Leonardo, Matteo e Giovanni scendono nella biblioteca sotterranea di quest'ultimo, mentre Lorenzo e Chiara restano di sopra.

I tre topi di biblioteca

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Scendete nell'immensa libreria personale di Giovanni, dove trovate anche un piccolo laboratorio di metallurgia.

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Ditemi voi cosa volete fare o ricercare

 

I due giovincelli

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Quando i tre "adulti" scendono, restate nel silenzio della casa...

 

Chiara Bizzoni

Con Lorenzo

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Quindi... come dicevi di aver trovato quella elsa? Se me l'hai detto scusa, non ricordo. Chiedo, più per cominciare una conversazione che per reale interesse.

 

In biblioteca 

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Leonardo ha qualche difficoltà a concentrarsi e trovare qualcosa.

Non sa spiegarsi cosa sia, ma il più delle volte tende a prendere proprio il libro sbagliato.

Nemmeno Giovanni e Matteo in realtà sono particolarmente fortunati.

Riuscite a risalire al simbolo sull'elsa, ma ci sono fonti contrastanti.

L'unica cosa certa è l'origine: mesopotamica.

Sembra essere legato a una certa divinità, Humbaba.

O Hubaba. O Huwawa. O Khubaba...

In quella cultura, è una delle creature create dal capo degli udug. Questi erano esseri di una cultura addirittura antecedente ai Mesopotami, quindi presumete si tratti di una stratificazione delle credenze religiose di più popoli.

Questi udug erano intesi come Ombre nere ,con origine infera, e capaci di entrare nei corpi degli uomini.

Viene visto anche come guardiano divino della Foresta dei cedri (il legno di cedro era un'importante risorsa), e questa foresta, nell'Epopea di Gilgameš, è anche sede degli dei.

Quello che non è chiaro è se tale simbolo sia legato a questa creatura per venerarla, oppure come protezione per scacciarla.

I testi più antichi lo identificano come un anatema per scacciarlo, quelli meno vecchi lo riportano come qualcosa da usare nelle preghiere a lui rivolte.

La cosa che però attira la vostra attenzione è che Humbaba è stato il primo "mostro" della storia dell'umanità, inteso come una creatura diversa dagli abitatori degli inferi, dalle anime dei defunti, dalle divinità, ma di un essere creato da qualcuno o qualcosa. Un essere diverso dall'uomo e non derivante da esso.

 

Giovanni Benedetti 

In biblioteca 

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Il simbolo raffigura Humbaba, come vi avevo già detto al tempo grazie all'aiuto del povero professor Guerra. Dico a Matteo dopo le nostre ricerche, aggiungendo E lei ha detto che appartiene ad un culto. Io credo che il simbolo sulla spada e quello a cui si riferisce siano diversi, per quanto simili in tutto. La spada, probabilmente, identifica un'anatema contro Humbaba, il primo dei mostri, per permettere ad un eroe di accedere alla dimora degli dei. Il culto potrebbe essere invece una evoluzione della sua figura: probabilmente qualcuno ha iniziato ad adorarlo per la sua forza. O magari per la sua funzione di guardiano divino, per chiedere giustizia o protezione per la propria casa. Dico ai miei due compagni di ricerche, provando a tirare delle conclusioni con le informazioni che abbiamo. La vera domanda è un'altra: cosa ci fa un'elsa babilonese nel sud Italia? O un culto legato ad una figura di una mitologia scomparsa da millenni in un'area geografica completamente diversa. 

 

Matteo Bernardi

SSSShHHHHHH

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Penso alle parole del professore e alla figura che mi è apparsa quando avevo rubato l'elsa a Lorenzo. E se fosse quello Humbaba? E se Humbaba fosse invece il guardiano dell'elsa?

Quando però termina ponendo quella domanda, la rabbia mi monta. Io devo trovare quel culto, professore! Dev'esserci qualcosa...Qualcosa sulle stirpi, sulle linee di sangue. Mi metto a sfogliare freneticamente ogni libro, ogni foglio, per poi tirare un pugno sulla scrivania. 

Chiudo gli occhi tentando di meditare per riacquistare la calma. Passano pochi secondi, che per me sono interminabili. È la mia unica ragione di vita, professore. Il mio unico scopo, da quindici anni. Ritrovare chi mi abbia costretto a...Chi abbia ucciso la mia intera famiglia. Mia moglie e mia figlia. 

Guardo per un attimo il professore e l'agente. Quell'elsa è legata a doppio filo a quel culto, e quel culto è legato a me da un giuramento. E quell'elsa ha distrutto un genio, una creatura astratta fatta di immaginazione, maledizione! Ma quella luce azzurra...Funziona solo con Lorenzo. Esclamo rassegnato.

