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[Elayne] - Una Libertà tanto agognata (Falki)


Elayne

Messaggio consigliato

Inviato

"Io non posso portare tutti e due, oggi ho bisogno di far venire Alassra con me. Quindi possiamo dividerci in due gruppi. Io ed un altro andremo di nuovo a leggere il libro, mentre il terzo cercherà un contatto con il Falkovniani. Infondo il tempo stringe e bisogna fare in fretta"


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Inviato

"ah non li avevo visti"

detto ciò Bolar tornò in forma nanica ed entrò nel casolare.

Si chiuse dietro la porta e si avvicinò alle varie imposta chiudendole una ad una tutte.

Lentamente si diresse verso la stanza con gli uomini. Osservò da sotto l'uscio la quantità di luce nella stanza.

Opzione 1( se la stanza è buia):

Vista l'oscurità presente spalancò la porta lanciandosi verso l'uomo più vicino a lui cercando di immobilizzarlo abbracciandolo e ficcandogli i denti nel collo

Opzione 2(se nella stanza c'è un pò di luce):

in forma di gas bolar entrò nella camera dove riassunse il suo aspetto. Oscurò a finestra e quindi, al buio, si lanciò verso l'uomo più vicino a lui addentandolo al collo

Spoiler:  

Muoversi sil: +9

Inviato

Neena entrò di scatto chiudendo la porta di scatto mentre passava. Si avventò subito sull'uomo al cui fianco del letto aveva visto la spada e la allontanò con un calcio.

Inviato

@ Neena e Bolar

L'attacco, fulmineo, di Neena coglie di sorpresa, nel sonno, l'uomo, che si sveglia con un urlo (strozzato) di terrore, gli occhi spalancati.

Ma la guardia nera ha già l'uomo nelle sue mani, e le proprie labbra sul collo, e beve già avvidamente il suo sangue.

L'uomo cerca di dimenarsi, ma i suoi tentativi non sono distanti, in efficacia, a quelli di un pesce nella bocca di un orso.

Negli altri due letti, la gente si sta svegliando, il pensiero ancora annebbiato dal sonno.

Ma Bolar è già su uno di loro, che soccombe alla sua presa.

Inviato

Neena sbattè l'uomo al muro subito dopo aver bevuto il suo primo sangue, quello più caldo, dalle vene del collo. Salì poi sul letto dopo aver assestato un pugno sul volto dell'uomo, e da lì osservò solo per pochi attimi la situazione, prima di lanciarsi sull'uomo ancora, e per poco, non morso.

Inviato

@ Neena e Bolar

Neena tramortisce (o uccide ?) l'uomo con le sue azioni, e, vedendolo immobile, si butta sull'ultimo rimasto...

"Gnnneeehh..." mormora mentre cerca di svegliare i suoi sensi.

Il peso della guardia nera lo inchioda al letto.

Apre gli occhi, ma è difficile capire se vede il viso di Neena o meno, in quanto, con la rapidità di un falco, ha già i propri canini nella gola dell'uomo, che alza un braccio in unico segno di protesta.

Sentite dentro di voi, mentre prosciugate le vostre prede, la vostra forza.

Nessuno viene a disturbarvi.

E una volta sazziati, osservate l'ultimo uomo.

Capite che è morto.

Inviato

Neena rimase assorta a guardare la scena di morte, sangue e perdizione.

*e tutto questo, per soddisfare la mia fame... ma... mi sentivo sazia già in città... non è fame...*

Non era fame, era... Piacere... Anzi, gusto... Provava soddisfazione...

*vedo questi corpi morti... e mi sento bene... sì...*

Esplose in una fragorosa risata. Diabolica.

Inviato

Ilnano sorrise all'umana.comprendeva le sue emozioni

*abbiamo fatto proprio la scelta giusta*

si rivolse poi all'umana

"ho fatto bene a farti prendere da Thesselar eh??"

guardò fuori.

era presto

"continuiamo per fattorie o cosa??"

Inviato

"Bolar, ho ancora un padrone, se per te è stare bene... Ma è l'unico che mi abbia dato così tanto potere, finora... Ti dispiace se alla prossima fattoria ci arriviamo a piedi? Vorrei raccontarti una cosa..." disse Neena mentre si riassettava.

Inviato

*Mh? è la prima volta che mi vuole raccontare qualcosa*

il nano la guardò palesemente curioso

"Certo Neena, non c'è problema. dovrei averne vista qualche d'una qui intorno"

detto questo uscì dalla casa e si mosse nella direzione in cui ricordava qualche casolare

Inviato

Uscirono insieme, chiudendosi la porta alle spalle. Neena continuò a restare zitta, assorta nei suoi pensieri, finchè Bolar grugnì: "Neena, avevi detto di volermi parlare, quanto altro vuoi aspettare?"

"Bolar... Da quando Grazz't entrò nelle nostre vite, io non ho più visto la libertà. Per te è lo stesso. Dalle grinfie del demone alle mani del Lich. E ogni volta qualcosa ci viene dato, qualche potenzialità in più, in cambio della nostra libertà... Ma..." si fermò, mettendo una mano sulla spalla del nano, "hai mai pensato a quando tutto questo finirà? Hai mai pensato a quando finalmente avremo ripagato tutti i nostri debiti? Quando soddisferemo il Lich tanto da farci lasciare liberi?"

Osservò la faccia stranita del nano per qualche secondo. Girandosi, riprese: "La nostra esistenza non terminerà mai. Cosa faremo, quando avremo finalmente il destino completamente affidato al nostro libero arbitrio? Ci hai mai pensato?"

"Io ho grandi ambizioni. La vita è stata troppo avara di potere personale con me; conosciuta, stimata, ammirata per le mie abilità, ma in realtà sempre una marionetta manovrata dai lacci di qualcuno più potente di me. Non voglio, non voglio più! Voglio che sia io a regnare, e non più essere suddita".

