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Triarchia di Liboria

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La Triarchia di Liboria è un regno con una lunga storia alle spalle, circondato da miti e misteri. Secondo la leggenda, la Triarchia sorse agli albori della storia, quando la Terra Cava era ancora un luogo selvaggio e impervio: tre praticanti della arti arcane pregarono Ecate, la dea della stregoneria, nella speranza di riuscire a salvare i propri concittadini dalle pestilenze e dalla fama. Ed Ecate rispose, donando alle donne il potere necessario per salvare il loro popolo. Secondo la maggior parte delle versioni, le donne offrirono le anime dei loro concittadini alla dea come pagamento, strappandole al dominio di Ade per l'eternità. Curiosamente, la maggior parte dei Liboriani non conosce questa storia, facendo sorgere il dubbi sulla sua veridicità. 

La società Liboriana è matriarcale e matrilineare, cosa ben visibile nel suo sistema di governo. La Triarchia è retta da tre Regine Streghe, scelte ogni 9 anni dal Consiglio della Notte, un organismo che raduna i rappresenti delle venti casate nobiliari Liboriane, i rappresenti del clero e degli esponenti eletti dal popolo. Le Regine possono provenire da qualsiasi classe sociale, ma devono rispettare dei rigidi requisiti d'età: la prima deve essere una fanciulla (15-16 anni), la seconda deve essere una donna nel fiore degli anni (30-35 anni) e la terza deve aver raggiunto ormai la vecchiaia (60 anni o più). Le tre Regine, infatti, saranno dei collegamenti con le tre facce della patrona di Liboria: la fanciulla si occuperà del benessere spirituale della nazione, controllando e coordinando il clero e le faccende religiose, la donna si occuperà della politica interna e della guida dell'esercito e l'anziana si occuperà della politica estera e del controllo dei commerci. 

La Triarchia è un regno che presta molto importanza alla ricerca esoterica e alchemica, cosa che la rende uno dei principali produttori di manufatti magitecnologici. Il prodotto su cui si focalizza la maggior parte della ricerca sono le aeronavi a propulsione arcana: i cantieri navali Liboriani sono uno spettacolo unico al mondo.
I Liboriani sono però molto gelosi delle tecniche da loro sviluppate e non sono soliti condividerle con gli stranieri, a meno dello stretto necessario: le loro accademie e i loro organismi di ricerca rimangono quindi chiusi e inaccessibili, cosa che favorisce la nascita di leggende. Secondo alcune voci, i Liboriani avrebbero persino creato una forza di vigilanza segreta sotto il diretto controllo delle Regine Streghe, che avrebbe il solo compito di assicurarsi che nessun segreto esca dai confini del regno. 

Nonostante il suo sviluppo magitecnologico, la Triarchia non ha mai avuto desideri di conquista territoriale, preferendo i contratti commerciali e le azioni diplomatiche alle armi. Un chiaro esempio di questa politica sono gli accordi stretti con Trabia, che prevedono una scambio (severamente controllato) di conoscenze arcane tra l'accademia magica di Trabia e l'Istituto Magitecnologico Liboriano. La Triarchia ha inoltre delle rotte commerciali molto fiorenti con la Confederazione Issarica, principale mercato dei prodotti delle industrie Liboriane, e con l'Oranato di Tembia, che rifornisce Liboria con sementi e prodotti agricoli per sopperire alla scarsa fertilità delle terre della Triarchia. 

Questo metodo non ha sempre dato i suoi frutti, come prova il confine meridionale del regno: la sete di conquista della Necrarchia non è stata placata dalle offerte degli ambasciatori di Liboria (e le storie sul patto stretto dai loro antenati non hanno certo aiutato), rendendo il confine meridionale del regno un luogo decisamente caldo. Non si tratta ancora di una vera e propria guerra: entrambi gli attori non sono interessati ad impegnarsi in un conflitto lungo ed estenuante... almeno per il momento. E le relazioni con Kydonia non sono certo migliori: le loro politiche commerciali aggressive sono un problema per le flotte mercantili Liboriane. 


E con questo dovremmo aver presentato tutti i regni. Come vedete, io ho già scritto una proposta di relazioni tra la Triarchia di Liboria e le altre potenze maggiori (che può essere ovviamente discussa): ora dovrete anche voi fare lo stesso. Inoltre, vi chiedo di specificare gli Dei più adorati (e, eventualmente, quelli invisi alla popolazione) nelle vostre nazioni. Direi di provare a fare tutto entro Martedì 12, così da poter passare alla prossima fase. 

Durante questo periodo potete anche creare un regno addizionale in uno dei territori liberi, tenendo conto che sarà necessariamente una potenza minore. 


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Diarchia di Trurus

Piccola isola confinante con la confederazione Issarica.
Conosciuta principalmente per l'allevamento dei Caalena, animali simili a montoni dalla cui pelle si produce un tessuto particolarmente resistente alla magia. L'isola non è particolarmente ospitale e pertanto tutti gli altri regni hanno più interesse che siano le popolazioni locali ad abitarla e a sopportare le dure condizioni di vita. Tende a praticare poco la magia, affidandosi agli oggetti magitecnologici che importa in cambio delle pelli. Non possiede un vero e proprio esercito, ma ogni villaggio possiede una milizia. I diarchi vengono scelti una volta ogni 10 anni, ognuno proveniente dalle due porzioni dell'isola. Non è raro però che lo stesso diarca venga rieletto più volte.

 

Il federato di Ecrua

La caduta dell'impero Issarius ha gettato nel caos molte delle sue colonie, ma non la città di Ecrua. Ricca colonia commerciale, ha continuato a prosperare raccogliendo attorno a se quello che rimaneva dei lealisti imperiali. Sebbene Ecrua non vanti grandi territori, possiede ingenti ricchezze grazie alle miniere di metalli preziosi. Grazie a queste è riuscita a costruire un esercito temibile, composto in parte da ex imperiali assetati di vendetta e in parte da mercenari. Ha immediatamente mosso guerra contro Tembia riuscendo ad ottenere diverse vittorie prima che il conflitto si tramutasse in una sorta di guerra di posizione.

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Bandiera di Trabia

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Divinità di Trabia

Le divinità maggiormente venerate nel principato sono Atena, Apollo ed Ermes. La prima in particolar modo ha un rapporto privilegiato con Trabia, qui risiede il suo tempio più importante e più volte la dea si è schierata a favore della nazione.

Rapporti tra Trabia e le altre nazioni

Repubblica di Kydonia
I rapporti diplomatici sono al minimo storico.
I due stati sono in competizione per il commercio e Trabia non vede di buon occhio le mire espansionistiche della repubblica.


