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Inviato

Giovanni Benedetti

Seguiamo il consiglio di Leonardo e torniamo fuori dai cunicoli che abbiamo trovato, venendo accolti dalla stessa atmosfera festosa che avevamo lasciato poco fa. Deve scusarlo: è stata una mia idea, probabilmente deformazione professionale. Dico allo sposo, facendo una tappa prima di dirigermi verso la mia macchina per prendere la macchina fotografica. Lorenzo mi aveva parlato del passato di questa masseria e non sono riuscito a resistere. Ma ora è di nuovo tutto vostro. 


Inviato

Chiara Bizzoni

Essendo tornati fuori all'aria di festa, ci vuole poco perché ritorni a banchettare e chiacchierare con la gente. Ma non riesco a togliermi dalla testa quell'affresco e il bisogno di capire cosa centra con il mio sogno.

Inviato

Per chi ha fatto 10+ sul tiro acuto

Spoiler

Noti, rimettendo a posto il pannello che copre l'ingresso ai sotterranei, uno strano simbolo inciso sulla porta lato sotterraneo, mentre lato cantina non c'è nulla.

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Una volta di sopra, Leonardo si rende conto che le condizioni del professore Guerra non sono delle migliori.

"Giovanotto... forse è meglio se portate il professore a casa..."

Dice la mamma di Lorenzo, per poi aggiungere sottovoce

"Forse meglio al pronto soccorso..."

Leonardo osserva meglio il vecchio professore, e non può che pensare: quest'uomo sta per avere un infarto

Inviato

Leonardo Pieri, il Professionista

"Meglio un'ambulanza, signora. E in fretta...", rispondo, allarmato: "Fatela chiamare, ve ne prego" 

Aiuto poi Guerra a sedersi e gli allento la camicia, dopo avergli fatto levare la cravatta: "Respira a fondo, Michele, e non fare sforzi: ti sei stancato troppo".

Inviato

"Noooo... E quello muore! Il tempo che arriva l'ambulanza qua, è pure già freddo!"

In un primo momento pensi che la donna voglia evitare di rovinare la festa al figlio, ma ricordando quanto tempo avete impiegato ad arrivare e come vi siate persi più volte, la sua frase assume tutto un altro significato.

Inviato

Matteo Bernardi

Nella mia paranoia, noto il professore portarsi la mano al petto e alla spalla, respirando a fatica. Corro da lui e mi affianco all'uomo che si era presentato come Leonardo. Chiamate un'ambulanza, subito. Esclamo perentorio, poi proseguo. Dobbiamo sdraiarlo, nel caso sarà più facile fargli un massaggio cardiaco. Si sdrai, la prego. 

L'uomo fa appena in tempo a sdraiarsi, ma ormai l'infarto è in atto. Impreco.

Inviato

Giovanni Benedetti

Curioso: è la seconda volta che la simbologia del serpente ritorna in questo sotterraneo. Dovrò fotografare anche questo. Vedendo lo stato del professor Guerra mi aggiungo al campanello di persone che gli sta prestando assistenza, arrivando appena in tempo per vedere l'uomo in preda ad un infarto. Non penso che faremo in tempo a portarlo al pronto soccorso: dobbiamo soccorrerlo qui. Dico agli altri invitati, provando a capire se io possa fare qualcosa per fermare l'infarto, sebbene non rientri nelle mie competenze. Prendeva dei farmaci o aveva qualcosa contro queste situazioni? Chiedo a Leonardo, iniziando subito a cercare nella giacca del professore. 

Inviato

Chiara Bizzoni

Stavo sgranocchiando un delizioso spiedino di pesce e ascoltando disinteressata i racconti di una cugina della sposa alle sue amiche quando vedo tutti accorrere verso una direzione in maniera frenetica.

Mi avvicino anch'io per capire che succede e noto che si tratta di qualcosa di grave. Un signore, credo fosse un professore se non ricordo male, sta avendo un infarto.

Per quanto triste sia la situazione, non ho esperienza di pronto soccorso e non conoscevo veramente la persona in questione, quindi non posso che restare lì impalata ad osservare ed augurarmi che non ci scappi il morto.

Inviato

Le doti mediche di Matteo sono più indicate per ferite e medicina da campo che per un vero e proprio primo soccorso.

Cerca di fare del suo meglio, ma ha la maledetta sensazione di star solo peggiorando le cose.

"Dovete partire, l'ambulanza qua viene tra un'ora minimo!"

Continua a sussurrare la mamma di Lorenzo prima di allontanare il resto degli invitati.

"Niente! Il professore ha bevuto nu poco troppo! Mo si ripoglia!"

Cerca di tranquillizzare gli altri.

Nel frattempo cercate nelle tasche del professore, trovando un'aspirinetta che prontamente gli fate prendere, ma vi rendete conto che occorre andare in ospedale per evitare che muoia sul posto.

Inviato

Lorenzo Volpe

mi sono isolato dalla festa e penso ai fattacci miei ed a quanto mi piacerebbe farmi un cannone e chiudere questa benedetta giornata quando nuovamente la voce di mia madre è sopra le righe ed attira la mia attenzione, sembra che il prof stia male l'ho invitato io non posso mica ignorarlo!

vado dove sta male il prof e dico Matteo tu non hai un furgone? se non hai bevuto troppo ti faccio io strada fino all'ospedale!

Inviato

Lorenzo Pieri

"Nel caso, guido io", intervengo, con urgenza. 

