Pippomaster92 Inviata Giovedì alle 12:00 Segnala Inviata Giovedì alle 12:00 Ecco per voi un'altra recensione del nuovo Manuale del Giocatore di D&D del 2024. Articolo di Charlie Hall del 17 settembre 2024 Il percorso per la versione del 2024 del Manuale del Giocatore di Dungeons & Dragons è stato lungo e quasi comicamente difficile. Da dove cominciare... Dobbiamo partire con la debacle dell'OGL, una specie di truffa che avrebbe irrimediabilmente danneggiato i maggiori creatori terze parti del franchise? Oppure ci dobbiamo focalizzare sui licenziamenti di massa dell'anno dopo, avvenuti subito prima di Natale, che hanno affossato il morale e ridotto gli effettivi proprio prima dell'ultima fase di lavoro? O dovremmo invece concentrarci sul mediocre tentativo di cambiare il nome della 5a in "One D&D", una gaffe che ancora puzza come la scorreggia di un troll? Nonostante tutto il Manuale del Giocatore del 2024 - ora in vendita presso i maggiori rivenditori - è un gran belo manuale, pieno proprio di quelle cose che la community voleva. Il team della Wizard of the Coast dovrebbe ricevere un encomio per aver creato qualcosa di così straordinario mentre si trovata sotto una tale (e assurda) pressione. Questo nuovo tomo da 384 pagine è un tesoro e, proprio come farebbe un ladro astuto, i fan dovrebbero afferrarlo in fretta e furia e scappare. Partiamo dalle cosiddette "liste puntate": nel MdG del 202) troverete 10 specie, 12 classi e 48 sottoclassi. Paragonato al PHB (2014) che aveva solo 9 specie e molte meno sottoclassi, è un bel miglioramento. Ogni opzione sembra più competente, più distinguibile del suo predecessore. E in alcuni casi queste opzioni, come quelle dei mediocri Druidi e Ranger, sono state radicalmente reinventate. Questi e altri cambiamenti alle fondamenta del gioco sono arrivati dopo che il designer Jeremy Crawford e il team Wizard hanno cominciato a prestare attenzione ai consigli della community. Hanno usato i dati recuperati da centinaia di migliaia di aneddoti derivati dai playtest, recuperati in quasi dieci anni. Ora il tesoro di questa cerca è in bella vista, e i giocatori stanno raccogliendo ciò che hanno seminato. Ma sono il suo aspetto generale e le sensazioni che trasmette che hanno ricevuto le maggiori attenzioni. Il capo del team di graphic design, Matt Cole, e l'art director, Emi Tanji, dovrebbero ricevere delle medaglie per il loro lavoro, a partire dalla forma stessa del logo, che ora sembra moderna, nuova e lucente. Dalla struttura e il layout delle pagine stesse, al nuovo design dei blocchi statistiche dei mostri, fino al modo in cui i personaggi sembrano emergere dalle immagini e saltare in grembo al lettore: il manuale è più vivo e interessante di quanto non sia mai stato. È anche pieno di riferimenti, easter egg e richiami ad altri prodotti, più di qualsiasi altro materiale Wizard degli ultimi tempi (fatta eccezione, forse, per Magic the Gathering). Forse siete fan del cartone animato degli anni '80, oppure avete scoperto D&D tramite le antologie come Viaggi nella Cittadella Radiosa, o ancora siete tornati a D&D per quei libri che ricordano i manuali di un tempo, come la Guida di Van Richten a Ravenloft: in ogni caso c'è qualcosa per voi. Questa è davvero la prima versione di un Manuale del Giocatore in grado di accogliere tutti quanti: anche quelli che amano mangiare strani tacos assieme all'arrosto di tacchino! L'illustrazione dell'incantesimo "Banchetto degli Eroi" include del sushi e un taco spettrale. La qualità della stampa è consistente in tutte e tre le copie del manuale in nostro possesso. Come per la versione del 2014, questi manuali sono stati stampati negli USA. Questa apertura di vedute si estende alla funzione più importante del Manuale del Giocatore, ovvero l'introduzione di nuovi giocatori. Nel MdG del 2014 i novizi erano accolti da una sezione chiamata "Creare Bruenor" dove avrebbero imparato a creare un personaggio. Anche se la sezione era certamente ben dettagliata, non era davvero pensata per un nuovo giocatore. In effetti precedeva la parte del manuale che spiegava come giocare. Il MdG del 2024 include scene con persone che giocano a D&D nel mondo reale, con le loro azioni al tavolo riflesse in ciò che accade in gioco. Classi e sottoclassi includono nuove immagini che circondano elegantemente il testo. Le pose sono dinamiche, energiche. Mentre le classi hanno un layout verticale, i background sono posti orizzontalmente per mettere in risalto immagini di paesaggi fantastici. Ogni immagine del libro sembra presa da un diverso universo fantastico, come questa giovane maga col suo famiglio, che sembra uscire da un mondo simile a quello dello Studio Ghibli. Il MdG del 2024 invece è molto più accessibile. Per cominciare ha una lunga discussione introduttiva su come si sviluppa l'esperienza di gioco. Espande anche la sezione della creazione del