Oranato di Tembia
Le due nazioni hanno intensi scambi commerciali, tanto che nel territorio Tembiano esistono due basi commerciali permanenti. I due stati hanno firmato da poco un'alleanza militare a scopi difensivi


Necrarchia
Non ci sono particolari rapporti tra le due nazioni. Qualche scambio commerciale viene comunque fatto, ma il principato preferisce non esporsi particolarmente neanche in questo ambito


Confederazione Issarica

Il principato era in buoni rapporti con l'impero, ma stranamente è rimasto in ottimi rapporti anche con la confederazione. QUalcuno dice che sia stato proprio il principato ad aiutare economicamente e materialmente la rivoluzione


Triarchia di Liboria

Le due nazioni collaborano strettamente e nonostante la diffidenza della triarchia i rapporti sono piuttosto distesi. Sebbene non siano formalmente alleate, è stato piuttosto chiaro che molti all'interno del consiglio del principe e anche tra la popolazione avrebbero voluto una politica meno moderata durante il conflitto che ha visto la triarchia opposta alla necrarchia


       

 

Modificato da Cronos89
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Confederazione Issarica

Divinità

Per tradizione, il culto più importante nel vecchio Impero era quello di Giove: Issarius, il fondatore del regno, è considerato ancora oggi come il figlio naturale del dio e si pensa che un giorno tornerà a condurre gli issarici nel cammino verso l'immortalità. Oggi, il culto e il clero di Giove sono in enorme crisi, minacciati dalla ascesa rapida della religione di Vulcano, considerato patrono delle grandi industrie nascenti. Per reazione, tuttavia, nelle grandi distese pianeggianti e coltivate del paese è sempre più forte la voce dei seguaci di Cerere, meno strutturati e peggio equipaggiati, ma capaci di spingersi ad eccessi, crisi mistiche e fervori senza pari. 

Rapporti con le altre nazioni

Repubblica di Kydonia

Gli Issariani non lo ammetteranno forse mai, ma la rivoluzione kydoniana è stata un modello per quella della confederazione, perlomeno da un punto di vista del coraggio politico, e rispettano quindi i repubblicani, con cui intrattengono buoni rapporti formali. Tuttavia, gli Issariani non vedono di buon occhio l'eccessivo fanatismo militare dei Kydoniani e ne temono la belligeranza espansiva. 

Oranato di Tembia

ĽOranato è visto tanto come un potenziale alleato, quanto come un terribile ostacolo, ma le sue capacità diplomatiche e la giovane età della Confederazione esigono cautela. Inoltre, gli Issariani non hanno grandi risorse magiche e potrebbero essere in enorme difficoltà in uno scontro aperto. 

Principato di Trebia

Gli Issariani mostrano una notevole apertura verso i Trebiani, con cui intrattengono proficui scambi. Se ciò sia dovuto o meno alle voci su un finanziamento della rivoluzione, resta tutto da scoprire: di certo, c'è chi sospetta che sia tutta una facciata, nell'attesa che il potere del Principato declini ulteriormente. 

Necrarchia

La Necrarchia è, senza dubbio, il primo e principale obiettivo militare della Confederazione: sia tatticamente, sia idealmente, la Necrarchia rappresenta un pericolo e una oscenità agli occhi della classe dominante Issariana. Ciò, peraltro, accentua i conflitti interni col culto di Cerere.

Triarchia di Liboria

Sebbene gli Issariani abbiano, in segreto,  forti perplessità sulla modalità di governo della Triarchia, gli attuali rapporti, diplomatici e commerciali, tra i due Stati sono assai convenienti per la Confederazione: l'acquisto massiccio di magitech è vitale per le mire degli Issariani, che sarebbero altrimenti male equipaggiati sotto questo aspetto. 

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Oranato di Tembia

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Isola di Buldra

L'Isola di Buldra è un'ex colonia che un tempo apparteneva al Gran Impero di Issarius. Oggi, l'isola appartiene al famoso magnate degli armamenti magitech, Artemy Brushknov, un viscido uomo d'affari. Suo padre e governatore della colonia, Igor Brushknov, si è arricchito con il commercio di armi di scarsa qualità, vendendole in grandi quantità a un Mahabriato così disperato da essere disposto a comprarle a prezzi inauditi (numerosi tesori, che oggi sarebbero custoditi nei musei dell'Oranato, sono andati persi in questo modo). Igor Brushknov non esitò ad appoggiare la rivoluzione non appena vide un'opportunità di guadagno, venendo poi premiato per i suoi sforzi con l'isola, che ora è passata al figlio. La famiglia Brushknov mantiene ancora fruttuosi rapporti con la colonia di Ecrua, comprando da loro anche un piccolo villaggio portuale che è diventato uno dei porti illegali di aeronavi più grandi del mondo interno. Questo porto non solo vede il commercio di risorse, armi e sostanze, ma è anche il punto di sbarco per i mercenari di Ecrua quando vengono impiegati in altri continenti. E, ovviamente, i pirati sono sempre i benvenuti.

Secondo Impero Kydoniano

Il Secondo Impero Kydoniano è una colonia del defunto impero che ha proclamato l'indipendenza 60 anni fa. È qui che le tradizioni imperiali continuano ed è qui che sono fuggiti i superstiti e i traditori della rivoluzione. Il Secondo Impero è riuscito a sopravvivere proprio grazie al momento di debolezza che colpì la Repubblica nel breve periodo immediatamente dopo la rivoluzione, avendo così modo di organizzare un'ottima difesa con l'impiego di truppe coloniali ben armate e della parte di esercito lealista che non era riuscita a fermare la rivoluzione. Il Secondo Impero è ancora integro: qui il tempo non sembra essere mai passato, e le dinamiche delle colonie continuano a ripetersi all'infinito, mentre i veri Kydoniani (così si chiamano) sono in costante preparazione ad un eventuale assalto da parte della madrepatria traditrice e dei selvaggi dell'Oranato. Inoltre, qui sono fuggiti numerosi Mahabri, che hanno così avuto modo di continuare il loro culto di Marte in libertà, ma anche di sguazzare in quella che sembra una vera e propria ricostruzione nostalgica dei due imperi passati. Se il Secondo Impero è ancora intatto, è perché l'Oranato e la Repubblica non si sono ancora accordati su un assalto coordinato: l'Oranato non sa ancora se fidarsi, temendo che quelle terre possano cadere in mano alla Repubblica, una volta vinta la guerra.