Il mio lavoro e la mia vita mi hanno insegnato a non essere mai fatto o sbronzo. Sono lussi che non posso permettermi, anche se a volte vorrei solo spegnere il cervello e vomitare anche l'anima. 

Inviato

Giovanni Benedetti

Vi accompagno: qualcuno dovrà monitorare le condizioni del professore. Dico ai miei compagni dopo la mia ricerca a vuoto: la nostra unica speranza è quella di raggiungere l'ospedale in tempo. Quelle iscrizioni non scappano, in fondo. 

Inviato

Matteo Bernardi

Guardo il professore, poi le persone, poi la sposa. Non ho intenzione di lasciare mia nipote, con la brutta sensazione che ho avuto...Ma non posso lasciar morire il professore. Decido di lanciare le chiavi all'uomo che si è proposto di guidare. "Andate voi...Ho bisogno di restare qui. Vi chiedo solo di riportarmelo integro."

Inviato

Chiara Bizzoni

Continuo a guardare la situazione, sentendomi un po' un pesce fuor d’acqua.

Oh, andate voi... buona fortuna! Dico, abbastanza certa che non riuscirò a pensare ad altro tutta la sera.

Forse è stato un errore venire qui. Forse è meglio che me ne vada...

Penso, prima di rendermi conto che sono qui in mezzo al nulla senza una macchina.

 

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Inviato

@Daimadoshi85

Spoiler

Alla fine resti. La brutta sensazione che riguarda tua nipote non ti abbandona, per cui non vuoi perderla d'occhio. Dopotutto, non hai particolari legami con quelle persone, e di questo tale professore Guerra non ti importa più di tanto. Men che meno considerando che ha bevuto fino a farsi venire un infarto.

Il fatto che le tue maldestre operazioni di primo soccorso abbiano probabilmente aggravato la situazione non ti tange.

Tenendo d'occhio la situazione, ti accorgi che quella strana ragazza... come si chiamava... Chiara...? Anche lei è rimasta qui, e sta andando di nuovo verso quelle stramaledette cantine, dove stavano prima.

@Athanatos

Spoiler

Ti ritrovi sperduta nel nulla, senza conoscere nessuno, ad un matrimonio di gente sconosciuta, che nonostante siano le tre di notte non accenna a voler terminare.

L'unica persona che conosci vagamente è un losco figuro che guida un furgone ottimo per rapire bambini fuori dalle scuole.

Che non ti sta nemmeno considerando, tra l'altro.

Lanci uno sguardo alle cantine... Quel serpente...

Tu devi sapere... Devi! Potrebbe essere la tua occasione per entrare in contatto con qualcosa di sovrannaturale, e liberarti dalla tua maledizione!

Senza quasi accorgertene, cominci a muovere un piede dopo l'altro verso le cantine...

Spoiler

Mi giocherei il tuo tratto Autodistruzione: "tra paranoia e allucinazioni sono spesso portato a prendere decisioni sbagliate, apparentemente assurde e pericolose ma che nella mia testa sul momento hanno pienamente senso."

 

@Ian Morgenvelt, @Ghal Maraz, @Octopus83

Spoiler

Guidati da Lorenzo, sfrecciate per le strade sterrate della campagna salentina.

Il ragazzo è molto, ma molto ubriaco, e più di una volta deve scuotere la testa per cercare di restare lucido. 

Leonardo invece, sobrio e licido, addestrato all'azione, riesce a tenere la strada senza problemi, e in poco tempo arrivate al pronto soccorso più vicino.

Lasciate il professore ai portantini e un medico di turno, palesemente infastidito dall'essere stato svegliato durante il suo turno notturno, e vi fanno cenno di aspettare in una sala d'attesa vecchia e decrepita, con panche in plastica scolorita e nessun isolamento termico. Nonostante le tre di notte, il caldo insieme ad afa, umidità, stress, la corsa in macchina, le preoccupazioni... siete seduto col fiatone e uno straccio o di sudore su fronte e schiena...

 

Inviato

Chiara Bizzoni

@sola

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Quando nessuno guarda, scendo di nuovo nei sotterranei.

Devo farlo da sola, mi dico, nella casa stregata ero da sola.

Il serpente... forse si rivelerà se sono sola!

Con certezza e senza neanche una luce, torno dentro quasi stregata.

 

Inviato

Matteo Bernardi, il tormentato

@L_Oscuro @Athanatos

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Mi alzo e vado verso la ragazza, vedendola dirigersi verso la cantina "Aspetta...... Ragazza! Per favore..."

Mi avvicino "È meglio non allontanarsi per conto proprio ora... Cosa c'è di così curioso in queste cantine?" gli chiedo di getto. Non capisco cosa ci sia di così interessante, ma le mie allucinazioni e quell'elsa mi fanno sospettare di tutto ormai. È di tutti. 

 

Inviato

Chiara Bizzoni

@con Matteo

Spoiler

eh! Mi riprendo un secondo dalla trance, sentendo l'uomo del furgone rivolgermi la parola.

Io... stavo prendendo una boccata d'aria. Provo a mentire.

 

Inviato

Matteo Bernardi, il tormentato 

@con Chiara

Spoiler

Una boccata d'aria in una cantina che puzza di stantio? Sollevo un sopracciglio, non mangiando la foglia. Cerco di mostrarmi tranquillo, ma non so se ci sto riuscendo. Davvero... C'è già tutto il trambusto per quell'uomo, poi quell'elsa... È... Meglio restare tutti insieme. Per favore... Hai detto che ti chiami? 

 

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