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Come funzionano i tiri passivi??


Alshagrim

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9 ore fa, Casa ha scritto:

Non mi sembra difficile la regola.

Non lo è, ma non c’entra con il topic. Si parla di tiri passivi e non esistono TS passivi.

9 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Eh no è proprio data dalla Passiva. Lo Svantaggio al tiro è il risultato di una situazione appunto svantaggiosa e contingente. 

Eh ma rimane il fatto che la passiva renda il risultato superiore a quello di uno attento quasi il 50% delle volte. 

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9 ore fa, Casa ha scritto:

Non mi sembra difficile la regola.

Non lo è, ma non c’entra con il topic. Si parla di tiri passivi e non esistono TS passivi.

9 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Eh no è proprio data dalla Passiva. Lo Svantaggio al tiro è il risultato di una situazione appunto svantaggiosa e contingente. 

Eh ma rimane il fatto che la passiva renda il risultato superiore a quello di uno attento quasi il 50% delle volte. 

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25 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Si parla di tiri passivi e non esistono TS passivi.

Chi ha mai parlato di TS passivi?

questa volta non mi sembra di aver scritto male.

Comunque provo a ripetere lo stesso concetto con altre parole:

ci sono le prove di abilità "chieste" dal giocatore e le (poche) prove di abilità "chieste" dal DM.

nel primo caso il giocatore tira il dado, nel secondo caso il DM guarda il valore passivo (mentre una volta il DM diceva "fammi un tiro di..." e faceva sempre tirare il dado al giocatore; ora non più: in tutti quei casi in cui il DM chiede di sua iniziativa una prova di abilità, si guarda la passiva).

PS: ho messo "chieste" tra virgolette perchè è un po' sbrigativa la frase ma credo sia chiara l'accezione con cui ho usato il termine.

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27 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Eh ma rimane il fatto che la passiva renda il risultato superiore a quello di uno attento quasi il 50% delle volte. 

Si ma serve proprio a quello. A rappresentare un'attività senza picchi di attenzione o abilità particolari, ma comunque svolta relativamente bene. Un tran-tran quotidiano. 

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12 ore fa, Calabar ha scritto:

Forse l'unico modo concepire la regola è quello di darle un significato diverso: nel caso della percezione non rappresenta cioè il caso di un personaggio disattento ma una sorta di valore medio di riferimento per tutti quei casi in cui l'abilità non dipende da una diretta dichiarazione di intenti del giocatore.

ma (l'ultimo che dici) è proprio il significato giusto!

il significato sbagliato è quello del personaggio disattento! anzi è il contrario: si usa la passiva proprio perché si da per scontato che il personaggio sia attento anche se non espressamente detto dal giocatore.

e anche per questo che ha senso la prova passiva con svantaggio (o vantaggio): gli stessi fattori che influenzerebbero la prova attiva, influenzano nello stesso modo la prova passiva. 

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13 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Secondo me il fatto che l’attenzione non possa essere top per tutto il tempo è dato dallo svantaggio non dal fatto che usi la passiva. La passiva significa che è quello che noti mentre fai altro e non presti attenzione e non puó essere più alta della metà delle volte che fai attenzione ergo il -5 sempre sarebbe l’unico modo di usarla. Ma piuttosto che usare un’hr Comunque non dirimente preferisco non usare la regola.  

Nel D&D, soprattutto nelle ultime edizione non si può usare la logica. I personaggi sono ultra umani, quando si avventurano in luoghi pericolosi hanno la percezione passiva per rendere la loro costante attenzione come avviene anche per i mostri (essendo un 10 è il 50% del tiro ed è meccanicamente giusto) lo svantaggio va dato solo in casi molto particolari.

Non capisco perchè dover per forza tarpare le ali a questa meccanica, se non piace i PG power il D&D dalla 3.0 in poi non sono adatti. 

13 ore fa, Calabar ha scritto:

Il problema è che una passava con svantaggio ha devvero poco senso di esistere.

se intendi usarla con svantaggio, concordo

13 ore fa, Calabar ha scritto:


Oltretutto trattandosi di un numero fisso non puoi neppure cercare di sopperire allo svantaggio con un tiro fortunato.

