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18 ore fa, Grimorio ha scritto:

Twitter prima dell'acquisizione di Musk non lasciava libertà di parola a chiunque non avesse ideali liberali. Dopo l'acquisizione la gente ha cominciato a non usarlo più perché ora anche chi la pensava in modo diverso poteva commentare e dire la sua.

Beh no dai, dopo la gente ha smesso di usarlo un po' per una presa di posizione politica un po' perchè non voleva stare in una piattaforma dove si può tranquillamente inneggiare al nazismo. Ora non c'è praticamente moderazione su quelle questioni, cosa che è invece una normale e salutare (tipo qua) mentre si viene bannati se non si è d'accordo col proprietario.

14 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

La mia opinione è semplice: D&D è morto nel momento stesso in cui Musk lo compra!
I giocatori (quelli seri) andranno avanti con i manuali già acquistati e con i retrocloni.

È assai possibile un ritorno al futuro come accadde con la 4e. Con i giocatori che passeranno ad altro, magari una 3ed di pathfinder (anche se è appena uscita una 2.5) più simile alla 5e, o alla 3e di pathfinder o ritorni alla 3e e simili. Un peccato, ma alla fine sticazzi. E questo non perchè i giocatori sono tutti di sinistra o woke, ma perchè considerando come Musk ha trattato le altre sue aziende e i clienti mi aspetto questo tipo di reazione dal consumatore che vorrebbe giocare a D&D. Non ha alcun motivo per avere a cuore D&D e non gli interessa D&D, quindi, se spinto solo da soldi e rancore, non può fare un buon prodotto.

14 ore fa, firwood ha scritto:

Musk fa tutto solo per due motivi: i soldi e il tornaconto personale.

Non c'entrano niente il woke, la libertà di parola, democratici, repubblicani o altro. Quest'uomo è talmente egocentrico e megalomane che guardo solo ed esclusivamente a sé stesso.

Completamente d'accordo. Era full obamiano con obama e trumpiano ora. E non perchè (come ha sostenuto) i democratici si sono spostati a sinistra, visto che i repubblicani si sono spostati a destra, ma per convenienza.

5 ore fa, Grimorio ha scritto:

Sono straconvinto che il gatekeeping serva a mantenere le comunità sane e sicure.

Tra le peggiori persone che ho conosciuto ci sono nerd convinti di essere depositari di verità assolute al pari di attivisti di estrema destra e sinistra convinti che Stalin o il Duce fossero brave persone e che alla fine hanno fatto bene a fare tutto quello che hanno fatto (parlo di soggetti conosciuti perlopiù personalmente, ma anche online sebbene non in questo forum - onde evitare fraintendimenti). Gente (parlo dei nerd non degli attivisti) che non faceva nulla per mettere a proprio agio gli altri con i quali si trovavano a parlare o a giocare e convinti che le proprie idee fossero le uniche adeguate e che tutti avrebbero dovuto condividerle. Non posso assolutamente concordare con il fatto che la comunità, prima di BBT,de i film Marvel e di critical role fosse sana e sicura. Non lo era.

5 ore fa, Grimorio ha scritto:

Se chi entra in una comunità lo fa a gamba tesa sputando veleno e dicendo che i vecchi giocatori erano razzisti, i vecchi moduli erano razzisti, i vecchi autori erano razzisti, i bonus razziali sono razzisti (li trovo superati ma non per quel motivo) allora si merita una bella saracinesca che precipita sulla sua gamba.

Ma questo non è fatto da chi entra nella comunità ma chi la comunità la guarda da fuori. È lo stesso problema che c'era negli anni 90 con Tarcisio Mezzetti (allego link di spiegazione per chi non fosse al corrente della questione https://www.gdr-online.com/articoli_chiesa_e_giochi_di_ruolo.asp) o con l'idea che i giocatori di ruolo fossero satanasti (https://www.chick.com/products/tract?stk=0046&srsltid=AfmBOoqRHRnB_DFBqgpGqheHk5wLFgdgwP1hPtSSQFlCy7I96O2Mzoom).

