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La piaga delle Empuse

Si narra che un tempo la città di Lamia fosse una delle poche colonie “pacifiche” della Necrarchia nella zona dell’oranato, pronto al commercio ed alla diplomazia. La governava una donna dalla bellezza eterea e sconvolgente, Empuse, capace si narra di asservire chiunque la guardasse. Alcuni dicevano adorasse Hecate, altri che come ogni persona adorasse gli olimpici.
Non le servì.

Un esercito invase la città di Lamia, i suoi abitanti vennero uccisi e la regina, indomita, venne stuprata in un tempio ( alcuni dicono di Artemide, altri dicono di Apollo, alcuni sussurrano Efesto).

Da li a breve, la città dell’Oranato vicina a Lamia venne colpita da una misteriosa pestilenza e gli infetti portati in una piccola isoletta all’interno di un lago. Una notte un incendio si sviluppò nel convitto dove gli infetti ed i dottori si trovarono. I soccorritori giungero ad aiutare, trovando solo cadaveri…e mostri succhiatori di sangue. Fra di loro, la bellissima Empuse cercava chi le avesse fatto del male, circondata da servi e servitrici più potenti dell’orda di succhiasangue tetra fusiine fra cimici e zanzare ed esseri umani. Venne chiamato l’esercito e l’intera zona bombardata con la magitech. 
Di Empuse si perse le tracce, morta nei roghi della magitech, ma un anno ed un giorno dopo la caserma che aveva bombardato la zona venne trovata completamente deserta, soltanto gli abiti a terra.

Se Empusa sia viva, nessuno lo sa. Ma le creature nate dal suo sangue, i basileus simili a lei, spiriti in guida di succhiatori di sangue animati dalla vendetta ed i parassiti che li seguono hanno iniziato ad infestare il mondo. Ed in molti eserciti hanno iniziato a guardare a questa maledizione come ad una benedizione, specialmente se fra le loro fila nasce un basileus…



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