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Inviata (modificato)

Horror on the Orient Express

 Capitolo 1 - Londra 1923: Ballando nella Nebbia della Sera

 

Gennaio 1923

I compagni si recano a Londra su suggerimento del professor Armitage dal suo collega professor Smith, inseguendo gli indizi su un culto trovati nel Guatemala

Giunti a Londra per festeggiare il capodanno, gli amici raggiungono il British Museum dove dopo aver assistito ad una conferenza su reperti Maya finalmente riescono a parlare con Smith che si dichiara esperto di culti antichi e da loro appuntamento per la sera al  King's Rest, a Covent Garden.

Recatisi all'appuntamento, finalmente riescono a parlare con Smith del culto di Shub-Niggurath e di alcuni scavi in Oman e Perù: da lì, dal dott. Danvers, era arrivata una lettera vuota con una chiava indirizzata a Morgan, il loro antagonista nella precedente spedizione in Guatemala ora rinchiuso in manicomio per ordine del tribunale: il dottor Rosen era il direttore del manicomio 

I compagni prendono una carrozza e si recano onvento di Saint Mary of Bethlehem dove si trovava l'ospedale, dove scoprono che Morgan impazzito dichiarava di essere un sacerdote di una divinità shub-niggurath e di Haon-dor il suo profeta, richiamando quanto accaduto in Guatemala. Incontrarono poi Morgan che li riconobbe ma ebbe una crisi isterica riuscendo solo a dire che la chiava serve per aprire una scatoletta mandata dagli dei

Dopo un pranzo ricco con una discussione sulle teorie di cura del manicomio gli amici tornano in  Londra. Il giorno dopo attendendo la cena all'Imperial Institute per incontrare Danvers insieme a Smith,  si recarono all'Imperial College cercando senza successo scritti di Morgan, e cercarono l'uso possibile della chiave capendo solo che poteva essere di un piccolo bauletto.

Al banchetto dopo aver assistito a dimostrazioni di scenziati e studiosi, incontrano Smith e Danvers che disse di aver trovato frammenti riportanti il culto di shub-niggurath riguardanti delle ignote "Tavolette della Luna" e consigliò loro di parlare con Charles Ashlington studioso di culti mediorientali presto in partenza per Bagdad. Nel frattempo vedono un uomo con i baffi che li osserva

Il giorno dopo trovano nella biblioteca attigua al Knesingron Institute in un libro di storie di conquistadores spagnoli del 1660 citate le tavolette sommariamente descritte come i quattro spicchi di un cerchio d'oro con sopra rappresentate le fasi della luna

Il giorno dopo sul Times vi erano due articoli:

In prima pagina rispecchiava infatti la fotografia di un uomo che assomigliava vagamente a quello che due sere prima era sfuggito a Craig e Ludwig dall'Imperial Kensington Institute. Affianco alla foto vi era un articolo dal titolo "Uomo muore tre volte in una notte". L'articolo pareva aver attirato l'attenzione degli articolisti tanto che anche gli strilloni per strada lo urlavano per invitare la gente a comprare il giornale.

Ma l'attenzione fu attirata soprattutto da un secondo trafiletto in terza pagina dal titolo "Abitazione di un protessero va a fuoco": era la casa del professor Smith


Senza perdere tempo i cinque amici, presa una carrozza, si fecero portare all'abitazione del professore.

Non fu difficile individuare il luogo dell'evento: una leggera colonna di fumo grigio saliva ancora dai resti fumanti. L'abitazione di Smith doveva essere stata una casa di due piani non contigua ad altre: questo, insieme alle condizioni climatiche, aveva evitato il diffondersi dell'incendio.

Ormai rimanevano solo alcuni muri perimetrali e molte macerie. Squadre dei vigili del fuoco comunali stavano ancora lavorando per estinguere totalmente il fuoco, mentre alcuni curiosi si aggiravano intorno osservando la scena
I compagni vengono a sapere che due uomini, uno dei quali forse pakistano, sono stati visti buttare bottiglie incendiarie. Dalla polizia vengono a sapere che l'uomo del giorno prima era morto

Dopo un visita a Scotrland Yard ricevono una lettera da un ragazzino consegnatagli "era un gentiluomo sui sessant'anni, con capelli corti brizzolati, che parlava in modo ricercato e con una mano bendata"

"Carter aprì la busta: questa era chiusa da ceralacca sigillata con il segno di un anello
Dentro vi era un biglietto da visita del Professor Smith: sotto a mano era stato scritto un indirizzo di Cheapside, l'area povera di Londra
Sul retro sempre a mano vi era una scritta

Scritta
https://drive.google.com/open?id=1U1lpQmiGfOV7w-60CFEe2595_LHuFPaw

Gli investigatori consultarono la mappa: Cheapside era dalla parte opposta della città, case popolari, di povertà e malattia, abitate da operai delle numerose fabbriche che circondavano Londra

