Supermoderatore Alonewolf87 Inviata Domenica alle 12:24 Supermoderatore Segnala Inviata Domenica alle 12:24 Le nuove regole inclusive di D&D accendono il dibattito tra giocatori e finiscono sui media mainstream, con l'ANSA e altre testate internazionali che ne discutono l'impatto. Dungeons & Dragons (D&D) è al centro di una controversia dopo aver introdotto modifiche significative alle sue regole. Le nuove regole, contenute nel Manuale del Giocatore del 2024, hanno sostituito il termine "razza" con "specie" per descrivere i personaggi. Inoltre, sono state eliminate le caratteristiche innate specifiche delle "razze", come ad esempio la predisposizione alla forza per i nani o alla magia per gli elfi. Questi cambiamenti sono stati interpretati da molti come un tentativo di rendere il gioco più inclusivo. La rimozione dei bonus alle caratteristiche legati alla "specie" mira ad eliminare il bioessenzialismo dal gioco, rendendolo più accessibile a una gamma più ampia di giocatori. Wizards of the Coast, la società che possiede D&D, ha anche suggerito ai giocatori di identificare i temi da evitare nelle loro campagne, come le aggressioni sessuali o l'uso di droghe, e di interrompere il gioco in caso di disagio. Tuttavia, queste modifiche hanno suscitato forti reazioni negative. Diverse testate giornalistiche, tra cui il New York Times, Fox News, The Guardian, e The Telegraph, hanno criticato i cambiamenti, definendoli "woke". Anche l'ANSA, come evidenziato nel titolo del suo articolo, ha riportato la "bufera" causata dalle nuove regole, sottolineando la reazione negativa di alcuni fan e personaggi come Elon Musk. Musk ha espresso apertamente il suo dissenso, mentre Robert Kuntz, uno degli autori originali di D&D, ha criticato Wizards of the Coast per aver imposto le regole dall'alto. La discussione ha messo in luce anche la visione che molti hanno delle "specie" di D&D. Alcuni giocatori vedono le diverse specie come equivalenti alle etnie umane del mondo reale e non come entità biologiche distinte. Questa percezione, secondo alcuni commentatori, rende la mera sostituzione del termine "razza" con "specie" insufficiente per cambiare la mentalità dei giocatori. Infatti è stato suggerito che, nel lungo periodo, le "specie" potrebbero diventare puramente cosmetiche, senza alcun effettivo impatto sulle meccaniche di gioco. Alcuni giocatori hanno difeso le modifiche, sottolineando che chi non le apprezza può sempre usare le regole precedenti o personalizzare il gioco secondo le proprie preferenze. Inoltre, molti hanno sottolineato come i cambiamenti siano stati annunciati già nel 2022, ma che le testate mainstream siano arrivate a trattare la notizia solo vari mesi dopo l'uscita del nuovo manuale. Nonostante le controversie, i cambiamenti apportati a D&D sembrano riflettere un tentativo di adattare il gioco alle sensibilità culturali attuali e di attrarre nuovi giocatori, come dichiarato da Jeremy Crawford di Wizards of the Coast. Il dibattito, che ha catturato l'attenzione di media come l'ANSA, mostra come anche un gioco di ruolo possa diventare un terreno di scontro nel contesto di più ampie discussioni sociali. Link alle fonti: https://www.ansa.it/amp/canale_lifestyle/notizie/societa_diritti/2025/01/02/nuove-regole-inclusive-bufera-a-dungeons-dragons_c4c9a04b-3f9e-4e39-8ad7-2ed8540515b9.html https://www.enworld.org/threads/mainstream-news-discovers-d-ds-species-terminology-change.709356/ Visualizza tutto articolo
