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Capitolo 4. La caverna dell'onda tonante


Ozilfighetto

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Galad (Limdor)

Tempio di Dumathoin

Galad raccoglie tutti i pugnali e le spade corte, una delle quali la sistema alla cintura al posto del pugnale che va' su una gamba. Raccoglie anche la faretra e la pergamena magica, decidendo poi di controllarne il contenuto, mettendo tutto nello zaino.

Controlla meglio i documenti per un po' di tempo, infine arrotola la mappa e la conserva.

Potrebbe essere utile per uscire da questa caverna pensa.

Infine, raggiunge Kvar per informarlo di cosa ha trovato, poi mette a sedere i prigionieri e facendo un cenno all'alleato per fargli capire le sue intenzioni li apostrofa: Bene bene, ci rivediamo vecchio bastone... e tu invece, Ragno nero? mentre gli parla comincia a giocherellare con un coltello.

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Kvar

Raccoglie l'oggetto prezioso di bastone di vetro e la chiave di pietra, avvisando sia Gundren che Galad. Quando i due prigionieri sono seduti e svegli interviene rompendo gli indugi:

La farò semplice e breve. Entrambi meritare di morire per quanto avete fatto a noi, alla comunità dei nani e a Phandalin. Non mi piace torturare la gente e non mi piace perdere tempo per cui se non rispondete alle domande oppure ho il sentore che ci state prendendo in giro ammazzerò uno di voi ... voglio proprio vedere se l'altro non parla...

Estrae una moneta in modo teatrale e la lancia in alto rotolandola e raccogliendola nella mano sinistra.

Testa per bastone di vetro, croce per il drow... Vediamo chi devo uccidere prima.

Apre il palmo della mano ed esclama!

Non è proprio il tuo giorno fortunato... - Dice rivolgendosi al ragno nero. Infine fa cenno a Galad di cominciare a interrogarli

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DM

Tempio di Dumathoin

I due prigionieri lentamente riprendono coscienza, con un'enorme stanchezza in corpo, in bilico tra la vita e la morte.

C-come avete fatto ad arrivare fin qui? Gli scheletri, i bugbear, i ghoul, e pure le mie guardie drow...

Sono un uomo diplomatico. Solo io posso mettere fine alla maledizione che ha risvegliato i cadaveri della miniera. Ma dovrete liberarmi. Sono disposto a fare qualsiasi cosa, salvate me.

Le parole di Ragno nero suonano abbastanza convincenti, e Bastone di Vetro replica.

No. Liberate me. Giuro che non darò più fastidio a nessuno. Ho fatto parte dell'alleanza dei lord per anni, tornerò a fare il bene per la mia comunità... Ero solo schiavo del potere di Ragno Nero...

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Kvar 

Fa roteare la spada due volte sopra la testa e poi affonda verso il terreno  sfiorando la testa del drow

Questo è l'ultimo avvertimento! Fate silenzio e rispondete alle domande invece di parlare a vanvera. Cosa credete di fare? Pensate di poter davvero negoziare o chiedere qualcosa? Dimostrate con i fatti di meritare ancora di vivere invece di fare delle promesse...

Allunga l'indice verso i prigionieri:  Forse prima mi sono spiegato male... Ultimo avvertimento. Chiaro?

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Galad (Limdor)

Tempio di Dumathoin

Ascolta il dialogo fra i prigionieri e Kvar, quando gli viene un'idea. Si avvicina a bastone di vetro, lo indica col coltello e guarda il Drow: Ti chiedi come abbiamo fatto ad arrivare fino a qui? Va bene, è ora di smetterla con questa sceneggiata.

Spero che il ragazzone e Gundren capiscano cosa sto facendo pensa mentre continua.

Abbiamo avuto una mano dall'interno. Lui asserisce sfiorando col pugnale l'uomo ci ha dato delle dritte prima di scappare dal suo nascondiglio giorni fa, che poi ha fatto esplodere. Altrimenti non saremmo riusciti ad arrivare fino a qui. Che hai da dire Ragno nero?

Spoiler

Inganno +6

 

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DM

Tempio di Dumathoin

L-lurido bastone di vetro! Mi hai tradito?? Sapevo che non potevo fidarmi di te... bastava così poco... Una volta messa in azione la forgia mi sarei sbarazzato di te. Lurido umano.

No, ti giuro che non ho fatto nulla di tutto ciò, stanno mentendo!

Sporco traditore, stai in silenzio. Ammazzatelo pure... Quanto a me, potrei avere informazioni sulla forgia che nemmeno voi conoscete...

Gundren si avvicina per parlarvi all'orecchio. Non credetegli, io so ciò che basta per farla funzionare. Decidete cosa farne di lui, ma non è essenziale. Bisogna solamente capire dove si trova mio fratello...