"

Giunti nella zona di Whitechappel i compagni entrano in un pub a un quarto d'ora dall'indirizzo e, mentre due di loro tornano a Westminster, raggiungono l'edificio


_______


A scotland Yard i compagni sentono il nome di Mehmet Makryat, il mediorientale che li seguiva, trovato incredibilmente cadavere più volte

"Sì esatto" rispose il poliziotto "una storia macabra, che i giornali non hanno riportato: tutti i corpi sono stati trovati parzialmente scorticati, gli è stata tolta la pelle ad uno del torso, ad un altro delle gambe, ad un terzo delle braccia. Ogni corpo aveva in tasca un telegramma identico mandato da Parigi"

Il poliziotto li mostrò: riportavano la scritta: 'Incontriamoci tutti a Londra. Urgente. M.'

"Comunque a quel nome, Maryat, è intestato un negozio al 3 di Brophy Lane in Islington e abbiamo trovato un biglietto da visita del negozio sulla soglia della casa bruciata. Sapete se costui avesse rapporti con il professor Smith?

I due tedeschi lasciarono Scotland Yard ritornando nelle strade gelide di Londra. Il foglio conteneva l'autorizzazione ad entrare nel negozio di Maryat al 3 di Brophy Lane in Islington. Specificava inoltre che le eventuali prove sarebbero dovute essere consegnate al poliziotto di guardia. Non riportava tuttavia il nome di chi fosse autorizzato ad entrare.

Presa una carrozza i due amici si recarono al 3 di Brophy Lane ad Islington. Era una via commerciale con numerosi esercizi: quello che cercavano era un edificio di due piani in mattoni rossi della seconda metà del secolo precedente 
Sopra campeggiava l'insegna "Crescent Treasury. Negozio di antichità, esercizio autorizzato a tenere aste."

Il negozio aveva scaffali ricolmi di libri su tutti i lati, e sul fondo presentava un piccolo bancone con la cassa al di la del quale vi era una porta che dava sul magazzino, anch'esso ricolmo di libri e altri oggetti: da lì una scala portava al piano superiore.


Nikals iniziò a fruttare il negozio ed il magazzino: oltre ai libri, nessuno di carattere esoterico vi erano pezzi di artigianato in ottone egiziano, arabo e persiani, oltre  ceramiche alcune chiaramente delle riproduzioni.

Nulla attirò l'attenzione dell'uomo che salì al piano superiore dove vi era un soggiorno con una piccola cucina e una camera da letto. L'attenzione del tedesco cadde sui cassetti vuoti e sull'armadio di cui rimaneva solo un cappotto. Non vi era inoltre nessuna valigia


Intanto Ludwig parlò con il poliziotto "Non vi era cassaforte ma solo un cassetto blindato nella scrivania del negozio. Ma non fatevi illusioni: dentro vi era solo il libro mastro degli affari. Non capisco perché uno debba tenerlo sotto chiave... ma questi turchi sono strani. Quanto al telefono non c'è mi spiace"

Il libro mastro era ben ordinato: mostrava voci di acquisto di beni dalla Turchia e del Medio Oriente, o acquistate da case d'asta londinesi.

L'ultima voce registrata era evidenziata con una stella a margine
Era la vendita per una sterlina al signor Henry Stanley, Stoke Newington, di un un set di treni speciali Wrightson; questi risultavano acquistati dalla tenuta di Randolph Alexis alcuni mesi prima.

Non vi erano altri acquisti evidenziati con tale stella.

__________

A Whitechappel i compagni ritrovano il prossor Smith in pessimi condizioni

"Io ho dei nemici: da anni sono sulle tracce di un antico artefatto legato ad un culto malvagio: il Simulacro di Sedefkar. E' una statua, una fonte di grande potere magico"

"Non fate quelle facce, perchè ho usato la parola magia: sapete che tutto quello che dico è avvalorato da prove scientifiche"

"Comunque quella statua è stata fatta a pezzi alla fine del diciottesimo secolo, e i pezzi sparsi per l'Europa. Da quando ho scoperto questa storia ho iniziato a lavorare per trovare i pezzi e distruggerli."

"Ieri sera io e Beddows siamo stat attaccati da dei turchi pazzi. Penso che anch'essi siano alla ricerca del simulacro, ma per scopi malvagi."

"I turchi hanno provato a bruciarci vivi, ma Beddows mi ha salvato"

"Purtroppo le mie note sono andate distrutte, a meno che i Turchi non le abbiano recuperate. Non devono riuscire a recuperare la statua."