Semplicemente ora le critiche sono diverse e si sono spostate dalla parte opposta e, come in passato si eliminarono alcuni tipi di mostri (se non erro un articolo proprio qua nel forum lo spiegava bene, sempre ottimo e grazie D'L), oggi annacquano le razze rendendo gli orchi umani verdi messicani (dimostrando di non aver capito niente sul problema della stereotipizzazione). Ma il gioco era è e rimarrà lo stesso.

L'apertura a nuove persone e anche alle idee che nuove persone portano è fondamentale, anche perchè altrimenti l'alternativa è la morte editoriale in ogni caso. Io stesso non condivido diverse cose della WOTC perchè non mi piacciono, e magari non compro i manuali (più per il pessimo servizio che stanno offrendo negli ultimi anni) sperando che poi la direzione possa essere modificata, ma ritengo che la colpa sia più per la volontà di Hasbro/WOTC di fare i soldi nonostante tutto e tutti e del fatto che seguono non i nuovi ingressi nella community ma i rumorosi guardatori dalla finestra.

9 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Partiamo da un concetto base: molto vecchio materiale era razzista e misogino, anche semplicemente in quanto figlio del suo tempo. Un cambio di rotta e il riconoscere questa cosa ci stava, poi posso essere d'accordo che è stato fatto in modo molto sbandierato anche parzialmente come ottica commerciale, niente da dire.

Esatto. Alla fine a me la scritta che compare quando uno va sulla GMGuild nei prodotti vecchi fa un po' ridere ma sticazzi.

15 minuti fa, Grimorio ha scritto:

Anche io, esattamente come Musk (il motivo per cui sarei felice di una sua acquisizione dell'azienda), comincerei con un bel licenziamento di massa. È ben noto che ci sono due fazioni nella WOTC: quelli che amano la storia di D&D e vorrebbero preservarla e quelli che invece la odiano e vorrebbero fare tabula rasa, ecco, i membri della seconda fazione verrebbero immediatamente lasciati a casa.

A quel punto rimetterei Mike Mearls a capo della 5a edizione e cercherei di riassumere o almeno di collaborare con i creatori delle ambientazioni originali, ad esempio Ed Greenwood (Forgotten Realms), Keith Baker (Eberron) e Margaret Weiss e Tracy Hickman (Dragonlance) dando loro carta bianca sulle ambientazioni e sui team che ci lavorano su, totale libertà di fare e disfare quanto fatto finora dalla vecchia WOTC. Questo perché dalla nascita della OGL e soprattutto adesso con la creative commons di D&D non sono più le regole che contraddistinguono la WOTC dalle altre case editrici ma le sue IP: le ambientazioni, i personaggi e il lore.
Al tempo stesso spingerei verso la creazione di una nuova ambientazione, in stile Exandria, in modo che i neofiti possano avere qualcosa di completamente nuovo, non appesantito dagli anni di storia delle vecchie ambientazioni. Ne farei creare anche un'altra per bambini, con temi più leggeri e regole più semplificate, in modo da catturare quella fetta di mercato di genitori e associazioni che vogliono iniziare i bambini al gdr

Cercherei di mettere su un team basato sul talento piuttosto che sulla diversità come fatto finora cercando di mischiare esperienza e gioventù, in modo che la tradizione si sposi con idee nuove. Cercando di collaborare con talenti come The Alexandrian e Matt Colville e magari pescando talenti dalla DMGuild

Dopodiché non ignorerei la vecchia fan base come fa ora la WOTC, ma anzi, ispirandomi ai cloni più di successo ristamperei una o due edizioni della TSR (forse B/X e AD&D 1e) e la 3.5, non in print on demand come adesso ma proprio in modo da farle trovare nei negozi, magari in modo aggiornato con le informazioni organizzate meglio. A quel punto tutte le nuove avventure e ambientazioni create per la 5a avrebbero anche la loro controparte 3.5 e TSR in modo da accontentare i fan di tutti i tipi di gioco, una mossa che del resto fanno già molte case editrici con i loro kickstarter.

