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Inabion, l'Arena dove la Coscienza sfida l'Ambizione


Messaggio consigliato

L'autore di Inabion, Claudio Piccini, ci parla della storia del progetto e di che cosa è, nel dettaglio, quest'ambientazione fantasy classica.

Sicuramente tutti noi giocatori con la passione per i GdR abbiamo desiderato almeno una volta nella vita scrivere il nostro manuale di gioco. Questo è stato anche il sogno di Claudio Piccini, un sogno nato mentre era seduto intorno a un tavolo con i suoi amici a giocare di ruolo, ma dopo oltre vent'anni di sviluppo, con i suoi alti e bassi, Claudio è riuscito in quest'impresa!

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La copertina, che potete ammirare qui sopra, è stata realizzata da Ambra Brambilla.

Inabion vede la luce a metà di questo 2024, ma chi meglio del suo Autore può parlarci di lui? Di seguito ho chiesto a Claudio di parlarci della Storia del Progetto e di che Cosa è Inabion.

Storia del Progetto

Inabion nasce nel 2003 in concomitanza alla fondazione dell'Associazione Cavalcalupi di Mestre (attiva ancora oggi nella promozione del GDR). Al tempo, insieme a un gruppo di amici, stavamo giocando una Campagna D&D 3.0 ambientata all'interno dei Forgotten Realms. Come succedeva a molti in quel tempo, ci è venuta l'idea di scrivere una Ambientazione tutta nostra e nel giro di un paio di pomeriggi abbiamo abbozzato la mappa, elencato le razze che volevamo inserire e una serie di eventi storici salienti (come ad esempio gli Itemyl arrivati dalla luna, gli Umani e gli Hecljk portati come schiavi dai demoni, l'ascesa di Cadiaben e della necromanzia).

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Abbiamo giocato assiduamente su Inabion per un paio d'anni, sviluppando soprattutto la parte regolistica (come talenti e classi di prestigio), subendo poi una brusca frenata d'arresto in seguito alla quale abbiamo dedicato il nostro tempo ad altri giochi, prima che la compagnia si dividesse.

Io ho continuato sporadicamente a sviluppare alcuni aspetti di Inabion, e dopo alcuni anni abbiamo ripreso a giocare proprio in questo mondo (prima in D&D 3.5, poi in True20) facendo varie campagne molto lunghe che portavano i personaggi dal 1° al 20° Livello, sviluppando di volta in volta varie aree geografiche.

Nel 2018 ho preso la decisione di immergermi seriamente nel progetto e ho sviluppato un piano di avanzamento: ogni sera libera, e in quegli anni ne avevo molte, l'ho dedicata alla scrittura. Contemporaneamente ho deciso anche che Inabion sarebbe stato sviluppato senza un sistema di meccaniche di riferimento, ma pura ambientazione.

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Alla fine del 2022 avevo scritto tutta la parte "crunch", quindi sono passato allo sviluppo di tutti quei racconti che accompagnano i vari capitoli. Nel frattempo sono uscite le prime Intelligenze Artificiali per le immagini, così ho imparato a usare Stable Diffusion e alla fine, a Marzo 2024, il manuale era praticamente finito sotto ogni punto di vista!

Cosa è Inabion

Inabion è un mondo Fantasy tradizionale, che secondo me oramai "ha fatto il giro". Questo perché ci sono così tanti aspetti ed elementi "alternativi" (come Treni Magici, elementi Steampunk, Razze assurde come i Mezzi Golem) che tornare ai classici archetipi è quasi una novità! Durante la progettazione ho cercato di dare a ogni razza e nazione una profondità e un dettaglio molto approfondito, cercando di portare il lettore a dire "questo elemento mi è familiare, MA.....".

Parlando con un amico lo ha definito un mondo "Super HD", nel senso che per quanto vai a zoomare non si perde mai di definizione e l'ambientazione non "sgrana", individuando piuttosto un livello di dettaglio sempre più elevato. Questo caratteristica ho cercato di mantenerla costante in tutte le 324 Pagine (e mi sono dovuto limitare) che compongono il manuale, all'interno delle quali vengono trattate 11 Razze (di cui 5 completamente nuove), 21 Nazioni, 15 Religioni principali, millenni di storia, decine di Organizzazioni e Sette, ma soprattutto Spunti per ore, mesi o anni di Avventure.

Inabion è soprattutto un omaggio dichiarato a Mystara, e in particolare agli Atlanti scritti da Bruce Heard, Glantri su tutti. Ogni nazione conta almeno 8 pagine di appunti solo sulla sua storia: nel Granducato di Vania ad esempio ci sono almeno un centinaio di PNG nobili, con casate e relazioni tra loro, ma nel manuale vengono citati solo due o tre nomi...se il progetto dovesse avere un buon riscontro potrebbero nascere nuove espansioni specifiche.