"Non ho intenzione di parlare con nessun altro. Beddows sta organizzando per me una fuga da Londra." aggiunse indicando il maggiordomo "sempre che sopravviva"

"Vi dirò tutto quello che ricordo, senza i miei appunti la mia memoria è l'unica cosa che mi resta"

"La statua fu smembrata a Parigi: il proprietario era un nobile, il conte Fenalik, che la perse prima della rivoluzione francese. Un pezzo potrebbe essere ancora in Francia.
Ho scoperto che i soldati di Napoleone portarono almeno un pezzo a Venezia.
Un'altro frammento si dice che sia stato portato nello stesso periodo a Trieste. Non so che fine abbia fatto: potete provare a chiedere a Johann Winckelmann, il direttore del museo cittadino.
Ci può essere un pezzo nel regno di Serbia Croazia e e Slovenia. Cercate al Museo Nazionale di Belgrado. Il Dott. Milovan Todorovic ne è il curatore.
Una parte fu persa vicino a Sofia durante la guerra di Bulgaria del 1875. A quel tempo gli oggetti di valore furono nascosti dagli invasori, quindi sarà stata sotterrata da qualche parte.
L'ultimo pezzo era in circolazione a Parigi dopo la grande guerra e fu venduto a qualcuno di Milano. Non so chi"

"Dovete raccogliere i pezzi e distruggerli. L'unico modo sicuro che ho trovato è di portarli tutti insieme nel luogo da dove venivano, un posto in Costantinopoli conosciuto come la Moschea da Evitare". Un rituale che la distruggerà si può trovare in un antico plico di documenti conosciuto come le Pergamene di Sedefkar, ma non sono mai riuscito a trovarle."

Porgendola agli amici aggiunse "Il professore stava organizzandosi per una spedizione. Aveva già prenotato dei biglietti per il Simplon-Orient Express. L'Orient Express offe il servizio migliore, più veloce ed affidabile per muoversi nel continente. Il padrone amava il massimo del confort"

"Potete andare alla stazione a cambiare le prenotazioni a vostro nome. La partenza, se ricordo bene, era pianificata per l'8" concluse

Appunti presi da Beddows
https://drive.google.com/file/d/13LHE0Dw4-jBsatCpaCMcxkH0DE2e8123/view?usp=sharing

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Gli amici si ritrovarono nell'albergo

Gli amici si raccontarono a vicenda quanto scoperto.

Il gruppo che si era recato dal professor Smith raccontò della missione loro affidate per il recupero del Simulacro di Sedefkar in giro per l'Europa di cui avevano gli appunti presi da Beddows, i biglietti prenotati per l'Orient Express tra quattro giorni da cambiare nonché un diario del professore

I tedeschi avevano invece esplorato il negozio di antiquariato del turco morto più volte, scoprendo che non vi erano altri oggetti personali come se fosse partito, ma recuperando un interessante appunto riguardante l'acquisto e la vendita di un set di treni speciali Wrightson, dalla tenuta di Randolph Alexis al signor Henry Stanley di Stoke Newington.

Le informazioni arricchivano un puzzle già complesso

I compagni, dopo l'intensa giornata, parevano dubbiosi su come procedere.

Restavano tre principali filoni di indagine in mano loro su cui dovevano decidere se e come proseguire con le ricerche: la storia del simulacro di Sedefkar, il diario del professore non ancora esaminato, la vicenda del set di treni speciali Wrightson

Vi era poi la necessità di procedere all'organizzazione del viaggio

Mentre Carter riassumeva il discorso fatto alcune ore prima dal professore, Niklas sfogliò avidamente il diario

Era un diari del Professor Smith datato 1893 e raccontava le vicende avventure nel suo primo anno come professore alla City and Guilds College dell'Università di Londra. 

Includeva descrizioni di lezioni frontali, aneddoti ascoltati all'Oriental Club e note dei suoi studi di storia e letteratura di antropologia e occultismo.

La maggior parte del diario riguardava una strana vicenda che coinvolse il suo amico professor Demir di Costantinopoli e un viaggio intrapreso da alcuni amici londinesi sull'Orient Express per risolvere la questione. 

La calligrafia di Smith era difficile da leggere in questa parte del diario, come se gli eventi lo avessero disturbato. Telegrammi e lettere del professor Demir erano nascoste nella rilegatura.

Per leggerlo e comprenderlo ci sarebbe voluto del tempo


Niklas non aveva mai udito il nome di quell'oggetto. A Londra non aveva riferimenti ma conosceva tuttavia a Parigi un tedesco di origine russa, herr Dieter Rostov, che trafficava in qualsiasi opera d'arte con un valore particolare: avrebbe dovuto contattarlo si per la piazza di Parigi ma anche per capire chi sentire a Milano.
A Londra invece avrebbe dovuto andare a cercare qualcuno nella zona del porto, ma non conosceva contatti diretti.


