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Prologo: Il Fuoco d'Oro


Messaggio consigliato

Seguire gli operai non è troppo difficile: nessuno sta provando a nascondersi. La riunione sembra un evento abbastanza noto tra i moli. Raggiungete quello che vi sembra essere un magazzino di materiale portuale, a giudicare dai macchinari che vedete fermi al suo esterno. E' un ambiente semplice, ma è curato e ben tenuto. Il magazzino è stato decorato con dei manifesti e volantini chiaramente stampati artigianalmente. L'ingresso è controllato da un gruppo di operai e scaricatori di porto, che lasciano entrare chiunque si avvicini scambiando qualche parola e dei sorrisi. Notate che portano delle spillette appuntate al petto, su cui sono rappresentati dei pugni alzati che stringono una fiamma. 
Per non attirare troppo l'attenzione, visto il vostro aspetto, rimanete a distanza di sicurezza e provate a girare attorno al magazzino. La "sorveglianza" è concentrata all'ingresso, quindi non avete troppe difficoltà a muovermi non visti. I lati del magazzino hanno delle finestre, ma sono troppo in alto per essere sfruttate facilmente. Sul retro, invece, trovate una porta secondaria che non è stata completamente bloccata: avvicinandovi riuscite a sentire il vociare dall'interno e, volendo, potreste anche provare a dare un'occhiata se trovate un modo per evitare che la porta faccia rumore. 

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Oilenos Dattilys

"Forse ho qualcosa di adatto, fatemi controllare. Mi piace raccogliere cose particolari, durante i miei viaggi.. ", dico, iniziando a cercare nel mio zaino. 

E dopo un poco ne estraggo una boccetta di metallo, con una targhetta attaccata. Il cartiglio recita 'Olio da meditazione'.

"Ora mi ricordo! Lo usavano degli strani adepti di Hypnos per sopprimere i rumori mentre cercavano di entrare in comunione col loro patrono! Forse fa al caso nostro".

 

Modificato da Ghal Maraz
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Oilenos apre la boccetta e ne rovescia il contenuto sui cardini della porta. Quando la spingete lievemente non sentite nessun rumore, riuscendo così ad aprirla a sufficienza da guardare all'interno e capire cosa stia succedendo. Il magazzino è pieno di casse e assi di legno usate per creare delle panche improvvisate. La stanza è stracolma di persone e, dalla vostra posizione, riuscite a vedere una sorta di palco, un piano rialzato vicino a delle macchine da lavoro, su cui si trovano quattro persone che portano le stesse spille delle "guardie" che avete visto di fronte alla porta principale.

Fratelli, vi diamo il benvenuto a questa riunione e vi ringraziamo per averci prestato il vostro tempo. Dice uno degli uomini sul palco, rivolgendosi alla folla. Come molti di voi sanno, io e i miei compagni siamo membri dei Fratelli del Kaos, le uniche persone veramente interessate alla sorte dei lavoratori del molo. Aggiunge dopo qualche istante, ricevendo una serie di applausi e cenni di approvazione: le persone sembrano conoscere i Fratelli del Kaos e apprezzare il loro operato, a quanto sembra. Siamo qui per parlarvi dell'ultima pretesa dei padroni, che dalle loro lussuose ville ci hanno chiesto di versare ulteriormente il nostro sangue per loro. Vogliono aumentare i nostri orari di lavoro, senza pagarci ciò che ci spetta di diritto. Parlare con i padroni è inutile, fratelli: il tempo della pace e della ragionevolezza è finito. Noi Fratelli del Kaos vogliamo fargli capire che non possono schiacciarci impunemente. E l'unico modo per farlo è colpire direttamente la loro ricchezza: distruggeremo le loro preziose merci, saboteremo le loro macchine e renderemo il molo la fortezza da cui avanzare le nostre richieste. Non potranno schiacciarci ancora una volta, non se resteremo uniti. Ora sta a voi decidere, fratelli: se vi unirete a noi, potrete prendere finalmente in mano il vostro destino e riconquistare la vostra fierezza. Conclude l'oratore, venendo accolto questa volta da un applauso meno partecipato. Anche dalla vostra posizione, riuscite a capire che la maggior parte degli operai non sembra apprezzare l'idea di usare la violenza per protestare e di unirsi a quella che sembrerebbe essere una rivolta in piena regola.

