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CAPITOLO III - Kel Kadhar

2490 dell'Endag

12 di Tro

Gli ultimi tempi sono stati pieni di impegni per tutti voi. Qualche giorno dopo il glorioso annuncio, Kel Boldar ha organizzato una spedizione colonica per ripopolare Kel Kadhar. Voi e più di altri duecento dwir avete marciato compatti lungo la strada per la nuova casa, raggiungendola senza incidenti. 

A capo di questa spedizione c'è una triarchia composta da Morla Alla Adnur, Lokan Tzakgron e Plinek Zagrakdin. La prima già la conoscete; era tra i candidati wandak con voi quando siete giunti a Kel Boldar ormai due anni fa. Il secondo è il marito di Chazia, ormai ben noto. Il terzo è uno studioso dall'aria mite, poco avvezzo a parlare in pubblico ma (a quel che si dice) assai ferrato nella storia di Kel Kadhar e dintorni. 

Il viaggio è stato quasi senza incidenti, in realtà. Diversi dwir (tra i quali Deljai) hanno dimostrato una sorta di paura per il cielo aperto e gli spazi sconfinati. La marcia è stata un po' rallentata dai loro tentennamenti. Ma nessun dwir viene lasciato indietro.

Arrivati al fortino sono cominciati i lavori per rimetterlo a nuovo. Portare via i cadaveri, ripulire le pareti dalle incisioni e le pitture, rimettere in sesto porte, corridoi e tunnel. Gli urkyr hanno lasciato molto disordine, ma i terreni di coltura dentro la fortezza sono rimasti ben fertili. Ricominciare a vivere qui non solo è possibile, ma dopo qualche esamana scoprite che è pure facile. Certo mancano alcune comodità alle quali tutti i dwir erano abituati, e nei primi tempi si lavora forse troppo... ma state ricostruendo casa vostra. Nulla può battere quella sensazione. 
L'inverno è rigido e Kel Kadhar si trova ad un'altitudine maggiore di Kel Boldar, ma la città vera e propria è ben protetta da speciali camere scavate e poi sigillate, che formano una sorta di isolamento dall'esterno. Un complesso sistema di rune, una volta attivato, potrà intiepidire l'aria lì dentro e rendere i futuri inverni molto più facili da sopportare. 

Le unità abitative sono tante, e potete ridistribuirvi a piacere almeno per ora. I dwir che fanno parte di un trog si sono riuniti tra loro, ma più per una questione di abitudine che per altro: la disciplina qui è leggermente meno ferrea.
Morla Alla Adnur e Lokan Tzakgron si occupano della gestione del fortino. Ciascuno ha i suoi compiti.

  • Andr e Snorri vengono posti ad alternarsi tra lavori di fatica e studio della fortezza e dei suoi lasciti. 
  • Chazia assiste il marito e la cognata con le questioni amministrative.
  • Moggo, assieme ad altri Adnur, fa lavori di fatica e monta la guardia. Non si sono visti né urkyr né klaya, ma non si sa mai...

Lo Zagrakdin studia i suoi segreti. Scopre che per riattivare la chiave bisogna armonizzarla con la struttura della pietra perché i dwir che l'hanno staccata dal suo piedistallo l'hanno appositamente disincantata, in modo che nessun non-dwir potesse utilizzarla. Oggi, centoventisette giorni dopo l'annuncio della riconquista, Plinek Zagrakdin manda a dire che i preparativi sono ultimati. Le stanze sigillate stanno per essere aperte!

DM

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  • Snorri Laikarakkin In attesa di una risposta da parte di Kel Boldar, passo gran parte dei miei giorni a circondarmi da chi può istruirmi più nel dettaglio riguardo i compiti ed i doveri di Plinek

  • Snorri Laikarakkin "Nemmeno io so molto, ma abbiamo ottenuto informazioni importanti e... Forse, incoraggianti." Dico agli altri, "Intanto possiamo facilmente immaginare chi sia questo... Nemico.

