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Inviato

Anaytim

Le reazioni dei due reali sono quasi speculari, ma per lo meno nessuno dei due chiama le guardie o ci attacca. Io sono Anaytim. Dico dopo le loro parole. Maestà. Aggiungo dopo qualche istante, correggendomi. E le confermo che siamo creature in carne e ossa. 


Inviato

Ranesh

"E io sono Ranesh", azzardo, con non molta convinzione, ingoiando il disagio che la situazione mi provoca. 

"Carne e ossa, certo", faccio poi eco ad Anaytim: "Ossa e carne".

Inviato

Ogni volta che dite "carne ed ossa" la regina sembra avere uno spasmo, un tremito. Il monarca invece si carezza la maschera pensieroso.

"Sicché infine qualcuno è giunto nel nostro regno di realtà, nel perfetto mondo ideale dall'imperfetto mondo della finzione. Va da sé che -perdono, mia cara- chiunque sia arrivato fino a noi debba essere di vera sostanza, vera materia" 
La regina alle parole del marito sobbalza e si copre di nuovo la bocca per mascherare un'espressione indecifrabile. Orrore? Eccitazione? Paura? Gioia?

Il re continua "Dunque ci troviamo nella peculiare situazione di dover officiare i nostri compiti, mia cara. Ebbene, poiché siete al nostro cospetto, ciascuno di voi può farci una richiesta di qualsiasi genere. Noi la esaudiremo. Giacché siamo onnipotenti non abbiate timore di pensare in grande. Ma in cambio" e questa volta interviene la regina con voce flebile ma stranamente udibile "in cambio noi vi daremo un ordine reale da portare a termine. Poiché se siete davvero creature e non mere proiezioni di idee, allora il vostro arrivo è stato predetto..."

Inviato

Anaytim

Guardo stranita la regina: la sua reazione alle affermazioni sulla nostra esistenza mi lascia completamente confusa. Come il resto della torre, per altro. Ma le parole del re accendono una speranza nei miei occhi: forse ho trovato finalmente quello di cui avevo bisogno! Anche se l'ordine reale... Gli sto concedendo molto potere, in effetti. L'ordine reale non comporta la morte o il ferimento di uno di noi, giusto? Chiedo al re dopo le sue parole, aggiungendo In tal caso sono pronta ad accettare questo scambio. 

Inviato

Anak

Chissà perchè ma ci credo poco Interessante rispondo per poi rimanere qualche secondo in silensio pensando a che cosa possa chiedere Vorrei la capacità di piegare la realtà al mio volere!

Inviato

"Dovrete, per mandato reale, raggiungere la cima della torre astrale e distruggere l'oscena creatura che ci si annida. Se ci riuscirete la guerra tra caos e legge avrà finalmente tregua. A quel punto noi potremo concedervi ciò che desiderate ed elevarvi al di sopra dello stato di quasi-realtà che vi perseguita" spiega il re.
La regina aggiunge quieta "e se invece fallirete, le vostre anime vi saranno strappate dal corpo e smetterete di esistere per sempre."

Inviato

Anaytim

La mia anima strappata dal corpo? Ma, d'altronde, potrei finalmente risolvere il mio problema e liberare gli spiriti dal vincolo... Accetto la proposta. Dico ai reali dopo qualche istante di riflessione, aggiungendo Come verremo percepiti dai servitori del caos e della legge mentre saliremo la "torre astrale"? Conosceranno spontaneamente la nostra missione?

Inviato

Ranesh

"Sì. D'accordo. Va bene. Sta bene anche a me", dico, avendo ben poca altra scelta, a quanto pare. 

Tanto, dovremmo comunque procedere. Solo che ho ben poca voglia di lasciarci la pelle, onestamente. 

Inviato

"I nostri sudditi sapranno, per decreto reale, che siete degni dell'ascesa e non vi disturberanno. Ma molti esseri barbarici abitano la torre: non tutti rispettano il nostro mandato divino" risponde il monarca. La regina aggiunge "potete eliminarli, che ci importa?" 

La stanza intanto sta prendendo una nuova forma, una scalinata comincia a formari con in cima una porta a due battenti: uno dei colori del re, l'altro dei colori della regina. Ad un loro cenno il portale si schiude mostrano una continuazione della scala.