personaggio, da cinque a otto pagine, con maggiori dettagli. Le parole chiave del gioco - i concetti importanti come Abilità, Caratteristiche, modificatori, Tiri Salvezza, Percezione Passiva - sono sottolineate con attenzione e arricchite con riferimenti al vero e proprio glossario che si trova in fondo al libro. Ecco: questo è proprio un manuale ricco e al contempo chiaro, e può essere affidato ad un nuovo giocatore senza troppi timori di confonderlo o sviarlo. Il glossario in fondo al libro è un dono dal cielo! Anche l'indice è chiaro, specifico, dettagliato e capillare. Eppure mentre la copia fisica del Manuale del Giocatore è stata curata con attenzione, la versione digitale lascia molto a desiderare. Mentre il MdG del 2024 è colorato, chiaro e accessibile, la sua controparte su D&D Beyond è praticamente identica a prima. Per i nuovi giocatori, Beyond offre un'esperienza legnosa, confusa e complicata, piena di interruzioni e ostacoli alla lettura; tanto che credo sia meglio evitarlo del tutto come approccio iniziale. Se non sapete cosa state cercando e non avete già una buona esperienza del manuale, state lontani da quella trappola! Questa strana discrepanza digitale è straniante, specie perché le divinazioni lasciano chiaramente intendere che la Hasbro sta puntando molto sul settore digitale. Da quando la Hasbro ha comprato D&D Beyond nel 2022, il gigante dell'intrattenimento ha cercato di instradare giocatori vecchi e nuovi sulla sua piattaforma. Di fatto, Beyond dovrebbe essere il punto di arrivo per tutti i fan. Hanno praticamente costretto tutti quanti a crearsi un account, hanno cominciato a regalare add-ons e prodotti, mese dopo mese, anno dopo anno. Hanno anche cominciato a lavorare sul materiale digitale in "early access", situazione che molti videogiocatori hanno ormai cominciato a guardare con odio e paura. Questa è la parte che dovrebbe farvi fuggire a gambe levate. Spiegarlo mi fa sentire vecchio e stanco. Ma comprare la versione digitale da 29.99$ significa solo acquistare la licenza per l'uso del materiale digitale. Non sta scritto da nessuna parte che la Hasbro o la Wizard debbano offrirvi qualcosa di durevole nel tempo. Non so se tra vent'anni questa licenza avrà un qualche valore. Così come hanno provato a fregarci con l'OGL, potrebbero riprovarci un domani...o potrebbero semplicemente smettere di lavorarci lasciandolo cadere nell'oblio. Comprate il libro. Tenetelo tra le mani. Lasciatelo aperto sulla vostra pagina preferita per un giorno, una settimana, un mese o un anno. Fatelo cadere a terra. Lavatelo con bibite, vino o sangue. Scriveteci sui margini e fatelo vostro, perché non c'è un singolo elemento nel mondo digitale che possa offrirvi una vera, eterna proprietà. Mentre i libri...i libri non possono prenderveli. Una volta che sono liberi nel mondo non dobbiamo fare altro che metterci sopra le mani. Prendete il Manuale del Giocatore, prendetelo come il dono di innumerevoli anime della costa nordoccidentale del Pacifico e di tutto il mondo, tutte le persone che hanno contribuito alla sua nascita negli ultimi 10, 20, 50 e più anni. Nascondetelo sottoterra, se dovete, perché potremmo non vederne più di eguali. Link all'articolo originale: https://www.polygon.com/dnd-dungeons-dragons/451969/new-players-handbook-review-2024 Visualizza tutto articolo 1
Lord Danarc Inviato Giovedì alle 12:25 Segnala Inviato Giovedì alle 12:25 9 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Paragonato al PHB (2014) che aveva solo 9 specie e molte meno sottoclassi, è un bel miglioramento. Non vorrei ripetermi, ma posto che sono contento di leggere diverse opinioni, che potrebbero quindi aprirmi prospettive non precedentemente considerate, probabilmente alcune cose saranno le stesse che ho scritto nell'altro topic. Tipo questa. Passare da 9 a 10 razze/specie e da 40 a 48 sottoclassi non la definirei una svolta epocale (e nemmeno un bel miglioramento quindi) ma solo un qualcosa in più, positivo (idealmente) ma che non fa gridare al miracolo. 13 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: a partire dalla forma stessa del logo, che ora sembra moderna, nuova e lucente. ? Quale? La scritta Dungeons & Dragons in cima al manuale? O quello d'oro 50 col drago? Perchè nel primo caso, no, nel secondo, non è il logo. 15 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: anche quelli che amano mangiare strani tacos assieme all'arrosto di tacchino! L'illustrazione dell'incantesimo "Banchetto degli Eroi" include del sushi e un taco spettrale. La qualità della stampa è consistente in tutte e tre le copie del manuale in nostro possesso. Come per la versione del 2014, questi manuali sono stati stampati negli USA. Non avevo notato questo aspetto. Diciamo che il suchi non appartiene alla mia idea di Fantasy medioevale. E manco i Tacos, ma se è per qusto nemmeno i gamberi e i panzerotti, vista la concezione parziale (nel senso di parte) dell'idea di fanrtasy medioevale europeo. 