Prendo un respiro, riempiendo di silenzio la stanza e abbandonandomi un attimo alla sedia. ...Devo confessare una cosa spiacevole...

La sera alla cena...Dopo il matrimonio. Ho rubato l'elsa di Lorenzo, volevo prenderla e usarla. Scappare. È l'unico punto di contatto che ho per trovare quel culto ma...Quell'affare non funziona con me. Ho usato tutto ciò che ho imparato negli anni per l'utilizzo di armi incantate...e alla fine...

... È apparso nella mia mente un... Demone, divinità, non so. Una creatura in parte umana in parte animali, con corna, zoccoli... Mi ha detto qualcosa in una lingua sconosciuta, ma io sapevo... SAPEVO! Che mi stava impedendo di usare l'arma. La luce dell'elsa non era azzurra, come quando è in mano a Lorenzo. Ma Rossa. Quell'elsa ha scelto il suo portatore...E c'è un guardiano, un...Qualcosa, che sceglie chi può usarla!

Mi fermo solo al termine del racconto, osservando le reazioni dei presenti.

 

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Sfrutto il collegamento con Giovanni "Rispetti la sua conoscenza guadagnata duramente e spesso vai da lui in cerca di consiglio."

 

 

Lorenzo Volpe

con chiara

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Allora ho trovato l'elsa da piccolo, in campagna, la campagna dei miei nonni! Proprio fra l'uliveto di Zio Peppe e il vitigno di nonno Ninì! La nonna mi diceva che li potevo giocare, esplorare e divertirmi senza problemi  poi faccio una piccola pausa Mi diceva anche che lei dalla casa mi poteva vedere se stavo lì e nessuno mi avrebbe mai fatto del male!  guardo l'elsa , guardo Chiara, soppeso l'elsa nella mia mano e da quando l'ho trovata l'ho sempre tenuta con me è stato il mio giocattolo preferito per anni, poi è diventato il mio porta fortuna ed ora a quanto pare un arma che nessuno sà spiegare che può fare cose che nemmeno i professoroni che stanno in biblioteca capiscono fino in fondo! 

 

Leonardo Pieri

Biblioteca

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"E così hai imparato una lezione nuova. Ti è andata bene che non ti abbia pure risucchiato l'anima. O qualcosa del genere", dico a Matteo, ma senza paternalismi.

"Il che ci racconta una cosa importante: sebbene Lorenzo se ne freghi pure troppo, l'oggetto è vincolato a lui. Quindi va guidato al suo apprendimento. Ha disgregato un genus loci, ma è stato impotente contro una ben più semplice - per quanto pervicace - apparizione spettrale. Questa questione va ben ponderata: Lorenzo potrebbe essere un'arma molto potente, uno strumento chirurgico tattico, ma potrebbe anche essere una preda, soprattutto col suo modo di fare", ragiono, per poi tornare alla questione generale. 

"Un culto millenario fuori contesto non mi sorprende più di tanto, invece, a essere sinceri. Se penso anche solo ai casini che ci hanno lasciato le espansioni imperiali e commerciali greco-romane, da quel punto di vista... Per non parlare poi delle sopravvivenze nascoste pagane o proto-cristiane, o dei lasciti dovuti alle scorrerie germaniche e orientali. La storia nascosta del mondo è ancora una grande fonte di problemi".

 

Chiara Bizzoni

Con Lorenzo

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Così? Sperduta in campagna? La storia ha qualcosa che non torna. Possibile che si trovava lì per caso, nessuno l'ha mai vista.

Sembra quasi destino... oppure qualcuno l'ha lasciata lì apposta per essere trovata...

La seconda opzione mi sembra la più probabile. Ma perché lasciarla per un bambino?

Ne hai mai parlato con nessuno oltre a noi?

 

Matteo Bernardi, il tormentato 

Biblioteca

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Comincio a inalberarmi. Voi non state capendo... Non è solo un culto di fottuti fanatici, loro fanno... Qualcosa. Ipnosi, possessione... Io non l'ho mai capito! E quel simbolo, era qualcosa che avevo dimenticato, che il mio cervello aveva rimosso, finché non l'ho visto su quell'elsa! Era sul pendente del cultista, quando la mia famiglia è morta. Sono anni che li cerco, quei fottuti bastardi. So solo che... C'entra qualcosa con linee di sangue, eredità... E quell'elsa è l'unica traccia in 15 anni. Quel ragazzo DEVE imparare a usarla. 

