggio dopo scuola.. ascolta.." vengo costantemente interrotto da sue domande. Mi volto verso Alexa che, capita la situazione sembra divertita. Le sorrido e mettendomi le dita della mano libera a forma di pistola vicino alla mia testa, faccio finta di spararmi un colpo.

".. Volevo dirti che questa sera non ci sono per cena.. No.. Sono a casa di una mia compagna di classe. Eddai piantala! - sollevo appena lo sguardo, intercettando quello di Alexa, mostrando un pizzico di imbarazzo - Sì, se faccio in tempo magari prima passo una scappata a casa per cambiarmi... ok ok.. a dopo.. ciao ma!" chiudo la chiamata ridacchiando divertito, probabilmente per qualcosa che mi ha detto al telefono.

"Bene, non ci sono problemi! Solo.. come avrai sentito.. magari prima di venire da te, passerei un attimo a casa per cambiarmi la camicia.. è messa abbastanza male!" Ridacchio, grattandomi i capelli sulla nuca e fissando la camicia sporcata dalla corteccia rossastra dell'abate. "Se non viene via mia mamma mi ammazza!! Era un suo regalo!"

 

 

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Samuel 

diner 

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Sei anche molto irritante, quando fai così dico ridendo, per poi rivolgermi al cameriere non portarle niente finché non racconta! Non sperare di passarla liscia, sono pronto a lasciarti a stecchetto finché non ci dici tutto! Mi guardo un poco attorno, provando a coinvolgere anche qualcun altro in questo intento scherzoso

 

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Willow e Samuel

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Kenny si frappone fra Willow e Wallace. "Eh no, ora parli."

Invece Kanna, a cui la ragazza si sta stringendo, con una mossa rapida si libera e la attacca facendole il solletico ad un fianco. "Parla o continuo." Minaccia con tono greve.

Anche gli altri si sporgono incuriositi verso la compagna, pronti a "torturarla" pur di farla parlare.

Wallace, notata la situazione, sorride divertito e si allontana dicendo che tornerà fra un po'

Jesse

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Negli istanti in cui ti perdi a riflettere noti chiaramente Alexa assumere un colorito più pallido, come se si fosse accorta di aver detto/fatto una cavolata.

Quando poi accetti, sia l'espressione che il tono della pelle tornano normali. "Fai pure, io aspetto qui." Dice facendo cenno alla panchina.

"Ciao Jesse, tutto bene? Ti sei allenato oggi? Guarda che non conta solo la mattina, soprattutto se non hai gli allenamenti al pomeriggio. Ah, anche dopo scuola? Bene." Come sempre è molto critica e puntigliosa, soprattutto quando ti tempesta di domande senza farti parlare.

Alexa nel frattempo ti guarda dalla panchina, divertita nel vederti corrucciato e cercando di parlare a tua madre che non ti lascia finire una frase.

"E cosa fai che non sei a casa a cena? Non andrai mica a fare baldoria dopo un weekend di festa, vero? Ahh, dovete studiare?" Marca eccessivamente con il tono l'ultima parola. Almeno di una cosa ti puoi ritenere contento, difficilmente si è lamentata quando ti dovevi vedere con una ragazza, cosa che soprattutto hai notato con Victoria. "Passi da casa per farti una doccia? Ti conviene, se vuoi essere pulito. Ok, a dopo." Nuovamente una parola marcata.

"Allora direi che possiamo avviarci intanto, il gelato lo finisco lungo la strada.." Ti dice Alexa alzandosi; l'espressione è ancora estremamente divertita dall'averti visto durante la telefonata. "Finché non è resina viene via, non preoccuparti: ho sporcato molti vestiti arrampicandomi sugli alberi. Se non fosse stato possibile lavarli non sarei qua, mia mamma mi avrebbe già ucciso tre o quattro volte." Ridacchia fra sé e sé, mentre vi incamminate verso casa tua.

Una volta arrivati Alexa si siede sul muretto della recinzione. "Ti aspetto qui, fai pure con calma."

Contrariamente dalle tue previsioni, tua mamma è già in casa. Fai appena in tempo ad entrare prima di trovartela nell'ingresso. "Allora?" Chiede con espressione ammiccante.

 

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Samuel 

Diner 

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Ahi ahi, povera Willow... fossi in te parlerei dico, ridendo, ma senza intenzione di offenderla oppure puoi star zitta e lasciare che Kanna si diverta, chi vota per continuare a tormentare Willow? Alzo la mano, in una immaginaria votazione di cui spero di prevedere facilmente l'esito

 

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Graeme

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"Le patate al bacon andranno benissimo. Almeno quelle le sanno fare anche gli americani!", dico, facendomi saltare in mano la confezione. 

"Vai pure a farti la doccia, ci penso io, qui, mentre sistemo gli appunti di oggi", la invito poi. 

Sto già accendendo il forno, mentre addocchio il quaderno di Diritto: ne ho poca voglia, ma ci dovrei mettere poco e preferisco farlo finché mi ricordo ancora qualcosa della lezione. 

Nel tempo che avanza, ne approfitto per ascoltare un poco di musica: non riuscirei a guardare nemmeno una mezza puntata di un serial, quindi preferisco tenere la TV spenta e pensarci magari dopo cena. 

 

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Willow

Diner

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"Hahahaha noooo Kanna smetti! Quello è il mio punto debole!" rido cercando di dimenarmi e fuggire dalla ragazza "Parlerò! Confesso tutti i miei crimini ma smettilaaaa." Quando Kanna smette di farmi il solletico riprendo fiato. 

"Wow, sei terribile! Fosse almeno qualcosa di divertente." Rido punzecchiando la guancia di Kanna con un dito. 

"Dai, ve la racconto in breve. Alla fine sono misteriosa ed affascinante! Vi ricordate i bulletti di oggi? Quelli in mensa. Ecco, ci credete che mi hanno accerchiato mentre facevo una passeggiata nel bosco? Tre contro una! Ovviamente..." mostro la mano con le nocche arrossate "Io ne sono uscita illesa, loro con un naso e qualche gioiello di famiglia in meno."

 

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Jesse Rogers 

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"Sicura?? Se vuoi puoi entrare un attimo.." rispondo ad Alexa quando si siede sul muretto. Lei rifiuta, probabilmente per non rischiare l'imbarazzo di trovarsi di fronte ai miei genitori. "Oh beh.. allora vedrò di fare veloce.. Devo solo cambiare la camicia! Arrivo subito!" 

Le sorrido, mi volto e corro verso casa.

Una volta dentro ho già mezza camicia sbottonata per fare più in fretta. Mi blocco, trovandomi davanti a mia mamma. "Allora cosa?" Le dico scuotendo appena la testa e allargando le braccia. Vedendola assumere un'espressione ammiccante non posso fingere di non aver capito cosa intenda. Sbuffo "Allora ceno da Alexa e poi ci vediamo un film insieme.." gli dico senza farmi troppi problemi. Tra me e mia madre non c'è di sicuro quel tipo di rapporto stile "la mia mamma è anche la mia migliore amica!", ma non mi sono mai fatto troppi problemi ad essere sincero con lei. Non vedo perché dovrebbe imbarazzarmi dirle che esco con una ragazza. 

Vedendola un po pensierosa mi affretto ad aggiungere "Alexa.. dai.. La conosci! La capitana della squadra di pallavolo!" sono abbastanza sicuro che con il riferimento sportivo capirà di chi stiamo parlando.

 

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