16 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Il MdG del 2024 include scene con persone che giocano a D&D nel mondo reale, con le loro azioni al tavolo riflesse in ciò che accade in gioco. Come dicevo nell'altro topic, queste immagini non mi piacciono affatto. Rompono completamente l'immedesimazione che i vecchi manuali mi davano. Gusti personali eh. Ma hanno lo stesso senso delle foto sui manuali. Nessuno. 18 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Classi e sottoclassi includono nuove immagini che circondano elegantemente il testo. Le pose sono dinamiche, energiche. E non fantasy. Benvenuti nel gioco di ruolo di Jem 19 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Mentre le classi hanno un layout verticale, i background sono posti orizzontalmente per mettere in risalto immagini di paesaggi fantastici. Fantastici, ma abbastanza lontani dall'immaginario fantasy comune (fino ad oggi). 21 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Il glossario in fondo al libro è un dono dal cielo! Si, questa è stata una buona idea. 21 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Eppure mentre la copia fisica del Manuale del Giocatore è stata curata con attenzione, la versione digitale lascia molto a desiderare. Ecco che i due articoli dicono due cose completamente diverse. Nell'altro la copia fisica è già obsoleta a causa degli errori e delle modifiche fatte su Beyond, e qua invece il manuale fisico è perfetto e onlineci sono errori e è addirittura definito una trappola. A chi dare credito? 24 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: comprare la versione digitale da 29.99$ significa solo acquistare la licenza per l'uso del materiale digitale. Non sta scritto da nessuna parte che la Hasbro o la Wizard debbano offrirvi qualcosa di durevole nel tempo. Non so se tra vent'anni questa licenza avrà un qualche valore. Così come hanno provato a fregarci con l'OGL, potrebbero riprovarci un domani...o potrebbero semplicemente smettere di lavorarci lasciandolo cadere nell'oblio. Ecco questo è molto interessante. Quindi non solo non danno la versione elettronica del manuale comprando la fisica, ma non te la danno nemmeno comprando quella su Beyond a quanto pare. Malissimo. Detto ciò, questo articolo mi sembra solo una pubblicità del manuale (grazie Comunque a chi l'ha tradotto). 3
firwood Inviato Giovedì alle 13:37 Segnala Inviato Giovedì alle 13:37 (modificato) Questa recensione puzza tanto di sponsorizzazione. Tant'è vero che entra pochissimo nel merito delle novità e dà molta rilevanza alla veste grafica e enumera semplicemente i "valori" aggiuntivi rispetto al vecchio manuale. Da quanto ho visto su vari siti dove hanno recensito il manuale (non possiedo né la copia fisica né quella digitale) sembra un prodotto discreto, ma nulla di più. Un aggiornamento senza infamia e senza lode, diciamo da 6.5. Una volta che lo avrò preso e letto (non lo userò mai per giocare dato che gioco in pianta stabile con AD&D 2ed) potrò trarne un giudizio più corretto. Modificato Giovedì alle 14:22 da firwood 3
MattoMatteo Inviato Giovedì alle 19:23 Segnala Inviato Giovedì alle 19:23 6 ore fa, Lord Danarc ha scritto: Detto ciò, questo articolo mi sembra solo una pubblicità del manuale 5 ore fa, firwood ha scritto: Questa recensione puzza tanto di sponsorizzazione. Tant'è vero che entra pochissimo nel merito delle novità e dà molta rilevanza alla veste grafica e enumera semplicemente i "valori" aggiuntivi rispetto al vecchio manuale. Concordo in pieno... peccato, perchè la prima parte dell'articolo, in cui enumera (giustamente!) le molte malefatte della Wizard, mi aveva fatto sperare in una maggiore imparzialità dell'autore. E sono d'accordo anche con Lord Danarc sul fatto che le immagini, per quanto davvero ben fatte, non centrano una cippa con D&D! 1
Pippomaster92 Inviato Giovedì alle 19:48 Autore Segnala Inviato Giovedì alle 19:48 Non capisco tutte queste alzate di scudi sulle immagini. Cioè, l'immaginario fantasy classico non esiste davvero. Già Glantri (Mystara, eh) aveva le gondole a motore magico e la capitale si chiamava Glantri City ed era una Venezia barocca sotto steroidi popolata da Immortali, lich e arcimaghi. Sempre in Mystara, i nani di Rockhome hanno camaleonti giganti addomesticati e il mostro di Loch Ness sotto casa. Suvvia, criticare le immagini perché non sono prese paro paro dalle copertine anni '80 di Dragonlance è un po'... strano? Siamo nel 2025 ormai e il fantasy si è parecchio distaccato da Tolkien. 6 ore fa, firwood ha scritto: Una volta che lo avrò preso e letto (non lo userò mai per giocare dato che gioco in pianta stabile con AD&D 2ed) potrò trarne un giudizio più corretto. Inzomma, senza giocare un gioco ci si può fare solo un'idea di massima. Comunque si, un articolo abbastanza di sponsorizzazione, me ne sono accorto mentre lo traducevo perché ad una prima lettura mi sembrava un po' più critico. Solo la parte finale su Beyond è davvero imparziale, ma solleva un punto che vale la pena ribadire e sottolineare. 1