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Galad (Limdor)

Tempio di Dumathoin

Ascolta Gundren, poi guarda il drow E perché dovremmo ammazzare l'uomo e tenere te in vita? Potremmo lasciarvi uccidere a vicenda e scommettere su chi rimane, sarebbe molto più divertente! Due maghi senza armi nè incantesimi, chissà chi la spunterebbe... Comunque, abbiamo di meglio da fare, perciò per ora restate entrambi qui e... prende due pezzi di stoffa che trova in giro, poi li imbavaglia ... in silenzio! Con gli incantatori non si sa mai. Kvar, questi due non ci servono a niente, poi li portiamo alle autorità, anzi li porterei a Phandalin che magari si vendicano un po'. Occupiamoci di altro.

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Kvar

Miserabili fino alla fine...

Dice rivolgendosi ai prigionieri.

Cerchiamo tuo fratello nei posti dove non siamo stati, Gundren. Forse Galad ha trovato qualcosa di utile. Inoltre c'è qualcosa di potenzialmente rilevante da aprire con questa chiave di pietra.

Senza quei due fra i piedi dovremmo essere abbastanza tranquilli...

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  • 4 settimane dopo...

DM

Dopo una lunga ricerca, il momento tanto atteso è finalmente giunto: dietro una porta segreta, nascosta dietro la scrivania nel tempio antico, trovate Nundro, il fratello di Gundren. Il suo volto, segnato da giorni di prigionia, si illumina di gioia e sollievo nel vedervi. I saluti sono calorosi, e la tensione accumulata si scioglie in abbracci sinceri. Nundro è stanco, affamato e provato, ma la determinazione che lo ha tenuto in vita non è stata scalfita. Dopo aver condiviso un pasto frugale e qualche parola di conforto, il nano si rialza, estraendo con mani tremanti i due smeraldi che aveva custodito gelosamente.

Nundro inserisce le due gemme nelle cavità degli occhi della maestosa statua che domina la sala. Quello che accade subito dopo è qualcosa che nessuno di voi avrebbe mai potuto immaginare. Un tremore inizia a percorrere la montagna, e un ruggito sordo si diffonde nelle viscere della terra. La miniera torna improvvisamente a vivere. I macchinari nelle altre stanze, ricoperti di polvere e ruggine, cominciano a muoversi, riavviati dall’antica magia che aveva riposato per secoli. Le pareti vibrano al ritmo di questo nuovo battito, e voi siete testimoni di un miracolo che sfida ogni logica e comprensione.

Sebbene ci vorranno mesi prima che la produzione di oggetti magici torni a pieno regime, Gundren e Nundro non perdono tempo. I due fratelli, uniti più che mai, sono già al lavoro, dirigendo con maestria la ripresa delle attività. Ma non dimenticano chi li ha aiutati in questa impresa straordinaria:

Ragazzi, senza di voi non ce l'avrei fatta. Siete stati davvero valorosi, non solo voi due, ma tutti coloro che mi hanno aiutato in questo viaggio. Ed è per questo che vi spetta una grande fetta di questo bottino. Il 30% di tutto il ricavato della miniera (e vi assicuro che sarà moltissimo) andrà alla vostra compagnia, finchè sarete vivi. Dividetevi il compenso come meglio desiderate, e vi auguro una vita di agi e prosperità. Io resterò qui con mio fratello e chiamerò tutti i miei compagni nani. E' arrivato il momento di lavorare! Evviva!

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Tre mesi dopo, a Phandalin, la vita dei nostri eroi ha preso nuove e inaspettate direzioni. Con le tasche gonfie d’oro e la fama che ormai precede il vostro nome, avete scelto cammini diversi, ma ugualmente pieni di soddisfazione. Il vostro nome è ormai leggenda, e le vostre imprese verranno raccontate attorno ai fuochi per molte generazioni a venire. 

Phandalin Geographic Location in Adventures on the Sword Coast | World Anvil

 

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Limdor

Phandalin

Mentre passeggia e guarda il piccolo paesino di Phandalin, ripercorre gli eventi degli ultimi tempi: tre mesi... sono già passati tre mesi da quando abbiamo arrestato quei pazzi, salvato questo paese e la famiglia di Gundren... dannato nano, come si fa a non volergli bene.

Incontra dei bambini che giocano per strada, mentre si dirige alla locanda dove lo aspetta Kvar, gli fa l'occhiolino mentre lo guardano un po' incuriositi: signor Galad! Signor Galad che ha fatto ai capelli? E i baffi?

Volevo cambiare il mio aspetto, ero stufo di quel colore e dei baffi: che ne dite, sto bene?

