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Inviato

Maedoc

il vecchio è stato di grande aiuto ma l intera situazione è decisamente confusa.

Mi pare di capire che la santa donna sia alle rovine, senza guida non credo sarà facile raggiungerla”

rispondo

Di solito il lord rie tra a notte o rimane via anche molti giorni?”

chiedo al vecchio 


Inviato

"Dipende da le volte, ma spesso il lord Cwir torna, la notte. Con la dama, si. Ma non sempre con lei, ché lei a volte si ferma la giù. Ma se volete volete vedere le rovine, la strada non è poi tanto difficile. Io ci so andare, ma sono vecchio e lento. Ma molti giovani vi ci portano, se glielo chiedo. Volete? C'è una via più veloce ma... meno diretta!" si sfrega le mani con aria furba "non da qui, a là, a piedi. Così sono tante ore. Ma tornare a Iuttenaal e da là prendere una barca, vi farà risparmiare due, tre ore. E di camminare ne lo fango meno sicuro"

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  • 1 mese dopo...
Inviato

15 di Vedia - verso sera (fine della primavera)

Non vi resta che prendere una decisione. Sapendo che intanto la moglie del cavaliere è al sicuro col vostro compagno, dovete decidere se avventurarvi nella foresta in cerca di questa "santa", oppure se aspettare lei e il cavaliere qui.

Inviato

Maedoc

Per quanto l idea di avventurarsi da soli nella palude non mi entusiasmi, se vogliamo scoprire qualcosa di più delle sempli chiacchiere dovremo prenderci qualche rischio”

rispondo titubante

Vediamo se riusciamo a prenderli di sorpresa”

Inviato

Non vi resta che decidere quale strada prendere: direttamente nella palude (più lunga e forse più pericolosa, ma diretta) oppure fare come suggerito dal vecchietto e tornare indietro e prendere la barca (paradossalmente più corta perché il viaggio in fiume è più rapido, ma potreste trovare più difficilmente la meta). 

Inviato

Maedoc

Il vecchio si è dimostrato amichevole forse seguire il suo consiglio è la scelta migliore 

Direi di provare con la barca, eviteremo qualche pericolo e torneremo indietro più velocemente se non dovessimo trovare il luogo. Che ne dici?”

Inviato

Così, anche se ormai è sera, vi dirigete di nuovo verso la foresta. Riprendete la strada fatta all'andata evitando il punto dove il mostro ha ucciso una delle guide, e raggiungete di nuovo il villaggio di Iuttenaal. Qui parlate con un servo del lord, che vi presta una barca a patto che sia lui a guidarla. Meglio così, avete modo di riposarvi. 
Ci mettete due ore da Cwir a Iuttenaal, e in barca scendete il fiume in altre quattro ore. Quando arrivate a destinazione è notte fonda. Il barcaiolo vi indica un punto alla vostra sinistra, ad ovest. Da un bel po' la mancina è libera dagli alberi e la foresta si staglia nera solo alla vostra destra. 
Il punto dove indica l'uomo è appunto lontano dagli alberi immerso negli acquitrini, su una lingua di terra che si estende tra il vostro fiume e un torrente più piccolo che corre parallelo. Un bel posto dove costruire un fortino e un villaggio, perché ben difendibile su tre lati e probabilmente ricco di cibo, e fertile. 

Ma è stato abbandonato. Non lo vedreste nemmeno se non ci fossero delle luci azzurrine sparse qui e là. Sembrano lucciole ma siccome sono distanti devono essere molto, molto più grandi. Forse lanterne? O fuochi fatui?

"Vi aspetto qui, miei signori. Porta male avvicinarsi alla torre morta"

Inviato

Maedoc

Ed essere abbandonati di notte in mezzo alla palude porta anche peggio”

rispondo al barcaiolo non fidandomi per niente dei popolani di questo villaggio

Siamo ufficiali e stiamo svolgendo una missione importante, tu verrai con noi e ci farai da guida. Prima troveremo il luogo che ci interessa prima tornerai ai tuoi affari”

Inviato

"Feh, come i sir comandano" borbotta l'uomo. Olaire in quanto abitante di Iuttenaal è stato fino ad ora più cordiale di quelli di Cwiraal, ma di poco. E di certo stare qui, ora, lo rende ogni momento meno disposto a gentilezze e cortesie. Però non rifiuta. 

