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Iniziamo a tradurre una nuova rubrica, che va ad analizzare numero per numero la storia editoriale della celebre rivista Dragon, uno dei pilastri della vita editoriale di Dungeons & Dragons attraverso le edizioni.

Articolo di M.T. Black del 13 Giugno 2018

Ho giocato a Dungeons & Dragons e altri giochi di ruolo per la maggior parte della mia vita, ma solo di recente ho sviluppato un profondo interesse per la storia di questo hobby. È stato molto divertente scoprire la storia dei primi anni del gioco: abbondano di personaggi affascinanti ed eventi drammatici!

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In questa serie di articoli andremo ad esaminare attentamente il periodico più importante che l'industria dei giochi di ruolo abbia mai prodotto, la rivista Dragon. Il primo numero (intitolato in realtà The Dragon) fu pubblicato nel giugno 1976 dalla TSR, con un prezzo di copertina di $ 1,50. Il direttore era Tim Kask, che fu il primo dipendente a tempo pieno della TSR e aveva curato una serie di supplementi di D&D per l'azienda. Kask ha spiegato lo scopo della nuova rivista in questo modo:

"Questo numero segna un passo importante per la TSR Hobbies Inc. Con esso abbiamo salutato il mondo sicuro e protetto della rivista aziendale e siamo entrati nell'arena dell'editoria competitiva di riviste. Abbiamo attivato una nuova divisione della società; TSR Periodicals. Stiamo sollecitando inserzionisti e avvisando il resto degli interessati che siamo arrivati pronti alla pugna, con una missione da compiere. Quella missione è pubblicare la migliore rivista dedicata ai giochi Sword & Sorcery, Fantasy, Science Fiction e Role Playing."

Per chi non ha familiarità con il termine, una "rivista aziendale" è una rivista pubblicata da un'azienda per promuovere i propri prodotti e servizi. Precedentemente a The Dragon c'era una rivista aziendale chiamata The Strategic Review, che durò solo sette numeri.

La TSR inserì una quantità impressionante di contenuti nelle trentadue pagine di The Dragon. Per i giocatori di Dungeons & Dragons, c'erano regole ampliate per la classe degli illusionisti, un sistema per eseguire prove sugli attributi, statistiche per le armi fantascientifiche, un saggio sulle lingue di D&D, suggerimenti per il DM per le avventure nella natura selvaggia, un nuovo mostro (il bulette) e diverse nuove sotto-razze di elfi ispirate a Tolkien.

La rivista copriva già anche altri giochi. C'erano regole per simulare la Battaglia dei Cinque Eserciti usando Chainmail, regole ampliate per un wargame ispirato a Conan chiamato Royal Armies of the Hyborean Age e nuove regole per il gioco da tavolo Dungeon!. Anche se due di questi giochi sono stati pubblicati dalla TSR (Chainmail e Dungeon!), questo riflette il tentativo del direttore di essere una vera rivista intersettoriale.

Cosa forse sorprendente in The Dragon erano inclusi anche tre racconti. Fritz Lieber condivideva una storia divertente, in cui l'autore cerca di spiegare un wargame a Fafhrd and al Gray Mouser. Questo sembra essere più un pezzo promozionale per il wargame di Lieber "Lankhmar", pubblicato dalla TSR poco dopo. C'è una storia del futuro direttore Jake Jaquet, che è poco più di una descrizione di un dungeon crawl. E c'è anche la prima parte di un romanzo serializzato con il titolo poco ispirato di "The Gnome Cache", scritto da Garrison Ernst (in realtà uno pseudonimo usato da Gary Gygax).

I valori di produzione sono piuttosto grezzi, specialmente la copertina, un po' famigerata. Il contenuto è però avvincente e include alcuni scrittori di spicco: Gary Gygax, James M. Ward, Scott Bizar (fondatore di Fantasy Games Unlimited), Lee Gold (direttore di Alarums and Excursions), Fritz Lieber e Lin Carter.

E così The Dragon ha fatto il suo debutto. Ma come avrebbero reagito i fan? Kask aveva trovato la formula giusta? E la rivista era davvero uscita dallo stampo della "rivista aziendale"? Il numero 2 avrebbe iniziato a rispondere a queste domande.



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Sono il fortunato possessore delle due riviste (Dragon dal n. 18 e Dungeon dal numero 1) e sono una miniera di informazioni, oltre che una lettura estremamente piacevole.

Grazie per questa serie di articoli!

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Il 21/11/2024 at 08:38, firwood ha scritto:

Sono il fortunato possessore delle due riviste (Dragon dal n. 18 e Dungeon dal numero 1) e sono una miniera di informazioni, oltre che una lettura estremamente piacevole.

Grazie per questa serie di articoli!

accidenti, credevo di averne parecchi ma tu mi batti 😁

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3 minuti fa, Aranar ha scritto:

accidenti, credevo di averne parecchi ma tu mi batti 😁

Ho iniziato a prendere Dragon per puro caso, dato che in fumetteria c'era questa rivista che non conoscevo. Se non ricordo male era il n. 68 che aveva le tabelle per il tempo atmosferico e c'era un drago con sfondo innevato.

Quando hanno chiuso hanno fatto una svendita e c'erano scatoloni con dentro i numeri dal 21 e un bel po' di numeri di Dungeon (altra fantastica rivista che sfrutto regolarmente). I numeri mancanti li ho raccattati qua e la quando in pratica non interessavano a nessuno, spesso appoggiandomi al Pergioco di Milano o a Avalon (sempre a Milano). Purtroppo i primi 17 numeri di Dragon sono introvabili oppure hanno prezzi fuori di testa.

Mi piacerebbe anche riuscire a prendere tutti i numeri di Imagine, ma anche qui i prezzi sono assurdi.

Quelle riviste erano "semplici" ma ricchissime di creatività ed entusiasmo.

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Sottoscrivo quanto detto da firwood, inviterei tutti gli scrittori di materiale ufficiale per Dungeons and Dragons a rileggere questo materiale perché così magari torna quel qualcosa in più che oggi sempre di più mi sembra che manchi o che non sia inserito per motivazioni che non riguardano assolutamente il gioco di ruolo.

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Il 21/11/2024 at 08:38, firwood ha scritto:

Dungeon dal numero 1

Quanta invidia! Ho un pó di numeri di Dungeon (cui ho dedicato una rubrica su instagram) ma sono ben lontano dall’averli tutti… 

Mentre Dragon non mi ha mai convinto del tutto (soprattutto nei primi anni 90 era una vetrina di nuove ambientazioni o la scusa per pubblicarle senza tutte le regole necessarie perché “tanto c’è Dragon”) considero Dungeon una lettura fondamentale per tutti i DM e gli aspiranti autori di GdR

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17 minuti fa, Dracomilan ha scritto:

Quanta invidia! Ho un pó di numeri di Dungeon (cui ho dedicato una rubrica su instagram) ma sono ben lontano dall’averli tutti… 

Mentre Dragon non mi ha mai convinto del tutto (soprattutto nei primi anni 90 era una vetrina di nuove ambientazioni o la scusa per pubblicarle senza tutte le regole necessarie perché “tanto c’è Dragon”) considero Dungeon una lettura fondamentale per tutti i DM e gli aspiranti autori di GdR

Dungeon raccoglie delle avventure MERAVIGLIOSE. Da quelle cortissime da 2-3 pagine fino a quelle pubblicate su più numeri, passando per la serie Challenge of Champions (o qualcosa di simile, al momento non sono sicuro del nome esatto) è un autentico compendio su come si dovrebbero scrivere delle avventure.

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