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Inviato

Mentre la battaglia tra legge e caos infuria, riprendete l'ascesa. Questa volta non è particolarmente lunga, anche se materialmente impiegate più tempo del dovuto a percorrere l'ultima rampa.

Giunti in cima vi trovate dinanzi a due creature e un oggetto.

In effetti è quest'ultimo ad attirare la vostra attenzione: è una bilancia a due braccia di puro zaffiro, con i piatti del medesimo materiale e le catene di luce dorata. Sui di essa giacciono innumerevoli sfere di vario materiale. Da un lato legno, chitina, carne palpitante, fumo, fuoco, colori cangianti; dall'altro cristallo, pietra, ferro, musica, ghiaccio. La bilancia è in perfetto equilibrio. 

Le due figure non sono comunque da meno.
A destra sta un cavaliere in armatura completa, diviso verticalmente in bianco e nero. Nella mano bianca regge un bastone da medico, nella nera una catena con un collare chiodato. Sul petto si riflettono le parole che compongono giuramenti, statuti, leggi e sentenze.
A sinistra c'è un figuro incappucciato vestito di un abito fatto di toppe multicolori. Non si vede il volto, ma da una manica spuntano due mani che sorreggono una cornucopia, e dall'altra una mano che sorregge una città in miniatura in fiamme. Sul mantello dai molti colori emanano voci che gridano parole di libertà, ribellione, follia e creatività. 

"Tre sono sopravvissuti. Una decisione verrà presa" sentenzia il cavaliere.
"No! Non lo puoi dire di sicuro. Nulla è certo, nemmeno ora" risponde l'altro. 
Assieme poi dicono "A voi il destino del prossimo millennio. Da che parte far pendere la bilancia?"
 


Inviato

Anaytim

Le due creature mi ricordano gli eserciti che combattono qui fuori, cosa che mi viene confermata dalla loro domanda. Il mio compagno ha ragione: possiamo scegliere una situazione di stabilità ed equilibrio? Chiedo alle due figure, ben sapendo che, in ogni caso, la bilancia non deve pendere dal lato mutevole e cangiante: so fin troppo bene cosa offre. 

Inviato

"L'equilibrio non è stato raggiunto da molti cicli. Si tratta di bilanciare la perfezione con l'imperfezione: non è compito semplice" risponde il cavaliere.
"Mescolare la noia con la gioia, non è un gioco da bambini" aggiunge il mago. 
Ma allo stesso tempo la bilancia sembra illuminarsi di più e diventare più fisica, tangibile. Che sia la scelta giusta?
 

Inviato

Ranesh

"Ma io da bambino mi annoiavo spesso. Me lo ricordo", faccio presente, alle parole del mago: "Quindi è un gioco adatto".

"E chi decide dov'è la perfezione? Non ho mai incontrato due persone che la pensassero allo stesso modo".

Inviato

"La perfezione si ottiene tramite l'uniformità e la simmetria, spinti al massimo possibile" spiega il cavaliere. Subito contraddetto dal mago con "la perfezione sta nella varietà delle cose, nell'affiancare cose diverse" 

Ma più parlate, più la bilancia si fa solida. Cala il silenzio: due di voi si sono espressi con chiarezza, ma questa decisione è di quelle che richiedono unanimità...

Inviato

Ranesh

"Oppure i vostri punti di vista sono troppo condizionati dalla vostra natura e non riuscite a rendervi conto delle altre possibilità. La lotta, qui, è infinita. Cerchiamo una soluzione diversa", aggiungo. 

"E mi sembra che la bilancia accetti il nostro suggerimento. Un equilibrio fra i due estremi".

Inviato (modificato)

Le parole di Anak e Ranesh saldano la presa della bilancia sulla realtà.

I due guardiani si voltano verso di essa allarmati, spaventati, e poi l'oggetto comincia a brillare di luce propria dissolvendoli. I corpuscoli in cui si scompongono cadono sui due piatti lasciandoli in perfetto equilibrio.