Sempre parlando di avventure, ogni avventura uscirebbe in due versioni: normale e boxata deluxe, con quella boxata deluxe con dentro mappe, miniature e dadi da collezione. Ogni ambientazione avrebbe le proprie avventure, non come adesso dove vengono create e abbandonate a loro stesse.

Ovviamente oggigiorno ci sono tanti che giocano online quindi spingerei anche da quella parte. Oltre a creare strumenti online per le vecchie edizioni resuscitate spingerei per avere un virtual tabletop che sembri un videogioco, senza miniature che stanno ferme ma animate a seconda delle azioni. Qualcosa che rimuova quanto più peso possibile dalle spalle del DM tramite algoritmi, lasciando il DM libero di pensare alla storia. Una mossa pensata per risolvere la scarsità di DM rendendo il lavoro più facile. Naturalmente ci sarebbero setting per dare maggior controllo a quei DM che lo desiderano. Sempre simile a un videogioco sarebbe la costruzione delle miniature dei personaggi, immaginate il classico editing di un avatar di videogioco, con "DLC" che offrono maggiori opzioni di personalizzazione. Tutto questo verrebbe unito a D&D Beyond.

 

Io venderei i manuali fisici con la copia elettronica e l'accesso a Beyond insieme. E allo stesso prezzo.

Secondo me Crawford ha portato un ottimo approccio invece, se non fosse stato così la 5.5 sarebbe peggiore. Aprirsi ai giocatori con i pool e chiedere di playtestare le nuove regole con le UA è stata un'ottima idea, anche se ovviamente non perfetta e non ha portato a prodotti perfetti, ma dopotutto nemmeno la gente sa cosa vuole.

Per il resto, alcune modifiche che ho anche avversato come l'eliminazione dei bonus razziali, giocandole hanno portato un miglioramento netto dell'esperienza di gioco, permettendo a tutti di giocare quello che volevano e non fare solo maghi elfi o barbari mezzorchi. Quindi si può anche sbagliare da un lato e dall'altro modifiche fatte per i motivi sbagliati possono portare a soluzioni buone e corrette. Mettere i modificatori razziali nei BG non peggiorerà l'esperienza di gioco a patto (come ho sempre sostenuto) che le razze/specie rimangano ben caratterizzate.

Quindi è ovviamente tutto migliorabile e credo che sia necessario anche un po' di coccole ai vecchi giocatori, ma negli ultimi anni è esattamente quello che hanno fatto. Dragonlance, Planescape, Ravenloft. Certo alcuni non sono come avremmo voluto (almeno per ravenloft, planescape è un ottimo prodotto che ho comprato, non ho esperienza con dragonlance), ma Comunque deve essere compiuto un bilanciamento, per farli comprare a tutti.


Inviato (modificato)
6 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Io venderei i manuali fisici con la copia elettronica e l'accesso a Beyond insieme. E allo stesso prezzo.

Del resto se la Needgames (per fare un nome) riesce a regalarti i PDF quando acquisti il cartaceo, non vedo perché non dovrebbe farlo la Hasbro. 

6 minuti fa, Vackoff ha scritto:

Arrivo un po' in ritardo!

Dico solo che come villain ci sta. Come lo buildiamo, artefice LM?

Nah, in realtà direi che è un Bardo CM.

Modificato da Pippomaster92
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Inviato
11 minutes ago, Grimorio said:

@Plettro la tua domanda è molto interessante e ti ringrazio per averla posta.

Anche io, esattamente come Musk (il motivo per cui sarei felice di una sua acquisizione dell'azienda), comincerei con un bel licenziamento di massa. È ben noto che ci sono due fazioni nella WOTC: quelli che amano la storia di D&D e vorrebbero preservarla e quelli che invece la odiano e vorrebbero fare tabula rasa, ecco, i membri della seconda fazione verrebbero immediatamente lasciati a casa.