"Attenti, perché la fuori la torre non è affatto reale, ma solo finzione e inganno"

Inviato

Anaytim

In sostanza dovremo comunque affrontare qualunque cosa ci sia qui dentro. Vi ringrazio per averci affidato il vostro... decreto divino. Dico, sperando che sia l'espressione adatta, attendendo la risposta alla domanda di Ranesh. 

Inviato

Apparentemente i due non hanno altre raccomandazioni, perché si tacciono e restano in altèra indifferenza. 

Non vi resta che salire la scala.
Che procede come una vera e propria rampa, prima chiusa tra due muri e poi a slancio su un cielo stellato. Sporgendovi dalla balaustra potete vedere sotto di voi le perle che formano la collana dei mondi. Sopra e sotto di voi questa scala sale in una dolce spirale apparentemente senza fine.

Ma non senza deviazioni: qui e là ci sono degli slarghi e dei pianerottoli con delle porte chiuse. Ne provate un paio senza successo. Paiono finte, unidimensionali, inapribili. Ciascuna rappresenta un luogo misterioso ed esotico... un baratro attraversato da un ponte, una città percorsa da barche volanti, un deserto con un drago tra le dune, una città portuale con molte statue... 

Poi la scala torna a passare in un tunnel, e quando riemergete dall'altra parte siete all'esterno. Probabilmente su un percorso differente. Ora i vostri piedi poggiano su una strada che prosegue dritta fino ad un burrone, superandolo con un ponte coperto da una tettoia. L'architettura è abbastanza sobria e funzionale, grossi massi squadrati e coppi di terracotta. Sentite il fragore di un fiume sotto il ponte. In fondo al ponte stesso la strada termina contro la base di una torre: ricorda quella in cui siete entrati... quanto tempo fa? Giorni? Ore? Anni? 
Però è più piccola.
Il ponte è deserto, ma un cartello all'ingresso dice "Pagare il pedaggio per passare". 

Inviato

Anaytim

Guardo il paesaggio dalla balaustra ad occhi sgranati: non pensavo che  in vita mia avrei mai visto la collana dall'alto. Mi rimetto però subito in viaggio: non voglio perdere i miei compagni. 

Una volta superati i pianerottoli con le false porte, arriviamo ad un'altra torre, che sembra essere uguale a quella dov'eravamo inizialmente entrati. Quella deve essere la torre astrale. Dico ai miei compagni, guardando poi confusa il cartello: a chi dovremmo pagare il pedaggio? Dite che il decreto reale ci esenti dal pagamento? Io lo spero: non ho molto denaro con me. 

Inviato

Ranesh

"Io non sono convinto si tratti di denaro. Ho già visto cose simili. Cose terrificanti. A volte vogliono soldi, certo. Ma altre volte... il pedaggio è un sacrificio. Una rinuncia. Una scelta", racconto, sopprimendo un brivido. 

"Possiamo solo avvicinarci, tentare e sperare. Forse dovremmo chiamare, anche, prima".

Inviato

Anak

Come la fai tragica commento scuotendo il capo come hai detto l'unica è avvicinarci, sicuramente non risolviamo niente a stare qui a discuterne aggiungo per poi avviarmi verso il ponte

Inviato

Prima non c'era, ma ora che rialzate lo sguardo sul ponte vedete che c'è una persona circa a metà. Un individuo alto, dal volto ovino con lunghe corna, un cappello a tesa larga e un lungo vestito-giacca fino ai piedi. Ha una lunga spada da punta assicurata al fianco, quasi comica. 
"Sono Rano, marrani. Voi tre davvero pensate di poter passare prima di me? Non sapete che c'è un ordine naturale al mondo?" non sguaina la spada ma pare molto arrabbiato e potrebbe farlo da un momento all'altro. 

Inviato

Anaytim

Sussulto quando vedo apparire dal nulla lo strano uomo bovino, che sembra decisamente furioso. Oh, no, non volevamo passare prima di lei. Può tranquillamente andare, noi possiamo attendere. Dico, sperando di evitare lo scontro: per quanto la sua spada non sembri molto seria, vorrei evitare ogni genere di problema. 

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