I bambini gli sorridono, annuiscono e tornano a giocare.

Dopo alcuni metri entra in locanda e vede Kvar al bancone che sta controllando la situazione e chiacchierando con l'oste. Al primo momento lo squadra come se fosse uno sconosciuto, poi dai vestiti lo riconosce e si rilassa.

Kvar, puoi venire un attimo ragazzone? Devo parlarti di una cosa...

I due si allontanano e vanno dietro la locanda, dove nessuno può vederli né sentirli; non dà modo a Kvar di chiedergli niente, esordendo:

Sai non avrei mai pensato che avrei trovato così presto una persona di cui fidarmi abbastanza, ma mi sembra il minimo che io possa fare.

Schioccando le dita scioglie l'incantesimo che stava usando per camuffarsi, aveva i capelli neri, era rasato e il suo volto era un po' più spigoloso: ora invece era biondo, sempre senza barba né baffi, e il suo volto assomigliava di più al solito che aveva, ma non era lo stesso. Per non parlare della punta delle orecchie, che ora aveva lasciato scoperte dai capelli e non erano umane.

Kvar, io sono cresciuto come una spia. Sono stato addestrato a non mostrare mai il mio aspetto, credo in una divinità adeguata allo scopo infatti, e il mio mentore e patrono controlla parecchie cose a Neverwinter. Il mio nome non è Galad, ma Limdor... il nothic ci aveva azzeccato aggiunge ridendo Ti sto dicendo questo perché sono giunto a fidarmi di te, e ti ritengo un amico. Ne abbiamo passate abbastanza insieme, so che ti sto svelando parecchie cose, ma vorrei chiederti un grosso favore... si passa una mano fra i capelli con gesto nervoso.

Modificato da Joe B. A.
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Kvar

Accoglie il suo compagno al solito tavolo della locanda Stonehill, la principale locanda di Phandalin, diventata la sua nuova casa. Dopo aver aiutato Gundren e suo fratello a fare quanto necessario per mettere la miniera di Phandelver a regime, in quei giorni aveva cominciato ad organizzare la milizia locale, completamente cancellata nel momento in cui avevano spazzato via i marchi rossi. quando  Galad si era palesato con una veste completamente differente.

Aveva appena ascoltato il breve racconto senza dire una sola parola mentre le pulsazioni del suo cuore erano aumentate  smisuratamente: il timore di essere stato nuovamente manipolato si era prepotentemente fatto strada martellandogli il cervello

Quello che mi stai dicendo mi far star male. Non vorrai dirmi che sei stato mandato dalla mia famiglia per controllarmi?

Lo scruta per un secondo in silenzio: Ti prego, va avanti e spiegami tutto senza fare giri di parole

 

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Limdor

Phandalin

Nota la preoccupazione sul viso del compagno, perciò assume un tono ancora più dolce: No Kvar, la tua famiglia non c'entra... anzi, direi che per quello che mi hai raccontato meno male che non ne conosco neanche uno.

Si ferma un attimo, si aggiusta i capelli, poi riprende: Semplicemente come ti dicevo sono stato addestrato ad essere una spia, quindi quando ho accettato questo lavoro ho comunque continuato a fare quello che faccio di solito: nessuno conosce la mia identità a parte il mio mentore, il mio padre adottivo che purtroppo non c'è più...  e te ora. É stato anche un modo per mettermi alla prova.

Ripensare al vecchio prete gli metteva nostalgia e malinconia, ma era un racconto per un'altra volta.

Come ti dicevo, ho bisogno di un favore: questo posto è bello, si sta bene, e ora non dobbiamo preoccuparci del denaro. Per ora il mio patrono mi ha lasciato libero, non mi ha affidato incarichi, e quindi vorrei approfittarne per fare una cosa che desidero da tanto: voglio cercare i miei genitori biologici. So che probabilmente non servirà a nulla, ma ho bisogno di sapere qualcosa capisci? Ho amato il mio padre adottivo, sono cresciuto bene grazie a lui, e il mio mentore è stato un'altra ottima figura per me, ma voglio scoprire di più da dove vengo.

Per questo, visto che mi fido di te, e ora non ci sono segreti fra noi, volevo chiederti di accompagnarmi.

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Kvar

Quello che mi dici mi solleva. Per un momento ho tenuto... 

Un sorriso si disegna sul volto ora più rilassato

TI accompagnerò volentieri. Dammi 4/5 giorni per reclutare ancora un paio di guardie cittadine. Non vorrei, al nostro ritorno, trovarmi con altri farabutti a controllare Phandalin.

Sai dove iniziare la ricerca?

