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Gestire le illusioni e ammaliamenti


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Per esempio, la 5e edizione ha deciso che per gli incantesimi di illusione non sempre occorre un TS. Questo comporta che alcune magie vanno affrontate dichiarando che la creatura controlla l'illusione, mentre per gli incantesimi di ammaliamento, che la vittima fallito il TS esegua delle azioni.
In entrambi i casi ho visto quanto sia difficile gestirle causa il metagame.
Voi come avete risolto?

Modificato da nolavocals
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32 minuti fa, Lopolipo.96 ha scritto:

Puoi fare degli esempi con degli incatesimi? ^^

Camuffare se stesso

Illusione di 1° livello
Tempo di lancio: 1 azione
Gittata: Incantatore
Componenti: V, S
Durata: 1 ora
L'incantatore assume un aspetto diverso (che include i suoi abiti, armatura, armi e altri oggetti personali presenti sulla sua persona) per la durata dell'incantesimo o finché egli non usa la sua azione per terminarlo. Può apparire 30 cm più alto o più basso e apparire magro, grasso o di corporatura normale. Non può cambiare il suo tipo di corpo, quindi deve adottare una forma che usi la stessa disposizione basilare degli arti. Entro questi limiti, la natura dell'illusione dipende da lui.
I cambiamenti apportati da questo incantesimo non passano il vaglio di un'ispezione fisica. Per esempio, se l'incantatore usa questo incantesimo per aggiungere un cappello in testa, gli oggetti passerebbero attraverso il cappello e chiunque tocchi l'incantatore non sentirebbe nulla o toccherebbe la testa e i capelli dell'incantatore. Se l'incantatore usa questo incantesimo per apparire più magro rispetto alla realtà, quando qualcuno protende la mano per toccarlo, urta l'incantatore quando la sua mano è apparentemente ancora a mezz'aria.
Per capire che l'incantatore è camuffato, una creatura può usare la sua azione per ispezionare il suo aspetto e deve superare una prova di Intelligenza (Indagare) contro la CD del tiro salvezza dell'incantesimo.

Come si decide se la creatura usa l'azione per ispezionare l'illusione?

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Dominare Persone

Ammaliamento di 5° livello
Tempo di Lancio: 1 azione
Gittata: 18 metri
Componenti: V, S
Durata: Concentrazione, fino a 1 minuto
L'incantatore tenta di soggiogare un umanoide entro gittata e che egli sia in grado di vedere. Quell'umanoide deve superare un tiro salvezza su Saggezza, altrimenti sarà affascinato dall'incantatore per la durata dell'incantesimo. Se l'incantatore o le creature a lui amichevoli stanno combattendo contro l'umanoide, quest'ultimo dispone di vantaggio al tiro salvezza.
Mentre il bersaglio è affascinato, l'incantatore dispone di un legame telepatico con lui finché entrambi si trovano sullo stesso piano di esistenza. L'incantatore può usare questo legame telepatico per impartire comandi alla creatura finché è cosciente (nessuna azione richiesta), ed essa farà del suo meglio per obbedire. L'incantatore può specificare un corso d'azione semplice e generico come "attacca quella creatura", "corri fin laggiù" o "portami quell'oggetto". Se la creatura porta a termine l'ordine e non riceve ulteriori indicazioni da parte dell'incantatore, essa si difende e si protegge al meglio delle sue capacità.*
L'incantatore può usare la sua azione per assumere il controllo totale e preciso del bersaglio. Fino alla fine del turno successivo dell'incantatore, la creatura effettua soltanto le azioni scelte dall'incantatore e non fa niente che l'incantatore non le consenta di fare. Durante questo periodo, l'incantatore può anche fare in modo che la creatura usi una reazione, ma per farlo dovrà usare la sua stessa reazione.
Ogni volta che il bersaglio subisce danni, effettua un nuovo tiro salvezza su Saggezza contro l'incantesimo. Se lo supera, l'incantesimo termina.

*Attacca quella creatura, il bersaglio considerando il mago "amico" non dovrebbe fare il possibile per eseguire al meglio l'ordine come avviene per la propria difesa?

Modificato da nolavocals
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11 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Come si decide se la creatura usa l'azione per ispezionare l'illusione?

