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Recensione: The End of the World - Apocalisse Zombie


Alonewolf87

Messaggio consigliato

  • Supermoderatore

Come me la caverei durante un'apocalisse zombie? Questo GdR risponde a questa domanda che molti giocatori si sono sicuramente posti almeno una volta nella vita...

Vi avevamo già parlato di The End of the World - Apocalisse Zombie in occasione del pre-ordine di qualche mese fa, in preparazione dell'uscita ufficiale al Modena Play 2024. Ora che questo manuale è stato distribuito siamo qui per darvi una recensione più approfondita in merito.

The End of the World - Apocalisse Zombie è un manuale di 152 pagine, disponibile in formato a copertina rigida cartonata (e con PDF incluso nell'acquisto). L'interno è ricco di illustrazioni a colori molto suggestive.

Considerazioni Generali

Come veloce riassunto dei concetti di base, The End of the World è una serie di quattro GdR della Fantasy Flight ambientati nel nostro mondo moderno e che condividono le stesse regole di base. Il concetto della fine del mondo è centrale, come facilmente intuibile dal titolo, ma ciascuno di questi GdR esplora un modo diverso in cui il mondo moderno potrebbe giungere alla sua fine. Il "colpo di scena" però sta nel fatto che i giocatori non interpreteranno eroi con poteri fuori dal comune, bensì loro stessi, alle prese con situazioni terribili e letali! Intrepretare sé stessi non è comunque obbligatorio, un giocatore può liberamente decidere di creare un personaggio completamente (o parzialmente) fittizio, ma personalmente lo consiglio visto che da un lato è il modo in cui è stato pensato il gioco e dall'altro è un'esperienza nuova e interessante in ambito GdR.

Apocalisse Zombie è il primo di questi quattro GdR che è stato pubblicato originariamete in inglese nel 2014 e che ora è arrivato in Italia grazie alla Isola Illyon. Come chiaro dal titolo, in esso i personaggi dovranno affrontare famelici zombie di ogni tipo. Quindi in una sessione di Apocalisse Zombie ogni giocatore interpreterà se stesso mentre cerca di sopravvivere, fuggire e combattere tra quartieri e strade della propria città, armato solo delle proprie capacità e limiti, mentre gli zombie invadono la zona durante un evento apocalittico. E allo stesso modo i luoghi e i personaggi che i PG/giocatori incontreranno durante il gioco saranno in buona parte basati su luoghi e persone che conoscono nella vita reale.

La presenza di una vera e propria trama a lungo termine o il semplice concentrarsi sulla sopravvivenza a medio-lungo termine dei PG è lasciato alle preferenze dei gruppi, ma il manuale presenta cinque scenari approfonditi di esempio con molti spunti interessanti per giocare e delle ambientazioni ben delineate, sia dal punto di vista temporale che sociale.

Ho collaborato a questo progetto come traduttore e ora sono qui a portarvi la mia esperienza di gioco dopo aver provato il GdR in un paio di mini-campagne con uno dei miei storici gruppi di gioco (una volta da GM e una da giocatore).

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Com'è Intrepretare Sè Stessi?

Sicuramente per me giocare interpretando me stesso, con tutte le mie limitazioni fisiche e caratteriali è stato qualcosa di nuovo. Certo spesso in un PG finisce molto del giocatore, ma mai in modo così netto e completo come in questo GdR. Ho avuto bisogno di un po' di tempo per prendere la mano con questo nuovo concetto di fondo, ma una volta fatto ho in realtà trovato quasi liberatorio il poter andare a briglia sciolta con le reazioni che potrei avere io stesso di fronte a certe situazioni....o che almeno spero avrei. Mettere in mostra certi lati più "fragili" del proprio carattere è sicuramente una cosa non facile quindi penso che questo GdR dia il meglio con gruppi di giocatori affiatati che si conoscono bene e da tempo, che è poi il contesto in cui effettivamente l'ho testato io. Ma per assurdo potrebbe essere quasi catartico con persone che si sa che si incontrerà una volta sola nella vita e non si rivedrà mai più, ad esempio durante una dimostrazione in fiera.

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Le Meccaniche di Base

Questo GdR è di impronta abbastanza narrativa, con un sistema di gestione dei conflitti relativamente snello e che mette molto l'accento sul lento accumularsi di conseguenze fisiche e mentali negative in coloro che tentano di sopravvivere all'apocalisse.