Rapporto con le Divinità

Le genti dell'Oranato, data l'importante rilevanza che attribuiscono alla vita religiosa e spirituale, mantengono un rapporto molto intenso e personale con le divinità. Le loro preghiere, più che semplici atti devozionali, sono vere e proprie conversazioni intrattenute con idoli e simboli. Questa relazione profonda è però un'arma a doppio taglio: da un lato, può ispirare genuini atti di devozione, amicizia e sottomissione; dall'altro, può rendere gli individui ostili e vendicativi a seguito di presunti torti subiti da una divinità, portando a volte alla distruzione di idoli, all'uccisione di sacerdoti o animali sacri, il tutto accompagnato da insulti e bestemmie.
Oggi, l'Oranato venera con grande attenzione e piacere Hermes, Demetra, Apollo, Artemide ed, infine, Atena. Demetra è stata sempre una dea favorita, sin dai tempi del Mahabriato, per ringraziarla della fertile terra concessa e per scongiurare le temute carestie che periodicamente colpiscono la popolazione. Hermes ed Atena sono divinità recentemente aggiunte al pantheon, scelte per rinnovare il paese dopo la caduta dell'odiato Mahabriato: il culto di Hermes per rafforzare l'unificazione e la comprensione tra i vari popoli del continente; Atena per sostituire Ares, il dio della guerra, troppo a lungo influente nelle brutali politiche e cultura dei Mahabri, e per promuovere saggezza e strategia, caratteristiche fondamentali per la sopravvivenza dell'Oranato il quale è circondato da sfide militari e diplomatiche.
Apollo è probabilmente il dio più importante nel pantheon personale dell'Oranato, soprattutto dopo la "cacciata" di Ares e gli scuri non ne fanno segreto: Tembia si chiama il "Continente del Sole"  per un motivo, e la predilezione di Apollo per le arti mediche, la cultura e l'intelletto, lo rendono il collante culturale che ha sempre tenuto unito prima l'impero e poi la confederazione. Artemide, per quanto sia facilmente dimenticata nelle città è molto apprezzata,  d'altronde è la dea della caccia, ancora necessaria nelle aree rurali, e protettrice delle fiere, le quali contribuiscono alla fama di Tembia per le sue stranezze e pericolosità, oltre ad essere la sorella del dio più venerato.

 

La maggior parte degli olimpici continua ad essere venerata con grande rispetto e attenzione, ma alcuni Dei sono particolarmente disprezzati ed ignorati. Ares era una delle divinità favorite del Mahabriato e viene considerato responsabile, assieme ai Mahabri, del sanguinoso impero che aveva regnato fino all'arrivo delle prime Aeronavi. La nascita dell'Oranato richiedeva la distruzione del suo culto, il quale viene ancora perseguitato con grande decisione ed aggressività. Ade è un dio che infonde disgusto e paura nell'uomo medio: la morte e gli inferi sono la cosa che più spaventa le genti di Tembia e viene considerata la cosa peggiore che possa capitare ad un uomo. Letteralmente qualsiasi cosa è preferibile a quest'ultima, e allo stesso tempo però, proprio per la paura che causa, viene considerato il sacrificio definitivo e più premiato dall'opinione pubblica. Gli eroi di guerra che sopravvivono vengono lodati, quelli che perdono la vita eroicamente sono pianti e celebrati. Poseidone invece è considerato un dio bizzarro e capriccioso, inizialmente considerato un'invenzione degli uomini bianchi: il suo recente arrivo non è stato accolto calorosamente, ma bensì con scetticismo, perplessità e irrispettosa ironia, venendo considerato più come un personaggio comico che come il pericoloso e vendicativo dio del mare e dei terremoti. Forse è il motivo per cui, in tempi recenti, il continente è diventato così instabile da un punto di vista sismico.

Rapporti con gli altri Stati

Triarchia di Liboria

L'Oranato apprezza la mancata storia coloniale di Liboria e anche la sua disponibilità a intrattenere proficui rapporti commerciali con il nuovo paese, infatti Liboria è stata la prima nazione in assoluto ad aver voluto intrattenere dei rapporti commerciali con le genti scure, e furono anche tra i primi a riconoscere il valore culturale e la grande storia del continente.
Quello che pochi sanno, escludendo le classi politiche, è che Liboria è stata anche uno dei fattori determinanti che hanno permesso la distruzione del Mahabriato e la nascita dell'Oranato grazie ai suoi finanziamenti mirati ai rivoluzionari e all'utilizzo di altre tattiche subdole.
Questo la gente comune non lo sa, in quanto la narrativa proposta dal governo è che la rivoluzione è stata un movimento esclusivamente interno, merito dell'unione e della cooperazione tra i popoli oppressi e quelli oppressori. 
E' da tempo che l'Oranato cerca di ottenere armamenti ed equipaggiamenti di ultima generazione, ma ha finora avuto poco successo: per ora si accontenta di armamenti arretrati e poco costosi, ma comunque efficaci.

Curiosità: Nell'Oranato è molto popolare uno stereotipo che vede la Liboriana media come una bellissima donna rossa carismatica, empatica e ricca quanto generosa,. Queste donne, chiamate "Lady L." sono spesso presenti in vignette satiriche, ma i loro ritratti sono anche usati per decorare equipaggiamento militare (o moderno) di qualsiasi tipo.

Necrarchia

In un paese circondato da ogni genere di nemici, la Necrarchia rimane la minaccia più grande agli occhi della popolazione e del governo. La loro vicinanza al dominio della morte spaventa e confonde i popoli scuri, i quali non riescono pienamente a comprendere le intenzioni ed obbiettivi di questa Potenza, vista la sua lenta, paziente e snervante aggressività e sete di conquista. 
Nonostante abbia già conquistato piccoli territori marginali, la possibilità che quelle zone possano diventare l'inizio di un vero e proprio assalto in larga scala li spaventa molto e ciò porta l'Oranato a spostare numerose forze (e numerosi sacerdoti di Apollo) sul confine, nel tentativo di dare una chiara dimostrazione di forza.
Nel frattempo, giovani diplomatici cercano di stabilire un contatto con la stagnante potenza centrale, nella speranza di ottenere anche un piccolo indizio sui suoi piani e sullo stato della popolazione che vive sotto il loro controllo.
Al solito, l'Oranato si prepara alla guerra, ma cerca sempre una qualche tregua o una pace per ritardare il più possibile l'inevitabile.

Curiosità: La disinformazione è imperante nell'Oranato in quanto i livelli di alfabetizzazione e di istruzione sono ancora infimi in confronto alla maggior parte delle potenze mondiali. Per questo motivo, se si include la scarsissima familiarità con il culto di Ade, molti cittadini dell'Oranato non sanno neache con certezza che cosa sia un "Necrarca" od un "Makhai", né chi sia Re Asterion. Ciò però forse ha contribuito ancora di più a rendergli degli spauricchi per bambini (e per gli adulti, anche se nessuno lo ammetterà mai).

Principato di Trebia

L'Oranato si è subito dimostrato a perdonare la storia imperiale di Trebia, in quanto non può fare a meno di vedere una certa somiglianza con la storia del Mahabriato. Detto questo, il nazionalismo Trebiano ed il Culto imperiale che ancora contraddistingue il paese sono elementi che allontanano un pò la Confederazione dal partner commerciale e militare.
Partner commerciale e militare perché, anche se Liboria è stato il primo paese ad aver inserito l'Oranato nel mercato internazionale, Trebia è stata la nazione che è riuscita a stabilire i legami più solidi, complice anche la breve avventura coloniale che ha portato alla creazione delle basi mercantili costruite a sud del paese. 
Trebia è stata fondamentale per assicurare una qualche forma di modernizzazione al paese: è da Trebia che arrivano buona parte degli investimenti e dei prestiti di cui fa uso l'Oranato, è da Trebia che arrivano la più grande quantità di armamenti e veicoli aerei, è a Trebia che i rampolli delle famiglie più ricche vanno a studiare, è l'esercito Trebiano a organizzare esercitazioni combinate con l'esercito dell'Oranato ed è con Trebia che è stata stipulata la prima alleanza militare con una potenza straniera della storia di Tembia.
Detto questo, l'Oranato non può dirsi pienamente soddisfatto: l'alleanza è ufficialmente paritaria, ma la potenza superiore di Trebia costringe l'Oranato a dipendere molto dal Principato arrivando quasi a creare un rapporto di sudditanza. Inoltre, la Confederazione Tembiana teme l'imminente scoppio di una guerra mondiale, guerra nella quale l'Oranato non vuole finire.
Nelle alte cariche di governo, si discute di un possibile tradimento in caso l'Oranato si ritrovasse ad essere l'unico alleato del principato.