Con il manuale ora completo, dal 01 Luglio 2024 è stato lanciato il Preorder di una versione del Manuale in Tiratura Limitata, pensato per chi ha seguìto il progetto nel suo sviluppo e acquistabile praticamente a costo di stampa. Questa decisione è stata presa perché in futuro uscirà una nuova Edizione curata da un Editore.

Per accaparrarsi una copia di questa versione è possibile compilare QUESTO Form Google con cui "prenotarsi" per l'acquisto, effettuando poi il pagamento tramite PayPal. Raggiunto il numero di copie massimo il Preorder verrà ovviamente chiuso in maniera definitiva.

All'interno del modulo troverete, in totale trasparenza, i costi vivi di stampa e le eventuali spese di spedizione. Chi vuole, può aggiungere in autonomia qualcosa in più per premiare il lavoro dell'autore. Durante la compilazione è importante fare attenzione alla corrispondenza dei dati (se Mario Rossi si firma nel modulo, ma su Pay Pal utilizza la mail "orzaiolo98@Veneree.com", è complesso riuscire ad incrociare i dati).

A questo LINK invece potete scaricare un estratto di oltre 100 pagine consultabile liberamente, così da potervi fare un'idea del manuale, della profondità dei contenuti e della resa del prodotto finale.

Se volete approfondimenti sul progetto Inabion, nel Box di seguito trovate il Link al Gruppo Facebook.



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Mi fa sempre piacere vedere un prodotto di questo tipo: le ambientazioni homemade sono la vera linfa vitale del GdR. A prescindere da quanto sono complesse, grandi o innovative, sono tutte espressioni d'amore per il gioco. 
Per me non c'è niente di più soddisfacente che giocare con gli amici in un mondo "nostro", che col tempo si stratifica con personaggi famosi, luoghi fantastici, eventi storici, ripercussioni e disastri... 

Complimenti per la tenacia, soprattutto! Io ho dato vita ad un casino di piccole ambientazioni che ho sempre mollato a metà o comunque dopo qualche anno. Solo da (relativamente) poco ho messo mano ad un'ambientazione con l'intenzione di svilupparla senza interruzioni. Una faticaccia, ma ne vale la pena. 

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Beh no dicono la stessa cosa, ovvero che è un sistema che non è riferito ad un gioco o edizione, ma è solo Lore e ambientazione. Quindi ci si può giocare con D&D 3e, 5e, o magari un altro gioco.

EDIT ninjato 😄 

Modificato da Lord Danarc
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3 minuti fa, MasterX ha scritto:

quindi perché chiamarlo system agnostic... se non è nemmeno un vero sistema??? anzi non c'è proprio il sistema.. 

Perché il termine system agnostic vuol dire proprio quello. Deriva dal mondo informatico e fa riferimento a qualcosa che può operare e funzionare a prescindere dal sistema che si sta usando.
Certo si potrebbe benissimo dire che è "senza sistema" in italiano, ma i termini tecnici esistono per un motivo (definiscono una cosa precisa) e a volte sono in lingue diverse dalla nostra. 

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Scrivo in quanto Autore e ringrazio per il bellissimo articolo e l'entusiasmo ! 
Inabion nasce come ambientazione per D&D, ma se ne è allontanato per cercare di creare qualcosa di libero dai vincoli meccanici specifici (soprattutto nella 3.5, la magia ad esempio era troppo potente ed eccessivamente diffusa per i miei gusti). 

Attualmente è un PbQBccP (Play By Quellochetipare, Basta che ci Play! )

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Il 18/07/2024 at 09:05, Pippomaster92 ha scritto:

Complimenti per la tenacia, soprattutto! Io ho dato vita ad un casino di piccole ambientazioni che ho sempre mollato a metà o comunque dopo qualche anno. Solo da (relativamente) poco ho messo mano ad un'ambientazione con l'intenzione di svilupparla senza interruzioni. Una faticaccia, ma ne vale la pena. 

il trucco, nel mio caso, è stato fare un piano dell'opera che volevo scrivere, spezzare tutto in capitoli e sotto paragrafi, e visualizzare l'avanzamento delle varie parti in forma di grafico. la soddisfazione di vedere che man mano diventa tutto verde, è una benzina fenomenale per continuare! 

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Mi piace che l'autore abbia tagliato i ponti con le -per me atroci- meccaniche di D&D per concentrarsi puramente sulla costruzione del mondo. Per il resto condivido completamente quanto detto da Pippomaster nel primo post.

Ideare una propria ambientazione è il sogno bagnato di ogni vero giocatore di ruolo e non si può che tifare per chi si spinge così avanti nel proprio progetto. 

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  • 3 settimane dopo...

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