Cronos89 Inviato Mercoledì alle 17:50 Segnala Inviato Mercoledì alle 17:50 Matwyn Colban Non ti sto accusando dico a Blanca sto solo dicendo che seo la più facile da accusare scuoto il capo, triste della piega che ha preso la situazione onestamente non so cosa pensare. Lanciare accuse a caso non è nel mio stile e non ho intenzione di farlo ora ...
Ghal Maraz Inviato Mercoledì alle 18:10 Segnala Inviato Mercoledì alle 18:10 Assam Maish "Alla fine, non c'è nessun colpevole. O, meglio, nessun colpevole certo. Non siamo stati capaci di interrogare noi stessi", rifletto. "Dirò forse una stupidaggine, ma... a questo punto, se non troviamo l'assassino, non sarebbe sensato dare la colpa ai nostri assalitori di poca fa? Cioè, certo, a meno che qualcuno di voi non abbia riservato un trucco nella manica per adesso e ci sorprenda tutti. Io ne sarei lieto". Guardo il capitano: "Cosa vi accadrebbe in una situazione del genere. Né voi, névol vostro equipaggio avete colpe, ma siete quelli che rischiano di più, a parte il vero sicario (che però nessuno sa ancora indicare)".
Pippomaster92 Inviato Mercoledì alle 19:26 Autore Segnala Inviato Mercoledì alle 19:26 "Già normalmente la morte di un civile sotto la mia tutela sarebbe un terribile disonore per me. Ma in questo caso specifico la situazione è ben peggiore. L'onorata Yagi Jadan vorrà sicuramente la mia testa: il cavalier di Lingdon era un dignitario e ambasciatore" si stringe nelle spalle "io perderò la vita e il mio nome verrà macchiato irrimediabilmente. I miei mariti e i miei figli dovranno vivere nella vergogna, se non addirittura espiare con anni di servizio penitente!" sembra rendersi conto della situazione, ora più che mai "voi proponete una menzogna, però. Una facile via di fuga, ma disonorevole. Non credo sarebbe meglio della punizione che, per inciso, temo di meritare. Se è vero che non ho responsabilità diretta nella morte del cavaliere, ero responsabile per la sua vita e le mie mancanze sono state gravi" D'altro avviso sono Heln e Haspasiax. In particolare, dopo qualche parola scambiata a bassa voce tra loro, la prima si fa portavoce della "coppia" "Non sarebbe del tutto una menzogna. A quanto ha detto ni-Retha gli assalitori volevano eliminare sir Lingdon, e sono solo stati... insomma, battuti sul tempo. Concordiamo tutti che l'omicidio di sir Lingdon è stato probabilmente dettato da motivazioni personali; quindi l'assassino o gli assassini non dovrebbero essere un pericolo per noi altri. Però c'è una persona tra noi che potrebbe non desiderare questo tipo di conclusione" il suo sguardo si sposta ovviamente su siresse Makembill.
Cronos89 Inviato Mercoledì alle 20:07 Segnala Inviato Mercoledì alle 20:07 Colban UMa menzogna...molto comodo per il colpevole mi tratto il mento però non sono d'accordo, così come non sono d'accordo sulla vostra colpevolezza capitano. Per quanto possibile farò di tutto perché il suo onore risulti salvo. Non ha più colpe di qualsiasi altro qui dentro...salvo l'assassino ovviamente
Ian Morgenvelt Inviato Mercoledì alle 20:32 Segnala Inviato Mercoledì alle 20:32 Viraj ni-Rehta Per quanto sia uno scenario sgradevole, mi trovo d'accordo con il capitano: non possiamo incolpare questi sicari dell'omicidio. È altamente probabile che quest'ultimo sia stato compiuto per ragioni personali, ma la missione ufficiale di sir Lingdon era molto importante per la mia patria. E anche la vostra, a dirla tutta. Concludo guardando i teanici, aggiungendo Scoprire la verità è fondamentale. E non solo per noi.
Ghal Maraz Inviato Mercoledì alle 21:04 Segnala Inviato Mercoledì alle 21:04 Assam Maish "Bene, allora. Troviamolo, questo assassino", abbozzo un sorriso. "Ma sembra che qui nessuno lo sia. E non tutti rischiano la prigione. O la vita". Guardo il capitano: "Siete una persona estremamente onorevole e sono felice di avervi conosciuto. Rendete onore al vostro ruolo e alla vostra nave".
