Vai al contenuto

Morte sul Tejekh - TdG


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Viraj ni-Rehta

Annuisco alle parole di Benon e inizio a controllare la stanza in cerca di indizi. E non ha sentito la colluttazione? L'ambasciatore era in uno stato alterato, ma mi sembra che il suo assassino non abbia avuto gioco facile. Chiedo poi al servo. 

Master

Spoiler

Percezione +7, Investigare +0

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Terre di confine tra il Regno di Teania e il sankh di Adanina, 24 Peia 2554E - mattina (7 ore all'arrivo)

"No, signore. Se avessi sentito dei suoni sospetti sarei venuto a controllare. Non sono una guardia del corpo ma ho sempre creduto di poter essere di un certo aiuto in caso si fosse venuti alle mani" risponde rigido Benon "temo che la morte del mio padrone sia avvenuta in silenzio, o quando ero già immerso nel sonno"

Interviene anche la Heln "Però è vero. Sir Lingdon mi sembra un uomo nella media, non un combattente professionista, però per quanto ubriaco... davvero non ha fatto resistenza, non ha fatto rumore? Ah, e c'è un guaritore o un dottore in medicina, qui? Sarebbe utile studiare meglio quelle ferite. Io non sono esperta in queste materie, posso solo offrire un parere estremamente dilettantesco e superficiale"

Link al commento
Condividi su altri siti

Assam Maish, l'enigma

"Mi spiace, le ferite non sono il mio campo", rispondo alla donna. 

"Non mi spiego, però, come mai nessuno di noi abbia udito nulla... voglio dire, se anche, davvero, uno di noi è l'assassino... gli altri, tuttavia, non hanno ragione di mentire. E, quindi, la morte è stata ammantata di un certo silenzio: dunque, che ci sia stato un incanto? Oppure, il sir era già incapace di difendersi?".

Link al commento
Condividi su altri siti

Haspasiax

<<Mmh>> guardo il corpo e le ferite, osservo un po’ il resto della stanza. Per quanto non tocchi nulla, è abbastanza evidente il menefreghismo dietro la questione della “macchia” data dalle impurità dei corpi. 
<<Qualcuno di voi conosce per caso erbe o veleni? Perché quello che potremmo vedere potrebbe essere anche una pantomima.>>

Link al commento
Condividi su altri siti

Viraj ni-Rehta

Temo di non conoscere né l'arte medica né l'erboristeria... Se si escludono le spezie, ovviamente. Commento dopo le parole di Haspasiax e della Heln. E mi sento di scartare un avvelenamento: se il veleno fosse stato amministrato tramite il vino, allora anche il signor Colban ne avrebbe risentito. E non mi sembra che abbia sofferto particolari effetti negativi oltre ai postumi della serata. Concludo, lanciando un'occhiata al mercante: se si tratta veramente di un avvelenamento, lui è indubbiamente il primo sospettato. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Siresse Blanca Makembill

Tiro fuori un piccolo oggetto dalla tasca di mio marito e lo metto chiaramente in mostra: è una piccola chiave.
"Non ho mai visto questa chiave..." medito tra me e me "Invece di discutere di veleni, potremmo aver già trovato una pista. Mettiamoci tutti alla ricerca di un recipiente con lucchetto, come una cassaforte o una cassetta portavalori. Se non troveremo nulla in questa stanza dovremo perquisire anche le nostre, a partire da..." mi zittisco, da chi partire?

"O da Mathwyn... O da Benon, temo." Dico provando finalmente un pò di disagio, sto accusando un amico di vecchia data di Anders ed il suo servitore di lunga data. Poi mi assale un dubbio proprio mentre guardo Anders riverso dove, fino a qualche ora prima di morire, si stava ubriacando in compagnia di Mathwyn. 
"Benon, perché non hai messo Anders a letto quando l'hai ritrovato in questo stato?"
 

Modificato da Plettro
Link al commento
Condividi su altri siti

Matwyn Colban, il mercante

mi avvicino per osservare la chiave Queste mezze accuse dico a tutti e a nessuno mi scivolano addosso. Sarei stato ben stupido ad uccidere un mio vecchio amico dopo che il suo maggiordomo mi ha visto con lui a notte fonda faccio un gesto con la mano come a scacciare quelle accuse mi sembra piuttosto interessante come punto di partenza, se c'è una chiave ci deve essere una serratura. Magari tra i bagagli?

Link al commento
Condividi su altri siti

Siresse Blanca Makembill

"Forse. Forse è in questa stanza. Forse è in quella dell'assassino." Rispondo a Matwyn mostrandogli l'oggettino, ma tenendolo saldamente in mano "E a me non importa se queste mezze accuse ti scivolano addosso, Colban. L'assassino è stato stupido a prescindere perché sperava di farla franca, quindi non mi stubirebbe niente. Sappiamo tutti che potrebbe essere chiunque tra noi, e se non hai nulla da nascondere non hai nulla da temere. In fondo sei solo il primo a cui frugheremo in stanza, ma non sarai certo l'unico."