firwood Inviato Giovedì alle 20:23 Segnala Inviato Giovedì alle 20:23 (modificato) 57 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Inzomma, senza giocare un gioco ci si può fare solo un'idea di massima. Comunque si, un articolo abbastanza di sponsorizzazione, me ne sono accorto mentre lo traducevo perché ad una prima lettura mi sembrava un po' più critico. Solo la parte finale su Beyond è davvero imparziale, ma solleva un punto che vale la pena ribadire e sottolineare. Con la 5ed ho fatto alcune sessioni e sono rimasto piuttosto deluso, sia come giocatore che come DM (ho già spiegato in altri post i motivi e non li riporto perché andrei fuori tema). Gioco con D&D dall'ormai remo(r)to 1985, passando per tutte le edizioni che si sono via via susseguite. Non ho né la voglia e tantomeno sento la necessità di giocare con la nuova iterazione per poterla giudicare. Quello che mi basta e avanza è farmi la MIA personalissima opinione. Credo di avere gli strumenti per poter fare un confronto e trarne qualche impressione che sia un po' più approfondita rispetto a "di massima". Da quanto ho visto sui diversi siti, che hanno fatto una disamina approfondita dei nuovi manuali, le novità non sono certo radicali o sconvolgenti. Diciamo che è stata data una lucidata agli argenti di casa, e poco più. Quando prenderò il manuale e lo leggerò magari mi salteranno agli occhi altre cose che al momento mi sfuggono. Tornando in tema, la recensione è piuttosto di parte e superficiale. Ciò detto, ho apprezzato molto il lavoro di traduzione perché permette di creare discussioni costruttive sull'argomento! Le immagini non sono male, ma le trovo prive di personalità e carattere. Lo stile "acquarelloso" poi mi fa pensare moltissimo ad immagini generate dalla IA. Manca quel tocco di artisti che hanno costruito l'immaginario fantasy di D&D (perché esiste, eccome se esiste davvero) e rispondono ai nomi di Elmore, Caldwell, Easley, Parkinson che hanno, di fatto, forgiato lo stile di D&D. Sulla falsariga dei "4 cavalieri" della TSR ci sono stati artsti del calibro di Rojo, Vallejo, Frazetta, Brom, Bell, Cabral, i fratelli Hildebrandt giusto per citarne alcuni. Poi sono arrivati Lockwood e Reynolds che hanno fatto un ottimo lavoro. Ho tralasciato Otus e Trampier, ossia i primissimi illustratori di D&D, che a modo loro hanno dato l'impronta all'inizio di tutto (e il loro stile semplice ed essenziale è tornato prepotentemente di moda con il movimento OSR). Possono piacere o meno, ma il fatto che siano questi artisti ad aver creato l'immaginario fantasy è innegabile. Modificato Giovedì alle 20:47 da firwood 2
Grimorio Inviato Venerdì alle 06:07 Segnala Inviato Venerdì alle 06:07 (modificato) 17 ore fa, firwood ha scritto: Questa recensione puzza tanto di sponsorizzazione. 18 ore fa, Lord Danarc ha scritto: Detto ciò, questo articolo mi sembra solo una pubblicità del manuale È il problema delle moderne testate giornalistiche online, quando non sono siti di appassionati volontari come Dragons' Lair ma sono una vera e propria testata giornalistica che deve realizzare un profitto e pagare i collaboratori i soldi da qualche parte devono saltar fuori. Dato che queste testate sono accessibili gratuitamente il lettore non è il cliente, ma il prodotto in vendita. Modificato Venerdì alle 06:53 da Grimorio 1
firwood Inviato Venerdì alle 07:18 Segnala Inviato Venerdì alle 07:18 1 ora fa, Grimorio ha scritto: È il problema delle moderne testate giornalistiche online, quando non sono siti di appassionati volontari come Dragons' Lair ma sono una vera e propria testata giornalistica che deve realizzare un profitto e pagare i collaboratori i soldi da qualche parte devono saltar fuori. Dato che queste testate sono accessibili gratuitamente il lettore non è il cliente, ma il prodotto in vendita. Una visione un po' cinica, ma purtroppo non lontano dalla realtà. 1
Pippomaster92 Inviato Venerdì alle 08:01 Autore Segnala Inviato Venerdì alle 08:01 Tra parentesi la barda qui illustrata è praticamente vestita come lui... ...solo un po' più fascinosa. 1