A quel punto rimetterei Mike Mearls a capo della 5a edizione e cercherei di riassumere o almeno di collaborare con i creatori delle ambientazioni originali, ad esempio Ed Greenwood (Forgotten Realms), Keith Baker (Eberron) e Margaret Weiss e Tracy Hickman (Dragonlance) dando loro carta bianca sulle ambientazioni e sui team che ci lavorano su, totale libertà di fare e disfare quanto fatto finora dalla vecchia WOTC. Questo perché dalla nascita della OGL e soprattutto adesso con la creative commons di D&D non sono più le regole che contraddistinguono la WOTC dalle altre case editrici ma le sue IP: le ambientazioni, i personaggi e il lore.
Al tempo stesso spingerei verso la creazione di una nuova ambientazione, in stile Exandria, in modo che i neofiti possano avere qualcosa di completamente nuovo, non appesantito dagli anni di storia delle vecchie ambientazioni. Ne farei creare anche un'altra per bambini, con temi più leggeri e regole più semplificate, in modo da catturare quella fetta di mercato di genitori e associazioni che vogliono iniziare i bambini al gdr

Cercherei di mettere su un team basato sul talento piuttosto che sulla diversità come fatto finora cercando di mischiare esperienza e gioventù, in modo che la tradizione si sposi con idee nuove. Cercando di collaborare con talenti come The Alexandrian e Matt Colville e magari pescando talenti dalla DMGuild

Dopodiché non ignorerei la vecchia fan base come fa ora la WOTC, ma anzi, ispirandomi ai cloni più di successo ristamperei una o due edizioni della TSR (forse B/X e AD&D 1e) e la 3.5, non in print on demand come adesso ma proprio in modo da farle trovare nei negozi, magari in modo aggiornato con le informazioni organizzate meglio. A quel punto tutte le nuove avventure e ambientazioni create per la 5a avrebbero anche la loro controparte 3.5 e TSR in modo da accontentare i fan di tutti i tipi di gioco, una mossa che del resto fanno già molte case editrici con i loro kickstarter.

Sempre parlando di avventure, ogni avventura uscirebbe in due versioni: normale e boxata deluxe, con quella boxata deluxe con dentro mappe, miniature e dadi da collezione. Ogni ambientazione avrebbe le proprie avventure, non come adesso dove vengono create e abbandonate a loro stesse.

Ovviamente oggigiorno ci sono tanti che giocano online quindi spingerei anche da quella parte. Oltre a creare strumenti online per le vecchie edizioni resuscitate spingerei per avere un virtual tabletop che sembri un videogioco, senza miniature che stanno ferme ma animate a seconda delle azioni. Qualcosa che rimuova quanto più peso possibile dalle spalle del DM tramite algoritmi, lasciando il DM libero di pensare alla storia. Una mossa pensata per risolvere la scarsità di DM rendendo il lavoro più facile. Naturalmente ci sarebbero setting per dare maggior controllo a quei DM che lo desiderano. Sempre simile a un videogioco sarebbe la costruzione delle miniature dei personaggi, immaginate il classico editing di un avatar di videogioco, con "DLC" che offrono maggiori opzioni di personalizzazione. Tutto questo verrebbe unito a D&D Beyond.

 

 

Ecco, sicuramente stai proponendo scelte editoriali interessanti e con una loro perché, anche se forse un pò troppo indirizzate verso la vecchia guardia (quella che non ha più tempo per giocare, tendenzialmente).

Ma parliamo un pò del contenuto politico inerente al gioco, perché è chiaro che la WOTC abbia delle linee guida su cosa va e cosa non va all'interno delle proprie avventure ed "ambientazioni". Pensi davvero che Musk non farebbe la stessa cosa con la scrittura di questa ambientazione in stile Exandria? Non pensi che andrà in una direzione radicalmente opposta a quella attuale? Non pensi che sarebbe indesiderabile? 

