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Inviato

Lorenzo Volpe 

E che cacac@ss0

Mamma ma non sei in macchina con zia Petunia? E quella si è già avviata mi sa, valla a cercare, qua noi ci stiamo organizzando con le macchine e di vediamo al rinfresco. Tutti vogliono venire me l'hanno detto prima, non preoccuparti.

Guardo più gli altri con un ciglio più alto dell'altro 

Vero?

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Inviato

Chiara Bizzoni

Volendo capire di più sul mio strano sogno, continuo ad accodarmi alla combriccola anche se non c'entro niente con questo rinfresco e matrimonio.

Sì, sì. Veniamo. Io però sono a piedi, non ho la macchina.

Inviato

Matteo Bernardiil tormentato

Un po' impacciato, non aspettandomi di andare al matrimonio davvero, dico "Se volete, nel mio furgone ci stiamo, penso. Aspettate soo un secondo, vado a dargli una pulita veloce."

E detto ciò, attendo la risposta e mi incammino verso il mio mezzo.

Master

Spoiler

Sicuramente io il furgone me lo immagino lercissimo, ma nascondo le armi e tutto ciò che piò essere strano nel vano ruota di scorta o altro. Che dici?

 

Inviato

Leonardo Pieri, il Professionista

"Michele? Tu te la senti?", chiedo allora a Guerra, più intenzionato alla conversazione che al rinfresco. Se conosco bene il professore, la combinazione di un pranzo luculliano e di un argomento accademico dovrebbe spingerlo a proseguire, nonostante il piccolo malore di prima. 

Ma voglio essere davvero sicuro che sia in condizioni di reggere il caldo, il viaggio e la stanchezza. 

Inviato

Giovanni Benedetti

Ascolto con interesse la spiegazione del professor Guerra, chiedendomi cosa ci sia di vero in quella storia: se Excalibur e i riti magici sono reali, non vedo perché non possa esserlo anche un "demone" come Humbaba. E, in ogni caso, lui è uno degli esseri che non deve avere accesso alle conoscenze che sto raccogliendo. Non sono solito venire meno alla parola data. Se volete, posso mettere a disposizione anche la mia macchina: l'ho lasciata alla pensione dove alloggio, proprio qui vicino. Concludo, guardando quindi gli altri invitati al rinfresco. Non ho ancora capito chi sia realmente questo Matteo e per ora preferisco essere cauto. 

Inviato

Chiara Bizzoni

Ascoltando il primo uomo di parlare di dare una pulita al furgone, decido immediatamente di aggregarmi con Giovanni. Preferisco annoiarmi con conversazioni di roba antica che finire nel furgone di uno sconosciuto dall'aspetto sgradevole.

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Inviato

"Vabbuono, vabbuono. Allora venite con le vostre macchine? Lore', hai capito la strada, no? Te la rispiego?"

Dice la mamma di Lorenzo, per poi dare nuovamente le indicazioni senza aspettare una risposta dal ragazzo.

Il 13/11/2023 at 07:56, Ghal Maraz ha scritto:

Leonardo Pieri, il Professionista

"Michele? Tu te la senti?", chiedo allora a Guerra, più intenzionato alla conversazione che al rinfresco. Se conosco bene il professore, la combinazione di un pranzo luculliano e di un argomento accademico dovrebbe spingerlo a proseguire, nonostante il piccolo malore di prima. 

Ma voglio essere davvero sicuro che sia in condizioni di reggere il caldo, il viaggio e la stanchezza. 

"Ma certo, ma certo... Sto meglio... Non pensavo che gli auguri si sarebbero trasformati in una lezione ei storia e un rinfresco, ma mi fa solo piacere."

Il vecchio professore sembra essersi ripreso. Il caffè corretto e gli argomenti trattati lo hanno fatto riprendere, anche se sembra essere invecchiato di qualche anno rispetto a quella mattina.

Nel frattempo, Matteo torna col suo furgone, decisamente losco e sporco. E maleodorante. Se l'uomo ha dato una pulita, non si nota.

Giovanni si avvia a prendere la sua auto, per poi ripartire tutti insieme verso il rinfresco.

Spoiler

Ditemi come volete dividervi tra le auto, e se volete potete parlare tra voi nei due gruppi, o posso fare un avanti veloce fino al rinfresco.