Lord Danarc Inviato Venerdì alle 09:18 Segnala Inviato Venerdì alle 09:18 13 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: Sempre in Mystara, i nani di Rockhome hanno camaleonti giganti addomesticati e il mostro di Loch Ness sotto casa. Suvvia, criticare le immagini perché non sono prese paro paro dalle copertine anni '80 di Dragonlance è un po'... strano? Siamo nel 2025 ormai e il fantasy si è parecchio distaccato da Tolkien. Anche Dark Sun non richiama l'immaginario fantasy medioevale di base, eppure rimane un punto fisso in quanto legato ad una specifica ambientazione che quindi rende comprensibile il motivo della scelta. Lo stesso dicasi per Planescape. Ma qua manca questa cosa. E la dimostrazione è anche data dalla copertina del libro su Strhad, che fa gli stessi errori. Vai in giro a rischiare la vita e ammazzare bestie o persone. Non ce li vedo quei sorrisi coccolosi. Proprio no. Fa venire meno tutto. Un conto è roba come Strixheaven, dove giochi a Harry Potter, e gli dai colori sgargianti (e anche li, faccio notare la differenza tra il primo film e il terzo e successivi, dove cambiano proprio anche i colori) ma improntare il manuale su questa superficialità secondo me è un errore. 3
Pippomaster92 Inviato Venerdì alle 09:24 Autore Segnala Inviato Venerdì alle 09:24 Secondo me l'errore è pensare che sia superficialità qualcosa che non ci piace, solo perché non ci piace. Può non essere conforme ai propri gusti, e io per primo non gioco a quel genere di ambientazioni di D&D pulite e colorate. Però esistono e sono ormai l'immaginario standard per D&D anche grazie a Vox Machina e affini, ma anche grazie a molte serie animate recenti che diventano di ispirazione. 1
Calabar Inviato Venerdì alle 12:55 Segnala Inviato Venerdì alle 12:55 Il 28/11/2024 at 13:25, Lord Danarc ha scritto: Ecco che i due articoli dicono due cose completamente diverse. Nell'altro la copia fisica è già obsoleta a causa degli errori e delle modifiche fatte su Beyond, e qua invece il manuale fisico è perfetto e onlineci sono errori e è addirittura definito una trappola. A chi dare credito? Secondo me voleva solo mostrare i difetti della via "digitale" intrapresa da Wizard, sottolineando le certezze e l'aspetto personale del materiale cartaceo. Credo non si sia ancora reso conto dei problemi dell'edizione andata in stampa o, se ne è consapevole, l'ha nascosto appositamente. Del resto l'andazzo da brochure dell'articolo è apparso evidente a molti. 3 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: Secondo me l'errore è pensare che sia superficialità qualcosa che non ci piace, solo perché non ci piace. Non ho ancora visto il manuale per cui non posso dare giudizi sulla qualità. Potrebbero essere illustrazioni tecnicamente molto valide e fatte da ottimi illustratori o potrebbero anche aver voluto risparmiare, ma il problema (se di problema vogliamo parlare) non è tanto la qualità, ma il contenuto. Per cui non parlerei di superficialità. Secondo me la questione è duplice: da una parte hanno voluto mostrare che D&D è una base su cui puoi costruire mondi di ogni tipo, e così hanno ficcato ogni tipo di atmosfera nelle illustrazioni. Cosa che in parte è vera, anche se a mio parere il gioco non è proprio adattissimo a spaziare tra i generi. Chi poi come me è affezionato al fantasy classico (per quel che questa espressione significhi) è abbastanza normale che storca il naso. Da quel che ho notato comunque l'influenza più invadente, che traspare da molte immagini, è quella legata all'immaginario supereroistico, complice probabilmente l'enorme successo di questo filone nei lustri precedenti, oltre che a causa della piega che (ahimè) ha preso il gioco nelle edizioni moderne. Ma certamente non è l'unica. 2
firwood Inviato Venerdì alle 15:48 Segnala Inviato Venerdì alle 15:48 6 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: Secondo me l'errore è pensare che sia superficialità qualcosa che non ci piace, solo perché non ci piace. Può non essere conforme ai propri gusti, e io per primo non gioco a quel genere di ambientazioni di D&D pulite e colorate. Però esistono e sono ormai l'immaginario standard per D&D anche grazie a Vox Machina e affini, ma anche grazie a molte serie animate recenti che diventano di ispirazione. Non è questione di piacere o meno. Secondo me il punto è: rispecchia un mondo simil-medioevale o no? A mio avviso tante illustrazioni proprio no. Esempio? La barda che sembra una rockstar, la maga con gli occhiali che sembra presa dai Guardiani della Galassia, l'orchessa che sembra la cugina di She-Hulk.. I disegni in sé sono ben fatti, molto dettagliati. E' il tono che, sempre a mio avviso, è poco centrato sul fantasy e si rifà più all'universo (pacchiano) Marvel che non a toni medioevali. Questo vale soprattutto per quelli che dovrebbero essere i personaggi, dato che le creature sono ben rappresentate in generale. Poi ovviamente conta anche il gusto personale, ma tante immagini si discostano non poco dalla "tradizione" fantasy classica. 2
Pippomaster92 Inviato Venerdì alle 19:20 Autore Segnala Inviato Venerdì alle 19:20 Ma D&D non è mai stato medievale. Anzi è sempre stato un pastiche tra il rinascimentale, il classico e il post-apocalittico. Quando mai qualcuno nella storia umana si è vestito come i personaggi che si vedevano nei vecchi manuali? Da AD&D in avanti? Le copertine TSR sono piene di personaggi totalmente estranei al modo di vestire del medioevo...