Attorno a voi la battaglia si placa e le forze di Legge e Caos si ritirano guardandosi (e guardandovi) in cagnesco. Un rintocco di gong scuote la cima della Torcia, la bilancia cresce sempre di più fino a diventare più grande della torre stessa.

Tre raggi luminosi vi colpiscono in piena fronte e una voce incorporea rimbomba nelle vostre menti

"MILLE ANNI DI EQUILIBRIO. UN NUOVO CICLO. TRE NUOVI GUARDIANI. DITE CIO' CHE DESIDERATE E VI SARA' DATO"

Modificato da Pippomaster92
Inviato

Anaytim

Sorrido quando la bilancia si fa sempre più solida, fino a far terminare lo scontro che infuriava sotto di noi: siamo riusciti in questa prova, anche se a quanto pare abbiamo anche un nuovo compito. Mi guardo intorno a occhi spalancati: ho già visto molte cose strane e assurde nella mia vita, ma mai nulla del genere. Credo che siamo al cospetto di qualcosa di molto simile ad un dio... Che sembra avere una soluzione al mio problema. Io desidero una sola cosa: voglio essere liberata dal fardello che mi piaga fin dalla nascita e che mi porto dietro per via dell'avidità altrui. Rispondo alla voce incorporea, lasciando subito la scena ai miei compagni: sono già stata abbastanza al centro dell'attenzione. 

Inviato

Anak

Per un momento tremo quando la bilancia dissolve i guardiani, ma i miei dubbi sono dissipati quando ci annunciano la ricompensa

Io vorrei potere! Tanto potere! E il tempo e la salute per usarli

Inviato

Ad ogni richiesta la bilancia pulsa, e la persona che ha parlato scompare. 

Ranesh si ritrova suo malgrado in un luogo vagamente familiare, ma che è anche cambiato parecchio dall'ultima volta che lo ha visto. È la sala del trono dove quei due "reali" dettavano legge in modo così incongruo. Ora che c'è equilibrio, c'è un solo trono. E un solo signore: Ranesh, sovrano di un mondo pacifico, tranquillo. Niente più guerra civile, niente più distruzione, povertà e fame. Servitori meccanici regolano le faccende quotidiane, lasciando al re i compiti più personali... ma mai nulla di complesso o doloroso. I sudditi in qualche modo comprendono il contributo di Ranesh nell'attuale stato delle cose. In quanto promotore e protettore dell'equilibrio, egli è venerato e rispettato. 

Nel frattempo Anak è nella sua nuova magione, un palazzo che levita nel cosmo circondato da anelli di giardini pensili. Nel suo pugno un bastone arcano, sul tavolo una pila di grimori magici. La sua volontà gli consente di ottenere tutto ciò che vuole, e ben presto la sua mente si riempie di sapere e conoscenza. Il Grande Anak, mago misterioso e potente, uno dei pilastri dell'equilibrio. La sua lunga vita viene votata al mantenimento dello status quo, guidando nuovi avventurieri verso questa o quella minaccia da sventare. 

Infine Anaytim sembra ricompensata nel modo meno appariscente... ma grandi forze sono state mosse perché ottenesse ciò che voleva. Contratti e legami sono stati stralciati, leggi cosmiche dissolte. La sua terra ora rigogliosa e sicura la accoglie come una donna di grande saggezza e conoscenza. Una figura mistica, ammantata da un'aura di purezza che tiene a bada ogni minaccia. Anche lei vive grazie e per l'equilibrio, portando giustizia e buon governo presso ogni popolo e nazione. 

Mille anni di pace, mille anni dove tutto è perfettamente bilanciato. Dopo eoni di guerra cosmica, una breve parentesi di tranquillità. Sarà destinata a durare? Sarà ricordata dai posteri come un'era di stagnazione o come un'epoca d'oro? Senza più dei di fango, metallo o carne, cosa sarà del cosmo allo scadere dei dieci secoli?

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