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Sovrannaturale - 1x00 - Pilota


L_Oscuro

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Matteo Bernardi

"O del fatto che un prete controllasse un nume tutelare di epoca romana, sacrificando donne esattamente come successe a mia moglie, intendi?

... Non vedo nessuna differenza rispetto a come ho vissuto per 15 anni, quindi. 

Ottimo."

Termino la sigarette, la spengo nel posacenere e termino anche il calice, dando giusto un boccone per avere qualcos'altro nello stomaco. 

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Chiara Bizzoni

Ma chi sei veramente? Chiedo, ancora più dubbiosa sulle intenzioni di Leonardo. Questo tizio l'ho visto a malapena durante gli eventi passati ed ora se ne viene con questo.

Non sarò una cavia! Ne tua ne chi ti comanda.

Non so cosa vuoi da ma o dal potere che credi che ho, ma non finirà come speri. Chiunque entra in contatto con me riceve solo sventure. Quindi vi conviene lasciarmi in pace!

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Leonardo Pieri

"Questo lo sanno. Perché pensi, altrimenti, che avrei fatto chiamare De Luca? A cosa pensi che servisse quella telefonata che ho fatto? I poliziotti non hanno capito nulla e continueranno a non saperlo.

Tutto qui. Molto semplice. Tu e Palma siete finiti in mezzo a storie più grosse di voi, ma lui si è dato all'alcol, tu alla macchia", spiego a Lorenzo. "Molte di queste vicende finiscono in fumo... o in qualche omicidio inspiegabile. Altre volte finiscono come in quella chiesa. E altre volte ancora... finiscono come a Krakatoa, Tunguska o Three Mile Island: disastri solo apparentemente naturali o dovuti all'errore umano".

Bevo un sorso d'acqua, allontanando la calura.

"Io sono quello che non vi ha fatti finire in galera, tanto per cominciare", rispondo poi a Chiara: "Pensi davvero che avrebbero creduto a voi, invece che al prete locale e alla sua perpetua? L'unica persona credibile, agli occhi della legge, tra voi, è il professore.

Tu, ragazza, perdonami, ma sembri una tossica delirante e non si sa da dove spunti.

Bernardi è un paria, ritenuto da molti un uxoricida, che vive in un furgone puzzolente.

Lorenzo, beh... è un ragazzotto che non ha mai combinato nulla nella vita e che sembra più interessato a bere, che ad altro. E, a proposito, sarà meglio che tu ti dia davvero una calmata: ti sei già sbronzato abbastanza ieri sera, prima che Guerra stesse male".

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Matteo Bernardi

Comincio a battere le mani Un'analisi davvero accurata, devo dire. Con qualche mancanza di rispetto e qualche vuoto, ma tutto sommato adeguata. Non mi sono dato alla macchia, ma non è d'altronde affar tuo.

Non ho ancora capito cosa mi dovrebbe impedire dall'alzarmi da questo tavolo, riprendere il mio furgone puzzolente e tornare a fare il mio lavoro. E detto questo, mi sollevo dalla sedia. 

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Giovanni Bernardi

Nonostante le mie parole, nessuno sembra veramente intenzionato a calmarsi. Tamburello con le dita sul tavolo e sospiro, provando ancora una volta ad inserirmi nel discorso. Il signor Pieri non è propriamente il migliore ad esprimere il concetto, ma io credo di aver intuito cosa voglia. Dico quando Matteo si alza dal tavolo, aggiungendo Pensateci: noi quattro, senza alcuna preparazione precisa e senza troppe risorse siamo riusciti a fermare un pazzo che uccideva donne da decenni, probabilmente. Uno di noi ha distrutto un genio, qualcosa di letteralmente impossibile. Concludo, riflettendo per qualche istante su come esprimere il concetto. Noi quattro possiamo fermare molti altri "don Nicola", mostri nascosti tra noi che maneggiano poteri e oggetti che non dovrebbero esistere. E il signor Pieri può darci informazioni, può far si che le autorità si girino dall'altra parte e può "ripulire" il tutto. E' questo che ci sta offrendo, in mezzo alle minacce velate e alle parolone. Concludo, guardando quindi il nostro agente dei servizi segreti nella speranza che accetti la mia mediazione.

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Chiara Bizzoni

Sbuffo, guardando gli altri uno ad uno.

Vero, vero. Ci hai salvati dalla polizia. Grazie, suppongo. Ammetto, non avevo chiara la gravità della situazione in cui eravamo ieri, onestamente.

Ma non vuol dire che puoi farò tutto quello che vuoi da qui in avanti. Sono una persona e ho dei diritti!