firwood Inviato Venerdì alle 20:40 Segnala Inviato Venerdì alle 20:40 50 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Ma D&D non è mai stato medievale. Anzi è sempre stato un pastiche tra il rinascimentale, il classico e il post-apocalittico. Quando mai qualcuno nella storia umana si è vestito come i personaggi che si vedevano nei vecchi manuali? Da AD&D in avanti? Le copertine TSR sono piene di personaggi totalmente estranei al modo di vestire del medioevo... Dai su... simil-medievale. Il medioevo copre mille circa dal 400 al 1400 con, questo assolutamente si, elementi rinascimentali e influenze della mitologia classica. D&D è DA SEMPRE uno pseudo-medioevo visto dall'occhio (non proprio accurato a dir poco) dei vicini d'oltreoceano. Ossia lo stesso, o quasi, background della sword & sorcery. Di post-apocalittico c'è Dark Sun, ambientazione minore e con un gusto tutto suo che, infatti, differisce parecchio dall'arte "standard" di D&D, così come Planescape, che grazie a DiTerlizzi ha una veste tutta sua (anche qui un'altra ambientazione minore), ed Eberron che include elementi Steampunk (qui invece siamo di fronte ad un setting preminente per l'edizione in cui è stato pubblicato). E ci sono elementi fantascientifici nella primissima ambientazione di Blackmoor. Mi sembra evidente che sei uno che non apprezza l'arte che ha definito D&D, al punto da dire che non esiste un'immaginario di D&D. Ci sta. I gusti sono gusti, ma non si può, o meglio non si dovrebbe, negare l'enorme, ed è dir poco, influenza che i 4 cavalieri della TSR (come sono conosciuti) hanno avuto nel definire l'aspetto visivo di questo hobby, fondandone appunto l'immaginario collettivo. Se il 92 alla fine del tuo nome è l'anno di nascita posso capire il perché di questa tua (errata) convinzione. Non tirarmi in ballo "qualcuno nella storia umana vestito come nei vecchi manuali", su dai! Si è per caso visto "nella storia umana" qualcuno conciato come una qualsiasi rappresentazione fantasy??? Come argomentazione è davvero molto ma molto debole. Così come è EVIDENTE che nessuno dei personaggi di D&D veste come nel vero medioevo (o rinascimento, o periodo classico o quello che vuoi). Cercare la realtà storica in D&D è come cercare un VIP nell'Isola dei famosi. Le uniche eccezioni sono i manuali pubblicati per AD&D della serie HR, che hanno cercato di essere un po' più accurati storicamente. Ma questo è un altro discorso. 2
Pippomaster92 Inviato Venerdì alle 20:56 Autore Segnala Inviato Venerdì alle 20:56 6 minuti fa, firwood ha scritto: Mi sembra evidente che sei uno che non apprezza l'arte che ha definito D&D, al punto da dire che non esiste un'immaginario di D&D. Ci sta. I gusti sono gusti, ma non si può, o meglio non si dovrebbe, negare l'enorme, ed è dir poco, influenza che i 4 cavalieri della TSR (come sono conosciuti) hanno avuto nel definire l'aspetto visivo di questo hobby, fondandone appunto l'immaginario collettivo. Se il 92 alla fine del tuo nome è l'anno di nascita posso capire il perché di questa tua (errata) convinzione. Tanto evidente che è sbagliato XD A me piacciono un sacco le illustrazioni old school, sono un grande estimatore dell'OSR pur essendo anagraficamente ben distante dalle pime edizioni del gioco (fai conto che ho cominciato con 3.5-4e). Mi piace un sacco Elmore, per dire. Mi piacciono un sacco gli artisti che hanno ereditato quel feeling "retro", come quelli (Mullen, per esempio) che disegnano per DCC e simili. Però. Non è solo quello l'immaginario di D&D. In generale D&D non ha più da parecchio tempo un'identità grafica tutta sua. Può piacere o no, ma ormai è così. D&D funziona per giocare Eberron, Dark Sun, Strixhaven, Theros, Ravenloft, Mystara e Blackmoor. Perché dovrebbe avere un immaginario? Se si fosse ragionato sempre così, allora avremmo sai che alzata di scudi all'epoca di Di Terlizzi e il suo Planescape? O la 3.X con i suoi personaggi "plasticosi"? 