Un personaggio di The End of the World - Apocalisse Zombie è definito da 6 caratteristiche divise in 3 categorie: fisica, mentale e sociale (con una caratteristica offensiva e una difensiva per ogni categoria). Le caratteristiche avranno un punteggio che varierà da 1 a 5 e che in fase di creazione verranno prima decise dal giocatore (tramite la spesa di 10 punti e con ogni caratteristica che parte da 1) e poi sottoposte ad una valutazione da parte del resto del gruppo. In base a come il gruppo voterà (anonimamente) riguardo a ciascuna caratteristica di un PG, essa potrà aumentare o diminuire di 1 punto (oppure rimanere uguale). Queste votazioni influenzeranno anche il numero di tratti che un PG potrà ottenere in fase di creazione.

Oltre alle caratteristiche, ogni personaggio avrà una serie di tratti, che potranno essere o positivi o negativi, e di traumi legati alla propria personalità, alla propria storia e alle proprie esperienze di vita. Alla fine di ogni sessione (se non si tratta di una one-shot) un personaggio potrà acquisire uno o due tratti in base agli eventi che sono successi durante la sessione, anche in questo caso tramite una valutazione collettiva da parte del gruppo. In caso un PG ottenga un solo tratto potrà essere sia positivo che negativo, se ne guadagnerà due, uno dovrà essere positivo e uno negativo.

L'equipaggiamento sarà basato inizialmente su quello che i giocatori avranno immediatamente sotto mano e si potrà poi espandere con ciò che trovano in giro per il mondo, ma rimanendo comunque fortemente radicato sugli oggetti a cui tutti noi possiamo pensare quando ci immaginiamo scenari di sopravvivenza in mezzo agli zombie. Il manuale contiene varie tabelle in merito per darvi idee e punti di riferimento.

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La risoluzione di eventuali conflitti intesi in senso lato è incentrata sulle prove, che saranno sempre legate a una delle sei caratteristiche e che si svolgeranno tramite la creazione di una riserva di d6. Questi dadi potranno essere sia positivi che negativi, venendo influenzati dai tratti, dalla situazione contingente, dall'equipaggiamento ecc. Una volta creata la riserva di dadi il giocatori tira tutti i d6 e poi inizia a confrontare i risultati dei dadi positivi e negativi (che è il motivo per quale personalmente raccomando di avere dei blocchi di dadi di due colori diversi per rappresentare dadi negativi e positivi). Ogni dado negativo che mostri un valore uguale a quello di un dado positivo rimuove sé stesso e il corrispettivo dado positivo dalla riserva (sempre in un rapporto uno a uno, anche se più dadi positivi mostrano lo stesso valore di un dado negativo). Una volta terminato di rimuovere tutte le coppie di dadi con lo stesso risultato, se almeno uno dei dadi positivi rimanenti mostra un valore che è pari o inferiore a quello della caratteristica che il personaggio usato per questa prova, allora la prova ha avuto successo. Altrimenti la prova fallisce. Ma bisogna anche tenere conto che dopo aver concluso una prova, a prescindere che abbia avuto successo o meno, un personaggio subisce un numero di punti stress pari al numero di dadi negativi rimasti nella riserva.

Lo stress è un altro fattore cruciale di questo gioco assieme ai traumi. Esso rappresenta il lento accumularsi di una serie di “ferite” fisiche, mentali o sociali e ne viene tenuta traccia tramite tre tracciati di caselle da riempire, ciascuno dei quali è legato a una delle tre categorie base del gioco (fisica, mentale o sociale). Lo stress è anche il modo in cui si "feriscono" eventuali avversari (zombie, sopravvissuti impazziti, gang di mototeppisti alla Kenshiro, ecc...) visto che, qualora si attacca una creatura, si svolge una prova per attaccare. Se si ha successo nella prova si infligge al bersaglio un ammontare di punti stress pari al numero di dadi positivi rimasti nella riserva che mostra un valore pari o inferiore a quello della caratteristica che il personaggio ha usato per attaccare (questo numero viene poi potenzialmente modificato dalla tipologia di arma che il personaggio sta usando). Tutte le creature usano i tracciati dello stress per determinare se sono in grado di combattere ancora o se soccombono alle ferite e/o ai traumi emotivi.

