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Inviato

"Viviamo tutta la nostra vita rinchiusi nelle città, dietro le barriere, pregando che non cedano. Sono stanco di avere paura! Di quello che si muove fuori, di quello che si muove dentro!"

Un coro di approvazione si solleva dagli astanti. Chiaramente la visione di Tedd è condivisa.

"I vecchi hanno tutto il potere! Pensano solo come non perderlo, solo come far soldi!" aggiunge un'altra voce, nel mucchio.

Altri mormorii di approvazione. E ancora:

"perché dobbiamo farci il culo per l'Imperatore? Chi lo ha mai visto? Gliene frega niente di noi?"

"Ho sentito che è immortale! Perciò non è neanche umano, ma un mostro come quelli oltre le barriere!"

"Magari è lui che ha mandato in frantumi il sole! E ora ci tiene tutti prigionieri!"

Questo è il tono di tutte le risposte.

"Non so ancora cosa darei", ammette Tedd quando le grida si placano, "ma se la Luna Nuova può veramente rendermi libero e forte, farò la mia parte" 

 

Talitha

Spoiler

Osservando gli astanti capisci che questi giovani sono pietre grezze. Sta a te molarli in diamanti pronti a tagliare al tuo comando. Devi organizzare il culto, fare in modo che le persone vedano il potere del Re Arso. Solo allora inizieranno a credere veramente. E saranno tuoi.

 


Inviato

Danil Koskov

"E' esattamente di questo che la banda ha bisogno. Forse ho giudicato troppo in fretta il club del libro di Talitha"  penso compiaciuto. Stringo la mano di Tedd e appoggio l'altra sulla sua spalla in segno di approvazione. Mi volto verso la platea e dico "Vi garantisco riusciremo ad ottenere grandi cose. Guidati dal Re Arso ci riprenderemo tutto ciò che questa città ha tolto ad ognuno di noi!" cercando di accendere l'entusiasmo dei presenti e concludendo il mio intervento.

Scambio uno sguardo d'intesa con Talitha e lascio il palco.

Inviato

Mi alzo compiaciuta, guardo tutti i presenti e salgo sul palco per avvicinarmi a Danil.

”BASTA COSÌ! SCIOGLIETE LE RIGHE, SONO SICURA CHE OGNUNO DI VOI ABBIA COMPRESO L’IMPORTANZA DELL’ESSERCI, QUINDI BANDO ALLE CIANCE E SE QUALCUNO HA QUALCOSA DA DIRCI, LO FARÀ PRIVATAMENTE!”

Allo skov: “Un buon punto da cui ripartire, Mano del Re Arso. Vieni, ti condurrò presso la mia stanza, dobbiamo prendere decisioni importanti.”

Gli faccio cenno di seguirmi per andare nei camerini a preparare la nostra prossima mossa.

Inviato

Danil Koskov

"Bene, negli occhi di alcuni di loro c'è il fervore che speravo. C'è ancora molto da lavorare prima che siano all'altezza ma hanno del potenziale. Se le cose vanno per il verso giusto questo può essere l'inizio di qualcosa di grande", penso scendendo uscendo palcoscenico attraverso le quinte per seguire Talitha nel suo camerino.

 

Inviato

Camminando prima di arrivare al camerino: "Dunque? Ti starai già facendo un'idea... Avevamo bisogno di un luogo come questo per poter cominciare il tutto. Non è stato facile, il costo è stato alto. Ma ora... Con te, possiamo riprendere il terreno perso! So già da dove partire... La mia è una cerca. Ma dimmi, skov... Lui cosa ti ha detto durante tutto questo tempo? Ha più parlato... Con te?" Mi fermo davanti alla porta della mia stanza, guardandomi le spalle... E poi Danil con aria incuriosita.

Inviato

"Da quando abbiamo scioloto la banda non ho più avuto alcun contatto con lui", dico accendendo una sigaretta poi aggiungo: "Suppongo faccia tutto parte di un piano più grande di noi, di cui conosciamo le poche battute che siamo chiamati a declamare".