Curiosità: Trebia è il paese con la più grande minoranza Tembiana non-Mahabri. Questo gruppo, composto da varie etnie, discende dai nativi che si ritrovarono conquistati dall'impero di Trebia quando il Mahabriato era ancora in auge. Ciò non significa che i colonizzati vennero liberati; semplicemente passarono sotto una nuova amministrazione, che a lungo termine li portò a integrarsi nella società Trebiana. Oggi, questi cittadini sono considerati semplicemente Trebiani dalla pelle scura, e sebbene mantengano alcune delle tradizioni del vecchio continente, sono perfettamente integrati, aderendo pienamente all'ideologia nazionalista e al culto imperiale del paese.

Repubblica di Kydonia

L'Oranato si guarda bene dalla Repubblica Militarista di Kydonia: inizialmente aveva guardato con favore alla nascita della Repubblica, ma la piega e i toni della rivoluzione hanno subito dimostrato che la pericolosità della potenza era ancora intatta. Tuttavia, il culto dedicato ad Ares, o Marte come lo chiamano i Kydoniani, è la caratteristica che più invita alla sfiducia, disseppellendo memorie dolorose della storia millenaria del Mahabriato. L'Oranato non può fare a meno di vedere sé stesso nei Kydoniani e, se potesse, cercherebbe di innescare una nuova rivoluzione culturale nel paese per moderare i toni e cancellare la presenza del Dio della Guerra anche da quelle isole...
Per ora, l'Oranato mantiene rapporti cordiali con la potenza militarista, cercando di tenersela buona il più a lungo possibile per evitare di diventare il suo prossimo bersaglio. Infatti, l'Oranato è sempre disposto a venire incontro alla propaganda Kydoniana per evitare di inacidire i rapporti, anche a costo di dare credito al regime che tanto odia. La segretezza con cui vengono condotte le persecuzioni ai danni del culto di Ares ha permesso a questo strano rapporto ideologico di continuare: il governo dell'Oranato spende quantità di denaro imbarazzanti per mantenere segrete queste operazioni di cattura e rieducazione, l'unica macchia del suo modello liberalista.
Riguardo ai rapporti coloniali, l'Oranato non ha ancora niente da rinfacciare ai Kydoniani: la continuità della loro storia coloniale è stata spezzata dalla rivoluzione avvenuta 60 anni fa, cosa che ha permesso di dare credibilità ai rapporti cordiali che tuttora i due paesi intrattengono. Dal punto di vista commerciale, l'Oranato tenta da anni di mettere le mani sugli equipaggiamenti Kydoniani, sebbene con risultati alterni: la macchina militare Kydoniana è sempre affamata di armamenti, e sono poche le scorte che sarebbero disposte a vendere a buon prezzo.

Curiosità: Durante l'epoca coloniale, quando Kydonia era un impero e i Mahabri dominavano Tembia, si sviluppò un rapporto unico tra le colonie Kydoniane e i colonizzati Mahabri. Questo legame, basato sul culto comune di Ares/Marte e sull'amore per le discipline marziali, portò a un rapporto di rispetto e amicizia tra le due classi militari. Nonostante la guerra ufficiale tra i due paesi, era comune che ufficiali Kydoniani partecipassero a safari protetti dai Mahabri, e che le alte cariche Mahabri fossero ospitate nelle ville coloniali Kydoniane. Questi scambi contribuirono all'apertura culturale e a un conflitto basato più sulle battaglie che sugli intrighi, influenzando la caduta del Mahabriato oltre a gettare le basi per la nascita del Secondo Impero.
Oggi, sebbene questo rapporto sia malvisto dai Tembiani, la sua eredità culturale persiste. Piatti tipici, bevande, libri e film Kydoniani sono popolari tra la minoranza Mahabri.
Lo stereoripo del Kydoniano medio è visto come un uomo sincero e affidabile, con un solido codice morale, anche se conservatore.

Confederazione Issarica

Una caratteristica comune della tattica diplomatica dell'Oranato è quella di fare sempre buon viso a cattivo gioco. Ciò si nota nelle relazioni con la Necrarchia e anche con Issar. Anche se oggi la confederazione non dispone più ufficialmente di colonie nel continente, le quali sono diventate tutte indipendenti dopo la rivoluzione, l'Oranato sa bene che Issar ha grandi piani imperialisti e l'Oranato dispone di numerose risorse adatte ad alimentare la sua poderosa macchina industriale.
Da tempo l'Oranato si prepara per una guerra, e tra i nemici più probabili e temuti vi è anche la Confederazione, che il paese sa di non poter gestire al momento. Quindi, per ritardare lo scoppio di una guerra, l'Oranato ha stabilito una tratta commerciale prioritaria sulla vendita di materie prime nel tentativo di guadagnare fiducia e rendere non più necessarie le ambizioni coloniali della grande potenza.
L'Oranato non è colpito dalla recente rivoluzione che ha scosso le fondamenta di Issar: un collegio di plutocrati non sembra molto meglio di una dinastia tirannica. Al contrario, potrebbe aver reso il paese ancora più pericoloso.

Curiosità: L'Oranato invidia molto l'industria Issarica e ha recentemente iniziato a organizzare tentativi di spionaggio industriale, sfruttando la tratta commerciale prioritaria per inviare spie. Questi agenti si infiltrano nel paese travestiti da giornalisti, artisti giramondo o famiglie di ricchi turisti, mirando a frequentare zone industriali, porti di aeronavi o sfilate militari. Con l'aria di stupore e ingenuità, cercano di scattare fotografie o fare ritratti artistici delle fabbriche e dei marchingegni per inviarli agli ingegneri Tembiani. Non è un metodo perfetto, ma è sicuro, specie nella Confederazione Issarica, meno segreta di Liboria o meno oppressiva di Kydonia. E poi, chi sospetterebbe di una vecchia che afferma di "non aver mai visto una aeronave e di volerla vedere da vicino?".
Gli Issarici sono spesso visti come persone avide e avaricce, ma si crede che abbiano tutti competenze in meccanica o ingegneria. In Tembia, "Issarico" è anche un aggettivo usato per descrivere l'alta qualità di un oggetto.