Plettro Inviato Mercoledì alle 22:17 Segnala Inviato Mercoledì alle 22:17 (modificato) Siresse Makembill "Io non sono disposta a garantire una scappatoia così semplice." Dico incupita ancora di più dal discorso del capitano. "Capitano, farò del mio meglio per fare da garante: la mia posizione e la mia vicinanza alla vittima dovranno pur significare qualcosa." Cerco di consolare la donna, ma ho poche speranze. A questo punto non ce la faremo mai, soprattutto perché qui nessuno cerca di tirare accuse. Ricomincio il giro, allora. "Non mi è piaciuto come hai cercato di convincerci a mentire sulla morte di mio marito, Assam. Sicuramente ne traggono tutti vantaggio, ma lo fa anche l'assassino: non pensi che la sua fuga sarebbe un grave danno collaterale?" Modificato Mercoledì alle 22:17 da Plettro
Ghal Maraz Inviato Giovedì alle 07:44 Segnala Inviato Giovedì alle 07:44 Assam Maish "Ho rispetto per il vostro lutto, Siresse, anche se a voi non importa molto, al di là della forma e del dovere", rispondo, brusco. "Ma qui, voi siete l'unica a non rischiare nulla. Anche se siete forse la più sospetta, considerando che eravate una delle più motivate e l'unica che stava già alterando in maniera attiva e costante la salute del defunto. Non vi è piaciuto quanto da me suggerito? Non mi importa. Nessuno di voi mi piace, a dire il vero, a parte il capitano. A lei va tutto il mio rispetto e per onorare il suo coraggio, la sua devozione e la sua forza di volontà ho già deciso di mettere da parte questa mia proposta. Però, risponderò comunque alla domanda sulla possibile fuga dell'assassino, perché è un pensiero più che lecito e giusto: certo che sarebbe un danno collaterale, ma quanto sarebbe grave, rispetto alla morte innocente di questa donna e alla condanna indiretta della sua intera famiglia? Ciò detto, mi rimetterò volentieri al giudizio delle autorità, a questo punto: sperando che siano più capaci di noi".
Pippomaster92 Inviato Giovedì alle 12:08 Autore Segnala Inviato Giovedì alle 12:08 La discussione prosegue ancora, ma senza una vera risoluzione. Quando arrivate a Lagapuna è ormai sera tarda. L'indefesso capitano ha lealmente mandato un breve messaggio alle autorità prima dello sbarco, e così al vostro arrivo venite accolti da un drappello di guardie locali. Pur mantenendo alta la guardia i soldati non sono particolarmente violenti o aggressivi; sono qui solo per assicurarsi che i possibili assassini non sfuggano alla giustizia. Un ufficiale dalla corta barba a punta interroga prima il capitano, poi separatamente ciascuno di voi... ma come già potevate immaginare non cava un ragno dal buco. Anche lui sembra solo voler fare il suo dovere e considerata la delicatezza del caso preferisce mandare un messaggio alla capitale e ottenere istruzioni. Nel frattempo il corpo di sir Lingdon viene nuovamente esaminato e poi rispettosamente preso in carico dal locale tempio della Dea Madre. Voi venite tratti in arresto sempre con il medesimo rispetto (ma in effetti le vostre piccole e confortevoli stanze sono chiuse dall'esterno e hanno sbarre alle finestre). Aspettate ben quattro giorni prima che accada qualcosa... Lagapuna, 28 Peia 2554E Venite radunati nella sala più grande che il palazzo di giustizia di Lagapuna può mettere a disposizione. Con voi ci sono il capitano, l'ufficiale che vi ha tratto in arresto e tre figure giunte stamattina in città. Due sono alti ufficiali diplomatici dell'impero, la terza è una giovane donna vestita alla teanica con una prodigiosa somiglianza con siresse Blanca; ha solo una quindicina d'anni di meno. Appena entrate si avvicina proprio a Blanca e la saluta con affetto "Cugina mia, giungo solo ora con le mie tardive condoglianze. Sono venuta qui appena ho potuto, ma" e si rivolge un po' a tutti voi "come potete immaginare l'omicidio di sir Lingdon è stato celato a tutti tranne che ai vertici di Adanina e Teania. Perdonate la maleducazione: io sono Melyonna Makembill, messa della Spada Spezzata* alla corte imperiale" Nel sankh la cortesia è di casa e segue un giro di