Quando ha il dubbio che sia una illusione, se non c'è motivo di dubitare di quello che vedi non lo ispezioni.

 

12 minuti fa, nolavocals ha scritto:

*Attacca quella creatura, il bersaglio considerando il mago "amico" non dovrebbe fare il possibile per eseguire al meglio l'ordine come avviene per la propria difesa?

Si, quando riceve l'ordine lo farà, quando non ci sono ordini si difende

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  • Supermoderatore
22 ore fa, nolavocals ha scritto:

Come gestite in roleplay e meccanica questi tipi di incantesimi?

GRazie

Il come gestire ammaliamenti e dominazioni è un tasto a volte dolente da sempre in D&D, ci sono sempre i giocatori che cercano di svicolare un po' dalle costrizioni degli incantesimi o di inventarsi traballanti spiegazioni. Lì sta ai giocatori accettare la situazione e giocare in maniera coerente.

Detto questo la descrizione delle varie illusioni e ammaliamenti è solitamente sufficiente a dare tutte le indicazioni del caso su come gestirle.

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8 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Il come gestire ammaliamenti e dominazioni è un tasto a volte dolente da sempre in D&D, ci sono sempre i giocatori che cercano di svicolare un po' dalle costrizioni degli incantesimi o di inventarsi traballanti spiegazioni. Lì sta ai giocatori accettare la situazione e giocare in maniera coerente.

questo spiega esattamente il problema di questi incantesimi e ciò che è meta, grazie.
Qualcuno ha trovato/creato HR per gestirle?
Potrebbe essere una soluzione convertire tutto in TS?
Oltretutto lanciare un incantesimo rende di per se palese la presenza di una magia, no?

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  • Supermoderatore
4 minuti fa, nolavocals ha scritto:

questo spiega esattamente il problema di questi incantesimi e ciò che è meta, grazie.
Qualcuno ha trovato/creato HR per gestirle?
Potrebbe essere una soluzione convertire tutto in TS?
Oltretutto lanciare un incantesimo rende di per se palese la presenza di una magia, no?

La cosa migliore per quei casi è parlare fuori dal gioco con i giocatori e concordare una linea comune, magari anche a monte del gioco vero e proprio.

Per l'ultima domanda nì, dipende un po' dalle conoscenze di chi assiste alla cosa, ma genericamente non si può nascondere il lancio di un incantesimo salvo cose apposite come la metamagia.

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4 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

La cosa migliore per quei casi è parlare fuori dal gioco con i giocatori e concordare una linea comune, magari anche a monte del gioco vero e proprio.

Purtroppo, salvo farlo con amici, la cosa diventa tragicomica

4 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Per l'ultima domanda nì, dipende un po' dalle conoscenze di chi assiste alla cosa, ma genericamente non si può nascondere il lancio di un incantesimo salvo cose apposite come la metamagia.

esatto perchè le componenti sono rivelatrici tralasciando chi crede si possa lanciare un incantesimi sussurrando o gesticolando di nascosto di "base" (motivo dell'esistenza della metamagia)

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47 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Come si decide se la creatura usa l'azione per ispezionare l'illusione?

Te lo dice il giocatore

49 minuti fa, nolavocals ha scritto:

*Attacca quella creatura, il bersaglio considerando il mago "amico" non dovrebbe fare il possibile per eseguire al meglio l'ordine come avviene per la propria difesa?

Si, dove sta la questione? Se il mago gli dice attacca il demone X, la creatura affascinata lo fa. Senza possibilità di errore e finchè non muore la creatura o il demone. Se muore il demone allora senza altre istruzioni si difende (dodge). Ma è in pratica quasi impossibile che non abbia istruzioni, visto che il legame è telepatico e non serve alcuna azione, quindi le istruzioni possono essere impartite anche durante il turno della creatura affascinata (ad esempio se ha più attacchi e uccide il demone dopo il primo).

9 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Qualcuno ha trovato/creato HR per gestirle?
Potrebbe essere una soluzione convertire tutto in TS?
Oltretutto lanciare un incantesimo rende di per se palese la presenza di una magia, no?