  • Plettro
    Plettro

    Snorri Laikarakkin Ascolto Moggo e Morla, la mia bocca serrata.  "E così sia, forse la storia vi darà ragione." D'altronde, Moggo sembra maturato dai suoi inizi tra gli Adnur, anche se vedo

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Chazia

Il lavoro burocratico non è quello che più mi si addice, ma sono ben contenta di partecipare alla ricostruzione della città.

Gli ultimi giorni a Kel Boldar mi hanno spinta a riconsiderare molto la storia della mia famiglia, in particolare dopo il ritrovamento, quasi fortuito dell'ascia che oramai mi accompagna in ogni attività. Sapere che un tempo la mia famiglia non era conosciuta solo per la magia del fuoco, ma anche per la sua devozione a Yesna e le capacità di guarigione è stato quasi come una doccia fredda.
Ero giunta alla sacra dimora con l'intento di riabilitare il nome della mia famiglia, di far vedere quanto le abilità che mi erano state insegnate potevano essere utili non solo per fare del male, ma anche per guarire e aiutare.

E quale occasione migliore se non quella di riprendere le antiche usanze?
Il tempio di Yesna di Kel Kadhar era certamente rozzo e macchiato da quelle raffigurazioni degli ukyr, ma era pur sempre un inizio e con la maestria di qualche maestro dwir ben presto sarebbe stato ripulito da ogni sozzura ukyr.

Quando non sono impegnata ad aiutare Lokan e Lakan mi dedico, con chiunque voglia aiutarmi, a recuperare tutto il recuperabile di yesna e a creare un piccolo tempio in cui la comunità possa chiedere aiuto e raccogliersi.

...

Quando ci giunge la notizia che la chiave è pronta e presto ci riapproprieremo totalmente della montagna lascio ogni attività e mi dirigo alla stanza del trono, curiosa di vedere che cosa ancora ci tiene nascosto Kel Kadhar

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Edited by Cronos89

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Snorri Laikarakkin

L'arrivo a Kel Kadhar è un cambiamento ben accetto: dopo i ritrovamenti del Sankh, sono convinto che ciò che sto cercando potrebbe ritrovarsi proprio in questa antica città perduta.
Il viaggio è stato, per me, una pausa dai claustrofobici cunicoli ed una letterale boccata d'aria fresca: ho approfittato della mia familiarità con questi spazi proprio per dare coraggio ai Dwir più spaventati, in special modo Deljai, vista la nostra recente conversazione a riguardo.

Dentro Kel Kadhar mi do da fare assieme ad Andr, ma passo il mio tempo libero in maniera che potrebbe apparire decisamente controversa, soprattutto agli occhi degli altri nani: vista la smania colonizzatrice dei miei simili, è naturale pensare che tutto ciò che gli Urkyr non sono riusciti a portare, specialmente i loro idoli ed opere d'arte verrà distrutto.
Ed io non credo di poterlo accettare: sono cresciuto a Josnaal, tra gli umani, e lì l'archeologia è una disciplina che fa tesoro di tutti i reperti che riesce a trovare, anche quelli dei popoli considerati più rozzi e primitivi.

Passo quindi gran parte del mio tempo a proteggere gli idoli, manufatti e pitture Urkyr al meglio delle mie possibilità: questi sono tutti reperti che fanno parte della storia di Kel Kadhar e non lascerò che vadano ridotti in frantumi per poi venire nascosti sotto il tappeto della storia!

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Andr Ruhn

Durante il viaggio aiuto tutti i dwir che sembrano intimiditi dal cielo e dagli spazi aperti: ho già fatto questo viaggio e sono abituato alle spedizioni all'esterno, ormai. Provo a calmarli con storie, canzoni e parole di incoraggiamento, cercando di comunicare la bellezza della nostra meta. 

