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Inviata

Tempo addietro avevo cominciato a scrivere una tragedia, che, tuttavia, non ho mai finito. Questa tragedia non ha titolo, ed è scritta seguendo il modello greco, ma senza l'utilizzo di alcuna metrica.

Enjoy.

DRAMATIS PERSONAE:

Primo Interlocutore

Secondo Interlocutore

_______________

ATTO UNICO

PrimoInterloc.:

"Penombra ricca del tramonto,

tu che confondi tutte le forme

che in te si celano,

perchè adombri la via del mio futuro

anche se io già conosco l'esito?

Ecco giunge tristo un'altro,

condannato al mio stesso fato, impietoso"

SecondoInterloc.:

"il mio corpo, freddo e inerme,

sento come precipitare,

rapido quale freccia diritta,

libero da freni verso

la destinazione ultima di

tutti. invincibilmente

dalla gravità si lascia

a vuota tragedia, la mente,

tomba dei miei pensieri.

Temo di aprire gli occhi,

tremo pensando a che potrei vedere

tento di scacciare dal mio cuore

terrore tremendo del rombo sordo

ripetuto, rapido delle raffiche

nelle mie orecchie"

PrimoInteloc.:

"Amico, tanto hai paura del destino

da temere di scrutare ciò che già sai?

tu dici di precipitare,

a che pro tener gli occhi chiusi,

cozzando contro ogni ostacolo,

quando potrestiplanare in contemplazione del cielo

schivando gli ostacoli in serena

rassegnazione al fato?

dacchè tu lo sai bene cosa

ti attende in estremo.

Perchè chiudere gli occhi per non vedere ciò che l'occhio

della mente, sempre aperto,

già da tempo ha fissato?"

SecondoInterloc.:

"Perchè raddoppiare i mali?

e infatti l'aspettativa del male nuoce

allo stesso modo, o forse più

del male stesso. Ogni scampo

è illusione. Avessi un cuore forte

ti chiederei di giungere repentino,

o fato inesorabile"

PrimoInteloc.:

"è come dici, l'aspettativa del male

è dolorosa, certamente, ma ciò

solo per colui il quale alla vista del male

si strugge e getta, inerti, le braccia

sui fianchi. Tu sii saggio, il dolore

scorgendo, prepara il tuo animo

acchè non abbia a subire più

del dovuto. Disponi determinato

in indomabile difesa di te;

lascia che il fato infranga i suoi flutti

addosso a te, e sia, questo impeto,

la brace che innalza il desiderio

ardente di vita"

SecondoInterloc.:

"Perchè attizzare la fiamma

del desiderio vitale,

a chi giova scottarsi?

scoscesa è la via che aspetta

chi troppo,

in questo precipitare chiamato vita,

ha voluto salire, sperando,

invano, di raggiungere una vetta

di gioia. Si illude l'uomo stolto

perchè senza sosta alla faticosa

scalata segue improvvisa la ripida

discesa. Senza requie siamo destinati

a questo crudele inganno"

  • 2 settimane dopo...

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