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Sovrannaturale - 1x01 - Maleventum


L_Oscuro

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20 ottobre 1987

E dopo il matrimonio, il funerale.

Lorenzo è a un funerale, quello del suo vecchio zio Nicola, da Bari. Un vecchietto burlone, mai sposato, mai figli.

"Non che io sappia!"

Soleva aggiungere, prima di bere un bicchiere e ruttare. O scoreggiare. O entrambe le cose.

Finito il funerale, con la coda dell'occhio, Lorenzo vede un uomo vestito di nero mai visto prima, avvicinarsi, controllare il polso, e sussurrare al collette della camicia.

"Stavolta è morto davvero, ripeto. Stavolta è morto davvero. Bruciare la tana."

Sbiancando, Lorenzo tocca istintivamente l'elsa di ossidiana, un geato che ha cominciato a fare ogni volta che si sentiva nervoso da quando aveva scoperto il potere della spada di suce.

Va immediatamente ad una cabina telefonica, prende il bigliettino che gli ha dato Leonardo quell'estate, e comincia a comporre il numero.

Due squilli. 

Attacca.

Aspetta.

Un paio di minuti e richiama l'uomo dell'agenzia.

"Compà, non ci crederai mai! È successo di nuovo!"

----------------------------------

Matteo nel frattempo, che ha solo finto di andare via, ma che tiene d'occhio Lorenzo da due mesi per non perdere di vista la spada, si porta il palmo della mano al viso.

Aveva notato lo strano movimento prima del funerale, un tizio mai visto prima avvicinarsi guardingo alla chiesa.

Aspettare la fine, assicurarsi che Lorenzo lo stesse guardando, e poi mettere in scena la sua pantomima.

Per poi scappare via ridendo appena non visto.

Uno scherzo. E Lorenzo ci è caduto con tutte le scarpe.

-------------------

Il bicchiere sul tavolino trema per un istante, poi lentamente si solleva dal tavolo.

Tre secondi, poi cade rovesciando tutto.

Nuovo record, rispetto ai due secondi di ieri. E comunque meglio di quella volta in cui l'acqua nel bicchiere si era trasformata in vino.

Chiara e Giovanni hanno passato gli ultimi due mesi da una parte ad esercitarsi per controllare gli strani poteri di Chiara, dall'altra a cercare di capire cosa sia lo spirito che la infesta come se fosse una casa stregata.

E se per il primo obiettivo qualche risultato, seppur scarso, era stato raggiunto, per quanto riguarda capire la natura dello spirito, sono ancora in alto mare.

  • Miaoo 1
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Leonardo Pieri

Una telefonata inaspettata, magari non del tutto imprevista e imprevedibile. 

"Dove? Quando? Come?", chiedo. Poche domande e essenziali, visto il soggetto. Proprio lui, fra tutti...

"Ma sei sicuro? Sicuro sicuro?", aggiungo, dopo un istante di riflessione. 

Sarà ubriaco? Fatto? O è capitato davvero?

Lo sapevo che sarebbe stato meglio restarmene a letto, stamattina. 

Modificato da Ghal Maraz
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Giovanni Benedetti

Sono dei piccoli passi, ma credo che sia già un miglioramento notevole. Dico a Chiara mentre vado a prendere un panno per asciugare l'acqua e raccogliere il bicchiere. In questi mesi non si è mai fatto sentire, giusto? Chiedo poi alla ragazza, riferendomi al vero mistero: per quanto i progressi con l'uso dei suoi poteri e l'addestramento nella magia stia andando bene, in questi mesi non siamo ancora riusciti a trovare nulla sulla creatura che ha causato tutto questo. Ma sono certo che stia dicendo la verità: la storia è troppo complessa e, per quanto io sia un dilettante, sono certo che una forza simile non si sviluppa dal nulla. 

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Chiara Bizzoni

In questi giorni ho imparato a fidarmi di Giovanni, non blocco neanche più la porta quando vado a dormire.

Le giornate di allenamento con Giovanni sono intense, ogni volta che mi apro al potere sopito ho paura di perdere il controllo, ma finora sembra che sia tutto ok. Non riesco a fare niente di potente come quella volta col prete.

Non lo so, forse sono troppo calma? Nel sotterraneo e contro il genio eravamo sotto stress.

Poi alla domanda sullo spirito.

No, tutto calmo in questi giorni, anche troppo. Mi preoccupa. Oppure si è stancato di giocare con me? Dico, ma non ci credo sul serio.

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Giovanni Benedetti 

Possiamo fare un tentativo, ma non credo che ci serva molto. Il nostro obiettivo è comprendere i suoi poteri e utilizzarli in una situazione di calma: devi essere tu a controllare loro, non il contrario. Dico a Chiara, riflettendo poi sulla sua domanda. No, mi sembra poco probabile. Magari sta percependo quello che succede e vuole rendere le nostre ricerche più complesse. 