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Lerna

Mi aspettavo qualcosa di diverso. Questi non sono totalmente in errore, anche se certamente hanno metodi violenti e rischiano di scatenare una guerra civile. Però non riesco a considerarli davvero dei cattivi. Sono persone sottoposte ad un controllo e una tirannia senza pietà, da parte di persone crudeli e prive di empatia. 

Ricambio lo sguardo di Oilenos, che vedo titubante. Sposto lo sguardo sugli altri. Faccio un cenno con la mano: aspettiamo, e vediamo. 

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Astor

Non vedo errori...

Penso tra me e me alle parole dei Fratelli del Kaos.

Ma le idee non sembrano attecchire.

Incrocio le braccia quando gli altri decidono di aspettare ancora un po'. 

Nessun problema: a quanto pare non hanno i numero per un'azione di forza ora, quantomeno non ancora.

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Capiamo che siate spaventati, fratelli: non è necessario che vi uniate ora alla nostra protesta. Ma più attendiamo e più i padroni si approfitteranno di noi, vessandoci e imponendoci sempre più costrizioni. Agire è l'unica soluzione e se saremo uniti, neanche tutti i potenti di Trabia potranno sconfiggerci. Dice l'oratore, notando che la folla non sembra convinta dalle sue parole. Ci riaggiorneremo domani con un'altra riunione. Ma dovremo votare, fratelli, e decidere come agire: starà a voi scegliere se unirvi a noi o se rinunciare a questa occasione e, vostro malgrado, aiutare chi ci vuole schiacciare. Conclude, avvicinandosi ai suoi compagni mentre gli operai iniziano ad alzarsi. Alcuni restano a discutere, ma la maggior parte inizia ad uscire per dirigersi verso le loro abitazioni, vista l'ora. 

I membri dei Fratelli del Kaos scendono dal palco, avvicinandosi quindi alla porta dietro a cui vi siete nascosti. Questo non ci voleva: non possiamo rischiare che una rivolta non attecchisca. Anche facendo detonare la bomba, abbiamo bisogno dei disordini nei Moli per portare via il carico. Sussurra uno degli uomini ai suoi compagni, venendo corretto dall'oratore. Vedrai che domani cambieranno idea. Se i nostri Fratelli avranno portato a termine la missione, faremo spargere la voce che il Duca intende arruolare tutti gli operai nella guerra contro Kydonia. In caso contrario, metteremo in atto una piccola recita: la tensione è già altissima e non ci penseranno due volte quando vedranno un duro vigilante malmenare una donna davanti ai suoi bambini. Dice guardando una ragazza, che sorride e fa un cenno d'assenso. In ogni caso, a breve dovremo iniziare a tornare al Focolare I. Ho sentito che c'erano delle persone che facevano domande fin troppo pressanti sulla nostra base: forse qualcuno ha fiutato qualcosa. 

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Oilenos Dattilys

All'improvviso, i dubbi spariscono e sento la furia montare. Ripenso alla mia scuola, andata distrutta, e vorrei intervenire subito. 

Ma anch'io capisco che non è ancora il momento, per cui attendo un cenno dei miei compagni più saggi. 

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Lerna

Mi sento un po' dalla parte di questi poveri operai, ma poi alla fine dell'incontro sentiamo quello che dicono i membri di Kaos. Dunque intendono strumentalizzare tutta questa lotta? Annuisco alle parole di Pelias "Dobbiamo aspettare che la gente comune si allontani, o verranno a dar manforte a questi criminali"

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Mentre discutete gli operai continuano ad uscire dalla stanza. Ormai nel magazzino sono rimaste solamente una decina di persone, che si attardano a discutere, ma anche due dei quattro Fratelli del Kaos si stanno dirigendo verso l'uscita: potete ancora fermarli, se entrate immediatamente. 

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