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La Terra di Nessuno- le distese di Ares-Le Terre Perdute 

Buona parte delle terre a nord dell’oranato, col crollo delle potenze coloniali, si è lasciato andare ad una anarchia impazzita fatta di guerre continue, scaramucce ed atti di terrore. Si dice che Deimos e Phobos siano qui a scorazzare tranquilli, ma forse è una leggenda. Sicuro è che è uno dei luoghi preferiti da Ares e che la natura politica dei confini delle decine di staterelli, città stato, ritrovi contadini cambia costantemente come la pelle dei leopardi della zona. Unici luoghi più o meno tranquilli sono la città stato di Konrad Shen, vicino al confine con la Necrarchia e la Fortezza degli Scudi neri vicino al secondo Impero. Shen è un soldato dell’impero Kydoniano ormai vecchio ed in preda a manie di onnipotenza ( si crede Ares reincarnato), mentre la fortezza degli Scudi Neri è l’unico ritrovo contadino dotato i mura e persino equipaggiamenti magitech: i suoi difensori sono soldati dei più disparati luoghi che si sono votati ad Hestia ed hanno ritualmente annerito le loro divise affinché non vi fosse possibilità di riconoscere di che nazione facessero parte. 

La Repubblica Filosofica di Iason

Nonostante il triarcato non abbia mai avuto colonie, i suoi contratti commerciali hanno sparso le sue genti ovunque e quando il caos ha imperversato nelle terre del Mahabriato è stato uno dei suoi figli che ha alzato le armi per risolvere la situazione Iason Argos è riuscito, con pochi compagni e molto coraggio a fondare, nella pratica, quella che è diventata la prima repubblica di abitanti del Triarcato non sottoposti alla “tirannia” di Hecate: esuli maschi si rifugiano al suo interno trovando una comunità integrata e paritaria, a differenza della madrepatria. Le vicende di Iason, ormai morto ed il cui corpo è conservato in una bara monumentale nella parlamento della capitale, ha portato l’intera nazione a portare rispetto agli dei, ma non fiducia ed adorazione ed alcuni addirittura iniziano a parlare contro gli olimpici! La regione è una delle poche che possiede alcuni dei segreti tecnologici del Triarcato, ma sono stati modificati dalla Scuola Filosofica dei Cinque Anelli: questa organizzazione è sia l’università più prestigiosa della nazione, che parte integrante della sua forza militare e servizio segreto: grazie al geniale Archimandrita Oktos Plato, sembra che costoro possano usare le loro nozioni di matematica per modificare la realtà ( i novizi il proprio corpo, i professori anche ciò che li circonda…) 

Rapporti della Necrarchia con le altre nazioni

Triarchia di Liboria: Re Aster non si è mai pronunciato sulla “mitica” fondazione della Triarchia. I rapporti fra il Sommo Ade ed Hecate sono dopotutto cortesi, visto che ella è la regina degli spiriti inquieti ed accompagnatrice della Divina Consorte quando se ne va o torna nel regno dei Morti. Ciononostante la spinta espansionistica del regno verte sopratutto in quella direzione, sopratutto per via del Necrarca in zona, Alalà: appassionato di musica, guida le sue truppe con gioioso abbandono. Il motivo per cui la guerra non è “calda” è semplicemente perché la concezione del tempo dei Necrarchi è…falsata.

Confederazione Issarica: la migliore descrizione è “disprezzo reciproco”. Cosi come sono detestati dagli issarici, cosi la necrarchia risponde al medesimo modo. 

Oranato: considerando l’attuale situazione politica, la Necrarchia vede l’Oranato come un regno da distruggere e ricostruire da capo, anche se Re Aster è probabile che desideri a questo punto annettere i territori e passarlo ad un governatore divino piuttosto che farlo auto-governare dai mortali. In generale sono visti come idioti. 

Repubblica di Kydonia: la Repubblica di Kydonia è vista con curiosità da parte di Re Aster ed in generale la popolazione della Necrarchia vede di buon occhio i rivoluzionari che non hanno avuto la fortuna di avere un sovrano immortale ed un appoggio divino per risollevarsi. Sfortuna vuole però che il necrarca Kydoimos ami disturbare il commercio fra Kydonia e Trebia…

Principato di Trebia: …il Principato non è un partner commerciale della Necrarchia ( che è abbastanza autarchica) e con ciò i rapporti sono al minimo, escluso qualche commercio ed il caotico desiderio di Kydoimos. 

Modificato da Zellos
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Perfetto, ora abbiamo tutti gli stati e le nazioni. Mentre io modifico la mappa del mondo, possiamo procedere con la prossima fase: gli eventi storici

Ognuno di voi dovrà citare un evento storico che è stato fondamentale per la situazione attuale del mondo. Volendo, potete anche limitarvi ad approfondire quello che avete scritto nella descrizione del vostro stato. Io non parteciperò a questa fase. 

Proporrei di provare a chiudere anche questa fase entro Giovedì sera. 

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La distruzione di Panisos

All'inizio dei tempi c'era solo una grande isola, Panisos. Li i Primi Dei vivevano nella loro cittadella dorata guidando (alcuni dicono dominando) gli uomini. Poi vennero gli eroi, esseri metà umani, metà divini che donarono la magia e la tecnologia agli umani.

Non ci volle molto affinchè gli dei si sentissero minacciati dagli umani. Erano molti, molti di più degli dei e sebbene più fragili e deboli sembravano avere una naturale inclinazione all'uso della magia e della tecnologia.

Alcuni dei dissero che era giunto il momento di distruggere gli umani, altri che invece andavano guidati e assecondanti almeno in parte. E così ci fù la scissione o la grande distruzione.
La guerra che ne seguì non durò a lungo, ma le sue conseguenze hanno lasciato segni ancora oggi: Panisos venne distrutta e dalle sue rovine nacquero le attuali isole. Gli antichi dei lasciarono il posto ai Nuovi dei e agli eroi che guidarono ad una nuova era di prosperità.

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"La Conferenza di Polìsnos" "L'incidente di Polìsnos"

Sessanta anni fa, come tutti ben sanno, scoppiò la Rivoluzione Kydoniana che portò alla caduta del vecchio impero Kydoniano e alla nascita della Repubblica di Kydonia. Immediatamente dopo la caduta dell'imperatore e la salita al potere dei militari, i rappresentanti delle più grandi potenze della terra cava si radunarono, su richiesta del Figlio di Giove dell'ancora esistente Gran Impero di Issarius, nell'idilliaca isoletta di Polìsnos, allora ancora parte dell'Impero meridionale di Trabia, per discutere dell'allarmante faccenda.

Alla conferenza era presente l'Anziana di Liboria, l'Imperatore di Trabia, il Figlio di Giove del Gran Impero di Issarius, un enigmatico oracolo del Necrarcato che avrebbe fatto le veci di Re Aster e l'Oran, la cui presenza era vista come controversa data la debolezza dell'Oranato, ma che era riuscito a guadagnarsi un posto grazie allo stretto legame con la potenza ospitante.

Quelle che erano tra le persone più influenti della terra cava si erano quindi radunate per decidere il destino della neonata repubblica: il Figlio di Giove riteneva che fosse necessario, se non addirittura ovvio, occupare il paese finché era ancora debole per salvare la famiglia imperiale e rimetterla al potere, poiché temeva già che l'impero di Issarius avrebbe potuto fare una fine simile e voleva evitare che si creassero precedenti di questa portata, raccogliendo il consenso dell'imperatore di Trebia per simili ragioni. Al contrario, l'Oranato e Liboria avevano fiducia nella rivoluzione ed erano più favorevoli a una benevolente neutralità. La Necrarca sembrava solo divertita da tutte quelle chiacchiere, ma non prese mai seriamente parte alla discussione, come se sapesse già in anticipo che tutte quelle chiacchere sul destino di Kydonia, di lì a poco, avrebbero perso di importanza...