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Matteo Bernardi  il tormentato 

Guardo, di nascosto e più allucinato del solito, Lorenzo che si fa fregare da chissà chi della sua compagnia. 

E chissà cosa avrà raccontato in giro per essere vittima di questi scherzi... 

Scuoto la testa e roteo gli occhi. Ma come è possibile che quella spada esca fuori solo con lui? 

  • Haha 1
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Lorenzo, Leonardo e Matteo

Spoiler

"Compa', sicurissimo! È come il fatto del prete! Pensa ero convinto fosse uno dei tuoi venuti qui a risolvere qualche altro guaio!"

Lorenzo sembra decisamente convinto mentre parla a telefono con Leonardo.

L'addestramento spinge l'uomo dell'Agenzia a non tralasciare nulla, per quanto improbabile.

Matteo invece, dalla sua posizione di osservatore distante e privilegiata, intuisce che il ragazzo deve aver chiamato proprio l'Agente.

Chiara e Giovanni 

Spoiler

Decidete di chiudere la giornata in tranquillità, con una cena leggera. Le state provando tutte, compreso fare delle diete tibetane che dovrebbero aiutare la meditazione e la spiritualità, ma hanno come unico effetto affamare Chiara e un solidare Guovanni.

Chiara si ritira nella stanza che Giovanni gli ha messo a disposizione, mentre il professore perde le solite due ore di sonno per preparare la lezione per il suo "lavoro vero".

Quanti tempo sottratto alla sua ricerca!

Chiara

Spoiler

Chiudi gli occhi, temendo che, come al solito, inpiegherai diverse ore ad addormentarti.

Decisamente, hai perso l'abitudine a dormire in un vero letto in una vera casa.

Invece, forse per la dieta tibetana, ti addormenti subito. Ma non ti godrai queste ore di sonno...

Appena chiudi gli occhi, sperimenti quella che viene chiamata "paralisi del sonno".

La porta della camera si apre,ed entra un gatto nero.

Ti fissa, poi va a piazzarsi sul guardaroba con un balzo che sembra quasi volare.

A breve distanza, entra una donna. Vecchia oltre ogni età possibile per un essere umano, i capelli rosso fuoco creano un contrasto disturbante. Un lungo vestito nero, un velo sulla testa, gli occhi due pozzi neri.

”Unguent unguent...

Portami al lu Noce d' Benevento...

Sopra l’acqua e sopra lu vento...

E sopra ogni atu maletiempo.”

Dice in un dialetto che non conosci, ma identifichi certamente come meridionale.

Mormorando ancora "unguento unguento", va a chiudersi nel guardaroba, sotto lo sguardo vigile  del gatto.

Mentre l'anta si richiude dietro la vecchia, con un altro balzo impossibile, il gatto le va dietro, sparendo nell'oscurità.

Ti svegli!

Era un sogno? Certo che era un sogno...

Ma simile a quello che avevi fatto sul serpente, e alla fine il serpente lo avevi trovato davvero. Come lo avevano chiamato gli altri? Il genio...

Ti alzi e vai a controllare il guardaroba.

Apri le ante, e il gatto nero ti salta alla faccia, cavandoti gli occhi e urlando

"A JANARA!"

Ti svegli. Di nuovo... Forse...

 

 

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Matteo Bernardi  il tormentato 

Ci manca solo che Lorenzo dia false informazioni all'agente e il paese si riempia di agenti incazzati per una falsa pista. 

Mi avvicino veloce ma di soppiatto a Lorenzo, gli stacco la cornetta dalla mano e prendo io la comunicazione. 

"Leonardo, sei tu? Lascia perdere. È un falso allarme."

Esclamo, mentre guardo con rimprovero Lorenzo. 

Flashback

Spoiler

Nel tempo in cui è passato, prima del funerale, faccio un'altra telefonata a Greta. 

Ciao Greta. No... Purtroppo quell'arma è inservibile, sembra come se avesse scelto il suo portatore. Ho provato a usarla... È apparso nella mia mente un... Demone, divinità, non so. Una creatura in parte umana in parte animali, con corna, zoccoli... Mi ha detto qualcosa in una lingua sconosciuta, ma io sapevo... Che mi stava impedendo di usare l'arma. La luce dell'elisa non era azzurra, come con Lorenzo. Ma Rossa. 

Dopo mi si è addormentata la mano. Il sistema nervoso in stato di shock. 

Chi era quella creatura? Una divinità, un demone? Che relazione ha con l'elsa? 

Prova ad indagare, per favore. 