I primi giorni a Kel Kadhar sono pieni di lavoro: dobbiamo pulire le antiche stanze e rimettere in funzione i prodigi lasciati dai dwir del passato. Le stanze segrete rimarranno chiuse ancora a lungo, a quanto sembra, ma il lavoro per distrarmi non manca: oltre ai compiti di fatica, ho modo di aiutare gli studiosi della spedizione a comprendere meglio la natura degli antichi manufatti e delle magie che animano questo posto. Vengo anche a sapere che Chazia vuole recuperare i manufatti legati a Yesna: sono lieto di sapere che quel culto non verrà completamente distrutto e che gli altari non verranno profanati. 

Durante il mio lavoro assieme a Snorri provo a prendere contatto con gli studiosi Elzrune, provando a discutere con loro del sistema di rune per controllare l'aria all'interno della fortezza e, nel mentre, mostrargli i miei progressi come autodidatta. Provo anche a cercare altri nani interessati al teatro e all'arte, per provare a ricreare qualcosa di simile alla compagnia teatrale e al gruppo di amici che ho trovato a Kel Boldar. 

Master

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Moggo Adnur

Passo il viaggio alle costole di Morla, muovendomi talvolta in avanscoperta, talvolta in retroguardia, alla ricerca di tracce dei giganti che ci hanno attaccato. Non voglio altre pietre volanti, stavolta lanciate sui civili.

[...]

Mi sorprendo di come un po' di olio di gomito possa trasformare rapidamente Kel Kadhar da fortezza in rovina a una casa decente per i dwir; passo il tempo a trasportare cadaveri e dare il cambio ai commilitoni, con la quale parlo spesso di urkyr e pettegolezzi sul trono, gli unici due argomenti in cui ultimamente mi sento ferrato.

Tra una cosa e l'altra cerco di frequentare di più Morla, raccontandole le nostre avventure nel sottosuolo di Kel Boldar e le mie personali impressioni sugli urkyr, e sul fatto che prima o poi torneranno. Quel poco di fama che mi sono guadagnato voglio usarla a fin di bene: per prevenire i pericoli che incombono su Kel Kadhar, prima che si manifestino in forma di tragedia. Non abbiamo le difese, né la forza, né la reputazione di Kel Boldar. Là fuori i nostri nemici potrebbero vederci come l'anello debole della catena, e schiacciarci proprio ora che siamo all'inizio.

Agire in contropiede è la nostra unica speranza.

[...]

E Deljai? Mi assicuro che la casa che ci siamo scelti - spingo un sacco per continuare a vivere insieme a lei e ai miei compagni - abbia tutto ciò che necessita. Un nuovo tavolo? Una credenza? Degli sgabelli più comodi? Nessun problema: intaglierò tutto quello che serve per trasformare un buco di roccia in qualcosa che si possa chiamare casa.

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Andr

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Chazia

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Moggo

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Snorri

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Chazia riesce a mettere su un piccolo tempio di Yesna, riadattando una delle stanze della fortezza. Per ora è poco frequentato, e solo dalle donne. Andr invece riesce a organizzare momenti regolari di attività creative e artistiche, molto apprezzate da tutti e adatte a stemperare il clima di "frontiera" che si respira. 

12 di Tro

Tutti sono in attesa: manca poco all'apertura delle stanze.

La prima si rivela essere una sorta di cappella-sepoltura dove sono alloggiate le spoglie di cinque comandanti della guarnigione che un tempo proteggeva la fortezza. Sono qui sepolti con tutti gli onori e le pareti mostrano mosaici dwir davvero belli: quelli più vecchi hanno quasi duemila anni e raffigurano i dwir che combattono contro i "giganti", come all'epoca erano chiamati gli umani settentrionali. 
La stanza però ospita sei comandanti: l'ultimo si è sigillato qui dentro usando un medaglione che tiene ancora stretto in una mano. Sconfitto e senza possibilità di fermare gli invasori si è chiuso per sempre tra i suoi antenati impedendone il saccheggio. 