"Che cosa dovremmo cercare esattamente? Il culto langue e le fiamme del Re Arso si consumano lentamente, avremmo bisogno di nuovi seguaci". Osservo Talitha guardarsi di spalle anche nei pressi del suo camerino e non posso che apprezzare i suoi modi cauti.

"Comunque sia lascio a te segliere la nostra prossima mossa. Abbiamo bisogno di mostrare al resto della banda che adesso facciamo sul serio e devo individuare tra i nostri qualcuno di cui fidarmi, che sia capace di gestire piccoli lavoretti in fretta e in modo pulito" dico, spingendo la porta del camerino.

Inviato

Apro velocemente la porta del camerino con la mia chiave, per poi lasciare la porta aperta e permettere a Danil di entrare. Una volta dentro, riprendo la chiave, entro anche io e chiudo la porta, rimanendo qualche attimo dietro la porta, rivolta ad essa. Volgendomi verso lui: "Alcuni... Alcuni fra i migliori sono ancora in prigione a scontare una pena per un passo falso. E quindi nel frattempo ti dico cosa stiamo cercando, affinché la sua volontà venga soddisfatta: sono sulle tracce di una reliquia ma non sarà facile recuperarla. Forse servono proprio persone fidate, perché sia prezzo che ricompensa potrebbero essere molto alti. Sarà il caso di infoltire le nostre fila, prima di spingerci così a fondo. Hai idee sul dove recuperare del buon materiale umano? L'università ha dato ciò che hai visto ma la città è grande e altrove potresti avere più piglio di me, sotto alcuni punti di vista."

Faccio cenno di sedersi, nel frattempo mi avvicino ai liquori, che cominciano a scarseggiare: ne apro due bottiglie per riuscire a versare una quantità decente ad entrambi. Prendo i bicchieri con fare lesto e uno lo conduco da Danil, avvicinandoglielo: "Non aspettarti granché ma meglio di niente."

In piedi, difronte a lui, attendo le sue risposte.

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Danil Koskov

Prendo il bicchiere e lo sollevo sopra al capo poi mando giù un sorso. "A chi appartiene la reliquia che cerchiamo? Se si tratta di un culto, potrebbe essere un buon modo per prendere due piccioni con una fava. Dobbiamo colpire con decisione e a viso aperto, in modo da mandare un messaggio ai loro cultisti: devono capire che siamo pericolosi ma che offriamo protezione a chi si mette con noi". Dopo un'altro sorso continuo: "Ovviamente ci faremo dei nemici e, qualora riuscissimo ad reclutare qualche cultista dovremo guardarci da potenziali spie, ma confido che sapremo gestire la situazione".

Inviato

"La reliquia appartiene a noi. È stata reclamata. Ma non è nelle nostre mani... E ho solo una vaga idea di dove possa trovarsi." Scuoto la testa. "Si tratta di qualcosa di grosso, pericoloso." Lo guardo seria: "Con i numeri che abbiamo, non andiamo lontano. E dobbiamo ancora attendere chi sta scontando la pena... Nel frattempo, credo che sia più saggio infoltire le nostre fila, più che mettere bastoni tra le ruote a qualcun altro... Non avremmo molte forze per reagire, nel caso pescassimo dal mazzo la carta sbagliata. È per questo che chiedevo a te, dove andare a recuperare qualcuno che potrebbe fare al caso nostro, evitando l'università. Sei un uomo di mondo... Dopo tutto. E sicuramente hai qualche amico." Abbozzo un vago sorriso.

Inviato

Danil Koskov

@Mezzanotte

Spoiler

Posso sfruttare i miei contatti all'interno dei rivoluzionari Skovlanesi per trovare qualche recluta? Magari anche interagendo con Mercy (che potrebbe chiedermi qualcosa in cambio).

 

Inviato

Danil Koskov

"Da quando ho lasciato la banda molti amici mi hanno voltato le spalle" dico cupo, poi aggiungo: "anche all'interno dei rivoluzionari Skovlanesi"

"Posso provare a chiedere qualche favore, ma potrebbe richiedere un prezzo che non siamo disposti a pagare..."

"Ho bisogno di parlare con un contatto. Tornerò qui, tra qualche ora. Nel frattempo, in caso la mia negoziazione dovesse fallire, definisci la nostra prossima mossa."