presentazioni come se questo fosse un salotto e non l'aula di un tribunale improvvisato. Poi però si passa alle cose serie. I due messi spiegano che la situazione è ormai in mano a loro e alle loro controparti teaniche. La corona orientale lecitamente ha visto la propria mano tesa mozzata con crudeltà, e le profferte di innocenza della Yagi Jadan sembrano avere poco effetto. C'è una certa apprensione nell'aria: non si parla di una nuova guerra, ma certamente di una seria battuta di arresto nelle difficili interazioni diplomatiche. La situazione per voi non è però poi così grave. Le testimonianze dell'equipaggio e del capitano vanno in vostro favore. Anche se siete stati tutti molto occupati ad accusarvi l'un l'altro avete anche difeso il Fanciullo dagli assassini e nessuno ha tentato la fuga. Purtroppo la risoluzione di questo omicidio pur non essendo troppo grave per voi è esattamente quel tipo di sentenza che non accontenta nessuno: Grazie proprio alla cugina (che pare stranamente avere una certa influenza alla corte imperiale), alla siresse Blanca Makembill è permesso lasciare le terre di Adanina e tornare in patria, se lo desidera. Con lei viaggerà anche il suo ex servitore, Benon, e la salma di sir Lingdon. Il mercante Matwyn Colban viene bandito dall'impero, ma gli viene permesso di restare un'esamana per vendere le sue merci. Ci riesce ma certamente non al prezzo sperato. Quello che poteva essere un fiorente nuovo mercato gli è precluso e torna a casa con un gruzzoletto davvero ridotto. Viraj ni-Retha è un cittadino dell'impero. Non ci sono prove contro di lui, quindi viene "solo" registrato come persona sospetta. Da ora in avanti dovrà stare molto, molto attento: è ad un solo passo dai monasteri di rieducazione dell'impero, dove i cittadini antisociali vengono trasformati in cittadini esemplari... Inizialmente Haspasiax viene esiliata e costretta a tornare in patria, ma su richiesta congiunta sua e di Adeline Heln si decide di mandarle entrambe a casa con la medesima nave della vedova. Certamente la Heln è delusa dalla mancata possibilità di partecipare al vivace mondo accademico di Adanina, ma Haspasiax non sembra troppo sconvolta. Assam Maish sembra il caso più spinoso: cittadino di una terra ora contesa tra ribelli del sankh e Principato di Khard (alleato di sankh e Teania), ma anche privo di qualsiasi garanzia sulla sua identità, per qualche tempo sembra che non si sappia cosa fare di lui. Poi una seduta extra del processo lo esenta da qualsiasi punizione e gli lascia totale libertà. Chiaramente ha amici potenti. Infine il capitano Tashira Payata viene ritenuto responsabile parziale della morte del cavaliere. Ma le vostre testimonianze in suo favore trasformano una condanna a morte in una grave demozione e nell'obbligo di coscrizione per i suoi eredi. Con il suo grado aveva guadagnato per i figli la possibilità di scegliersi la carriera, ma ora ha perso questo diritto. Ufficialmente sir Lingdon è morto per mano ignota e la sua fine è ascritta a qualche ribelle o signore della guerra nemico delle due nazioni coinvolte. Ma voi sapete che probabilmente non è così, e che almeno un assassino è scampato alla giustizia dei mortali. *Nota Spoiler La Spada Spezzata è un ordine minore della Teania. Fino a qualche tempo fa era davvero piccolo, ma dopo la lunga guerra al confine samudhi e gli orribili eventi che hanno devastato Elabel i numeri sono aumentati parecchio. Raduna cavalieri e soldati che hanno deciso di rinunciare totalmente alla violenza e invece dedicano le proprie energie alla carità e alla risoluzione dei conflitti. Ironicamente il guerrafondaio sankh di Adanina ha un ordine monastico praticamente identico, lo Shan Kala, e i due gruppi hanno finito per incontrarsi e instaurare una serie di rapporti di collaborazione. Quello che è iniziato come un'opera di soccorso e difesa nelle terre squassate dalla guerra ora è diventato qualcosa di più grande. L'attuale miglioramento dei rapporti tra i due regni è proprio dovuto a questa collaborazione. 1
Messaggio consigliato