Tuttavia, la Repubblica di Kydonia non era stata invitata alla stessa conferenza di cui era protagonista, con grande disappunto dei cinque Generali Supremi. Infatti, la Conferenza non era segreta in alcun modo: le grandi potenze erano troppo sicure del fatto che la Repubblica fosse troppo indebolita dalla guerra civile e dalla rivoluzione per difendere il proprio paese dall'imminente invasione, figuriamoci pretendere un seggio nella Conferenza delle più grandi potenze del mondo, le quali ora la vedevano come un paese poco più importante della Diarchia Trusus.

Si sbagliavano.
In una mossa determinata, irruente e dinamica, la Repubblica mostrò il suo vero volto con una rapida dimostrazione di forza. In meno di 72 ore, la Repubblica era riuscita a mettere insieme un importante corpo di spedizione per entrare a gamba tesa nello spazio aereo dell'Impero di Trebia, raggiungere l'isola di Polìsnos e sbaragliare da sola il gran numero di militari delle diverse potenze presenti, occupandola facilmente. I militari erano paralizzati da un attacco così rapido e folle, e il fatto che i vari contingenti delle diverse nazioni non seppero stabilire una tattica unitaria facilitò di molto il lavoro dei Kydoniani, i quali ne catturarono la stragrande maggioranza senza che ci fosse bisogno di eccessivi spargimenti di sangue. Tutto ciò avveniva mentre i capi di stato e le delegazioni al loro seguito erano impegnati in un'importante cena di gala, cena che venne interrotta proprio dall'entrata della Generalessa Suprema Amalthea Achillos, seguita da una misteriosa guardia del corpo, la quale comunicò felicemente che da allora la sicurezza dell'evento sarebbe stata assicurata dalla presenza dei militari Kydoniani e che tutti i presenti erano diventati loro ospiti, nella bellissima isola Kydoniana di Polìsnos.

All'interno di quella sala volarono numerose minacce e promesse di guerra totale, anche se nei fatti i signori del mondo erano divenuti ostaggio della Repubblica che tanto sottovalutavano, mentre i loro grandissimi e antiquati eserciti in patria non sapevano nemmeno cosa fosse successo nel giro di così poco tempo. La conferenza continuò come previsto e senza che alcun capello fosse torto ai prigionieri o che si ripetessero ulteriori conquiste (il contingente non era comunque sufficientemente numeroso per spingersi oltre), anche se la presenza di Kydonia fu chiaramente di disturbo nonostante permise di concludere la conferenza con la firma di un trattato che prevedeva che tutte le potenze presenti avrebbero riconosciuto l'indipendenza della nuova Repubblica di Kydonia e la vergognosa inadeguatezza che rappresentava l'impero Kydoniano.

Probabilmente quel trattato sarebbe diventato carta straccia una volta che la conferenza sarebbe finita, se non fosse che la guardia del corpo di Amalthea rivelò di essere il dio Marte, il quale aveva deciso di premiare l'intraprendenza Kydoniana con la sua benedizione e presenza. L'olimpico suggerì ai presenti di rispettare il trattato, suggerimento che fu accolto svogliatamente dai Capi di Stato.

L'evento dimostrò non solo che le tattiche di guerra e gli eserciti dei vecchi imperi erano poco adeguati e bisognosi di grande modernizzazione, ma gettò anche le basi per la rivoluzione che portò alla caduta del Gran Impero di Issar e per le guerre di conquista che avrebbero colpito le isole a sud di Trabia, di un antagonismo tra nazioni che si sarebbe trascinato fino ad oggi e, soprattutto, confermò che gli Dei non erano al di sopra delle guerre degli uomini e che non esitavano a fare preferenze e ad intervenire personalmente quando meglio credevano. 

Modificato da Plettro
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L’omicidio dell’oracolo di Dhelin, La Morte Rossa ed il Gran Rifiuto.

Esattamente un anno prima della caduta dell’Impero di Kydonia, quindi sessantun’anni fa, venne violentata ed uccisa una prescelta di Apollo nei territori dell’Impero di Kydonia. Nonostante le ricerche e le indagini, nessuno venne trovato colpevole. Per un mese il giorno iniziò più tardi e terminò prima, finchè delle nuvole cariche di pioggia lo coprirono e diluviò su tutte le isole. Fu così la Morte Rossa giunse, la più grande pestilenza a memoria d’uomo, capace anche di infettare il bestiame. Si levarono preghiere e libagioni, sacrifici ed ecatombi al sommo Apollo ma lui rimase stoico, lasciando imperversare la pestilenza per sei lunghi mesi, portando ad un punto di rottura l’Impero di Kydonia: famosa la frase dell’Ultima Imperatrice “se non hanno il pane, dategli delle brioches!”. Alla fine a “risolvere” la situazione fu Thanatos, il dio della morte: si rifiutò di mietere coloro che fossero morti per la Morte Rossa e chiese a suo fratello Hypnos di addormentare semplicemente i malati. Furente, Apollo promise la distruzione di tutto ciò che il dio “minore” avesse e fu in quel momento che Thanatos, per la prima volta, si tolse la benda dagli occhi da quando aveva scortato gli Antichi Dei nel Tartaro e fissò Apollo per un lungo istante. 
Il Gran Rifiuto di Thanatos fece terminare l’ordalia della Morte Rossa ed Apollo ancora oggi si racconta non si faccia vedere quando Thanatos, in rarissime occasioni, si fa vedere durante i raduni degli olimpici…

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Cinque anni orsono, venne approntata una spedizione scientifica ed esplorativa da parte della Gloriosa Università di Trebia, con l'intento, da molti ritenuto sacrilego, di tentare una impresa mai nemmeno considerata: scendere al di sotto delle masse terrene, verso quello che veniva considerato il Regno di Ade.

L'iniziativa, finanziata con denaro privato, riuscì a raccogliere l'adesione di duecento uomini e donne, tra studiosi, scienziati, esploratori e guide. Oltre ad un ampio impiego di magitecnologia mai vista prima, che consentì di tentare il viaggio in uno speciale aeromobile riconvertito per la discesa e corazzato contro possibili danni strutturali, tenendo anche conto di eventuali cambi di pressione. 

La spedizione partì il primo giorno dell'anno nuovo e, dopo 36 ore, di essa si perse ogni traccia. Trascorse tre settimane, fu ritenuta perduta. 

Tuttavia, un anno e mezzo dopo, i resti malconci delľaeronave furono recuperati su un isolotto sperduto al largo di Liboria. A bordo, solo tre uomini e due donne, i loro corpi ormai privi di vita completamente deturpati da quelli che sembrarono morbi devastanti. 