Inviato

"Ci vogliono adepti, non alleati. Il culto ha bisogno di crescere." Sottovoce, avvicinandomi: "Setarra ha noi, di cui potersi fidare. E anche noi abbiamo bisogno di qualcuno. Non possiamo fare tutto da soli, soprattutto quando dovremo menare le mani." Mi allontano in direzione del balconcino, guardando nella direzione della platea.

"C'è bisogno di qualcuno alle tue dipendenze, che compia la volontà del Re Arso. Per questo compito, non servono studenti. Servono uomini come te."

Attendo che esca, osservandolo da dove mi trovo.

 

Inviato (modificato)

Danil Koskov

Bevo un'ultimo sorso e annuisco alle parole di Talitha. "Farò del mio meglio, con le poche risorse che ho attualmente", aggiungo realista prima di congedarmi. Lascio il teatro per dirigermi a Coalridge, nella fabbrica abbandonata: uno dei luoghi di ritrovo degli Skov.

Cerco di individuare tra i presenti facce conosciute e di ottenere informazioni su che ne e' stato degli uomini che mi hanno accompagnato nella spedizione a Charterhall guidati da Tibbs lo Scemo.

@Mezzanotte

Spoiler

Non ho trovato molte informazioni sui luoghi dei rifugiati skovlanesi sul manuale, per cui ho buttato giu' la fabbrica abbandonata. Sentiti libero di modificare se non ti torna.

 

Modificato da Knefröd
Inviato (modificato)

Danil Koskov

Spoiler

La Fabbrica Abbandonata una volta produceva cavi compositi per gli apparati fulminanti con il rame estratto dalle vecchie miniere di Coalridge, proprio sotto i vostri piedi.

Le enormi macchine di filatura e torsione dei cavi -prodigi della fulminotecnica alchemica- erano alimentate dall'energia dei morti stessi.

Oggi si preferisce il plasma raffinato dal sangue dei Leviatani, perché considerato più stabile.

Una serie di incidenti e misteriosi scoppi, ed incendi, causarono la chiusura della fabbrica, anni fa. Le Strangford preferirono chiuderla e costruirne un'altra altrove, più moderna, con la nuova e più affidabile tecnologia.

Forse alla scelta contribuì la fama di luogo infestato che la struttura, dopo tante tragiche morti sul lavoro, si era guadagnata. Oggi la maggior parte dei cittadini di Duskvol se ne tiene alla larga. Perfino i Guardiani di Spiriti sembrano ignorarla, e questo l'ha resa il ritrovo perfetto per gli Skov più ribelli, braccati dalla Giacche Blu e dalle squadracce dei Padroni.

è un luogo in cui ti senti a casa, Danil. Dove il tuo nome e le imprese della Guerra valgono ancora qualcosa.

Vieni accolto come un fratello, da quella corte dei miracoli disperata eppure ostinatamente orgogliosa che sono i reduci skovolanesi. La maggior parte di loro fa vita grama, conduce una esistenza durissima. Rubano per sopravvivere o si spaccano la schiena e muoiono nelle miniere, nelle fabbriche. 

Alcuni skov si arruolano nelle bande ma i più rimangono ostinatamente indipendenti e facili prede del crimine maggiormente organizzato.

Ulf Ironborn, tostissimo reduce di guerra (come te del testo) che sta faticosamente cercando di organizzare i reduci per opporsi alla bande akorosiane che li incalzano da ogni parte, ti viene incontro e ti abbraccia calorosamente fendendo la piccola folla che ti si è formata attorno appena la notizia del tuo arrivo si è diffusa.

Lo conosci bene. Avete combattuto fianco a fianco in più di una battaglia, durante la Guerra dell'Unità. Conosci lui e molti degli altri presenti (scorgi una dozzina di facce conosciute).

"Dani, fratello" la voce di Ulf è bassa, potente, sovrasta tutte le altre.

"Ti credevamo catturato o peggio, morto. Le Giubbe ti danno la caccia. Certo, la danno a tutti noi, ma sembra che la tua testa ora abbia un certo valore lì fuori. Cosa hai combinato?" 

