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Inviata

Presentazioni.

Salve, lettore. Se stai leggendo queste righe significa che in qualche modo sei rimasto incuriosito da uno dei miei scritti e ti ritrovi dunque a leggere o consultare i miei diari di viaggio, che spero troverai di tuo gradimento.

Prima di scoprire la Costa della Spada attraverso i miei diari, concedimi di dirti più o meno brevemente chi sono: dopotutto ho scritto io ciò che stai leggendo e mi sembra il minimo sapere a chi devi tanta fatica, no?

Il mio nome è Alton Buonbarile, halfling, nato e cresciuto nella cittadina di Daggerford, lungo la bellissima Costa della Spada; nella mia vita ho svolto diverse professioni “classiche” ed è solo da pochi anni che mi diletto a viaggiare per il Faerun, studiando i luoghi che visito e relazionandomi con le persone che li abitano. Nel corso dei miei viaggi ho incontrato ogni genere di individuo e ascoltato - e in alcuni casi vissuto - storie di qualsiasi tipo, annotando tutto - o quasi - nei miei diari, che ora hai tra le mani.

Ora però non indugiamo oltre: avrai modo di conoscermi meglio leggendo ciò che ho scritto.

Buona lettura, viandante!

Daggerford: la mia città.

4 di Tarsakh, 1489 C.V. Anno della Principessa Guerriera

Daggerford sorge sulle sponde del Delimbyir, il Fiume Scintillante, rendendo la cittadina un importante snodo commerciale dove si intersecano le rotte fluviali e quelle terrestri che percorrono la Via del Commercio; la città dunque è sempre piuttosto affollata di mercanti, viandanti e avventurieri di passaggio, ognuno con una diversa storia da raccontare.

Esistono tre Porte di accesso alla città: la Porta del Contadino - a Nord - che collega Daggerford alle campagne colme di fattorie, campi ed allevamenti presenti all’esterno delle mura cittadine, la Porta della Carovana - ad Ovest - da cui arrivano coloro che viaggiano lungo la Via del Commercio provenendo da settentrione, ed infine la Porta del Fiume - a Sud - che come può suggerire il nome si affaccia sul corso del Delimbyir.

Entrando a Daggerford dalla Porta della Carovana ci si ritrova sulla Strada del Duca, che taglia attraverso tutta la città fino ad arrivare alle porte del magnifico Palazzo Ducale, costruito su una collinetta rialzata che lo rende visibile da chilometri di distanza; lì risiede, al momento, la Duchessa Morwen Daggerford, al potere da qualche anno. Passeggiando lungo la Strada del Duca, si passa davanti alla Torre dell’Alba Splendente: un meraviglioso tempio dedicato al Signore del Mattino, Lathander, e al Custode del Sole Eterno, Amaunator.

La Torre dell’Alba Splendente.

L’edificio più grande della città dopo il Palazzo Ducale, la Torre dell’Alba Splendente è - a mio modesto parere - una delle costruzioni più belle che si possano trovare lungo questa frazione della Via del Commercio.

Dall’esterno, il tempio si presenta appunto come un’alta torre ottagonale di pietra arenaria che svetta verso il cielo, culminando sulla guglia con una rappresentazione dorata del Signore del Mattino, il cui sguardo è naturalmente rivolto verso Oriente, dove sorge il sole.

Alle porte della Torre è sempre presente un sacerdote con il sacro compito di mantenere acceso un braciere, simbolo della luce che irradia il Portatore dell’Alba. Superando la grande porta di accesso, i fedeli si ritrovano al centro di una meravigliosa sala circolare, con l’altare dedicato a Lathander esattamente di fronte all’ingresso, come a dare il benvenuto a coloro che entrano nella casa del Signore del Mattino. Le pareti infine sono abbellite da stupende vetrate istoriate che raffigurano l’alba e il tramonto, le campagne ed il ciclo delle stagioni, la morte e la rinascita.

Locande.