Nessuna HR, è opportuno discutere con i giocatori su come funziona e che limiti ha l'incantesimo laddove ci sinao tentativi di stravolgimenti. Ma trasformare tutto in TS laddove non ci sono non mi sembra una soluzione. Lanciare un incantesimo può palesare (ma non sempre, basta farlo in modo da non essere visti, con metamagie, alcune spell hanno componenti che non rendono il lancio così ovvio...) che è stato lanciato un incantesimo ma non quale (quanto mi manca sapienza magica) e Comunque non dal bersaglio se rimane affascinato.

 

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37 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Te lo dice il giocatore

questo porta alla questione del meta scritta da @Alonewolf87
 

37 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Si, dove sta la questione? Se il mago gli dice attacca il demone X, la creatura affascinata lo fa. Senza possibilità di errore e finchè non muore la creatura o il demone. Se muore il demone allora senza altre istruzioni si difende (dodge). Ma è in pratica quasi impossibile che non abbia istruzioni, visto che il legame è telepatico e non serve alcuna azione, quindi le istruzioni possono essere impartite anche durante il turno della creatura affascinata (ad esempio se ha più attacchi e uccide il demone dopo il primo).

il problema è come lo attacca? Prendiamo un giocatore medio che costruisca il PG per colpire "duro" in combattimento. Ma ovviamente se il giocatore viene costretto dalla magia ad attaccare un compagno, questo lo farà al meglio delle sue possibilità oppure userà il meta?

37 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Nessuna HR, è opportuno discutere con i giocatori su come funziona e che limiti ha l'incantesimo laddove ci sinao tentativi di stravolgimenti.

questa è una delle pecche maggiori della 5e avendo un regolamento spesso poco chiaro o reinterpretabile

37 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Ma trasformare tutto in TS laddove non ci sono non mi sembra una soluzione.

eviterebbe il meta di dire vado a controllare sulla base del nulla oppure che ogni volta che avviene una magia di illusione il primo controlla in automatico.

37 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

 

Lanciare un incantesimo può palesare (ma non sempre, basta farlo in modo da non essere visti

non di base, non "vale" dirlo per farlo

37 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

, con metamagie,

concordo sono fatte appositamente

37 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

alcune spell hanno componenti che non rendono il lancio così ovvio...)

mi occorre un esempio dal manuale di una magia (delle scuole sopracitate)

37 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

che è stato lanciato un incantesimo ma non quale (quanto mi manca sapienza magica)

esiste il tiro per riconoscere l'incantesimo, ma se vedi uno che parla e compare un muro dal nulla, due domande te le poni

37 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

e Comunque non dal bersaglio se rimane affascinato.

 

nel caso di ammaliamento ovvio, ma generalmente richiede sempre un TS a differenza delle illusioni

Modificato da nolavocals
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  • Supermoderatore
44 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Purtroppo, salvo farlo con amici, la cosa diventa tragicomica

Ma anche no, basta dire in sessione zero (o prima di iniziare a giocare) "guardate gente per cose come dominare/suggestione ecc non stiamo a fare troppi salti mortali mentali, fate ciò che vi viene detto al meglio delle vostre possibilità e allo stesso modo farò io quando userete voi quegli incantesimi".

Peggiore dei casi per cose come dover essere spesso a dimostrare giochi con gruppi sempre nuovi ecc ti fai uno specchietto (anche solo un foglio di carta plastificato) con le regole di gioco civile condiviso messe bene in chiaro e le fai leggere a tutti prima di iniziare.

7 minuti fa, nolavocals ha scritto:

questo porta alla questione del meta scritta da

Quell'opzione della prova di Investigare per camuffare sé stesso è messa per situazioni come "so che quel mago è scappato in questa stanza e si è disperso in mezzo alla gente ma non lo riconosco più, provo a vedere se può essersi camuffato"

Hai un esempio pratico da riportarci di persone che hanno "travisato" il senso di camuffare sé stesso dal lato dell'Investigare?

 

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Inviato (modificato)

Non era riferito all'incantesimo camuffare se stesso, ma alla regola generale delle magie di illusione dove devi dichiarare di interagire per eseguire il tiro. 

