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Inviato (modificato)

Flashback, disfarsi di un cadavere 

Spoiler

Il gruppo si prepara ed entra nel furgone di Matteo. La preparazione, oltre ad armi, glifi, qualche tomo misterioso ed oggetti potenzialmente utili, stavolta richiede anche il trasporto di un cadavere dal cranio sfasciato.

Lo avvolgono in un sacco, invece di corde usano delle catene in ferro, e alcune pietre finiscono di appesantire il tutto.

Partono alla ricerca di un corso d'acqua abbastanza profondo, e dovendo andare verso Benevento, decidono di gettare il cadavere nel fiume Sabato.

Non si accorgono di un'auto che li segue.

All'interno, un uomo si accende una sigaretta.

"Ti tengo per le palle, ammazzamogli..."

Gettare il cadavere si rivela più difficile del previsto, dovendo scegliere un posto in equilibrio tra il comodo e l'isolato.

Purtroppo, non si accorgono che una delle pietre sul greto del fiume, particolarmente appuntita lacera il sacco.

Questo comporterà alla fuoriuscita delle pietre e al successivo riaffiorare del cadavere.

Ma questo, il gruppo non lo sa.

Per ora...

Arrivati a Benevento, avete un po' di cose a cui pensare...

Spoiler

Domande per tutti

Dove decidete di alloggiare?

Dove piazzate il furgone?

Solo per Leonardo 

Spoiler

L'agente a cui comunichi la situazione non lo conosci. Non hai leve da oleare i bottoni da spingere, quindi ti affidi alla sorte.

Fortunatamente, pare credere alle tue parole, o almeno a fingere di crederci. Probabilmente la mole di scartoffie che dovrebbe riempire in caso contrario lo ha convinto più delle tue balle.

Ma una cosa l'hai capita: alla prossima, non sarai così fortunato.

 

Modificato da Ian Morgenvelt
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Inviato

Posate il furgone a una piazzola di sosta per campeggiatori. Nonostante la bassa stagione, ci sono diversi camper di escursionisti e appassionati di montagna.

Prendete una navetta e arrivate al centro di Benevento.

La nebbia pare aumentare...

Inviato

Chiara Bizzoni

Questa nebbia non ci voleva. Dico. Certo in montagna la nebbia è normale, ma non riesco a togliermi dalla testa l'idea che non lo sia.

C'è... c'è un altro modo.

Ricordate, quando cercavamo il serpente, sono riuscita a entrare nella sua testa per un istante. Forse posso riprovarci.

Mi viene in mente all'improvviso. Non mi piace per niente abbandonarmi così tanto a un potere così spaventoso, ma forse è il momento giusto.

Inviato

Giovanni Benedetti

La città è sempre più spettrale: la nebbia è più fitta in città. Non ti devi sentire obbligata: possiamo anche provare a fare delle ricerche per conto nostro, senza usare il tuo potere. Dico a Chiara, aggiungendo In ogni caso, questa volta non dovrai nasconderti mentre lo usi. Ti proteggeremo noi quattro. 

Inviato

Leonardo Pieri

"Sì, ma... se il nostro avversario è già sintonizzato su di te, Chiara, potrebbe non solo essere pronto a una tua intrusione. Potrebbe proprio aspettare un'occasione del genere per creare un ponte attraverso la tua mente e la tua anima", faccio presente a mia volta. 

Inviato

Giovanni Benedetti 

Direi di cercare un posto dove passare la notte. Se siamo fortunati, il gestore potrebbe sapere qualcosa sulla posizione del Noce: con storie simili si possono trovare informazioni migliori ascoltando delle leggende popolari più che facendo ricerche in biblioteca. Propongo ai miei compagni, memore delle mie "cacce" in giro per l'Italia in cerca di armi incantate. 

Inviato

Chiedendo in giro, raccogliendo informazioni varie, capite che per poter stare tutti e cinque nello stesso posto, considerando almeno per Chiara una stanza a parte, potete rivolgervi o a un hotel discretamente buono, spendendo un po' di soldi in più, proprio qui in città, un ostello della gioventù poco fuori dal centro, ma raggiungibile a piedi, con grosse sale comuni tra uomini e donne, oppure un convento tenuto da suore che offre un servizio di alloggi per pellegrini o scalatori, a circa un'ora di macchina dalla città, verso le montagne.

Inviato

Chiara Bizzoni

Faccio uno smorfio al convento. L'ultimo prete ha cercato di sacrificarmi. Dico, ricordando il pazzo che invocava il genio.

Mi starebbe bene l'ostello, ma forse con stanze comuni mettiamo il piano a rischio. Potrebbe non palesarsi la strega.