La seconda è una biblioteca di tavole di pietra. Un golem di liscissimo quarzo rosato giace in attesa di essere risvegliato in una nicchia della parete. Nonostante la stazza non è un combattente bensì un archivio-archivista, a giudicare dalle rune incise sul petto. Il materiale che recuperate è davvero interessante: cronache, linee familiari, epiche, ballate, trattati... ci sono opere che risalgono alla Guerra dei Traditori e una tavola che celebra la fondazione di Kel Kadhar, nel 108E. 

Ma le sorprese non finiscono qui: si apre anche il passaggio alle gallerie sotterranee.
Malla Adnur proclama una campagna di esplorazione, ma gli altri due triumdwiri non paiono altrettanto bendisposti. 

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Chazia

Le stanze rivelano un tesoro ben più grande di quanto pesanto. L'eredità di Kel Kadhar, la sua storia e gli antichi abitanti di questa dimora. Vengono aperte anche nuove vie ancora inesplorate Non mi sembri convinto sussurro a Lokan Esplorare quelle gallerie potrebbe metterci al riparo da ulteriori rischi. Chissà cosa potrebbe risalire da li ora che questo luogo è nuovamente abitato da dwir e i passaggi sono aperti

 

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Andr Ruhn

Master

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12 di Tro

Sono curioso di assistere a ciò che si nasconde dietro alle stanze chiuse. E l'attesa non viene delusa: la tomba dei comandanti è quasi un posto sacro e l'archivio conterrà certamente molte storie andate perdute, compreso quel golem e le rune che lo animano. Le gallerie sono probabilmente la scoperta più eccitante, anche se ricordo ancora quello che abbiamo trovato nella nostra breve spedizione sotto a Kel Boldar. Ma, d'altronde, non possiamo abbandonare questa opportunità. Non potremmo fare delle ricerche nell'archivio per scoprire cosa si celi nelle gallerie? Propongo ad alta voce vedendo la divisione tra i tre leader della colonia. Se sono state bloccate prima della caduta di Kel Kadhar, dovevano essere già note ai nostri antenati. E la biblioteca sembra avere molte fonti sulla storia di questa fortezza. 

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Moggo Din

Mi fa piacere essere stato ascoltato da Morla e ancora di più sentire le novità sulle spedizioni nel sottosuolo. Annuisco tutto soddisfatto, e appoggio Andr quando inizia a parlare della biblioteca "Sì, ha ragione!"

La scorsa volta ci siamo fatti prendere impreparati, e non voglio che accada di nuovo.

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Snorri Laikarakkin

"Non organizzare una spedizione sarebbe un errore." Mi accodo agli altri, "Il sottosuolo ci protegge dal mondo esterno, ma dobbiamo almeno poterci sentire al sicuro qui dentro: dobbiamo verificare lo stato del resto della città."

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Andr

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12 di tro

"Abbiamo già cercato negli archivi" spiega Plinek Zagrakdin "e si parla di un cammino che va ad unirsi a quei passaggi sotterranei un tempo tanto impiegati dal nostro popolo. Con sicurezza posso dire che non esiste una via aperta tra questo Kel e la Dimora, o l'avremmo già usata! Ma potrebbero esserci dei passaggi sigillati, impercepibili dal lato di Kel Boldar. Abbiamo anche una mappa delle gallerie più vicine alla superficie e più usate, ma sono documenti vecchi. La terra si muove, le gallerie crollano, e c'è vita anche là sotto"

Malla Adnur per quanto educata pare avere poca pazienza per le lungaggini del vecchio ricercatore "Parole sagge, argomenti di grande interesse. Ma come giustamente state dicendo è passato molto tempo ed è giunto il momento di aggiornare quelle mappe. Propongo una breve spedizione di appena qualche giorno, che scalfisca questo misterioso sistema di cunicoli e trovi una zona sicura. Una testa di ponte da dove, eventualmente, partire per altre spedizioni. Volontari?" chiede guardando di sfuggita Moggo. 