 

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Inviato

Leonardo Pieri, il Professionista 

Decido, alla fine, di aggregarmi davvero a questo improbabile codazzo di invitati dell'ultima ora, curioso non solo di indagare ulteriormente sugli strani eventi del giorno, ma solleticati - anche - dalla curiosità di vedere coi miei occhi uno dei leggendari ricevimenti nuziali del Sud, che i miei compagni di Università fuori sede amavano tanto decantare con una commistione di malinconia, timore reverenziale e orrore. 

Solo, mi premuro di salire sulla stessa auto di Guerra, ancora preoccupato per il suo mancamento di poco fa. 

Inviato

Lorenzo Volpe

Allora io ho il vestito buono, non so se è il caso di andare nel furgone .. preferisco un automezzo.. più pulit più corretto per il trasporto umano ecco sorrido a Matteo spostandomi verso la macchina più vicina a disposizione del gruppo Andremo avanti noi con questa macchina, seguiteci!

Spero di ricordare la strada, la mamma me l'ha ripetuta cento volte diamine!

Inviato

Chiara Bizzoni

Il viaggio è alquanto strano. Non conosco davvero nessuna di queste persone e mi trovo qui solo per un sogno, non una cosa che posso giustificare a voce alta.

Decido di non iniziare una conversazione finché non ho qualcosa di normale da dire.

Inviato

Giovanni Benedetti

Vado a prendere la mia auto e torno verso la chiesa, facendo quindi salire chiunque voglia accettare il passaggio. Non è molto spaziosa, temo che dovremo stringerci un po'. Dico in tono di scuse agli altri "invitati improvvisati". Lorenzo, forse è meglio che tu stia davanti. Avrò bisogno di indicazioni. 

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Inviato

Matteo Bernardi, il tormentato

Salgo sul furgone, ma vedendo che nessuno sale scrollo semplicemente le spalle. Meglio così, d'altronde. 

Salgo e seguo la macchina, intenzionato a scoprire cosa sia quel simbolo e quell'elsa. Per un momento i miei occhi si fanno lucidi. Giulia... Aiutami... 

Mi ripeto, non per la prima volta. 

 

Inviato

Pur stringendosi, metterei in troppi nell'auto di Giovanni non è auspicabile, soprattutto per il professor Guerra, che avrebbe non pochi problemi ad infilarsi dietro, stretto.

Vi dividete dunque tra auto e furgone, con il professor Guerra e il suo vecchio allievo Leonardo nel furgone di Matteo,bgli altri in auto, con Lorenzo a dare indicazioni.

Quantomeno ci prova, ma nonostante le indicazioni della mamma, ben presto vi perdete nelle strade statali immerse nel nulla più totale della pianura pugliese.

Dopo una mezz'ora, passare sotto una sopraelevata dove una signorina si sta riparando dal sole. A giudicare dall'abbigliamento, o per meglio dire dal suo non abbigliamento, il lavoro che svolge è evidente.

Ma è anche l'unica anima viva in giro a cui chiedere indicazioni a quest'ora.

Lorenzo impiega un po' a garncapire dove andare, ma la signora alla fine capiece il posto.

"E sì, c'ho lavorato qualche volta..."

Per poi darvi le indicazioni giuste.

Arrivate dunque con discreto ritardo, sottolineato dallo sguardo torvo della mamma di Lorenzo, che si avvicina al figlio.

"Eh! Agg capito agg capito, e poi nun'è capit manc lu cazz!"

Urla la matrona, per poi ricomporsi.

"Scusate, scusate. Ma Lorenze me le tira proprio fuori di bocca! Prego accomodatevi, rinfrescatevi. Fate come a casa vostra!"

Il posto è incantevole, un ex uliveto convertito ad agriturismo, con ancora pecore, mucche, coltivazioni e cani pastore. Rustico, ma ben tenuto. 

Odori tipici di cibo buono vi accoglie, insieme alla masuci di una taranta relativamente tranquilla: dopotutto siamo ancora all'antipasto. C'è ancora tempo per far salire il livello alcolico e della musica.

Il professor Guerra si sente subito a suo agio, l'ambiente è di suo gradimento evidentemente. Si avvicina ad un tavolo con diverse damigiane di vino rosso e comincia subito a versarsene un bicchiere abbondante, accompagnandolo con del prosciutto crudo tagliato spesso e pane con olio.

Inviato

Lorenzo Volpe 

ehhh mamma qua abbiamo sbagliato l'incrocio per l'uliveto! Ma siamo arrivati siamo arrivati ora non fare una tragedia! 

sorrido alla mamma ora però non perdiamo tempo faccio accomodare tutti ad un tavolo. 