Perché da un lato abbiamo il D&D moderno molto più "sanitized", che ha deciso di non voler trattare certi più argomenti perché estremamente problematici (anche se la verità è che non sono gli argomenti ad essere problematici, ma è il modo in cui spesso venivano scritti e trattati all'epoca ad esserlo.) ma che si può sempre "sporcare" in accordo col gruppo. È un D&D sicuro che non mette a disagio nessuno, e che al massimo può fare storcere il naso. 

Dall'altro avremmo un D&D che combatte attivamente questa visione, secondo me esagerando, per ritornare ad una visione del D&D passato, sicuramente fraintendendolo a causa di questa frenesia ideologica e polarizzante che si scatena negli US e che colpisce anche noi (e che ti assicuro che non è esclusiva della sinistra americana). 

Non è meglio una edizione di D&D che parte da una base sicura per tutti che poi può venire ritoccata all'evenienza? E dopo aver risposto a questa domanda, saresti disposto a sacrificare questa sicurezza per migliori scelte editoriali?

Concludo con una affermazione che secondo me non ammette dibattito: ti prometto che Musk non ha l'amore e la cultura del gioco che hai tu. Prega che non riesca davvero a comprare Hasbro.

11 minutes ago, Grimorio said:

@Plettro la tua domanda è molto interessante e ti ringrazio per averla posta.

Anche io, esattamente come Musk (il motivo per cui sarei felice di una sua acquisizione dell'azienda), comincerei con un bel licenziamento di massa. È ben noto che ci sono due fazioni nella WOTC: quelli che amano la storia di D&D e vorrebbero preservarla e quelli che invece la odiano e vorrebbero fare tabula rasa, ecco, i membri della seconda fazione verrebbero immediatamente lasciati a casa.

A quel punto rimetterei Mike Mearls a capo della 5a edizione e cercherei di riassumere o almeno di collaborare con i creatori delle ambientazioni originali, ad esempio Ed Greenwood (Forgotten Realms), Keith Baker (Eberron) e Margaret Weiss e Tracy Hickman (Dragonlance) dando loro carta bianca sulle ambientazioni e sui team che ci lavorano su, totale libertà di fare e disfare quanto fatto finora dalla vecchia WOTC. Questo perché dalla nascita della OGL e soprattutto adesso con la creative commons di D&D non sono più le regole che contraddistinguono la WOTC dalle altre case editrici ma le sue IP: le ambientazioni, i personaggi e il lore.
Al tempo stesso spingerei verso la creazione di una nuova ambientazione, in stile Exandria, in modo che i neofiti possano avere qualcosa di completamente nuovo, non appesantito dagli anni di storia delle vecchie ambientazioni. Ne farei creare anche un'altra per bambini, con temi più leggeri e regole più semplificate, in modo da catturare quella fetta di mercato di genitori e associazioni che vogliono iniziare i bambini al gdr

Cercherei di mettere su un team basato sul talento piuttosto che sulla diversità come fatto finora cercando di mischiare esperienza e gioventù, in modo che la tradizione si sposi con idee nuove. Cercando di collaborare con talenti come The Alexandrian e Matt Colville e magari pescando talenti dalla DMGuild

Dopodiché non ignorerei la vecchia fan base come fa ora la WOTC, ma anzi, ispirandomi ai cloni più di successo ristamperei una o due edizioni della TSR (forse B/X e AD&D 1e) e la 3.5, non in print on demand come adesso ma proprio in modo da farle trovare nei negozi, magari in modo aggiornato con le informazioni organizzate meglio. A quel punto tutte le nuove avventure e ambientazioni create per la 5a avrebbero anche la loro controparte 3.5 e TSR in modo da accontentare i fan di tutti i tipi di gioco, una mossa che del resto fanno già molte case editrici con i loro kickstarter.

Sempre parlando di avventure, ogni avventura uscirebbe in due versioni: normale e boxata deluxe, con quella boxata deluxe con dentro mappe, miniature e dadi da collezione. Ogni ambientazione avrebbe le proprie avventure, non come adesso dove vengono create e abbandonate a loro stesse.