SNESferatu Inviato Domenica alle 13:24 Segnala Inviato Domenica alle 13:24 Yawn. Classico finto polverone per fare click. Saranno decenni che si discute su trigger warning e diversi modi per evitare tematiche che potrebbero risultare sgradevoli o traumatiche per i giocatori. Molti manuali hanno una sezione a riguardo. BIAS: io gioco principalmente a giochi horror o con tematiche horror. Magari queste sezioni non c'erano con questa esatta impostazione venti-trenta anni fa ai tempi di Kult e Vampiri la Masquerade, ma se ne parlava. Ora aprite un manuale, magari proprio di Vampiri 5e o della riedizione di Kult, o di Unknown Armies. La sezione c'è. Allo stesso modo, si parla della questione specie/razze/origine da una vita. Pathfinder 2e usa le ancestries (se non sbaglio, stirpi in italiano), ad esempio, ed è uscito nel 2018-2019. La scelta dell'annullare il termine "razze" può non piacere, essendo effettivamente una tradizione, ma si entra in territori spinosi. Di che tipo di razza si parla? Sono razze come quelle canine? No, perché le creature come nani e halfling hanno un corredo genetico diverso. Sono razze come quelle umane? No, perché hanno un corredo genetico diverso e allo stesso tempo il termine razza in questo senso lo intendono solo i razzisti e gli americani [iperbole]. Il termine corretto sarebbe etnia, ma se dici che elfi e orchi sono etnie, entri in territori ancora peggiori, perché se dai un -2 intelligenza agli orchi stai dicendo che c'è un'intera etnia di deficienti.* E in teoria non sono neanche specie diverse, perché unendosi tra loro possono creare specie diverse, come i mezzelfi e i mezzorchi, che partoriscono membri della propria stessa specie invece di essere infertili (i Mul di Darksun non contano per questo discorso). Ma qui si entra in cambi magici e fare analisi scientifiche non è utile. Immagino. Possiamo dire che tecnicamente specie sia un termine corretto? Sì. È un termine bruttuno? Opinabile, ma per me sì, si poteva trovare di meglio. D'altro canto, per via della magica tradizione di D&D, qualsiasi termine al di fuori di razza avrebbe creato controversie, così come mantenere il termine razze. Non è una battaglia che si può vincere. * Ho sempre avuto un rapporto ambivalente con gli aumenti di caratteristica. Ci sta che uno gnomo sia meno forte fisicamente di un orco. D'altro canto mi dà anche fastidio non poter creare uno gnomo barbaro, a prescindere, perché poi sei meno "performante rispetto agli altri". 5
Ian Morgenvelt Inviato Domenica alle 15:20 Segnala Inviato Domenica alle 15:20 Il lato più significativo della notizia è come è stata raccontata dai media mainstream, gettando la discussione sulle nuove meccaniche nel pentolone della "guerra culturale" tra woke e anti-woke. Parliamoci chiaro, i vari articoli sono più sull'intervento di Elon Musk nella discussione che sui cambiamenti della riedizione delle regole di D&D. E, proprio per questo, li trovo noiosi e sterili. Non vorrei che nel giro di qualche anno ci trovassimo in una situazione simile a quella dei videogame, dove ormai il parlare di "propaganda woke" (qualsiasi cosa significhi questa etichetta ridicola) è stato sdoganato e il dibattito si ferma spesso e volentieri alle discussioni sterili tra chi è ferocemente contrario e chi è totalmente a favore, trascurando gli elementi veramente importanti dei titoli (storia, meccaniche e comparto grafico/illustrazioni). 4 1
Optisum Inviato Lunedì alle 11:52 Segnala Inviato Lunedì alle 11:52 Ma davvero una persona dovrebbe iniziare a giocare a D&D solo se nei manuali sostituiscono la parola "razza" con "specie"? Penso piuttosto che si stia cavalcando la triste onda del momento. Questo è davvero inquetante.