Forse l'unico modo concepire la regola è quello di darle un significato diverso: nel caso della percezione non rappresenta cioè il caso di un personaggio disattento ma una sorta di valore medio di riferimento per tutti quei casi in cui l'abilità non dipende da una diretta dichiarazione di intenti del giocatore.

bisogna tenere conto che il tiro passivo a due funzioni, rendere il gioco veloce all'occorrenza (senza perdersi in tiri che fanno solo perdere tempo). quando invece occorre (es trappola) deve essere fatto il tiro per vedere se si supera altrimenti si usa la passiva e si segue le regole per le conseguenze.

 

11 ore fa, Casa ha scritto:

Era una premessa, per chiarire che normalmente dagli input del DM deriva un tiro salvezza mentre dagli input del giocatore deriva un tiro di abilità.

se intendi riferito alla CD questa viene decisa sempre dal master o meglio è quello che viene fatto da tutti i master che non seguono la facile tabella presente nelle regole

11 ore fa, Casa ha scritto:

L'abilita passiva entra in gioco in quei rari casi in cui serve un tiro di abilità su input del DM senza input del giocatore.

l'abilità passiva è molto utile e dovrebbe essere usata molto spesso

11 ore fa, Casa ha scritto:

Se il giocatore dice che vuole attraversare il ponte scivoloso (input del giocatore) allora il dm fa fare una prova abilità destrezza.

Se invece un ponte diventa improvvisamente scivoloso (input del DM) allora il DM chiede un tiro salvezza su destrezza (è concettualmente sbagliato chiedere una prova di abilità destrezza in questo caso)

Quando ci sono casi di input del DM che implicano una prova di abilità in cui il giocatore non ha espresso volontà allora si usa la passiva (caso tipico l'imboscata)

Non mi sembra difficile la regola.

questa suddivisione puramente personale

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16 ore fa, Casa ha scritto:

Non mi sembra difficile la regola.

È un buon metodo, mi pare che tutto sommato funzioni. Penso che in linea di massima l'adotterò, anche se già lo facevo, seppure in maniera meno rigorosa e consapevole.
Si tratta però di una sovrastruttura alla regola che hai dovuto concepire perché la regola in se lascia molti dubbi.

Modificato da Calabar
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8 ore fa, nolavocals ha scritto:

Nel D&D, soprattutto nelle ultime edizione non si può usare la logica. I personaggi sono ultra umani, quando si avventurano in luoghi pericolosi hanno la percezione passiva per rendere la loro costante attenzione come avviene anche per i mostri (essendo un 10 è il 50% del tiro ed è meccanicamente giusto) lo svantaggio va dato solo in casi molto particolari.

Non capisco perchè dover per forza tarpare le ali a questa meccanica, se non piace i PG power il D&D dalla 3.0 in poi non sono adatti. 

Non c'entra nulla il PG power, io preferisco la 3e. E non è una questione di "logica" ma di coerenza dei PG. Se la passiva è semplicemente questo

Cita

Forse l'unico modo concepire la regola è quello di darle un significato diverso: nel caso della percezione non rappresenta cioè il caso di un personaggio disattento ma una sorta di valore medio di riferimento per tutti quei casi in cui l'abilità non dipende da una diretta dichiarazione di intenti del giocatore.

Allora tanto vale far tirare, l'unica cosa che fa è far risparmiare un tiro, e non vedo motivo per farlo.

8 ore fa, nolavocals ha scritto:

se intendi usarla con svantaggio,

in realtà esiste da regolamento la passiva con svantaggio, -5.

8 ore fa, nolavocals ha scritto:

il tiro passivo a due funzioni, rendere il gioco veloce all'occorrenza (senza perdersi in tiri che fanno solo perdere tempo). quando invece occorre (es trappola) deve essere fatto il tiro per vedere se si supera altrimenti si usa la passiva e si segue le regole per le conseguenze.

se il tiro fa perdere tampo non va fatto fare semplicemente. Se occorre si tira. L'alea è il bello del gioco, io nemmeno uso i risultati medi infatti.

 

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28 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

in realtà esiste da regolamento la passiva con svantaggio, -5.

Penso intendesse dire "usarlo sempre con svantaggio".
Non credo nessuno obietti se si applica lo svantaggio nel caso la particolare situazione lo richieda.

Il non dover tirare il dado ha anche un altro piccolo vantaggio, quello di non mettere all'erta non tanti i personaggi, ma i giocatori. 😉

  • Grazie 1
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