 

Modificato da Daimadoshi85
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Leonardo Pieri

Al telefono

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"Fan*ulo... vabbè, meglio così", rispondo a Matteo, riconoscendone la voce. 

"Cos'è? Lorenzo è fatto? O ubriaco? Come al solito?".

Sempre la stessa storia. Si farà ammazzare, e solo perché è un moccioso irresponsabile. 

 

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Chiara Bizzoni

@con Giovanni
 

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AHHHHHHHHHHHH!

Quando finalmente mi sveglio, urlo di dolore, urlo a squarciagola come se mi avessero appena cavato gli occhi.

Mi tocco il volto cercando segni dell'attacco e quasi piango di gioia a non trovare niente.

Resto a fissare il guardaroba per un lungo minuto, terrorizzata che possa succedere di nuovo.

Quel sogno, o visione, o qualunque cosa fosse. Era più terribile di qualunque cosa abbia provato finora.

I mesi di pace non erano un segno che stavo migliorando, erano solo una pausa prima della tempesta.

Ripenso alle parole della megera, rimbombano nella mia testa come una voce che le ripete più e più volte, come una litania.

Non so cosa voglia dire, ma so che è importante che lo capisca, me lo sento.

Finalmente prendo le forze e mi avvicino al guardaroba.

Devo vedere dentro, devo essere certa che non c'è nulla. Non sono pazza, non sono pazza, non sono pazza!

 

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Giovanni Benedetti 

Con Chiara

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In questi giorni ho il sonno decisamente leggero: l'addestramento sta assorbendo le mie energie e gli straordinari che devo fare per preparare le lezioni non mi aiutano certo a prendere sonno. Proprio per questo mi sveglio appena sento l'urlo: sono certo che non sia un sogno. Mi alzo dal letto e vado verso la camera che ho dato a disposizione a Chiara, bussando alla porta prima di parlare. Va tutto bene? Ho sentito un urlo poco fa. 

 

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Chiara Bizzoni

@con Giovanni

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Ero in trance davanti al guardaroba quando sento bussare alla porta, che mi riporta alla realtà con un sussulto improvviso.

Ah!! Mi scappa un'esclamazione, prima di riconoscere la voce.

Oh, sei tu... puoi entrare, è aperto.

Dico a Giovanni.

Quando lo fa mi vede chiaramente ancora in parziale stato di shock e con delle lacrime sul viso.

è successo di nuovo...

Gli dico, poi, forte della presenza di un testimone, mi volto e mi faccio forza e apro il guardaroba, sperando con tutta me stessa che sia vuoto.

 

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Giovanni Benedetti

Con Chiara

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Entro nella camera, guardando preoccupato Chiara vedendo il suo stato. Oh, capisco. Vuoi che vada a prendere un bicchiere d'acqua? Così puoi calmarti e spiegarmi meglio cosa sia successo. Le dico, guardandola perplesso quando si avvicina all'armadio. Potrebbe essere importante per il nostro addestramento o per capire con chi stiamo avendo a che fare. 

 

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Leonardo Pieri

Al telefono

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"E questo va comunque male. Se si comporta spesso così, farà scattare degli allarmi e tutta la rete di protezione che vi ho stretto attorno non sarà valsa a nulla", spiego. 

"Dimmi dove siete. Anche solo il fatto che ci sia stata questa telefonata, significa che devo fare un controllo. O lo farà qualcun altro".

Non credo stiano già intercettando i nostri discorsi, ma di sicuro sanno già che stiamo parlando per la prima volta dopo mesi. 

 

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Lorenzo, Leonardo e Matteo

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Lorenzo guarda stranito Matteo

"Ue, compa'! Pure tu stai qua? Ma in che senso scherzo? Che vuoi dire?"

Flashback Matteo

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Le informazioni che Greta ti dà richiedono quasi un mese. La chiami a giorni alterni, lei ti chiede qualcosa in più sul sogno, tu rispondi, lei si prende qualche giorno per le sue ricerche... e così in avanti.

Dopo quasi un mese, hai le idee più chiare. Di poco. Di molto poco, ma più chiare.

La tua visione non ha a che fare con la spada ora, ha a che fare con il passato della spada. Quello che tu hai pensato essere un demone o un mostro, secondo Greta, è più un guardiano della spada. O il suo possessore originario, oppure colui che ha creato la spada, o semplicemente il guardiano. 

Il motivo per cui Lorenzo è l'unico che riesce ad usare la spada, deve dipendere proprio dalla sua linea di sangue. Oppure  è quello che viene definito un "prescelto".