Si riavvicinò a lui, chinandosi sulle ginocchia fino a che il suo viso non fu alla stessa altezza di quello del nano. "Voglio diventare una divinità, Bolar. E voglio che tu sia con me". Sorrise all'espressione stupita del nano; "Voglio che i nostri nomi facciano tremare i piani quando vengono pronunciati. Voglio schiere di sgherri che preferirebbero togliersi la vita piuttosto che dar motivo di una nostra contraddizione. Voglio che i piani d'esistenza stessi soggiaciano al nostro volere".

Si allontanò un pò. "Ovviamente hai tutto il tempo per pensare a queste parole. Quando avrai delle risposte schiette e sincere, mi parlerai. Non prima. Non prima, Bolar".

Inviato

N.B:

Uscirono insieme, chiudendosi la porta alle spalle. Neena continuò a restare zitta, assorta nei suoi pensieri, finchè Bolar grugnì: "Donna, avevi detto di volermi parlare, quanto altro vuoi aspettare?"

Al Posto di "Donna" metti "Neena".

Prima ti ho chiamata così per un motivo.

______________________________________________________________________________________________________

Il nano osservò Neena per tutta la durata del discorso. La sua espressione andava dalla semplice curiosità alla sorpresa per le parole.

Non disse assolutamente nulla alla fine del discorso di Neena. Solo un sorrisetto gli si dipinse sulla faccia. Ma non la solita smorfia sadica, era qualcosa di diverso. Di indecifrabile

Ad un punto guardò di nuovo l'umana

"Su una cosa staiattenta: siamo potentissimi. Ma Thessalar ancora di più. Non vorrei fosse in grado di captare i nostri pensieri."

Riflettè un secondo

"Se ti sembra una situazione critica fai così: pensa al sangue. Vista la nostra nuova non-vita dovrebbe essere semplice riempire il nostro cervello con quell'unico pensiero no?"

*non te l'aspettavi questa vero??*

Sorrise quindi all'umana e riprese a incamminarsi per il bosco

Inviato

"Mi trovo più a mio agio tra le rovine di un sotterraneo che a parlare a tu per tu con Sofka e i suoi simili... Arkanes non l'ha combattuta quindi credo sia il più indicato a trovare un contatto.

Troviamoci all'ora di pranzo o se non riusciamo a trovarci, all'ora di cena alla vecchia bancherella delle mele, a meno che non abbiate dei mezzi magici per comunicare."

Vanshoon guardò il mago e il druido per assicurarsi che fossero d'accordo.

"Se non avete altro da aggiungere, direi che possiamo muoverci... Come hai intenzione di farci arrivare là, druido?"

Inviato

"Ci sposteremo in forma di nebbia, da quanto ricordo potremo attraversare quasi tutto il complesso in quella forma. Devo dire che non mi dispiacerà che mi accompagni, in fondo potrebbero starci ancora delle trappole. Poi è vero che Arkanes non ha avuto dei contatti con Sofka e quindi avrà meno difficoltà di noi a stringere un'alleanza temporanea."

detto questo fatto un lungo fischio per richiamare la lupa

*infondo Arkanes è un mago e se crediamo ai luoghi comuni di solito i maghi sono intelligenti, sono avventati ma almeno sono intelligenti*

e quando arriva Alassra le salta in sella

"Vanshoon poggia la mano sulla pelliccia della lupa, quando saremo in forma di nebbia se dobbiamo comunicare non potendo parlare useremo proprio le caratteristiche della nebbia, con un pò di sforzo dovresti riuscire ad assumere la forma delle lettere dell'alfabero e riuscire a comporre delle frasi."

detto questo mi volto verso Arkanes per vedere se ha qualcosa da aggiungere

Inviato

"Certo Bolar, anche se non ho detto nulla per cui Thessalar debba esser preoccupato. Parlavo di quando avremo finito di essere suoi sottoposti. Sarà un futuro non molto vicino, lo so, ma... Cos'è il tempo ormai per noi? Nulla, eheheheh"

Inviato

"Non possiamo tornare temporaneamente a forma umana senza che l'incantesimo finisca per comunicare? Ad ogni modo sono pronto..."

*...e potrei stupirti con la mia padronanza dell'ombra, se dovremo comunicare.

Shah, entra nello zaino, stiamo per diventare aria*

Il figlio delle ombre toccò la lupa come Surth aveva detto, ed era pronto alla trasformazione.

Inviato

@ Neena e Bolar

Mentre discutete, vi avvicinate ad un altra fattoria.

La notte è inoltrata, e secondo voi, sarà l'ultima fermata che potrete fare prima di tornarvene a "casa".

Anche quest'altra fattoria è di recente costruzione, è evidente. E la struttura sembra identica, in tutto e per tutto, alla precedente.

L'unica differenza sono le imposte, tutte chiuse.

Inviato

Spoiler:  
se arkanes dice che va bene per lui va questo post, se no edito

una volta ricevuto l'assenso da Arkanes faccio cenno a Vanshoon di poggiare la mano

"Vanshoon mi ricordo più o meno dove si deve trovare la zona, poi ci muoveremo per cercare meglio, se devi dirmi qualcosa concentrati e prendi la forma di una frase. Ora si parte"

e detto questo comincio la preghiera che ci trasforma in vento

"Come la brezza la nebbia porta, l'essenza muta in gas. Trasformazione!"

Spoiler:  
forse fa un pò power ranger ma volevo scrivere una formula magica

una volta presa la forma di nebbia faccio mente locale sulla mappa vista ieri e mi dirigo verso il posto in cui ci dovrebbero stare le grotte che portano al sottosuolo

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