 

Modificato da Mezzanotte
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Inviato

Uscito Danil, mi verso un altro goccio di alcool e sedendomi, lo scruto rimuginando su tutto quello che è accaduto alla biblioteca. Ho la fronte corrucciata, lo sguardo perso nei pensieri.

Una associazione studentesca con la passione per l’occulto…

  • 2 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Mi alzo, vado alla porta e la chiudo. Torno a sedermi. 

Dopo qualche minuto in cui sono rimasta assorta, pulisco il tavolino davanti al sofà, dagli oggetti che sono appoggiati su di esso. È un tavolino ramato, arzigogolato, di buon gusto ma retrò. Il piano è uno specchio, in discrete condizioni, dove è possibile specchiarsi senza troppi problemi.

Chiudo gli occhi, concentrandomi su di esso. Li riapro, cercando una candela ed i fiammiferi. Mi alzo con gesti lenti, prendo la candela, la pulisco dalla cera in eccesso, la porto alla fronte e la contemplo per qualche istante, come a benedirla. Poi prendo i fiammiferi, ne prendo uno abbastanza lungo e me lo passo tra le mani, sfregandolo tra i palmi, dopodiché appoggio tutto davanti al sofà ed indosso la mia maschera da sussurro, sedendomi nuovamente, in una sorta di rito che sta prendendo sempre più forma.

Accendo la candela dopo un bel sospiro, con la mente è come se mi tuffassi di testa sul tavolino ed in quello che sembra essere stato un attimo, mi sento in armonizzazione con il Teatro Etereo; sottovoce, in un sussurro: “oh, spiriti, rispondete alla mia chiamata. So che abitate questo luogo quanto me. Ho bisogno di voi, palesatevi alla mia percezione. Ho un compito per qualcuno scaltro, che sappia origliare i bisbigli dei vivi. Se mi aiuterete, cercherò un modo a mia volta per aiutarvi, se lo gradite. Il Teatro Etereo appartiene anche a voi. È tempo di fare conoscenza.”

Apro gli occhi, tenendo sotto occhio l’oscillazione della fiamma riflessa nello specchio. Se dovesse palesarsi qualcosa, dovrei riuscire a scorgerne la forma attraverso di esso, grazie ai miei poteri e alla mia maschera.

@Mezzanotte

Spoiler

Armonizzare con 2d6. Non accetto il patto e non mi spingo al limite.

 

Modificato da Maiden
Inviato

La fiamma trema in modo innaturale e di colpo tutta la luce della stanza sembra essere risucchiata in un buco nero. Uno degli inquilini senza pace del Teatro risponde alla tua chiamata. La figura diafana ha solo vagamente una forma umana e vortica attorno alla candela. Gli ordini di spiare Roren e riferire. L'ectoplasma vibra, poi sparisce attraversando il muro.

Tu ti senti improvvisamente molto debole. A quanto pare i tuoi poteri hanno un costo.

Quando poi l'entità torna da te ti sussurra poche, sibilline, parole prima di dissolversi.  

Ragazza con uomo blu.

Spoiler

ti do +1d perché usi la maschera. Posizione controllata.

segni 3, 4, 1. Successo parziale con complicazione minore (debolezza: non ha effetto in gioco a meno che tu non voglia ruolarlo come complicazione, ma finché non spendi downtime per riprenderti ti consuma uno slot salute).

 

Inviato

Sto cercando di mantenere la concentrazione, per non strappare troppo rapidamente il contatto, anche se la prima cosa che vorrei fare è uscire dal balconcino e urlare il nome di Roren a squarciagola.

La fatica che provo però mi fa pensare e no, non può essere così. Devo vedere con i miei occhi.

Non posso credere che una giacca blu sia a stretto contatto con qualcuno di noi. Con Roren, poi.

Respiro lentamente, cercando di riprendermi. Apro gli occhi sul mondo ordinario.

Quale promessa potrebbe esserle stata fatta?

Tolgo la maschera, la tengo tra le mani, appoggiata sulle cosce.

Potrebbe esserci stato il suo zampino nell’arresto degli altri?

[Continua nel prossimo post]

 

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