Così in tre vi avvicinate abbastanza alle rovine per cominciare a distinguere qualcosa: le luci sono fiammelle che levitano qui e là, veri e propri fuochi fatui. Ma identificate le persone anche dai suoni: un vociare basso che viene dal centro delle rovine, dove si erge malconcio un troncone di torre. Dovreste avvicinarvi di più per capire meglio ma già da qui vedete che si tratta dei resti del castello di Niyen del quale avete già sentito parlare. 

Potete provare ad aggirare i resti del castello, oppure passarci attraverso. In entrambi i casi capite che la cautela è fondamentale.

DM

Spoiler

Ditemi che approccio volete usare, e in caso il vostro valore di Furtività e Percezione. 

 

Inviato

N'uo'k

Aggiriamo i resti. State dietro di me. Silenziosamente, con le orecchie sempre tese, mi avvicino facendo strada, chiedendo di tanto in tanto al barcaiolo suggerimenti per evitare trappole come la bestia che ci ha catturati precedentemente. 

dm

Spoiler

furtività +5

percezione +2

 

Inviato

L'oscurità vi è amica, e riuscite ad avvicinarvi senza intoppi. 
Le rovine umide e coperte di muschio e fango sono perfette per chi vuole muoversi silenziosamente e fuori vista; qui un muro crollato vi ripara dagli sguardi, là una macchia di cespugli copre le vostre sagome. 

Infine doppiate il castello vero e proprio, del quale resta ben poco, e vi trovate vicino ad un muro di pietra che vi offre protezione ma anche una vista su ciò che sta accadendo.

Su uno spiazzo illuminato da fuochi fatui e qualche lanterna sono raccolte diverse persone. Da un lato una piccola folla, una dozzina e mezzo di persone: abitanti di Cwiraal, dall'aspetto. Di fronte a loro ci sono quattro individui.

Spicca per altezza un cavaliere, seguito da due soldati nella livrea di Cwir. State guardando lord Doad Cwir. 

25.thumb.png.1abe7787538fcd796a2d66ad6916e9a4.png


Al suo fianco c'è una donna thuala dai capelli chiari, vestita di verde. La donna sta cantando con voce chiara, forte eppure delicata. In lingua thuala, afferrate abbastanza da capire che è un'invocazione di pietà, misericordia e amore materno verso i "figli della palude, i figli della foresta, i figli delle capanne e i figli dei castelli". 

36.thumb.png.efa62b2358b0e46f891e23c0c949e07b.png

La gente presente mormora le sue stesse parole ma pare che non le conoscano ancora bene e finiscono per creare un brusio cacofonico basso e confuso. 

Inviato

N'uo'k

Un rituale... E quelli dovrebbero essere Lord Cwir e la "monaca. Sussurro a Maedoc. Osservo più attentamente, cercando di intravedere se ci sono elementi particolari che mi ricordano una certa cultura rituale, nello specifico scritte di qualche tipo che posso interpretare con la mia peculiarità innata di poter leggere qualsiasi scrittura.

 

Spoiler

+3 religione

+4 intuizione

+1 investigare

 

Inviato

Non c'è nulla di scritto, e del resto sarebbe troppo buio per poter leggere qualcosa... posto che le persone lì assiepate sappiano leggere! Persino lord Cwir potrebbe essere semi-analfabeta, come è costume comune tra i cavalieri che vivono in terre così isolate. 

A N'uo'k pare però palese che il rituale sia povero di elementi veramente religiosi: non si invocano divinità, non si recitano le parole usuali. Sembra qualcosa di pagano e non dissimile da quello che si dice facciano le genti fuori dal regno. Invocare il potere degli spiriti, la loro protezione, la fertilità della terra... tutta roba thuala di prima della conversione. La "monaca" è più probabilmente una qualche sciamana della palude, una druidessa. 

Le omelie sembrano comunque inoffensive e parlano di amore materno, di unione tra le genti, di trovare la pace sotto le fronde degli alberi. 

Inviato

Essere arrivati per la strada più veloce vi permette di assistere alle ultime parti del rito, che si conclude forse mezz'ora dopo. La piccola folla resta a ricevere benedizioni dalle mani della monaca, ma poi comincia a disperdersi.

Il vostro tempismo vi permette anche di vedere un'altra cosa: un uomo macilento, sporco di fango fin quasi alla cintola, vestito come un qualunque villico. Lui però viene verso le rovine e si avvicina al lord per parlargli. Dopo qualche istante il cavaliere lo allontana con un gesto e si rivolge concitato alla monaca. Lei non sembra allarmata quanto lui, ma lo ascolta con attenzione. 


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