Per quanto riguarda la sessione 0, mettere in chiaro e scrivere le regole o informazioni, sto notando alcuni problemi, ma questo bisognerebbe parlarne a parte 

Modificato da nolavocals
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3 ore fa, nolavocals ha scritto:

il problema è come lo attacca? Prendiamo un giocatore medio che costruisca il PG per colpire "duro" in combattimento. Ma ovviamente se il giocatore viene costretto dalla magia ad attaccare un compagno, questo lo farà al meglio delle sue possibilità oppure userà il meta?

Come avrebbe attaccato un qualunque altro avversario. Userà l'arma migliore a disposizione e il suo attacco migliore. Certo si viene a creare una questione sulle capacità a consumo e anche peggio sugli slot incantesimi e i tipi di incantesimi (ammesso che il comando sia lancia un incantesimo al demone). Nel primo caso secondo me vengono compiuti attacchi normali al meglio delle possibilità ma non verranno usate capacità speciali a meno che non sia specificato (e quindi il personaggio deve saperlo, non il giocatore. Se il personaggio dice "usa azione impetuosa" il DM può dire, non sai che ha questa capacità). Ma al netto di questo, il soggetto ammaliato se ha più attacchi farà più attacchi non uno solo, se può attaccare con l'azione bonus lo farà, perchè rientra nell'"attacca il demone". Circa gli incantesimi è più complicato ma solo in parte. L'ammaliatore non può sapere cosa ha memorizazto o conosce l'ammaliato ergo può limitarsia comandare "danneggia" o "blocca" o altro il demone con un incantesimo. A quel punto l'ammaliato dovrà compiere la scelta più efficace, senza anche in tal caso aggiungere capacità a consumo (come dadi extra per danni e simili). Insomma secondo me vale la via di mezzo, ovvero al meglio ma senza usare cose che l'ammaliatore non può sapere.

3 ore fa, nolavocals ha scritto:

una delle pecche maggiori della 5e avendo un regolamento spesso poco chiaro o reinterpretabile

Tutti i regolamenti sono interpretabili, perchè è la loro caratteristica non esiste da mai una regola che non possa essere interpretata, l'attivita del giureconsulto romano nell'antica roma, quando le norme erano meno, vi era anche il respondere ovvero rispondere ai quesiti posti che necessitavano di interpretazione. Se non erro solo Giustiniano fissò le proprie interpretazioni ma poi ovviamente si crearono problemi di interpretazione sulle interpretazioni. Ma si tratta di reminicenze, quest'ultima parte potrebbe essere non corretta.

Insomma per dire che ogni regolamento è interpretabile, lo è stato il primo con cui ho giocato (AD&D) e tutti quelli a seguire di ogni gioco esistente.

4 ore fa, nolavocals ha scritto:

eviterebbe il meta di dire vado a controllare sulla base del nulla oppure che ogni volta che avviene una magia di illusione il primo controlla in automatico.

Ma tu lo proponi come funzionava il TS su illusine in 3e? Ovvero se dubiti (il che avviene solo dopo un contatto o un effetto che ti fa dubitare) hai TS se non lo passi sei convinto che l'illusione sia vera?

4 ore fa, nolavocals ha scritto:

non di base, non "vale" dirlo per farlo

4 ore fa, nolavocals ha scritto:

mi occorre un esempio dal manuale di una magia (delle scuole sopracitate)

Rispondo a entrambe con la magia Ice knife che ha due componenti, M e S. Il mago si trova dietro a un muro alto fino alle spalle che nasconde le movenze del lancio ma permette di mantenere il contatto visivo e la linea d'effetto. Non parla e usa la componente da dietro il muro. Nessuno sa che ha lanciato coltello di ghaiccio (se non chi sa che è un mago quando vede che si materializza il coltello di ghiaccio, ammesso che non ci siano altri maghi). Considera anche un'altra condizione. Strada affollatissima (magari c'è mercato o un dibattito o una rivolta) e un mago bisbiglia qualcosa e si muove tra la folla e appare una palla di fuoco. Praticamente nessuno se ne accorge.