 

Giovanni Benedetti

In biblioteca

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Ascolto il racconto di Matteo con crescente sorpresa, soprattutto quando confessa ciò che ha fatto con l'elsa e quello che ha visto. Humbaba è sempre stato un guardiano del divino, in effetti, e la spada è in grado di trascurare qualsiasi "regola", a quanto sembrerebbe, un attributo proprio della divinità. Forse la spada è stata creata sfruttando la parte "benevola" della figura di Humbaba, nel suo ruolo di difensore delle tradizioni e dei misteri. Commento perso nelle mie teorie, aggiungendo Questo culto mi lascia altamente perplesso, invece. Possessioni, ipnosi e linee familiari non sembrano legati ad Humbaba. E, come già detto, non mi aspettavo di trovarlo qui: i babilonesi non hanno mai interagito né con i greco-romani, né con le popolazioni germaniche e orientali che hanno causato la caduta dell'impero. A meno che il culto non sia una fusione di diversi elementi provenienti da più mitologie, cosa che ritengo abbastanza sensata, in fondo. Commento, parlando quindi a Matteo. Ma qualsiasi sia il loro scopo, troveremo certamente un modo per stanarli e risolvere la faccenda. Lorenzo non è più da solo e le mie fonti mi aiuteranno a cercare ulteriore materiale su Humbaba, questo culto misterioso e l'elsa. Troverà le risposte che cerca, può starne certo.  

 

Tre ore e mezza, quattro con qualche pausa, e arrivereste a Benevento.

Qualcosa in più con furgone di Matteo, che non è il più veloce dei bolidi.

Vi preparate, cercando di portare tutto quello di cui potreste avere bisogno, e vi organizzate per partire alle cinque del mattino e arrivare per le 9, massimo 10.

È un sabato mattina, così da non costringere Giovanni a prendere un ulteriore giorno di ferie, e la sonnacchiosa città, fredda e umida, vi accoglie in un'anomala nebbiolina...

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Dunque, qualche domanda:

Andate tutti col furgone?

Come occultate il cadavere del cultista che ha bussato di testa alla porta di casa?

Cosa portate con voi?

Le Lorenzo e Chiara vogliono parlottare ancora un po', possono farlo in flashback, prima di partire.

Leonardo chiama o contatta in qualche modo l'agenzia?

 

Lorenzo volpe

con chiara

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non ho mai dato troppo importanza, la nonna mi ha sicuramente visto con questa elsa e non mi è mai sembrata troppo interessata o sorpresa.. anche se non sono mai stato troppo sveglio nella mia vita mi gratto la testa ho sempre pensato di averla trovata io per fortuna, capita di rivangare la terra e portare alla luce cose di antiche. Alla villa vicino, quella di mio Zio, quando l'ha costruita ha trovato delle tombe o dei resti di un villaggio antico, ha pagato tutti per buttare una battuta di cemento sotto e costruirci su la sua nuova casa! Insomma da quel che so che le mie terre son sempre state colonizzate da tante culture, alle volte si sono anche unite ed evolute abbandonando i loro vecchi credi. Almeno questo è quel che ho capito a scuola sorrido a Chiara

 

Leonardo Pieri

Prima di partire, la sera

"Devo chiamare l'agenzia e coprire le nostre tracce. Le vostre telefonate avranno di sicuro innervosito qualcuno e mi tocca parare qualche colpo", spiego, una volta stabilito cosa fare. 

Faccio una chiamata. 

Custode

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Chiamo il numero di contatto e spiego che le chiamate di emergenza che avevo ricevuto sono state effettuate da un paio di contatti che sto tenendo d'occhio per valutare possibili rischi. E che ho già preso contatto, nonostante le ferie. Seguirà un rapporto completo, una volta che sarò rientrato dal permesso. 

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Modalità Pinocchio, ma neanche troppo. Non so se devo già Trattare con l'Agenzia o se siamo ancora nel territorio del vago.

 

 

Pianificazione (per tutti)

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Meglio spostarsi insieme, col furgone. Tanto più che l'auto del prof. è andata.

Il cadavere del famiglio andrebbe bruciato ma, visto che è complicato farlo in fretta e furia senza un forno adeguato, conviene almeno portarlo presso un corso d'acqua e buttarlo, mettendogli dei massi in tasca per appesantirlo.

Io ho tutto il mio equipaggiamento dietro e lo prendo. 

 

Chiara Bizzoni

@Flashback con Lorenzo

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Capisco...

ehi, ora che ci penso. Siamo molto simili. Entrambi abbiamo avuto un incontro con qualcosa di soprannaturale per caso. Io con lo spirito, tu con quell'elsa. Forse eravamo destinati ad incontrarci. Gli dico, sentendomi subito in imbarazzo per come mi è uscita la frase.