Il giorno dopo Gli amici, assente Terence impegnato con la moglie, si mossero verso Victoria Station dove  vi era un ufficio della Thomas Cook & Son, agenzie che gestiva a Londra i biglietti per conto della Compagnie Internationale des Wagon-Lits

"Scoprono che Il professor Smith aveva acquistato 2 biglietti di prima classe a passaggio libero, ovvero con la possibilità di scendere ad ogni fermata e continuare con un treno successivo in transito. 
"Nessun problema per trasformare i biglietti da prima a seconda" disse l'addetto. "L'Orient Express passa una o due volte a settimana nelle varie fermate, in dipendenza dalla tratta. Quindi potrete prendere un treno successivo senza problemi anche a distanza di giorni."    
"Il prossimo treno è previsto in partenza per il 9 alle 14:30. Tuttavia le avverse condizioni sulla manica potrebbero ritardarne la partenza" disse, aggiungendo poi "dunque 2 doppie e una singola, open per Costantinopoli:

Chiesero poi su come far transitare propri treni

"Dovete rivolgervi alle ferrovie." rispose il funzionario "in stazione all'ufficio delle Ferrovie Imperiali. Dipende anche se avete dei vostri treni registrati o dovete noleggiarne uno. Noi siamo solo una compagnia di trasporti passeggeri, seppur la migliore. Se invece dovete viaggiare in Europa dovete fare richiesta alle singole ferrovie nazionali" concluse sorridendo.

All'ufficio delle ferrovie imperiali
"Esatto" disse il funzionario "ci occupiamo noi del movimento di treni privati. E tutto dipende dal fatto se locomotiva e macchinisti siano vostri o ce li chiediate. Le autorizzazioni sono differenti, e in ogni caso il tempo di attesa nel primo caso è di almeno un mese, mentre nel secondo è più breve"

"Quanto al fatto che avete citato, non mi risulta. Tra l'altro la serie Wrightson non è più in esercizio da almeno dieci anni, quindi se avessero fatto una richiesta del genere l'avrei saputo, per le autorizzazioni
Anche i nomi citati non risultavano all'ufficio


Frattanto sul times notarono un articolo

ubito l'occhio esperto colse un'articolo interessante dal titolo "Uomo scompare in una nube di fumo". La cosa che aveva colto Craig era tuttavia il nome del protagonista della vicenda: Mr. Henry Stanley di Stoke Newington

@all

Articolo del Times
https://drive.google.com/open?id=13LHE0Dw4-jBsatCpaCMcxkH0DE2e8123


Gli amici decisero di separarsi per meglio dedicarsi alle ricerche: Carter, Terence e Niklas si recarono alla British Museum Library, per compiere ricerche sul Simulacro, mentre Craig e Ludwig si mossero verso New Scotland Yard per seguire la pista del treno speciale

New Scotland Yard fu un buco nell'acqua con la polizia che non trovava motivo di muoversi


La ricerca in biblioteca ebbe esito diverso
Intanto le ricerche sui libri continuavano ma con poco successo. L'unica menzione del Sedefkar Simulacrum era un un manoscritto del 13° secolo dal titolo 'The Devil's Simulare'. Alcune note di commento facevano riferimento a testi presenti nella Bibliothéque Nationale, in Parigi

Fu Buil a trovare per caso note sulla Pergamena: indicavano la presenza di questo manoscritto nel Topkapi Museum a Costantinopoli, prima della Grande Guerra.

Ad un tratto un uomo nella sala parve addormentarsi, scivolò a terra: era morto

Terence iniziò a togliere il berretto all'uomo constando una macabra scoperta: lo scalpo era mancante
Un veloce esame mostrò che anche altre parti del corpo, coperte da abiti, erano mancanti di strato di pelle.
Probabilmente l'uomo non dormiva ma era in un'agonia culminata poi nella morte
Ancor più disturbante fu il ritrovamento, attaccato al corpo come un cartello di un lembo di pelle con su iscritta una frase "Derisiz olanı inkâr edilmeyecek"

La pelle era chiaramente un lembo di quella del malcapitato. L'uomo aveva dal viso trenta anni scarsi e aveva sul tavolo un libro sulle leggende scozzesi il cui autore fu subito evidente agli amici: il professor Smith

Il medico sfogliò il libro che l'uomo stava leggendo era un testo usato nei corsi accademici tenuti da Smith e semplicemente descriveva alcuni dei più famosi miti facendone una disanima analitica, nello stile che il professore aveva mostrato nella conferenza.

Gli amici avevano quasi raggiunto l'uscita del British museum Erano quasi giunti all'uscita quando udirono una coppia di ragazza parlare fra di loro "Hai sentito, hanno trovato morto Richard Wentworth" stava dicendo uno all'altro..
Era Richard Wentworth. Stava seguendo un corso di dottorato in storia medioevale"

I compagni tornarono all'hotel e decise di dedicarsi alla lettura del Diario

Modificato da AndreaP
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