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Leonardo Pieri

"Avete tutti il diritto di alzarvi e andare via. Ma la vostra vita non sarà mai più completamente vostra, che decidiate di collaborare o meno. I diritti non esistono, Chiara, quando sei ritenuta un pericolo soprannaturale", chiarisco il concetto. 

"Potete decidere di rendervi utile in maniera semi-ufficale, accettando che io vi accompagni e vi tenga anche sotto controllo, oppure potete cercare di tornare alle vostre vite precedenti, qualunque valore esse avessero, con il dubbio costante che il vostro nuovo vicino sia un agente sotto copertura o che il barista sotto casa sua un cultista folle.

In questo caso, avreste, in media, esistenze più tranquille, certo, ma vi assicuro che non potrete mai sentirvi al sicuro: una volta spalancate, queste porte non si richiudono.

Per me è successo così, e io ero solo un ricercatore universitario senza poteri magici, studi specifici sulľocculto o strani congegni perduti: sono capitato nel mezzo di qualcosa che non avrei dovuto incontrare e sono stato reputato utile. Alla fine, non è che avessi grande scelta; poiché le tecniche di lavaggio del cervello tendono ancora alla lobotomia, si trattava di essere arruolato, essere arrestato o essere ammazzato.

Nel vostro caso, poiché ho coperto la realtà del vostro coinvolgimento nelle cosiddette "pratiche di confine", avete più scelta. Ed è per questo che siamo qui a parlarne".

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Chiara Bizzoni

Il ragionamento di Leonardo è, purtroppo, ragionevole. Essere segretamente sott'occhio da questi suoi agenti, o peggio trovare un altro prete pazzo che vuole sacrificarmi. Non sono cose che vorrei affrontare da sola.

Visto che non voglio dargliela per vinta mi rimetto seduta col broncio, cercando una risposta sagace ma non trovando nulla.

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Matteo Bernardi

Mi alzo malcelando lo sdegno per il discorso, continuo il mio movimento, accennando un rozzo "Vado a pisciare." . Chiedo al donnone dove si trova il bagno e poi entro, chiudendomi dentro.

Master

Spoiler

Chiusomi nel bagno ne approfitto, oltre ad evacuare, per prendere in mano l'elsa. La prendo in mano, la osservo nei suoi dettagli. A quel punto provo a concentrare su di essa, pensando alla lama di luce che è fuoriuscita con Lorenzo.

Chiudo gli occhi. Li riapro e controllo.

 

Modificato da Daimadoshi85
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@Daimadoshi85

Spoiler

Quando ti concentri per evocare il potere della spada, cerchi di mettere in atto quanto imparato negli ultimi anni.

Formule, incantesimi, invocazioni, concentrazione trascendentale tibetana. Tutto.

Quando finalmente senti qualcosa, contemporaneamente capisci anche che qualcosa non va.

La luce evocata dal ragazzo... come si chiamava... Lorenzo... era azzurrina, invece adesso noti una luce rossastra, malevola.

Una visione ti sconquassa la mente, una creatura parte umana e parte animale, con corna e zoccolo, ma anche con mani e occhi umani, ti guarda con ira.

Alza una mano e ti parla in una lingua sconosciuta, ma capisci che ti sta dicendo: NO!

Lasci cadere l'elsa, la mano intorpidita e percorsa da scosse elettriche e un emicrania lancinante.

Non è necessario nemmeno fare due più due: la spada non ti appartiene, non puoi usarla.

 

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Giovanni Benedetti

Come ho detto, io penso che lavorare con lei sia la cosa giusta da fare. Non voglio che un'altra persona come Don Nicola porti avanti i suoi crimini per anni senza essere punito da nessuno, solamente perché la gente comune non possiede i nostri strumenti. Commento dopo le parole di Leonardo, aggiungendo poi proprio in direzione dell'agente. Ma deve capire che le minacce velate e gli insulti non sono propriamente il metodo migliore per iniziare questa collaborazione. Sono certo che una volta che ci saremo calmati tutti sarà più semplice stabilire i dettagli di questa collaborazione. E che anche gli altri siano interessati ad unirsi a lei. 

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Leonardi Pieri

"Voi siete convinti che io vi stia minacciando. E' qui che vi confondete: io vi dico solo le cose come stanno. Se voi uscite da quella porta, io non vi rivedrò mai più. Saranno altre persone a seguirvi e non saranno certo accomodanti come me. Se io avessi fatto il mio dovere in pieno, avrei dovuto, in teoria, raccontare cosa vi ho visto fare e adesso sareste assieme a don Nicola. Tenete presente che lui dirà quello che è successo, perciò, anche se magari non gli crederanno del tutto, i controlli su di voi si infittiranno immediatamente", spiego.