 

oltre al vino porto anche dell'acqua magari qualcuno ha sete sorrido impacciato mentre verso un paio di bicchieri uno per me ed un altro per chiunque ne abbia bisogno 

Inviato

Leonardo Pieri, il Professionista

"Michele, mi raccomando: mangia anche qualcosa, che solo caffè più vino rosso è una combinazione impegnativa", faccio presente a Guerra, per poi ringraziare nuovamente la mamma di Volpe: "Sicura che non creo disturbo?".

Mi rivolgo poi a Lorenzo stesso, con un sorriso sulla bocca: "Bene... come funziona? È vero che andrà avanti per giorni e giorni?" 

Inviato

Giovanni Benedetti

Arriviamo con un discreto ritardo, attirandoci le ire della "matrona". Si figuri. Anzi, sono io a dovermi scusare per il ritardo, signora. Dico alla donna, sperando di placarla, guardando poi con sorpresa il mio collega mentre sembra letteralmente saltare sopra al cibo (e agli alcolici). Accetto con piacere un bicchiere. Dico a Lorenzo, sorridendo poi alle parole di Leonardo. Noi siamo ospiti, in effetti: dovresti spiegarci meglio le tradizioni legate a questi eventi. 

Inviato

Chiara Bizzoni

Mi avvicino sbalordita all'agriturismo. Decisamente un tocco piacevole per una festa di matrimonio.

Non mi faccio dire due volte e vado ad assaggiare l'aperitivo. è proprio vero che si mangia bene al sud. Potrei mangiare fino a scoppiare!

Penso riflettendo su tutti i pasti al risparmio che ho fatto da quando ho intrapreso questo folle viaggio per l'Italia.

Inviato

Lorenzo Volpe

rispondo con un sorriso a Giovanni Beh ti consiglio di annullare tutti gli impegni per domani fino alle 15, questo è un matrimonio della tradizione ed abbiamo intenzione di coccolare i nostri ospiti lasciandogli il tempo di poter assaporare tutte le pietanze che mia mamma e tutte le altre commare hanno deciso dopo una lunga discussione! Qualcuno produrrà la mozzarella sul momento, gli sposi ed alcuni ospiti faranno l'impasto per le focacce e poi dopo alcune ore lo inforneranno nel forno centenario e verranno cotte con legno d'ulivo, un sapore unico! Poi ci saranno tantissime sale da visitare, questa masseria è famosa per le sue stanze e saloni immensi, oltre che le cantine ovviament!

poi dico con fare misterioso

Alcuni dicono che ha anche cunicoli e passaggi segreti per portare gli sposi o qualche ospite curioso in zone nascoste a tutti. 

Inviato

"Ma certo, ma certo! Mangerò un po' di questo capocollo spettacolare!"

Dice il professor Guerra all'apprensivo Leonardo.

Siete arrivati intorno alle due. Improvvisamente sono le sei di sera. Un buco nero spazio temporale dove le regole del tempo sono diverse da quelle della terra che conoscete.

Il sole è bello alto, e lo sarà per ancora tre ore circa, ma hanno già cominciato ad accendere delle candele. Immediatamente capite trattarsi di candele alla citronella, per contrastare delle zanzare grosse come calabroni che sarebbero ben liete di partecipare al banchetto, con voi come portata principale.

Il professor Guerra è decisamente alticcio, ma oare avere una sbronza triste. Sta seduto ad un tavolo, con un bel vinello a rimuginare su qualcosa...

Spoiler

Lascerei a voi la palla per il momento, se volete cominciare a conoscervi, instaurare legami o altro.

Vi ricordo che questo è l'episodio pilota, e dovete cominciare a legare tra voi per creare i legami tra cacciatori nel corso della prima stagione, come suggerisce il libretto. Potete prendere spunto da lì!

Quando sentite/decidete di non avere nulla da aggiungere, porto avanti la festa fino a sera inoltrata e notte. 

Poi si vede!

 

Inviato

Giovanni Benedetti

Il tempo vola e, tra un brindisi e un assaggio, ci avvisano che si è già fatta sera. Il professor Guerra è già caduto vittima dei fumi dell'alcol e, in ogni caso, non è la situazione adatta per iniziare una discussione accademica. Il cibo è fantastico, ma prima avevi parlato di passaggi segreti e stanze nascoste. E io non riesco a resistere a cose del genere. Dico a Lorenzo, sperando di avere una scusa per fare quattro passi e iniziare a smaltire quello che ho mangiato. Chi mi vuole venire assieme a me a fare un giro?  Propongo agli altri "invitati improvvisati". 

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