Sta per cedere la parola quando aggiunge:

Una spia... Cosa c'era di così importante da spiare? È importante che tu sia onesto con me se vuoi che io continui ad essere la persona che hai conosciuto a cui poter affidare la tua stessa vita

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Limdor

Phandalin

Il mio mentore pensava che Gundren fosse finito in guai seri, ed effettivamente non era molto lontano dal vero: maghi, drow, insomma alla fine abbiamo scoperto che le cose non erano affatto semplici. Però d'altro canto non c'è stato nemmeno chissà che cosa. Forse mi ha mandato apposta perché era la mia prima missione vera senza supporto.

Capisco che non sia facile ascoltare tutto questo, ma non ho motivo di mentirti ora: stando a quello che hai detto, se fossi stato un emissario della tua famiglia non avrei aspettato molto prima di cercare di riportarti a casa. Avevo un altro aspetto e un altro nome, ma alcune delle cose che hai visto di me erano vere, diciamo che Galad è in buona parte Limdor.

Si fa una risatina e guarda lontano verso le montagne.

Purtroppo per quanto riguarda i miei genitori non ho piste, dovrei chiedere al mio boss se ha raggranellato qualche informazione da quando mi conosce. So solo che dovevano essere interessati alla divinità Leira, come lo sono io, anche se io credo anche in Tymora. Quando mi hanno lasciato alla chiesa di Edward in fasce avevo un amuleto della dea Leira con me, niente altro. Ah e so di essere mezz'elfo, ma questo è facile da notare aggiunge facendo una smorfia ironica.

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Kvar

Già! - Esclama ricambiando il sorriso

Allora non ci resta che partire e cercare i tuoi genitori, sperando che nel mentre riesca a dimenticare i miei.

Osserva meglio i lineamenti del suo compagno 

Dovrò abituarmi a questo aspetto oppure conti di viaggiare in incognito?

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Limdor

Phandalin

Che domande! Ovvio che viaggerò in incognito risponde ridacchiando e mettendo una mano sulla spalla del compagno Non hai idea di quanto sia felice! Non si addice ad una spia essere sentimentale, ma non me ne importa. Organizziamo con calma i preparativi, salutiamo tutti e poi destinazione Neverwinter!

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DM

Il sole del primo mattino tingeva il cielo di Phandalin di sfumature dorate, mentre i nostri due prodi avventurieri, Limdor e Kvar, si preparavano a lasciare la cittadina che li aveva visti protagonisti di mille avventure. Le strade, ormai familiari, sembravano più silenziose del solito, come se anche la città stesse trattenendo il respiro per salutare i suoi eroi. I volti degli abitanti, che una volta erano sconosciuti, ora sorridevano con gratitudine e rispetto. Phandalin non sarebbe più stata la stessa senza di loro.

Limdor, con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte, fissava la strada che li avrebbe condotti verso Neverwinter. Kvar, al suo fianco, con una mano sullo spadone, rifletteva sui ricordi di battaglie, risate e sacrifici condivisi. I due compagni si scambiarono uno sguardo complice, carico di rispetto e amicizia. La loro missione qui era conclusa, ma la vita di un avventuriero non conosce mai davvero la fine. Nuove sfide li attendevano, nuovi orizzonti si sarebbero aperti, e il richiamo dell’ignoto li spingeva ancora una volta verso la strada.

Prima di partire, Limdor si voltò per un ultimo sguardo alla cittadina. Le case, la taverna, il vecchio castello diroccato, tutto sembrava così piccolo e al contempo così grande nei loro cuori. Ogni angolo di Phandalin racchiudeva un ricordo di quei giorni difficili ma gloriosi che avevano forgiato non solo la loro leggenda, ma anche la loro amicizia.

Sulla soglia della taverna, Sildar, vecchio compagno di viaggio, alzò una mano in segno di saluto. Gundren e Nundro, ormai maestri indiscussi della miniera, li osservarono da lontano con orgoglio. I due fratelli nani sapevano che il loro futuro, e quello di Phandalin, era sicuro grazie al coraggio di Limdor e Kvar.

"Non è un addio, solo un arrivederci" disse Kvar, con la voce bassa e calma.

"Sì," rispose Limdor con un sorriso malinconico, "Phandalin sarà sempre nei nostri cuori."

Con un ultimo cenno, i due avventurieri girarono le spalle alla città e si incamminarono lungo il sentiero che portava a Neverwinter. Le colline si stagliavano in lontananza, promettendo nuove avventure e misteri da svelare. Il suono dei loro passi si allontanava, e con loro si allontanava una parte di storia, che tuttavia sarebbe rimasta viva nei cuori e nei racconti degli abitanti di Phandalin.

Il vento portò con sé un ultimo saluto, un sussurro quasi impercettibile: "Addio, eroi. Che la vostra strada sia sempre luminosa."

 

 

FINE

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