Quanto mi manca sapienza magica

4 ore fa, nolavocals ha scritto:

esiste il tiro per riconoscere l'incantesimo

QUella che brucia la reazione? Perchè in tal caso è inutile. Uno deve poter riconoscere l'incantesimo quando viene lanciato senza bruciare la reazione perchè a seconda dell'incantesimo riconosciuto potrebbe dover usare la reazione per un counter, uno scudo o simili

4 ore fa, nolavocals ha scritto:

generalmente richiede sempre un TS

Vero ma superare un TS non implica sapere chi ha tentato di ammaliarti.

 

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14 hours ago, nolavocals said:

Come si decide se la creatura usa l'azione per ispezionare l'illusione?

Se la creatura è un PG, lo decide il giocatore. Non deve giustificarlo e non mi interessa che lo faccia.

Se la creatura è un PNG, decido in base ai suoi scopi e il suo stato d'animo, allo stesso modo in cui decido qualsiasi altra cosa quando un PNG è messo davanti a una scelta (anche senza incantesimi); se sono incerto, tiro un dado.

13 hours ago, nolavocals said:

Oltretutto lanciare un incantesimo rende di per se palese la presenza di una magia, no?

Certamente. Le illusioni funzionano al meglio se le si lancia lontano da sguardi indiscreti. Gli ammaliamenti funzionano al meglio se li si lancia in assenza di testimoni terzi. Se l'incantesimo ha componenti, chiunque possa percepirle saprà che lo stai lanciando.

 

Ma il dubbio di fondo sulle illusioni è molto sensato secondo me, è una cosa su cui mi sono lambiccati anch'io in passato e di cui vorrei scrivere, prima o poi. Spero presto di avere il tempo.

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18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Come avrebbe attaccato un qualunque altro avversario. Userà l'arma migliore a disposizione e il suo attacco migliore. Certo si viene a creare una questione sulle capacità a consumo e anche peggio sugli slot incantesimi e i tipi di incantesimi (ammesso che il comando sia lancia un incantesimo al demone). Nel primo caso secondo me vengono compiuti attacchi normali al meglio delle possibilità ma non verranno usate capacità speciali a meno che non sia specificato (e quindi il personaggio deve saperlo, non il giocatore. Se il personaggio dice "usa azione impetuosa" il DM può dire, non sai che ha questa capacità). Ma al netto di questo, il soggetto ammaliato se ha più attacchi farà più attacchi non uno solo, se può attaccare con l'azione bonus lo farà, perchè rientra nell'"attacca il demone". Circa gli incantesimi è più complicato ma solo in parte. L'ammaliatore non può sapere cosa ha memorizazto o conosce l'ammaliato ergo può limitarsia comandare "danneggia" o "blocca" o altro il demone con un incantesimo. A quel punto l'ammaliato dovrà compiere la scelta più efficace, senza anche in tal caso aggiungere capacità a consumo (come dadi extra per danni e simili). Insomma secondo me vale la via di mezzo, ovvero al meglio ma senza usare cose che l'ammaliatore non può sapere.

la vittima dell'incantesimo deve attaccare al meglio delle sue possibilità, non c'è bisogno che chi lo comanda debba specificare cosa utilizzare. Se il nemico è potente come avverrebbe normalmente si usano gli attacchi anche slot incantesimi necessari ad ottenere il risultato. 

18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Tutti i regolamenti sono interpretabili, perchè è la loro caratteristica non esiste da mai una regola che non possa essere interpretata, l'attivita del giureconsulto romano nell'antica roma, quando le norme erano meno, vi era anche il respondere ovvero rispondere ai quesiti posti che necessitavano di interpretazione. Se non erro solo Giustiniano fissò le proprie interpretazioni ma poi ovviamente si crearono problemi di interpretazione sulle interpretazioni. Ma si tratta di reminicenze, quest'ultima parte potrebbe essere non corretta.

Insomma per dire che ogni regolamento è interpretabile, lo è stato il primo con cui ho giocato (AD&D) e tutti quelli a seguire di ogni gioco esistente.

Non proprio, se giochiamo a poker hai poco da reinterpretare e questo vale anche per alcuni GDR. La 5e è stata fatta volutamente così per dare l'ultima parola al master e, a parere loro, renderla più modulabile ai giocatori. Ma questo con il modo di giocare ormai creato dal d20 system per D&D è un problema, a mio parere personale.