Gli Scenari

Il manuale contiene cinque diversi scenari, che fungono sia da ambientazione che da campagna, ognuno dei quali racconta una diversa tipologia di apocalisse zombie. Ognuno dei cinque scenari presentati è diviso in due parti: Durante l’apocalisse e Dopo l’apocalisse. La prima parte mostra cosa succede all’arrivo degli zombie, cosa sono, come si comportano e come il mondo intero reagisce al loro arrivo. La seconda parte mostra invece cosa succede all’umanità dopo che l’apocalisse si è abbattuta sul mondo, come cambiano gli stati, le forze militari, i centri di potere e la società tutta. I giocatori possono giocare campagne lunghe che affrontano entrambe le parti di ogni scenario oppure campagne più brevi collocate in un preciso momento di questa linea narrativa che può essere lunga anche anni.

Uno degli aspetti più interessanti di questo gioco per me però è il fatto di poter ambientare la propria campagna in un'ambiente molto ben conosciuto dai giocatori, che spesso vivranno tutti nella stessa città o comunque in zone molto limitrofe. Conoscere molto bene l'ambiente rende più facile al GM descrivere le scene e ai giocatori pensare a come muoversi, a come sfruttare le zone in cui si troano. D'altro canto il narrare come dei luoghi molto familiari cambiano e magari cadono in rovina permette di trasmettere e suscitare molto più facilmente certe emozioni nei giocatori.

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Un altro aspetto da considerare è che si possono inserire gli zombie che più ci aggradano nella storia. Nei cinque scenari del manuale per esempio abbiamo uno scenario in cui gli zombie si moltiplicano grazie a un virus che diffondono tramite il sangue e i morsi, in un altro sono invece delle radiazioni globali ad aver infettato tutti, in un altro ancora gli zombie non sono neanche non morti, ma persone vive che si sono trasformate in creature ferali e totalmente impazzite oppure manovrate da malevoli entità oscure con lo scopo di distruggere il mondo per ricostruirlo in un modo nuovo. Ogni scenario include statistiche per le varie tipologie di zombie (e PNG) legati alla storia dello scenario. Per i giocatori sarà quindi cruciale capire quale tipologia di apocalisse stanno affrontando e contro quale genere di zombie dovranno combattere, non potranno fare "metagame" fin da subito agendo come se gli zombie fossero quelli di The Walking Dead per esempio, perché potrebbero trovarsi davanti zombie alla World War Z. La cautela e l'incertezza regneranno durante la prima sessione (o due).

I Punti Dolenti

Il fatto di dover interpretare sé stessi da un lato secondo me è uno dei punti vincenti di questo GdR, ma al tempo stesso uno dei suoi talloni di Achille. Molti giocatori si trovano un po' spiazzati e finiscono magari per giocare come delle versioni caricaturate di loro stessi.

Le armi sono a volte inutilmente dettagliate e a volte troppo generiche e molti degli aspetti legati all'uso e gestione dell'equipaggiamento sono troppo vaghi.

Personalmente poi ritengo che non sia un gioco particolarmente adatto alle campagne lunghe, ma più portato a storie medio brevi di massimo 5-6 sessioni. Questo è in parte dovuto al fatto che alla fine di ogni sessione ogni personaggio guadagna uno o due tratti (se ne guadagna due dovranno essere uno positivo e uno negativo) in base all'andamento della storia e questo può porta ad un accumularsi eccessivo di tratti da considerare in seguito.

I Punti di Forza

L'immediatezza dell'immersione nel gioco, legata al fatto di interpretare sé stessi e di trovarsi in ambienti molto familiari porta spesso ad una profondità di gioco e interpretazione maggiore del solito.

Il gioco permette molto facilmente di tenere alta la tensione nei giocatori, sia tramite l'incertezza legata agli zombie agli inizi, sia tramite la devoluzione della società e dell'ambiente circostante in seguito.

Il regolamento snello permette di concentrarsi molto sulle scelte e decisioni dei personaggi e di sfruttare al meglio l'inventività dei giocatori.

Conclusione

Un GdR secondo me molto valido e che permetterà agli amanti delle ambientazioni apocalittiche di provare finalmente a vedere se riuscirebbero davvero a sopravvivere tra le orde di zombie con solo le proprie forze e la propria astuzia. Veloce da imbastire, snello da giocare e pronto per raccontare storie di grande tensione e molto coinvolgenti.

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