"E non pensate nemmeno che io vi stia insultando; ma fa parte del mio lavoro valutare, anche in fretta, i miei interlocutori. E, al momento, questi sono: uno stimato professore, un reietto senza famiglia, una scappata di casa e un ragazzo sfaccendato. Cosa sarete in futuro non dipende da me, ma se vi avessi considerati delle minacce potenziali vi avrei già denunciati o vi avrei piantato una pallottola nel cranio.

Vi assicuro che non mi avete per niente visto arrabbiato. O, meglio, lo ero stamattina, certo non qui e non ora".

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Matteo Bernardi il tormentato

Spoiler

Inveisco nel bagno tenendomi la mano intorpidita, mentre sembra come se la lama mi abbia trapassato il cervello. A quanto pare quest'oggetto non può essere usato da tutti, bisogna essere scelti, scelti da quella specie di demone cornuto o chissà che diavoleria sia.

"....M3rda." esclamo abbattuto. La cosa che mi sta più sul c4zzo è che ora mi toccherà accettare l'offerta di quell'agente, se voglio rivedere questa spada e avere l'aiuto di Lorenzo. Questo...Sempre che tutti accettino.

Tiro l'acqua del gabinetto, continuando a pensare alla visione che ho avuto tenendo in mano l'elsa.

"...Devo chiedere a Greta chi diavolo sia..."

Rimetto in tasca l'elsa e torno al tavolo, rifacendo il gioco che ho fatto prima per rimettere il maltolto nella giacca di Lorenzo, prendendo un'altra sigaretta. Ne ho sicuramente bisogno con questo mal di testa.

Ritorno al tavolo, sentendo ancora l'agente parlare, facendo ancora il duro a parole. Non mi pronuncio, voglio vedere anche cosa dicono gli altri. Nel mentre mi accendo una nuova sigaretta e chiedo alla donna un caffè, massaggiandomi le tempie nel mentre.

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Giovanni Benedetti 

Stimato è un parolone: le mie principali ricerche non possono essere condivise con nessuno, pena il ricovero in una clinica psichiatrico o, a quanto pare, un proiettile nella testa. Rispondo con un sorriso amaro a Leonardo, aggiungendo Allora siamo d'accordo: ci prenderemo tutti almeno un giorno per riflettere sulla proposta e comunicarle la nostra decisione. Abbiamo un modo per contattarla o sarà lei a trovarci? 

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Lorenzo Volpe

finisco di bermi  la seconda caraffa e mangio la terza portata di bombette, tutti parlano e si agitano, finalmente ho qualcuno in più di mia madre e lo spaccino con cui condividere qualcosa nella vita. Non appena c'è un momento di silenzio mi inserisco nel discorso Ma scusami Leonà, dico all'agente Pieri  , ma quindi avrò finalmente uno stipendio? Son uno statale ora?   dico con una punta di soddisfazione e speranza nella voce

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Matteo Bernardi, il tormentato 

Sto bevendo il caffè che la signora mi ha dato, non faccio in tempo a fare il secondo sorso che la domanda di Lorenzo mi spiazza, facendomi andare di traverso tutto e cominciando a tossire, tossire e...ridere? Non lo so, non sono certo che questa sia la sensazione giusta, non so più come si fa. 

Mi chiedo inoltre come possa una persona con quella testa essere in grado di usare un oggetto come quell'elsa. 

Cerco di riprendermi, di corsa verso dell'acqua nel bicchiere e la trangugio finché la tosse non si calma, a fatica. 

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Leonardo Pieri

"No. Nello Stato si entra per concorso, raccomandazione o cooptazione, Lorenzo, e a te non si applica nessuna di queste condizioni. Per cui... devi continuare a elemosinare i soldi di mamma, mi spiace!

Non sarete agenti ufficiali. Non sono un reclutatore. Vi sto solo dicendo che possiamo collaborare - e io vi tengo lontani da occhi curiosi - oppure possiamo salutarci per sempre ed è facile che ci penseranno altri a starvi addosso. In maniera più 'discreta', ma molto meno bonaria", spiego, osservando incuriosito Bernardi. 

"Qualunque cosa decidiate, fate poche domande e non parlate mai di cosa avete visto e saputo oggi. Per il resto... ha senso che cerchi un lavoro, chiunque di voi non ce l'abbia, perché non si tratterà di un impegno a tempo pieno. Non per voi, almeno. Ci vediamo domani sera, qui, alla stessa ora".

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Il donnone viene con un altro giro di amaro

"Conto o restate? Qua non aspettiamo più nessuno, quindi stiamo aperti solo per voi.

Fate con comodo, ma se non magnate più niente, per lo meno mando a casa il cuoco.

Mio figlio sapete, sta preparando il concorso del catasto..."

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