18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Ma tu lo proponi come funzionava il TS su illusine in 3e? Ovvero se dubiti (il che avviene solo dopo un contatto o un effetto che ti fa dubitare) hai TS se non lo passi sei convinto che l'illusione sia vera?

usando un TS almeno può guidarti nel ruolare in gioco a seconda del risultato ottenuto. Si crea un muro illusorio, TS:
il muro esiste /il muro è una illusione

18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Rispondo a entrambe con la magia Ice knife che ha due componenti, M e S. Il mago si trova dietro a un muro alto fino alle spalle che nasconde le movenze del lancio ma permette di mantenere il contatto visivo e la linea d'effetto. Non parla e usa la componente da dietro il muro. Nessuno sa che ha lanciato coltello di ghaiccio (se non chi sa che è un mago quando vede che si materializza il coltello di ghiaccio, ammesso che non ci siano altri maghi). Considera anche un'altra condizione. Strada affollatissima (magari c'è mercato o un dibattito o una rivolta) e un mago bisbiglia qualcosa e si muove tra la folla e appare una palla di fuoco. Praticamente nessuno se ne accorge.

pensavo non occorresse specificare di fare un esempio con gli incantesimi illusione/ammaliamento

18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Quanto mi manca sapienza magica

QUella che brucia la reazione? Perchè in tal caso è inutile. Uno deve poter riconoscere l'incantesimo quando viene lanciato senza bruciare la reazione perchè a seconda dell'incantesimo riconosciuto potrebbe dover usare la reazione per un counter, uno scudo o simili

non è inutile, fa parte delle regole e serve appunto per prendere conoscenza di una cosa che potrebbe tornare utile. Questo vale anche per altre azioni possibili. 

18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Vero ma superare un TS non implica sapere chi ha tentato di ammaliarti.

 

sono due cose distinte. teoricamente superare un TS è meta, puoi al massimo dire che ti senti preso di mira da una forza magica. ma se l'incantesimo, come per molti sono V,S,M ed ovviamente viene usato in combattimento (tralasciando che esistendo le classi si riconoscono dai vestiti) si capisce chi ha usato una magia (non sai quale ovviamente).

9 ore fa, Bille Boo ha scritto:

Se la creatura è un PG, lo decide il giocatore. Non deve giustificarlo e non mi interessa che lo faccia.

rende il gioco facile, in pratica che senso ha usarle visto che al primo turno uno lo dichiara e tira, se sbaglia il successivo fa uguale rendendo l'illusione inutile di base. 

9 ore fa, Bille Boo ha scritto:

Se la creatura è un PNG, decido in base ai suoi scopi e il suo stato d'animo, allo stesso modo in cui decido qualsiasi altra cosa quando un PNG è messo davanti a una scelta (anche senza incantesimi); se sono incerto, tiro un dado.

questo dovrebbero farlo anche i giocatori si chiama GDR

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  • Supermoderatore
20 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

. Strada affollatissima (magari c'è mercato o un dibattito o una rivolta) e un mago bisbiglia qualcosa e si muove tra la folla e appare una palla di fuoco. Praticamente nessuno se ne accorge.

Nota che in un Sage Advice è stato specificato che non si possono bisbigliare o sussurrare le componenti verbali, vanno sempre enunciate a voce alta

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8 ore fa, nolavocals ha scritto:

Non proprio, se giochiamo a poker hai poco da reinterpretare e questo vale anche per alcuni GDR

Non stiamo parlando della stessa cosa. Anche tris ha regole non interpretabili. Un gioco con centinaia di pagine di regole non può non avere antinomie.

8 ore fa, nolavocals ha scritto:

non è inutile, fa parte delle regole e serve appunto per prendere conoscenza di una cosa che potrebbe tornare utile.

É inutile perché spesso cerchi di sapere che spell è per usare una spell che usa la reazione. Quindi usi direttamente la spell e la capacitá perde la sua utilità.

6 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Nota che in un Sage Advice è stato specificato che non si possono bisbigliare o sussurrare le componenti verbali, vanno sempre enunciate a voce alta

Non intendevo bisbigliare per camuffare la componente, ma in effetti detta così poteva sembrarlo. Semplicemente intendevo che in alcune situazioni puoi tranquillamente enunciare le parole magiche e puoi non essere considerato.

 

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