"Non pensare che io mi sia dimenticata della mia domanda, Benon." Non vorrei certo che si dimenticasse della mia domanda solo perché Matwyn ha fatto un'osservazione.

Modificato da Plettro
Link al commento
Condividi su altri siti

"Mia signora, vostro marito era ancora ben sveglio, e in uno stato... ehm... non insolito. Sa bene che non ho mai potuto costringerlo a fare alcunché, al massimo posso dare utili consigli. Se posso dare una mia opinione..." aspetta e ottiene un cenno dalla moglie del morto "mi è parso solo relativamente ebbro. Sono ben certo di averlo visto in condizioni molto più serie di quelle di ieri sera"

Il capitano osserva rapidamente la chiave, ma scuote il capo subito: è di chiara fattura teanica "abbiamo delle cassette di sicurezza sulla nave, ma non hanno chiavi come questa. Attualmente solo due sono occupate: una è del signor Colban e contiene le sue merci; l'altra è stata affittata da un privato che non si trova a bordo e verrà aperta all'arrivo"

Da dove comincerete a cercare?

Link al commento
Condividi su altri siti

Matwyn Colban, il mercante

Quello che intendevo dico alla sposa è semplicemente quello che ho detto, non è mia intenzione intralciare le indagini. Siete liberi di cercare nella mia cabina.

 

Spoiler

Per sapere di più della chiave bisognerebbe fare qualche tiro?

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Assam Maish, l'enigma

"Non capisco perché l'assassino avrebbe dovuto lasciare indietro proprio questa chiave, se davvero si tratta di un oggetto incriminante... badate bene, sono certo che essa sia utile, eppure non credo che indichi proprio il sicario", medito. 

"In ogni caso, ho trovato affascinante la teoria del veleno... o di un potente sonnifero", riprendo l'ipotesi di Haspasiax: "D'altronde, sarebbe stato sufficiente versarlo solo nella coppa del morto... o assumere prima un antidoto. O qualcosa di simile, almeno.

Ci vorrebbe proprio un medico, o un erborista, o un alchimista", concludo, avvicinandomi al tavolo per osservare meglio gli oggetti posti al di sopra di esso, con attenzione. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Date un'altra occhiata alla chiave, ma non ha segni identificativi, tacche, incisioni o decorazioni. In realtà l'unica cosa che la fa spiccare è la dimensione. Un uma adulto dovrebbe tenerla tra la punta del pollice e quella dell'indice per ruotarla. 

Sul tavolo ci sono alcuni oggetti, alcuni li avevate notati subito, altri solo ora.

  • Due bottiglie vuote di sidro klaya, imbottigliato a Giunizia nel 2539E. Buon alcolico, buona annata. 
  • Una bottiglia non identificabile ma dall'odore conteneva il vin fresco che si fa sulla costa sud teanica. Bassa gradazione, sarebbe un vino estivo da pasto. 
  • Una bottiglia mezza vuota di forte vino del Makenal, le terre d'origine di siresse Makembill. Lei conferma che il marito ne era particolarmente ghiotto. 
  • Due bottiglie della nave. Contengono un fermentato di latte di cavallo, chiamato humir e molto apprezzato dai popoli settentrionali di Adanina. Pare che sia diventato di moda negli ultimi anni finanche alla corte imperiale. 
  • Due bicchieri. Uno vuoto, diritto. L'altro rovesciato su un fianco e con una pozza appiccicaticcia di vino sul tavolo, lì vicino. 
  • Sotto il tavolo ci sono due bottiglie piene e sigillate. Mentre le rimettete a posto la nave rolla leggermente e...
  • ... da sotto alla branda rotola fuori un terzo bicchiere usato. 
Link al commento
Condividi su altri siti

Viraj ni-Rehta

Siresse, potremmo controllare anche la sua camera? Deve perdonare l'impudenza, ma forse la chiave apre uno dei bagagli che il defunto ha deciso di lasciare in camera sua. Mi pare chiaro che non apra una delle cassette della nave. Chiedo alla donna, guardando quindi gli oggetti che troviamo nella stanza con disapprovazione: un uomo con il ruolo di Lingdon non dovrebbe eccedere così tanto nel bere. Ma, per un caso fortuito, troviamo anche un nuovo indizio: un terzo bicchiere sporco. Direi che qualcun altro ha festeggiato assieme al compianto sir Lingdon. Benon, presumo che lei non abbia brindato con il suo padrone, giusto? Concludo, guardando quindi la Heln E temo proprio che dovremo fare affidamento sulle sue competenze mediche, signorina. Non saranno eccellenti, ma non credo che potremo avere accesso a qualcosa di meglio prima di sbarcare. 

Link al commento
Condividi su altri siti

"Sono astemio" risponde semplicemente Benon. 

La Heln soppesa la proposta di Viraj un istante poi risponde "Non credo proprio. O almeno, non da sola. Altri due dovranno stare con me e osservare le mie indagini; uno solo potrebbe essere l'assassino, ma che lo siano entrambi è poco probabile. Così non ci saranno accuse successive sulla mia manipolazione del cadavere o di eventuali prove"

Link al commento
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea nuovo...