Ovviamente oggigiorno ci sono tanti che giocano online quindi spingerei anche da quella parte. Oltre a creare strumenti online per le vecchie edizioni resuscitate spingerei per avere un virtual tabletop che sembri un videogioco, senza miniature che stanno ferme ma animate a seconda delle azioni. Qualcosa che rimuova quanto più peso possibile dalle spalle del DM tramite algoritmi, lasciando il DM libero di pensare alla storia. Una mossa pensata per risolvere la scarsità di DM rendendo il lavoro più facile. Naturalmente ci sarebbero setting per dare maggior controllo a quei DM che lo desiderano. Sempre simile a un videogioco sarebbe la costruzione delle miniature dei personaggi, immaginate il classico editing di un avatar di videogioco, con "DLC" che offrono maggiori opzioni di personalizzazione. Tutto questo verrebbe unito a D&D Beyond.

 

 

Ecco, sicuramente stai proponendo scelte editoriali interessanti e con una loro perché, anche se forse un pò troppo indirizzate verso la vecchia guardia (quella che non ha più tempo per giocare, tendenzialmente).

Ma parliamo un pò del contenuto politico inerente al gioco, perché è chiaro che la WOTC abbia delle linee guida su cosa va e cosa non va all'interno delle proprie avventure ed "ambientazioni". Pensi davvero che Musk non farebbe la stessa cosa con la scrittura di questa ambientazione in stile Exandria? Non pensi che andrà in una direzione radicalmente opposta a quella attuale? Non pensi che sarebbe indesiderabile? 

Perché da un lato abbiamo il D&D moderno molto più "sanitized", che ha deciso di non voler trattare certi più argomenti perché estremamente problematici (anche se la verità è che non sono gli argomenti ad essere problematici, ma è il modo in cui spesso venivano scritti e trattati all'epoca ad esserlo.) ma che si può sempre "sporcare" in accordo col gruppo. È un D&D sicuro che non mette a disagio nessuno, e che al massimo può fare storcere il naso. 

Dall'altro avremmo un D&D che combatte attivamente questa visione, secondo me esagerando, per ritornare ad una visione del D&D passato, sicuramente fraintendendolo a causa di questa frenesia ideologica e polarizzante che si scatena negli US e che colpisce anche noi (e che ti assicuro che non è esclusiva della sinistra americana). 

Non è meglio una edizione di D&D che parte da una base sicura per tutti che poi può venire ritoccata all'evenienza? E dopo aver risposto a questa domanda, saresti disposto a sacrificare questa sicurezza per migliori scelte editoriali?

Concludo con una affermazione che secondo me non ammette dibattito: ti prometto che Musk non ha l'amore e la cultura del gioco che hai tu. Prega che non riesca davvero a comprare Hasbro.

11 minutes ago, Grimorio said:

@Plettro la tua domanda è molto interessante e ti ringrazio per averla posta.

Anche io, esattamente come Musk (il motivo per cui sarei felice di una sua acquisizione dell'azienda), comincerei con un bel licenziamento di massa. È ben noto che ci sono due fazioni nella WOTC: quelli che amano la storia di D&D e vorrebbero preservarla e quelli che invece la odiano e vorrebbero fare tabula rasa, ecco, i membri della seconda fazione verrebbero immediatamente lasciati a casa.

A quel punto rimetterei Mike Mearls a capo della 5a edizione e cercherei di riassumere o almeno di collaborare con i creatori delle ambientazioni originali, ad esempio Ed Greenwood (Forgotten Realms), Keith Baker (Eberron) e Margaret Weiss e Tracy Hickman (Dragonlance) dando loro carta bianca sulle ambientazioni e sui team che ci lavorano su, totale libertà di fare e disfare quanto fatto finora dalla vecchia WOTC. Questo perché dalla nascita della OGL e soprattutto adesso con la creative commons di D&D non sono più le regole che contraddistinguono la WOTC dalle altre case editrici ma le sue IP: le ambientazioni, i personaggi e il lore.
Al tempo stesso spingerei verso la creazione di una nuova ambientazione, in stile Exandria, in modo che i neofiti possano avere qualcosa di completamente nuovo, non appesantito dagli anni di storia delle vecchie ambientazioni. Ne farei creare anche un'altra per bambini, con temi più leggeri e regole più semplificate, in modo da catturare quella fetta di mercato di genitori e associazioni che vogliono iniziare i bambini al gdr