Essendo situata al crocevia che collega la Via del Commercio al corso del fiume Delimbyir, Daggerford è costellata di locande in ogni angolo della città, ma alcune sono decisamente migliori - e più note, grazie alle opere di Volothamp Geddarm - di altre; tra queste, la più famosa è di certo la Taverna del Fiume Splendente, una locanda storica che si ritiene risalga addirittura alla fondazione stessa di Daggerford. Questa è frequentata da viandanti e mercanti di un certo livello, come si può notare dagli arredi sfarzosi disseminati per tutta la locanda, e presenta dei prezzi che non sono per tutti, ovviamente; per garantire la serenità e la qualità del locale, da qualche anno è ormai prassi che ci siano uno o due buttafuori all’ingresso, che consentono l’accesso al locale solo a chi dimostra di possedere un “requisito minimo” di eleganza e - naturalmente - di denaro.

Un’altra buona locanda è la Marea d’Argento, nei pressi della Porta del Fiume: più economica rispetto alla Taverna del Fiume Splendente, offre comunque ottimi pasti e dispone di una decina di stanze piuttosto curate per coloro che hanno bisogno di un letto mentre sostano in città. Ultimamente, la locanda sta diventando famosa per essere un punto di raduno per avventurieri, fatto che la rende un importante luogo di scambio di informazioni lungo la Via del Commercio.

Tra le locande va infine annoverata la locanda del Gozzo della Lucertola, che offre solo letti ai viaggiatori che ne hanno bisogno; il posto non è eccessivamente curato, ma per quel che costa nessuno si aspetterebbe di più. In periodi di necessità (razzie, mostri nelle campagne, assedi), il Gozzo della Lucertola viene utilizzato come rifugio per gli abitanti delle campagne vicine alla città.

Storia.

La fondazione di Daggerford.

Il nome della città è dovuto ad una leggenda risalente al X secolo, secondo cui un ragazzo di nome Tyndal - armato solo di un pugnale - uccise un gruppo di lucertoloidi che aveva attaccato lui e la sua famiglia mentre guadavano il Delimbyir, nei pressi della collina che oggi ospita il Palazzo Ducale. Sebbene questa storia abbia tutti i caratteri di una leggenda popolare, manoscritti del tempo confermano tale avvenimento e ci raccontano di quel che successe poi a Tyndal.

Divenuto mercante di una certa fama, Tyndal si sposò con Eleesa, figlia del Duca di Calandor (un ducato facente parte dell’antico regno di Delimbiyran, di cui magari scriverò in futuro). Alla morte del Duca, Tyndal e la moglie salirono al potere e ordinarono la costruzione del Palazzo Ducale sulle rovine di un antico castello, esattamente sulla collina con cui Tyndal era divenuto leggenda in giovane età.

Il primo assedio di Daggerford.

La piccola Daggerford è stata teatro di una dura battaglia durante la Seconda Guerra di Dragonspear - nel 1363 C.V. - quando un’orda di demoni fuoriusciti dal vicino Castello di Dragonspear, appunto, attaccò la città, ponendola sotto assedio.

L’assedio durò ben due mesi, durante i quali l’intera popolazione combattè arduamente per difendere le mura, contando solo sulle scorte alimentari presenti nei magazzini e su limitati approvigionamenti provenienti dal fiume; alla fine, l’assedio venne interrotto grazie all’intervento combinato della milizia cittadina, guidata dal Duca Pwyll Fortegrido, e dalla 3° compagnia dell’Alta Guardia di Waterdeep, giunta in soccorso del Duca.

L’eroica impresa di Lady Kaylet.

Dopo l’assedio, la milizia di Daggerford continuò a combattere nella Seconda Guerra di Dragonspear, perdendo tragicamente lo stendardo cittadino in battaglia. Preso come bottino dall’orda nemica, lo stendardo di Daggerford venne affisso in cima al Castello di Dragonspear come trofeo.

