Manzotin Inviata 26 Aprile 2005 Segnala Inviata 26 Aprile 2005 Lo so, lo so, arrivo in ritardo di un paio di decadi per la recensione di questo libro. Ma ho le major a mia discolpa: erano almeno dieci anni che non se ne stampava una copia, e solo quest'anno la Fanucci ha deciso di riproporci questo mattone. In versione originale e uncut, diversamente dalla prima stampa, per giunta. Ma passiamo alla mera trama che, vi premetto, non è il libro, ma solo un prestesto per esso. La prima missione spaziale su marte avvenne anni or sono, con un equipaggio sperimentale a bordo: quattro coppie sposate di ingegneri, biologi e sociologi assortiti, accuratamente selezionati e superpagati. Dopo ben due anni di viaggio, l'astronave arrivò nei paraggi del pianeta e si preparò a toccarne il suolo. Purtroppo però, dopo l'atterraggio della navetta, si persero le traccie di essa e dell'equipaggio, e non se ne parlò piu' per 20 anni. Dopo questo periodo di tempo, viene sviluppato un motore per astronavi molto particolare, che permette di arrivare su marte in una sola settimana di viaggio. Il nuovo equipaggio scopre che il pianeta è popolato dai famosi marziani, ma niente antennine e faccine verdi: sono simili a grosse sfere i maschi, o piccoli esseri le femmine. La cosa piu' incredibile però è che su marte ritrovano un essere umano, che i marziani dicono essere nato durante la precedente missione spaziale. Del resto del precedente equipaggio non si sa niente. Valentine Michael Smith è il ventenne in questione. Riportato sulla terra, si trova sperduto in un mondo che non conosce: infatti le usanze marziane, oltre ad essere totalmeente differenti, hanno un modo di concepire la vita assolutamente improbabile per un essere che non sia un marziano. Michael si trova in una difficile situazione: pensa come un marziano, ma ha il corpo di un umano. Dopo molte insidie, politiche, sociali e culturali, riuscirà a capire gli uomini. Ma farà di piu': analizzerà tutta la società dal punto di vista di un essere che vi è esterno, come un marziano, ma che vi è anche interno, come un uomo. E le molte incongruenze, rancori odii e gelosie saranno quello che lo spingeranno a spiegare la sua filosofia a tutti: ogni persona non vive da sola nell'universo. Ogni essere che pensa e ragiona è direttamente responsabile della propria vita e felicità, ma anche della vita e della felicità degli altri. La prima cosa che vi consiglio è di non leggere questo libro con dei pregiudizi. Infatti è un libro molto "anarchico": a prima vista puo' sembrare che michael promulghi una specie di satanismo orgiastico. Ma prestando attenzione a quello che leggevo, al significato delle frasi, ho visto il genio dell'autore dietro tutto questo. E' vero che potrei leggere anche solo la lista della spesa di Heinlein e cadere in estasi letteraria, ma vi assicuro che qui non si tratta di fanatismo personale. In questo libro sono pochi gli argomenti che non vengono trattati: si parla di politica, finanza, filosofia, arte, religione. Ed alla fine la sintesi sarà cosi' completa, che vederne un insieme piu' grande verrà quasi naturale. E' questo il punto del libro in cui mi sono spaventato. Trangugiare un millilitro di veleno al giorno, tutti i giorni, non fa male. Ma ingoiarne un litro tutto insieme colpisce forte. Heinlein, come me, considerava che ci fossero molti sbagli alla radice della società, ed è in queste pagine che spiega il suo pensiero. Sarà che sono del suo stesso punto di vista, ma nessuno puo' negare che ogni ragionamento non sia logico e assolutamente corretto. Tramite Michael, propone un nuovo modo di vedere le cose, utopistico nel suo piccolo, ma che sorpassati i miei pregiudizi iniziali (pensavo di averne pochi, e invece mi sono scoperto ad essere quasi un integralista...) non posso che sperare si realizzi in tutta la sua completezza. Aspetto che qualcuno si immerga nella lettura di questo mattonato, e mi dia la sua opinione in merito!! Condividiamo l'acqua, e grokkiamo in pienezza.
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