Cercherei di mettere su un team basato sul talento piuttosto che sulla diversità come fatto finora cercando di mischiare esperienza e gioventù, in modo che la tradizione si sposi con idee nuove. Cercando di collaborare con talenti come The Alexandrian e Matt Colville e magari pescando talenti dalla DMGuild

Dopodiché non ignorerei la vecchia fan base come fa ora la WOTC, ma anzi, ispirandomi ai cloni più di successo ristamperei una o due edizioni della TSR (forse B/X e AD&D 1e) e la 3.5, non in print on demand come adesso ma proprio in modo da farle trovare nei negozi, magari in modo aggiornato con le informazioni organizzate meglio. A quel punto tutte le nuove avventure e ambientazioni create per la 5a avrebbero anche la loro controparte 3.5 e TSR in modo da accontentare i fan di tutti i tipi di gioco, una mossa che del resto fanno già molte case editrici con i loro kickstarter.

Sempre parlando di avventure, ogni avventura uscirebbe in due versioni: normale e boxata deluxe, con quella boxata deluxe con dentro mappe, miniature e dadi da collezione. Ogni ambientazione avrebbe le proprie avventure, non come adesso dove vengono create e abbandonate a loro stesse.

Ovviamente oggigiorno ci sono tanti che giocano online quindi spingerei anche da quella parte. Oltre a creare strumenti online per le vecchie edizioni resuscitate spingerei per avere un virtual tabletop che sembri un videogioco, senza miniature che stanno ferme ma animate a seconda delle azioni. Qualcosa che rimuova quanto più peso possibile dalle spalle del DM tramite algoritmi, lasciando il DM libero di pensare alla storia. Una mossa pensata per risolvere la scarsità di DM rendendo il lavoro più facile. Naturalmente ci sarebbero setting per dare maggior controllo a quei DM che lo desiderano. Sempre simile a un videogioco sarebbe la costruzione delle miniature dei personaggi, immaginate il classico editing di un avatar di videogioco, con "DLC" che offrono maggiori opzioni di personalizzazione. Tutto questo verrebbe unito a D&D Beyond.

 

 

Ecco, sicuramente stai proponendo scelte editoriali interessanti e con una loro perché, anche se forse un pò troppo indirizzate verso la vecchia guardia (quella che non ha più tempo per giocare, tendenzialmente).

Ma parliamo un pò del contenuto politico inerente al gioco, perché è chiaro che la WOTC abbia delle linee guida su cosa va e cosa non va all'interno delle proprie avventure ed "ambientazioni". Pensi davvero che Musk non farebbe la stessa cosa con la scrittura di questa ambientazione in stile Exandria? Non pensi che andrà in una direzione radicalmente opposta a quella attuale? Non pensi che sarebbe indesiderabile? 

Perché da un lato abbiamo il D&D moderno molto più "sanitized", che ha deciso di non voler trattare certi più argomenti perché estremamente problematici (anche se la verità è che non sono gli argomenti ad essere problematici, ma è il modo in cui spesso venivano scritti e trattati all'epoca ad esserlo.) ma che si può sempre "sporcare" in accordo col gruppo. È un D&D sicuro che non mette a disagio nessuno, e che al massimo può fare storcere il naso. 

Dall'altro avremmo un D&D che combatte attivamente questa visione, secondo me esagerando, per ritornare ad una visione del D&D passato, sicuramente fraintendendolo a causa di questa frenesia ideologica e polarizzante che si scatena negli US e che colpisce anche noi (e che ti assicuro che non è esclusiva della sinistra americana). 