"Hai presente Re Artù? Ecco, tutti conoscono Excalibur, ma se ti dicessi che Excalibu e la Spada nella Roccia non sono la stessa spada? La prima gliel'ha data la Dama del Lago, la seconda è la spada che riconosce la sua discendenza dinastica e lo rende Re d'Inghilterra.

Nel tuo caso, se la spada che ha il tuo nuovo amico è tipo Excalibur, vuol dire che il custode che hai visto ha deciso che il ragazzo è degno. E forse potresti fare qualcosa. Se invece è come la Spada nella Roccia, allora non c'è nulla da fare. È destinata a lui e lui soltanto. E alla sua discendenza, ovviamente."  

 

Chiara e Giovanni

Spoiler

Giovanni cerca di interagire con Chiara, ma la ragazza è stranamente attratta dall'armadio nella stanza.

Senza troppo badare al professore, la ragazza si avvicina all'armadio, e apre le ante di botto, come aspettandosi chissà cosa.

Ma l'armadio, a parte i pochi vestiti messi lì qualche giorno prima, è vuoto. 

 

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Chiara Bizzoni

@con Giovanni

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Apro l'armadio e trovo niente. Dopo aver fissato il vuoto per qualche altro momento finalmente mi giro verso Giovanni, come se lo vedessi per la prima volta.

Ho avuto un sogno. Una visione.

Gli ripeto, stavolta racconto tutto. Con più dettaglio che riesco. Mentre parlo la voce trema alla parti più spaventose, ma solo dirlo ad alta voce in un certo modo rende il tutto meno reale.

 

Il 28/7/2024 at 09:52, L_Oscuro ha scritto:

Appena chiudi gli occhi, sperimenti quella che viene chiamata "paralisi del sonno".

La porta della camera si apre,ed entra un gatto nero.

Ti fissa, poi va a piazzarsi sul guardaroba con un balzo che sembra quasi volare.

A breve distanza, entra una donna. Vecchia oltre ogni età possibile per un essere umano, i capelli rosso fuoco creano un contrasto disturbante. Un lungo vestito nero, un velo sulla testa, gli occhi due pozzi neri.

”Unguent unguent...

Portami al lu Noce d' Benevento...

Sopra l’acqua e sopra lu vento...

E sopra ogni atu maletiempo.”

Dice in un dialetto che non conosci, ma identifichi certamente come meridionale.

Mormorando ancora "unguento unguento", va a chiudersi nel guardaroba, sotto lo sguardo vigile  del gatto.

Mentre l'anta si richiude dietro la vecchia, con un altro balzo impossibile, il gatto le va dietro, sparendo nell'oscurità.

Ti svegli!

Era un sogno? Certo che era un sogno...

Ma simile a quello che avevi fatto sul serpente, e alla fine il serpente lo avevi trovato davvero. Come lo avevano chiamato gli altri? Il genio...

Ti alzi e vai a controllare il guardaroba.

Apri le ante, e il gatto nero ti salta alla faccia, cavandoti gli occhi e urlando

"A JANARA!"

Ti svegli. Di nuovo... Forse...

 

 

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Matteo Bernardi, il tormentato 

Al telefono

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Aspetta, stanno finendo le monete mi tasto nei taschini della camicia per prendere qualche moneta. Trovo 3 monete da 100 lire, dovrebbero bastare. Infilo la prima. 

Siamo a Bari... Provincia. Mi guardo intorno, cercando di ricordare il comune. Lo adocchio da un necrologio sui manifesti. Rutigliano

E in quel momento Lorenzo chiede spiegazioni. Lore', io non so chi fosse, ma ha fatto una scenetta con te lì e poi quando è uscito s'è fatto la strada rotolando dal tanto che rideva. 

 

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Leonardo Pieri

Al telefono

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"Fanc*lo... Mi tocca farmi un altro treno notturno e poi sperare di trovarvi. Ci vediamo lì, ditemi dove alloggiate. Se proprio vi dovete spostare, nel frattempo, lascia un messaggio alla mia segreteria telefonica", spiego, svogliato. 

"Ma cercate di non muovervi da lì, per piacere".

 

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Giovanni Benedetti

Con Chiara

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Controllo l'armadio con attenzione, guardando poi interrogativo Chiara per capire cosa si aspettasse. La janara e il Noce di Benevento, eh? Forse ho qualcosa sull'argomento: non è esattamente il campo delle mie ricerche, ma dovrei comunque avere qualche testo nella mia biblioteca. Dico alla ragazza, aggiungendo Non capisco cos'abbia voluto dirti con questo sogno, ma potrebbe essere un indizio su ciò che si aspetta da te, come successo con il genio. Ora andiamo a riposarci: domani proveremo a cercare informazioni in biblioteca. Concludo, mettendo a bada la curiosità: non posso permettermi una notte in bianco. 

 

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