Inviato

Matteo Bernardi

Anche io rispondo con una smorfia alla possibilità del convento. Tra le due, già siamo in centro, e con questa nebbia eviterei di infilarci in un posto che non conosciamo a un'ora da qui. 

Rispondo fingendo pragmatismo, in realtà semplicemente non ho la minima voglia di andare in un convento. 

Inviato

Giovanni Benedetti

Penso anch'io che sia meglio restare in centro. Non è il caso di rimettersi in strada con questa nebbia e un hotel ci potrebbe dare modo di controllarci a vicenda, se chiediamo delle stanze vicine o, comunque, comunicanti. Dico ai miei compagni, optando anch'io per la prima possibilità. 

Inviato

Lorenzo Volpe

Si ma per le stanze io non ho il becco di un quattrino, non potrò pagare non so se qualcuno può anticiparmi qualcosa, appena riprendo i lavoretti della mietitura ve li ridò!  poi penso un po a come trovare informazioni Dalle mie parti c'era un gruppetto di idioti che organizzava i "tour della paura", delle visite guidate alla casa della contessa decapitata, a strade sperdute dove giravano sfere elettriche e castelli con catene che sbattevno per tutta la notte ... insomma magari c'è qualcosa di simile anche qui, qualcuno che si è appassionato a queste storie popolari.

Inviato

Evitate monastero e ostello della gioventù, e raggiungete a piedi l'albergo più vicino.

Alla reception c'è una donna di mezza età, platinata e con dello smalto decisamente dozzinale sulle unghie.

Quando le spiegate la vostra situazione, vi propone tre camere, due doppie e una singola per Chiara.

Spoiler

Come dividete le coppie di maschietti?

Vi fa un prezzo accettabile per il periodo dell'anno e per lo stare, dopotutto, a Benevento. Controllate l'ora: sono le sei del pomeriggio.

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Inviato

Lorenzo Volpe

Io non voglio dar fastidio a nessuno, ho già dormito con Matteo e ci dormirei di nuovo senza problemi ma posso adattarmi. Visto l'orario proverei a far un giro in città. 

mi rivolgo alla signora platinata Signora le stanno molto bene questi capelli, le dona il rilfesso satinato,  sorrido abbozzando un complimento buttato lì a caso Sa di Benevento si dicono un sacco di cose, un sacco di storie di malevento e poi benevento, di persone che han visto streghe o mostri, qui in città c'è un ... turismo su queste cose? Conosce qualcuno o un bar dove magari c'è chi è appassionato a queste storie?

Inviato

Matteo Bernardi

Scrollo le spalle, non mi interessa con chi dormirò. Ne approfitto però per chiedere alla donna se ha un telefono a gettoni, magari Greta ha informazioni a riguardo, non gliel'avevo mai chiesto. 

Inviato

Giovanni Benedetti 

Allora io e Leonardo dormiremo nell'altra camera. Dico dopo aver sentito la proposta di Lorenzo, rivolgendomi quindi alla donna. Sarebbe possibile avere delle camere vicine? Ascolto quindi la sua risposta alla domanda di Lorenzo: è un ottimo punto di partenza per le nostre indagini. 

Inviato

Leonardo Pieri

Quando Lorenzo prende la parola, per un attimo ho paura che ci provi con la "concierge", ma poi - per fortuna - mi tocca ricredermi e apprezzare l'ingegno del ragazzo. 

Che evidentemente deve avere delle risorse inutilizzate, in quella testa lasciata troppo tempo ad appassire. 

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Inviato

"La singola è comunicante con una delle due doppie. L'altra doppia è esattamente un piano sopra la prima..."

Spoiler

Decidete quale coppia dorme di fianco a Chiara, e quale al piano di sopra.

Ditemi anche se mettete o meno i glifi anti strega.

"Non saprei che dirvi..."

Comincia a dire la donna alla richiesta di Lorenzo, quando una voce interrompe i vostri discorsi 

"U cipp! U cipp d' Benevient! Comm no!"

Un uomo anziano che parla in dialetto stretto si intromette.

È certamente un dipendente dell'albergo, a giudicare dalla divisa e dalla scopa che sta usando per pulire.

"Anto', na qua cipp! C cazz n capisc tu?"

La donna risponde per le rime all'anziana in dialetto ancora più stretto, poi si ricompone.

"Certo, pure qua a Benevento ci sono le nostre storie e leggende, come in ogni città. Ma è roba di ubriaconi e vecchie comari!"

Vi guarda con supponenza 

"Ma se proprio vi piacciono queste cose, o andate al "Baretto", vicino la villa comunale, dove la sera ci sta un gruppo di vecchi che giocano a tressette, e parlare con Mimì, oppure domattina andate al mercato. Ci sta 'na vecchia che vende fiori, e dicono che sia un poco una strega...

Altri pazzi che parlano di janare, io non ne conosco!"

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