12 minuti fa, firwood ha scritto: Non tirarmi in ballo "qualcuno nella storia umana vestito come nei vecchi manuali", su dai! Si è per caso visto "nella storia umana" qualcuno conciato come una qualsiasi rappresentazione fantasy??? Come argomentazione è davvero molto ma molto debole. Così come è EVIDENTE che nessuno dei personaggi di D&D veste come nel vero medioevo (o rinascimento, o periodo classico o quello che vuoi). Cercare la realtà storica in D&D è come cercare un VIP nell'Isola dei famosi. Non sono io ad aver parlato di immaginario fantasy-medievale. P.s. la maggior parte delle ambientazioni "standard" di D&D, casalinghe o ufficiali che siano, sono postapocalittiche. Hanno una profusione di antichi dungeon antichissimi, civiltà decadenti o perdute, antica magia ormai dimenticata, reliquie del passato, guerre celesti che hanno cambiato il mondo, storia plurimillenaria nonostante si sia nel ""medioevo"". Postapocalittico non vuol dire Mad Max.
firwood Inviato Venerdì alle 21:22 Segnala Inviato Venerdì alle 21:22 (modificato) 28 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Tanto evidente che è sbagliato XD A me piacciono un sacco le illustrazioni old school, sono un grande estimatore dell'OSR pur essendo anagraficamente ben distante dalle pime edizioni del gioco (fai conto che ho cominciato con 3.5-4e). Mi piace un sacco Elmore, per dire. Mi piacciono un sacco gli artisti che hanno ereditato quel feeling "retro", come quelli (Mullen, per esempio) che disegnano per DCC e simili. Però. Non è solo quello l'immaginario di D&D. In generale D&D non ha più da parecchio tempo un'identità grafica tutta sua. Può piacere o no, ma ormai è così. D&D funziona per giocare Eberron, Dark Sun, Strixhaven, Theros, Ravenloft, Mystara e Blackmoor. Perché dovrebbe avere un immaginario? Se si fosse ragionato sempre così, allora avremmo sai che alzata di scudi all'epoca di Di Terlizzi e il suo Planescape? O la 3.X con i suoi personaggi "plasticosi"? Non sono io ad aver parlato di immaginario fantasy-medievale. P.s. la maggior parte delle ambientazioni "standard" di D&D, casalinghe o ufficiali che siano, sono postapocalittiche. Hanno una profusione di antichi dungeon antichissimi, civiltà decadenti o perdute, antica magia ormai dimenticata, reliquie del passato, guerre celesti che hanno cambiato il mondo, storia plurimillenaria nonostante si sia nel ""medioevo"". Postapocalittico non vuol dire Mad Max. Alt, ferma tutto!!! Primo, sono ben felice di essermi sbagliato sul tuo apprezzamento e non ho la più pallida idea di chi sia Mullen. Mi devo informare. Però hai cambiato il tiro: nei primi post dicevi che non esiste un immaginario di D&D per quanto riguarda l'aspetto visivo, adesso correggi dicendo che non ha un'identità sua da tempo. Poi scindi D&D nelle sue ambientazioni. Ti faccio un esempio: se vedi l'immagine del drago rosso di Parkinson, o una delle splendide illustrazioni di Caldwell o di Elmore la prima cosa che ti salta in testa è: questo è D&D. O sbaglio? Quelle immagini sono talmente radicate, talmente iconiche (termine troppo spesso abusato oggi) da fare immediatamente l'abbinamento con D&D. Oggi l'arte nei manuali non ha più quella riconoscibilità di un tempo, ed è per questo che QUELLO è l'immaginario visivo costruito da questo hobby. Quello e gli artisti che ho citato che hanno letteralmente costruito l'arte fantasy. Un conto è il sistema, un altro sono le immagini che definiscono o hanno definito il marchio. D&D HA un immaginario comune, a prescindere dal setting. Quell'arte DEFINISCE Dungeons & Dragons come prodotto. Sul fatto delle ambientazioni casalinghe non commento. Non ci sono dati che possano confermare o confutare quanto dici. Su quelle ufficiali decisamente NON sono post-apocalittiche nel senso in cui si intende comunemente. Altrimenti diventa tutto post-apocalittico. Anche Shannara è un mondo rinato dopo una catastrofe nucleare, ma è un qualcosa di talmente remoto che il mondo ha solo vaghi accenni al remotissimo passato. Di fatto è un mondo sword & sorcery che pesca ANCHE qualche elemento post-apocalittico. Queste sono disquisizioni che lasciano un po' il tempo che trovano, cercando di spaccare il capello non in 4 ma in 16. Se dici post-apocalittico immagini appunto Mad Max, Fallout, il pianeta delle scimmie, Dark Sun, Degenesis, alcuni manuali di Rifts, Wastelands, Gamma World, ecc. Se voglio giocare in un setting post apocalittico e poi mi ritrovo in Mystara, mi girerebbero parecchio gli zebedei. EDIT: sia ben chiaro Pippo che non ho nessun astio o intento di creare polemica o offenderti!!! Se dico qualcosa che va oltre fammelo pure notare. La mia è solo voglia di chiacchierare e capire. A volte l'avere 52 anni sul groppone ha il vantaggio di avermi fatto passare epoche ruolistiche diversissime tra loro 🙂 Modificato Venerdì alle 21:27 da firwood