Nella zona cargo, ormai spoglia di tutto l'equipaggiamento iniziale, venne rinvenuta una scatola sigillata, fatta di un materiale sconosciuto, che però sembrava vibrare di energia incontenibile. 

Nessuno è ancora riuscito ad aprire la scatola, però c'è chi sussurra che essa possa contenere un tesoro divino: forse ľambrosia; oppure, un raggio del Sole; magari una saetta del Padre degli Dèi; o una brocca contenente acqua del fiume Lete. Una teoria sostiene addirittura che la scatola non contenga altro che la Speranza.

L'unica cosa certa è che nessuno riesce a sostenere la vicinanza della scatola per più di un'ora alla volta. Eppure, i tentativi di aprirla continuano senza sosta, in un laboratorio sotterraneo isolato, nascosto da qualche parte in Trebia.

Modificato da Ghal Maraz
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Lo Sfuggente Tersite

Sebbene ci siano vari resoconti precedenti, la prima citazione ufficiale di Tersite risale a sei fa. 
Fa la sua comparsa durante una rivolta di operai trabiani, in prima fila. Cade durante una carica delle forze dell'ordine, calpestato a morte. 
Ritorna due settimane dopo, questa volta in Tembia. Guida un gruppo di ribelli male equipaggiati; la rivolta tribale è soffocata nel sangue e questo strano e deforme ometto viene fucilato assieme ai capi. 
Meno di sei giorni dopo appare nella Confederazione Issarica in una processione cerere-gioviana che si oppone alla costruzione di una nuova fabbrica dedicata a Vulcano. Più persone lo avvistano sventolare rami d'alloro davanti ai macchinari. Viene arrestato ma di lui non si hanno più notizie. E così via...

Ogni volta le persone interrogate parlano di "Tersite" come se fosse un vecchio amico, ma a domande più approfondite risulta che nessuno sappia bene da dove sia spuntato. Tutti credono che si sia unito ad una rivolta o una protesta su invito di qualcun altro. Nessuno riesce a ricostruire quando sia arrivato, e dove sia finito. 
Naturalmente i più credono che Tersite non sia una sola persona, ma un gruppo... compare in luoghi troppo distanti tra loro, in apparizioni troppo ravvicinate. Poi scompare per mesi e mesi, e ricompare con un'esplosione di avvistamenti. 

Tersite è sempre un ometto basso e brutto, leggermente gobbo, con le gambe storte, la voce sgradevole. Non è mai il leader, non è mai quello che grida più forte o picchia con più passione. Sarebbe un volto nella folla e se qualcuno non avesse cominciato a far risuonare il suo nome, a notare le somiglianze... nessuno avrebbe mai fatto caso alla sua presenza. Ma poi, chi ha cominciato a parlarne? Chi per primo ha pronunciato il suo nome?

In tutti questi anni nessuno è mai riuscito a fare altro che ucciderlo, oppure arrestarlo per poi trovarsi con una cella vuota. Più spesso il misterioso omino scompare nel caos. Molti potenti cominciano ad essere preoccupati. Ha uno scopo? Cosa vuole? È lui a cominciare le proteste, oppure si unisce in corsa? Ma è poi umano? Oppure..?

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Abbiamo finito la fase degli eventi storici. Mentre io raccolgo tutto il materiale e edito la mappa, voi potete procedere con la prossima fase: i Misteri e le Leggende. Ognuno di voi deve introdurre un evento misterioso o una domanda a cui non vi è ancora risposta: la storia di Tersite di Pippo è un ottimo esempio, ma può bastare anche qualcosa di più stringato (ad esempio: "Com'è stata creata la Terra Cava?"). Tenete conto che ognuna delle vostre domande/misteri verrà esplorato in gioco, in qualche modo. 

Proviamo a proporre tutti i Misteri entro Domenica, così poi possiamo chiudere con la fase finale (le Minacce) e procedere con la creazione del gruppo e dei PG. 

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La spedizione perduta

Sono passati ormai duecento anni da quando l’accademia di Liboria e l'università di Trabia organizzarono quella che oramai è conosciuta come la spedizione perduta.

Organizzata per cercare di esplorare cosa ci fosse all’esterno del guscio terrestre, la spedizione era composta da scienziati, maghi e soldati. Due navi partirono, ma nessuna tornò. Almeno fino a qualche mese fa quando, una scia di luci passò sopra la fenditura**.
Subito furono organizzate conferenze e lanciate accuse. C’è chi diceva che fossero esperimenti di Kydonia, chi che fosse un simbolo di sventura, chi ancora accusava la Triarchia di qualche strana magia. Tutti però restarono ammutoliti quando dalla fenditura cadde un rottame metallico che venne identificato come un pannello di una delle due navi partite per la spedizione. Il pezzo di metallo, sebbene rovinato dalla caduta, sembrava non aver subito altre alterazioni, nemmeno quelle del tempo. Nonostante gli studiosi di tutto il mondo abbiano analizzato il rottame, nessuno è riuscito a capire che cosa fosse successo.

**La fenditura è l’apertura del guscio terrestre che permette di uscire all’esterno.

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Da dove vengono i mostri? Che cosa sono?

Viviamo in un mondo moderno dove la tecnologia, la civiltà e l'intelletto dovrebbero aver superato le barbarie dell'età mitica, con le sue violenze ed i suoi avventurosi quanto imprevedibili eroi**. Purtroppo questo non è vero: tutt'oggi presunti semidei si ergono tra le file della gente comune, divinità intervengono direttamente su questioni che dovrebbero rimanere mortali, e mostri terribili spuntano dal nulla per seminare distruzione.

I primi due fenomeni hanno già spiegazione, ma il terzo rimane un mistero: Che cosa è un mostro? Perché una popolazione di centauri dovrebbe essere classificata come "mostruosa" a differenza di una popolazione di ben più pericolosi scorpioni giganti Tembiani? Questa è la domanda che attanaglia la nuova generazione di naturalisti e antropologi capeggiata dalla brillante Liboriana Charlotte Durwen, la quale crede che la risposta a questa domanda si trovi nella possibile origine di queste straordinarie creature, che nel migliore dei casi sono intelligenti e meravigliose, nel peggiore sono crudeli e terrificanti.

I sacerdoti ed i conservatori la fanno semplice: sono mostri creati dagli Dei per mettere alla prova i mortali ed i loro eroi o per utilizzarli come guardiani, ed in qualche misura è sicuramente vero, ma che dire delle grandi popolazioni di mostri intelligenti? E di quelli che non sembrano avere alcuno scopo? 

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La Porta degli Dèi

Alcuni Oracoli, in passato, hanno sostenuto che per i mortali sia possibile accedere al Regno degli Dèi, così come i Divini scendono in terra per interagire con gli umani. 

Diversi studiosi ritengono che esista un accesso diretto alla Città Superna, collocato ai piedi del monte chiamato Stileo, situato nel bel mezzo di una pianura al cuore dei territori della Triarchia.

Nel tempo, centinaia di persone hanno provato a cercare questa fantomatica Porta degli Dèi, aggirandosi tra le rocce, le gole e le cavità alla base dello Stileo, la cui naturale conformazione lo rende già una curiosità: un gigantesco sperone di roccia brulla al centro di una piana verdeggiante. 