Appena gli altri tornano, subito vedo che già stanno facendo piani per partire.

Ehi! Aspettate? Benevento? Perché che avete scoperto?

Perché nessuno qui mi dice niente? Sono giovane ma non sono una ragazzina per diamine!

Edited 1 Dicembre 20241 Dic by Athanatos

Matteo Bernardi

Pre partenza

Biblioteca

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Annuisco verso il professore, ponendogli una mano sulla spalla come ringraziamento. 

Usciti dalla biblioteca, ci mettiamo a preparare la partenza. Dal furgone, estraggo il fucile nascosto nel vano attrezzi, controllo le pallottole e lo smonto per ripulire la canna e oliare i meccanismi. Per una volta, notate il giubbotto antiproiettile nascosto sotto gli abiti e quella che pare l'elsa di un pugnale antico, in un legaccio in velcro legato alla coscia. 

Si va a cercare questo Noce di Benevento e la strega, non è quello che avevate detto voi? Esclamo.

Tutti

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Istruzioni di @Ghal Marazperfette Io prendo tutto.

Benevento

Tra tutte le città in cui ho girato, questa mi mancava. L'atmosfera, con questa foschia, è quanto meno spettrale. Da dove cominciamo, professore? 

Edited 1 Dicembre 20241 Dic by Daimadoshi85

Giovanni Benedetti

Esco dalla biblioteca assieme a Matteo e Leonardo, raccogliendo tutti gli oggetti esoterici che ho raccolto nel mio "sancta sanctorum" (e che siano facilmente trasportabili). Non abbiamo scoperto molto più di quanto non avessi trovato anch'io, ma è chiaro che dobbiamo chiudere la questione alla fonte. Potrebbe anche essere una buona occasione per mettere in pratica quello che abbiamo studiato in quest'ultimo periodo. Dico a Chiara, sperando di infonderle un po' di coraggio. 

Benevento

Scendo dalla macchina e mi stringo nella mia giacca, ringraziando la mia decisione di indossare uno dei completi da lavoro. Potremmo chiedere alla gente del posto. Non credo che il noce sia un luogo nascosto o sconosciuto: non è stato troppo difficile trovare dei riferimenti a delle leggende popolari. 

Tutti

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Concordo anch'io con Ghal: è la via più logica, non avendo un modo per dare fuoco al cadavere (a meno di non procurarsi della benzina, ma attireremmo l'attenzione). 

Giovanni porta tutti gli oggetti segnati in scheda e, se possibile, un foglio con tracciato il glifo che ha usato per proteggere il casale dalle interferenze della strega. 

 

Chiara Bizzoni

E va bene.... cerchiamo questo... noce. Dico.

Continua a non piacermi l'idea di andare nella tana del lupo. Questo è proprio quello che la strega voleva.

Ma ormai siamo in gioco.

Credo che mi cercherà. Dico, rassegnata.

Mi stava invitando lei no? Forse stanotte verrà in sogno. Basta che non facciamo il rito di protezione. Propongo. Un tremito mi scorre lungo la schiena a ricordare l'incubo di quella prima notte che si è manifestata.

Lorenzo Volpe

Flashback Chiara 

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Alle ultime parole non so bene come rispondere, mi accorgo di essere molto vicino a chiara senza essermene accorto ah si il destino spesso gioca strani scherzi vero? 

Per fortuna poco dopo arrivano gli altri già studiati dalla biblioteca e mi levano dall'imbarazzo.

 

Non parlo molto, mi limito ad ascoltare.

Se la strega ti cercherà, io ti proteggerò, non aver paura! RIspondo d'istinto a Chiara con una voce tremendamente sicura e dentro di me sono il più sorpreso di tutti delle mie parole. 

Chiara Bizzoni

Sorrido a Lorenzo, le sue parole mi rassicurano in un certo senso. Il ragazzo ha coraggio dietro la sua facciata scherzosa.

Inoltre in questi giorni mi sembra di sentire una certa connessione. Spero non sia solo la mia immaginazione o gli inganni dello spirito malvagio.

 

Leonardo Pieri

"Ti cercherà sicuramente. Se non oggi, comunque a breve. Inutile illudersi: meglio farsi trovare più pronti possibile e escogitare qualche contromossa. Forse non si aspetta una reazione tanto propositiva", faccio presente a Chiara. 

"Chi padroneggia tanto potere, spesso si illude di essere inattaccabile".