Pippomaster92 Inviato Venerdì alle 21:35 Autore Segnala Inviato Venerdì alle 21:35 3 minuti fa, firwood ha scritto: Però hai cambiato il tiro: nei primi post dicevi che non esiste un immaginario di D&D per quanto riguarda l'aspetto visivo, adesso correggi dicendo che non ha un'identità sua da tempo. Poi scindi D&D nelle sue ambientazioni. Non ho cambiato il tiro, ho fatto una distinzione. Non esiste un immaginario monolitico di D&D: tu parli dell'immaginario di D&D delle origini, del passato. Liberissimo di giocare ancora con AD&D (è una figata), ma AD&D non è D&D nella sua interezza. Ne è una parte, e ogni giorno che passa è una parte sempre più piccola in rapporto al tutto. Semplicemente perché esce sempre più materiale. AD&D ha il suo immaginario, così come ce l'ha ciascuna delle edizioni successive. Naturalmente riconosco e apprezzo gli artisti del passato, ma restano artisti del passato. Nel frattempo ne è passata di acqua sotto i ponti! E non possiamo ignorarla: il players' handbook precedente a questo del '24 è quello del '14, non del '78. 11 minuti fa, firwood ha scritto: Se dici post-apocalittico immagini appunto Mad Max, Fallout, il pianeta delle scimmie, Dark Sun, Degenesis, alcuni manuali di Rifts, Wastelands, Gamma World, ecc. Se voglio giocare in un setting post apocalittico e poi mi ritrovo in Mystara, mi girerebbero parecchio gli zebedei. Come no? Alla fine Mystara è il futuro decadente di Blackmoor!
firwood Inviato Venerdì alle 21:48 Segnala Inviato Venerdì alle 21:48 6 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Non ho cambiato il tiro, ho fatto una distinzione. Non esiste un immaginario monolitico di D&D: tu parli dell'immaginario di D&D delle origini, del passato. Liberissimo di giocare ancora con AD&D (è una figata), ma AD&D non è D&D nella sua interezza. Ne è una parte, e ogni giorno che passa è una parte sempre più piccola in rapporto al tutto. Semplicemente perché esce sempre più materiale. AD&D ha il suo immaginario, così come ce l'ha ciascuna delle edizioni successive. Naturalmente riconosco e apprezzo gli artisti del passato, ma restano artisti del passato. Nel frattempo ne è passata di acqua sotto i ponti! E non possiamo ignorarla: il players' handbook precedente a questo del '24 è quello del '14, non del '78. Come no? Alla fine Mystara è il futuro decadente di Blackmoor! Siamo su due linee diverse: io non parlo di vecchio o nuovo, di passato o futuro. Io parlo di D&D, non AD&D, non BECMI, o 5ed. Semplicemente D&D. Sono un amante di questo hobby nella sua interezza (che va anche al di fuori di D&D dato che ho giocato con tanti sistemi), e quello che gioco non c'entra nulla. Così come non ignoro le nuove pubblicazioni. Infatti il tutto nasce da una discussione dove si dice che le immagini dell'ultima versione sono un po'... mhé. Carine ma non evocative o incisive come quelle vecchie. Da lì è nato tutto. E il solo fatto che in diversi dicano questo (non solo qui ma anche su Enworld, Reddit) fa pensare che l'arte non sia poi così azzeccata come in passato.
Pippomaster92 Inviato Venerdì alle 22:01 Autore Segnala Inviato Venerdì alle 22:01 Poco o tanto ispirate, sono fantasy e sono D&D. Contesto chi qui ha detto il contrario, e lo faccio per una questione di principio XD Non sono un partigiano della 5a e tanto meno della Wizard, né dell'high fantasy con elementi moderni declinati in chiave fantastica. Però anche quello è fantasy e anche quello è D&D. Ho commentato infatti in merito all'immaginario fantasy che secondo me si è evoluto un bel po' dal periodo di Elmore.
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