Pare, comunque, che ogni tanto qualcuno dei curiosi scompaia nel nulla. 

Pare anche che sia più saggio starsene lontani e che gli Dèi non abbiano mai supportato la hybris.

Pare.

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Le baccanti

Almeno una volta all’anno, in tutto il mondo, il divino Dioniso benedice con la Verità ( dopotutto in Vino Veritas) alcune persone. Se in passato ciò portava orde di fanatiche ad uccidere, oggi invece porta politici a confessare le loro magagne, criminali a denunciare i loro crimini, mariti fedifraghi a confessare le loro turpitudini. 
Sembra che nessuno sia al sicuro da questo fenomeno, anche se si dice un ordine di sacerdoti del Dio sia in grado di esimere una persona dall’attenzione del dio. L’assassino Zodyas venne trovato con una stanza interamente dedicata al dio e con un misterioso simbolo, l’immagine di un ghepardo a due teste…

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Ora che abbiamo anche tutti i Misteri, possiamo proseguire con le Minacce. Le Minacce sono situazioni, organizzazioni, persone o creature che stanno mettendo in pericolo un'intera nazione, se non l'intero mondo. Al contrario dei Misteri, la loro esistenza è nota alla maggior parte delle persone (o comunque ci sono molte prove delle loro azioni). 

Ognuno di voi può proporre una Minaccia. Vorrei averne almeno tre in totale, in caso non abbiate idee creerò qualcosa io. E proverei a concludere entro Mercoledì sera, così poi possiamo iniziare a parlare del gruppo e dei personaggi. 

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Il culto di Ictios

Il culto di Ictios è un culto relativamente decente, nato circa un secolo fa.
Inizialmente venerato da poche persone, il culto ha iniziato a prendere piede durante le rivoluzioni più recenti, promettendo sicurezza e protezione.

I suoi seguaci rinnegano gli Dei in favore di un unico e vero dio Ictios e sono convinti che le sofferenze di questa vita siano giustificate da una ricompensa ultraterrena.

Sebbene predichino la non violenza e la povertà è ben noto che i loro capi richiedano ai nuovi adepti tutti i loro averi e cieca obbedienza e non è raro che facciano spedizioni punitive contro le comunità più isolate.
Nel corso degli ultimi anni le loro azioni si sono fatte più spavalde e non è raro che adepti Ictiosiani girino in pubblico senza preoccuparsi di nascondere i simboli della loro fede.

Ultimamente si sono fatti notare per l'immenso incendio appiccato alla città di Ekagate nell'estremo sud di Trabia e per aver occupato Cisa, importante snodo commerciale Issarico.

Daniel Helios, il capo di questa setta, dalla presa di Cisa, si è fatto vedere in pubblico circondato da guardie armate rivestite di armature bianche e simboli rossi.

 

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La Guerra Industriale

Il mondo non è estraneo ai conflitti: la guerra è sempre stato lo strumento della politica per farsi rispettare e per imporre la propria volontà alle altre nazioni. E questo strumento viene usato ancora oggi, in tempi di relativa pace internazionale.

Nel secolo scorso, la guerra era un affare brutale ma anche rigido, regolato ed, in un certo senso, onorevole, il quale veniva trattato alla stregua di un duello tra stati: due paesi utilizzavano le proprie armate per sfidarsi in immense e dispendiose battaglie campali, finché una delle due parti non sarebbe stata più capace di continuare e avrebbe ceduto alle condizioni del vincitore.

La magitech non aveva ancora raggiunto il grande potenziale distruttivo odierno e, se l'aveva fatto, i suoi costi rendevano il suo utilizzo in larga scala semplicemente impraticabile. Se questo si combina all'utilizzo di comandanti vecchi e conservatori affezionati alle vecchie tattiche militari che facevano ancora largo uso di armi bianche, e alla rigidità delle leggi consuetudinarie che governavano lo svolgimento della guerra, si ottiene una concezione dei conflitti relativamente limitata nelle sue capacità distruttive, sia nei confronti della popolazione civile che dei soldati direttamente coinvolti.

Ma questo potrebbe cambiare. Siamo nel nuovo secolo, adesso. L'utilizzo della magitech è più comune che mai, i suoi costi non sono mai stati così bassi, e la reperibilità di questi armamenti non è mai stata così elevata. Gli imperi continentali mandano avanti costosi programmi di ricerca militare, enormi complessi industriali producono in larga scala i risultati di queste ricerche con i quali sta venendo addestrata una nuova generazione di comandanti militari insofferente alle antiche "leggi della guerra". Nel frattempo, nuovi mezzi di comunicazione e di informazione mai visti prima sembrano diffondere pericolose ideologie bellicose, attirando sempre più giovani uomini e donne nell'industria bellica.

C'è chi teme che possa scoppiare una guerra, da qui a poco. Una guerra diversa: industriale, totale, mondiale. E se questa guerra verrà combattuta con queste nuove, terribili scoperte, possiamo stare certi che il mondo ne uscirà cambiato per sempre.

Modificato da Plettro
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I Senzapatria

Il nascere di nuove visioni di governo, esemplificate dalla Repubblica di Kydonia e dalla Confederazione Issarica, ha dato nuova linfa a idee politiche relegate, fino a pochi decenni fa, ai circoli culturali illegali e a società segrete definite come facinorose dai vari Stati mondiali. 

Negli ultimi cinque anni, tuttavia, è stato tutto un affiorare di pamphlet politici, di comizi improvvisati e di assembramenti non autorizzati, in cui circolano concetti mai visti, come quello di voto libero e universale, legislazioni liberali e sciopero. 

Se già questo è visto con preoccupazione dal potere consolidato, l'apoteosi della minaccia è rappresentato da un recente "non-gruppo" di rivoluzionari armati, che si definiscono "I Senzapatria".

Il loro ideale è quello di una popolazione mondiale priva di qualsiasi forma di controllo governativo e di qualsiasi forma statale, nella convinzione che gli uomini e le donne siano naturalmente portati a regolarsi, quando posti in uno stato di libertà "naturale".

Per ottenere ciò, i Senzapatria sono disposti a ricorrere a qualsiasi forma di dissenso, apartire dai gruppetti di resistenza che predicano la loro ideologia, per arrivare fino ad attentati, rivolte e omicidi. 

Nonostante la dichiarata mancanza di una organizzazione centralizzata - che sarebbe considerata contraria alla visione politica dei Senzapatria-, pare che tutto parta e ruoti attorno agli scritti del filosofo kydoniano Selenius Ager, entrato in clandestinità quindici anni fa, dopo una breve carriera accademica. 

Un altro mistero è legato a chi finanzi tutte le complesse attività e mantenga la ampia - ma lasca - rete di contatti, che suggerisce una capillare infrastruttura, invisibile e internazionale. Inoltre, i Senzapatria paiono essere in grado di impiegare armi militari ed esplosivi, a dimostrazione sia di competenza bellica, sia di una preoccupante capacità di rifornirsi ben oltre gli standard delle organizzazioni criminali o sovversive.


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