Con il morale a terra, era fondamentale recuperare lo stendardo il prima possibile; il compito tuttavia era pressoché impossibile: bisognava espugnare il castello, oppure infiltrarsi attraverso l’orda nemica e sgattaiolare fuori senza essere visti. Una missione suicida, che il Duca Fortegrido non voleva imporre a nessuno. Fu una giovane ragazza di Daggeford a farsi avanti, addentrandosi nel Castello di Dragonspear in pieno giorno, sfidando la sorte in un pericolosissimo gioco che poteva risultarle fatale al minimo errore.

Partita all’alba, si narra che Kaylet tornò al tramonto, cavalcando un drago dalle scaglie bronzee che riflettevano gli ultimi raggi del sole come lunghe lingue di fuoco, incorniciando Lady Kaylet come un angelo che brandiva lo stendardo di Daggerford, ripreso dalle grinfie dei perfidi nemici.

Partita come semplice soldato della milizia cittadina e tornata come un’eroina delle più antiche leggende, la figura di Lady Kaylet è avvolta dal mistero: il suo nome svanisce da ogni registro poco dopo la vittoria della Guerra di Dragonspear, lasciando molte domande sul suo conto e sul drago di bronzo suo compagno.

Abitanti Illustri.

Sir Darfin Floshin.

Sir Darfin “Passolungo” è un elfo del sole che ha visto nascere la cittadina ai tempi di Tyndal e dei primi duchi di Daggerford, servendo come loro consigliere insieme al padre - il defunto Elorfindar - per generazioni. Mio caro amico, Darfin non è solo la memoria della città, ma anche un ottimo “padre” che cerca di prendersi cura di tutti coloro che non possono farlo da soli e si trovano tra le mura di Daggerford: non pochi tra poveri, viandanti ed avventurieri hanno trovato in lui un benefattore.

Nonostante non apprezzi combattere, Darfin è un eccellente spadaccino e pare - non l’ho mai visto in azione, purtroppo - un incantatore di tutto rispetto, che tuttavia preferisce affidarsi agli avventurieri per risolvere le situazioni delicate che vengono di tanto in tanto a presentarsi dentro e fuori le nostre mura.

Sir Isteval.

Leggendario cavaliere del Cormyr, Sir Isteval è senza ombra di dubbio l’uomo più famoso della città, dove si concede finalmente una vita tranquilla dopo decenni di incredibili imprese, a cui sono dedicati interi libri, che vi consiglio di leggere.

Devoto a Lathander, Sir Isteval è un assiduo frequentatore della Torre dell’Alba Splendente, dove spesso riposa e conversa con i vari avventurieri che passano in città a chiedergli consiglio o - molto più semplicemente - a conoscere una leggenda vivente.

Grande amico di Sir Darfin, Sir Isteval condivide con lui l’idea che sia ora compito delle nuove generazioni di eroi farsi carico degli eventi che sconvolgono la Costa della Spada e ha deciso dunque di riporre spada e armatura, vivendo “come un semplice ex soldato che vuole godersi la sua vecchiaia”, utilizzando le sue stesse parole. Qui mi permetto di dire, però - e spero che Sir Isteval non me ne voglia - che in questo “vecchio” cavaliere c’è ancora molto più vigore di quanto egli stesso non voglia ammettere.

Lady Morwen Daggerford.

Duchessa di Daggerford da qualche anno, Lady Morwen è una donna dal carattere duro, ma giusto, forgiato in anni di servizio come Maestra delle Armi del ducato e quindi comandante in capo della milizia cittadina. Entrata a far parte dell’Alleanza dei Lord nel primo anno di governo, Lady Morwen si è dimostrata subito una duchessa capace e concentrata sul benessero del ducato e dei suoi abitanti.

Accesa fedele di Tempus, è facile vedere Lady Morwen in armatura tanto quanto lo è vederla in abiti pregiati per ricevimenti ufficiali o altri eventi che necessitano la sua presenza.

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