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Inviato

Lerna

"E io non intendo fermare alcuna rivoluzione! Ma non è con la violenza e il terrore che avrete ciò che desiderate. State solo scegliendo la via più facile, ma anche quella che vi darà più dolore in futuro" rispondo per le rime "C'è sempre speranza, ed è importante aiutarla con l'azione: ma deve essere l'azione del bene, non quella della violenza" 

Guardo poi Zeno, un po' preoccupata "Vorrei non dover usare la forza, ma in effetti se ci accompagnasse potremmo evitare uno scontro... in ogni caso cerchiamo di essere civili"


Inviato

Pelias

Per non essere uno che tradisce dico con un mezzo sorriso sei uno con la bocca piuttosto larga. Ci stai per caso mandando in una trappola? domando sorridendo lievemente alle parole di Lerna tu pensa alla civiltà. Se le cose si dovessero mettere male, e si metteranno male, ci pensiamo noi. Questa è gente che voleva far saltare ville, non proprio degli operai che protestavano per un salario migliore

Inviato

Astor

La risposta del nostro prigioniero non mi piace.

Lo afferro per un bavero, lo sollevo e lo sbatto contro un muro.

"No. Certo che no. Non sarà necessario usare la forza. Vero che non mi costringerai a usare la forza, Iannis?"

Spoiler

Provo ad intimidirlo!

 

Inviato

Violenza è una parola grossa: li abbiamo semplicemente pagati con la loro stessa moneta. Risponde Iannis a Lerna, lasciandosi quindi sollevare da Astor. L'uomo tiene lo sguardo del cavaliere, non mostrando segni di cedimento. Ve l'ho già detto: la mia missione è fallita, ormai, e non mi interessa se volete usare la forza. Anzi, almeno la smetterete di fingervi dei "servitori del bene". Conclude sorridendovi sardonico, rispondendo poi a Pelias Per quanto mi riguarda potete anche andare in quella villa: se eliminate Plutos ci fate solo un favore. E se i miei compagni sono minimamente furbi avranno già messo il Fuoco al sicuro. 

Inviato

Oilenos

"Allora, andiamo? Questa zucca vuota, secondo me, pensa di farci impressione con questa storia del fare l'eroe. Noi però abbiamo fretta!", dico, non trovando però il bandolo della matassa. 

Cioè, che cosa è meglio fare?

Inviato

Zeno

Inarco un sopracciglio all'ultima frase dell'uomo. Hey un secondo. Faccio agli altri. Di quale Fuoco sta parlando? Nel dirlo, una fiamma si accende e si spegne in un attimo nei miei occhi. Che sia quello che sto cercando da un'intera vita? 

Inviato

Pelias

Mai finto niente io rispondo con una scrollata di spalle e fino ad adesso non avete brillato per furbizia. Andiamo alla villa. Al momento è la nostra opzione migliore

Inviato

Astor

Il tizio vede il mio bluff, quindi mi limito a lasciarlo andare sbuffando.

"Bah!"

Incrocio le braccia e vado ad appoggiarmi ad una parete.

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Personaggio shonen taciturno e burnero *Piccolo intensifying*

 

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Inviato

Lerna

"Si, andiamo. Vi spiego strada facendo"

E strada facendo spiego: il Fuoco è un artefatto ritenuto per lo più una favola o una leggenda. Si dice che sia una specie di motore o forma di energia, ma capace di generare tale energia senza consumare materia. In pratica sarebbe possibile usarlo per muovere qualsiasi cosa senza in qualsiasi modo "ovviamente" concludo "la gente vorrà usarlo come arma, invece che per qualche causa più nobile. Non so se questo Fuoco sia davvero quel Fuoco, ma direi di non correre rischi"

Inviato

Decidete di recarvi verso la villa di Yorgos Plutos, a quanto pare l'uomo dietro a cui ruotano tutti gli eventi accaduti durante questa giornata folle. Vi allontanate dal porto commerciale, lasciando anche l'uomo che avete catturato ai tre operai che stavano facendo da guardia all'altro prigioniero, e rientrate verso l'interno della città. Le vie che conducono al quartiere commerciale si allargano progressivamente, diventando più luminose e confortevoli. Anche gli edifici hanno un aspetto migliore ora che vi siete messi alle spalle i quartieri abitati dagli operai portuali e dalle classi sociali più basse. 

Arrivate in piazza Talaria dopo una mezz'ora di camminata. La magione di Plutos è una villa di dimensioni discrete su un singolo piano, non certo un palazzo nobiliare. È circondata da un piccolo giardino, chiuso da una inferriata in ferro battuto. La villa non è decorata con buon gusto e, infatti, il giardino è pieno di statue che rappresentano sempre la stessa persona, impegnata in gesti atletici o che impugna armi evidentemente "sbagliate", come se fossero state ideate più per stupire che per essere funzionali. Attorno alla villa non vedete molto movimento: sembrerebbe quasi essere vuota, se non fosse per la luce delle lampade che proviene dall'interno della casa. 

Nota

Spoiler

Vi ho fatto lasciare l'uomo con l'altro prigioniero, se volete riservargli un trattamento diverso ditemelo pure. 

Durante la strada potete recuperare PM o PF usando dei consumabili, se volete. 

 

Inviato

Lerna

"Temo di no. Anzi, credo che finiremmo per farci cacciare dalla città. Non mi piace giudicare un libro dalla copertina ma temo che il padrone di casa sia un... mmm... uomo pieno di sé, diciamo" indico le statue "e non abbiamo tempo da perdere con spiegazioni e recriminazioni. Entriamo e basta" 

Non mi piace tanto infilarmi a casa d'altri di nascosto, ma non mi pare ci sia scelta.

DM - All

Spoiler

Potremmo cercare di usare l'azione di Obbiettivo per entrare in casa senza farci notare?

 

Inviato

Zeno

Annuisco alle parole di Lerna. Sono d'accordo con lei. Non è il caso di bussare. Mi sgranchisco le dita e il collo, come se fossi già pronto ad agire. Con un ampio sorriso stampato sul volto guardo gli altri. Allora, scavalchiamo? 

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