Chazia

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Edited by Pippomaster92

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Chazia

A Lokan

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Quando Malla chiede volontari mi alzo in piedi Mi offro volontaria dico semplicemente

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Andr Ruhn

Master

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Mi offro volontario anche io. Dico dopo aver sentito lo scambio tra Morla e Plinek: una spedizione più breve dovrebbe permetterci di farci un'idea senza mettere la colonia a rischio. E potrei anche trovare qualcosa per la mia richiesta. 

  • Author
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Chazia

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Vi offrite volontari, voi e due guardie di scorta a Morla. I numeri qui a Kel Kadhar sono piccoli e difficilmente si potrebbe ricavare un numero maggiore. Si decide di procedere l'indomani e di usare la giornata di oggi per i preparativi. 

13 di tro

Già dai primi giorni, con una certa fatica, tutta la zona attorno all'ingresso dei tunnel era stata pulita e lavata con cura. Qui infatti erano stati trovati molti dei cadaveri degli orchi. Da un rapido esame si era stabilito che alcuni fossero morti per ferite d'arma, altri per la caduta: i soldati del sankh devono averli messi all'angolo e costretti ad una dura scelta tra la resa e la morte. 

Ora la zona è immacolata, il portale si apre con facilità. Le ormai familiari scale a chiocciola scendono nelle profondità della terra. Morla Adnur vi ha dato ordini precisi: scenderete fino al primo tunnel, che secondo le mappe è a poche ore di viaggio. Lo esplorerete prima in direzione sud-sud-est (verso Kel Boldar) e poi, se ne avrete tempo, in direzione nord-ovest dove dovrebbe proseguire verso altri fortini abbandonati sulle montagne. Non dovrete stare via più di quattro giorni per questa prima spedizione. Lo scopo principale è trovare un'area sicura oppure crearne una, un campo base per spedizioni più lunghe. 

DM

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Comincia la vostra discesa. 
Le scale sono in buone condizioni ma leggermente scivolose a causa dell'umidità filtrata durante le pulizie recenti; ma più scendete più i gradini divengono polverosi e asciutti. Dopo circa tre ore arrivate alla prima tappa: i due tunnel. 

  1. Quello verso Kel Boldar sembra in cattive condizioni, ma da quel che vedete prosegue.
  2. Quello verso nord è chiuso da un portone a doppio battente, ma la pietra è infranta ed è possibile passare oltre stringendosi un po'. 
  3. Le scale continuano verso il basso e la luce che vi portate dietro non è sufficiente a mostrare il fondo. Secondo le carte, ci dovrebbero essere ancora due "piani" con tunnel sotto di voi. 

Edited by Pippomaster92

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Snorri Laikarakkin

"Il tunnel per Kel Boldar," dico indicando il tunnel danneggiato, "dovremmo imboccare quello. Se riuscissimo già a metterlo in sicurezza, anche solo in parte, potrebbe essere un discreto passo in avanti nel collegare le città. Potremmo fare arrivare beni e nani in sicurezza, senza esporli al mondo esterno." 
Guardo i miei compagni, "Ha senso, no? E poi bisognerà pur capire che cosa l'ha bloccato."

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Moggo Din

"Mi hai letto nel pensiero"

Dò un colpetto col piede a un mucchio di rovine del passaggio. "Dici che torneremo a sistemare gallerie, Andr?" ridacchio, ripensando ai - più semplici - lavori di pulizia che facevamo insieme a Kel Boldar.

Edited by Bellerofonte

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Andr Ruhn

Spero di no, sinceramente: sarebbe una bella caduta dopo le nostre imprese epiche! Commento con un sorriso a Moggo, annuendo poi ai miei compagni. Al ritorno potremmo anche dare un'occhiata ai livelli inferiori. Potrebbero nascondersi delle minacce per la colonia. Come il demone sotto a Kel Boldar.