Non è meglio una edizione di D&D che parte da una base sicura per tutti che poi può venire ritoccata all'evenienza? E dopo aver risposto a questa domanda, saresti disposto a sacrificare questa sicurezza per migliori scelte editoriali?

Concludo con una affermazione che secondo me non ammette dibattito: ti prometto che Musk non ha l'amore e la cultura del gioco che hai tu. Prega che non riesca davvero a comprare Hasbro.

Inviato

Non apprezzo particolarmente la direzione in cui è andata la Wizard in quest' ultimo periodo, ma l' acquisizione da parte di Musk farebbe sembrare gli scivoloni dell' ultimo anno come il fiasco OGL dei piccoli errori di percorso. Sarebbe davvero una fine ingloriosa per quello che è pur sempre il gioco di ruolo più famoso di tutti i tempi. 

Inviato
6 ore fa, Ermenegildo2 ha scritto:
16 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

La mia opinione è semplice: D&D è morto nel momento stesso in cui Musk lo compra!
I giocatori (quelli seri) andranno avanti con i manuali già acquistati e con i retrocloni.

Non è detto:

1) le licenze per pubblicare materiale per D&D esistono quindi ci sarà gente che pubblicherà roba per D&D 3.5 o 5ed per il solo gusto di rompergli le scatole. Contenuti volutamente provocatori nei suoi confronti e non ci potrà fare nulla perchè la srd è in CC ora.

2) non gestirà mai direttamente la cosa perchè non ha idea di come farlo ne è mai stato un'appassionato di GDR ci metterà una persona scelta o sulla base dell'acclamazione popolare o sulla base di un solido piano economico. Più la due che la uno.

Spero tu abbia ragione...

Inviato
4 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Del resto se la Needgames (per fare un nome) riesce a regalarti i PDF quando acquisti il cartaceo, non vedo perché non dovrebbe farlo la Hasbro. 

 

Perchè perchè nessuno pensa agli shareholder???.

Se avessi tutti quei soldi comprerei un bel po di IP, varie non solo D&D, e le rilascerei in dominio pubblico e costruire una libreria digitale per le vecchie edizioni e probabilmente pure per quelle moderne. La fuori ci sono decine di giochi con idee carine che stanno poco alla volta scoparendo perchè essendo vecchi e di nicchia non hanno copie pdf legali da far circolare facilmente.

Ognuno si farebbe i propri giochi come meglio crede senza stare a discutere di chi detiene il vero D&D.

Se poi qualcuno scade al livello di FATAL o di racial holy war confiderei nel perculamento da parte del resto della comunity.

Inviato

Il problema non è tanto WOTC, ma proprio Hasbro che è finita nel bel mezzo di una bufera a causa di false informazioni relativa al piazzamento di azioni riguardanti il "class period" che ha causato ingenti perdite agli investitori che hanno ottenuto dal tribunale la possibilità di intentare una class action contro la multinazionale del giocattolo.

Un discorso complesso in un anno finanziariamente pessimo per Habro, tenuta a galla solo grazie al successo di Baldur's Gate 3.

Non mi stupirebbe che l'uscita di Musk serva a manipolare, come fa regolarmente, l'andamento del mercato per trarne profitto personale.

Inviato

La cultura woke non mi piace, è una cosa che sta andando davvero fuori controllo.

Ciò detto, Elon Musk non è certo meno peggio del più fanatico dei woke!

Quando due estremismi cozzano succedono brutte cose ed a rimetterci siamo sempre noi persone normali.

PS: X è una vera fogna a cielo aperto.

Inviato

lol, questa me l'ero persa. Di nuovo THAC0 per tutti!
Cavolo, Muschio è peggio del prezzemolo, si infila ovunque. Non avevo idea che avesse contezza del gioco di ruolo.

Ho pessimi presentimenti nel caso in cui decidesse di acquisire Harbro (o solo WOTC), ma tenendo conto che non mi piace l'andazzo attuale sono combattuto, un cambiamento di qualcosa che non ti piace può certo portare a qualcosa che ti piace ancora meno, ma chissà... magari invece ti sorprende in positivo.

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