Amministratore aza Inviato Lunedì alle 13:30 Amministratore Segnala Inviato Lunedì alle 13:30 Intervengo solo per sottolineare che gli articoli in questione non riguardano esclusivamente il cambio di nome, ma anche come le razze vengono presentate nel gioco. Nel senso che le razze stanno perdendo qualsiasi "peculiarità" meccanica e vengono ridotte a mero aspetto cosmetico del personaggio. 1
Ian Morgenvelt Inviato Lunedì alle 18:13 Segnala Inviato Lunedì alle 18:13 4 hours ago, aza said: Intervengo solo per sottolineare che gli articoli in questione non riguardano esclusivamente il cambio di nome, ma anche come le razze vengono presentate nel gioco. Nel senso che le razze stanno perdendo qualsiasi "peculiarità" meccanica e vengono ridotte a mero aspetto cosmetico del personaggio. Aspetto altamente dibattibile, almeno se si è letto il manuale. È vero, le razze non hanno più dei bonus o dei malus di caratteristica, ma hanno tutte dei tratti razziali molto più utili e significativi dell'edizione del 2014 (esempio lampante: Esperto Minatore del nano, che esprime meglio il suo legame con la pietra e la terra di un bonus altamente situazionale). E, a mio parere, è questo il modo per caratterizzare le razze. I bonus (o, peggio, i malus) alle caratteristiche non offrono incentivi a interpretare il proprio personaggio, limitano solamente le possibili scelte in fase di costruzione. Un +2 ad una caratteristica non ti dà nessuno spunto per creare un personaggio interessante, al massimo ti spinge a giocare determinate classi (o a trovarti svantaggiato ai primi livelli in caso tu decida di giocare classi che non utilizzano la caratteristica in questione). E le specie non diventeranno mai un semplice accessorio cosmetico. La 5° edizione, al netto di quanto sostenuto da qualcuno, non ha mai cambiato quelle che vengono percepite come le meccaniche identitarie di D&D. Rimango sul mio punto: gli articoli sono solo polemiche sterili montate ad hoc, tra l'altro uscite in ritardo rispetto a quando sarebbe stato vagamente sensato. 4
Ermenegildo2 Inviato Lunedì alle 18:27 Segnala Inviato Lunedì alle 18:27 4 ore fa, aza ha scritto: Intervengo solo per sottolineare che gli articoli in questione non riguardano esclusivamente il cambio di nome, ma anche come le razze vengono presentate nel gioco. Nel senso che le razze stanno perdendo qualsiasi "peculiarità" meccanica e vengono ridotte a mero aspetto cosmetico del personaggio. Il che probabilmente è legato al desiderio di rendere D&D un gioco sempre più universale nel senso di capace di riprodurre qualsiasi mondo fantastico. Cioè qualsiasi peculiarità di una razza/specie ha senso solo nel contesto di una specifica ambientazione. In Tolkien o nel Ciclo dell'Eternità gli elfi sono, mediamente, fisicamente superiori agli uomini, nel Faerûn no, mentre in Warhammer (miniature non GDR) hanno meno resistenza fisica e mediamente meno forza. Se vuoi un sistema veramente universale devi trovare un modo per gestire questa varianza. 1
Pippomaster92 Inviato Lunedì alle 19:16 Segnala Inviato Lunedì alle 19:16 Ogni tanto qualcuno obbietta "ma gli orchi sono più forti degli umani, perché non hanno tutti +2 alla Forza?". Perché lo sono in media. Un umano medio di D&D ha 10 a tutte le stat, e non per questo giochiamo personaggi di razza/ancestry umana con 10 a tutte le statistiche: perché interpretiamo dei personaggi, che sono straordinari. Un ladro di lv1 nella logica interna al mondo di gioco non è certo molto distante da un bandito (che nella 5a ha già due dadi vita, quindi tecnicamente lv2), ma un bandito ha tipo 11 12 11 10 10 10. Ovviamente il ladro che andiamo a giocare noi non è un semplice bandito, ma un eroe o anti-eroe al di sopra della media umanoide. Le nuove versioni delle razze non sono peggio delle precedenti, e in passato abbiamo visto a cosa si è arrivati quando tutto ciò che importava della razza erano i bonus alle caratteristiche e le capacità innate. Mezzi-minotauri-eletti-di-lolth eh XD XD 2
Lord Danarc Inviato Martedì alle 10:40 Segnala Inviato Martedì alle 10:40 Si ormai molti giornali online non specializzati si sono occupati della cosa, a causa principalmente dell'interessamento di EM e della polemica. Anche sul Post (https://www.ilpost.it/2024/12/31/nuovi-manuali-dnd-2024/) che ritengo essere uno dei migliori siti di informazione in italiano per cura e approfondimento, si trova un articolo in cui si affronta la questione. Tornando sul tema, in realtà non trovo questo grande cambiamento nelle specie, che anzi in alcuni casi hanno anche rafforzato (fortunatamente) le peculiarità di specie. Vediamo che dice l'articolo Cita le "razze' dei personaggi sono ribattezzate "specie" mentre vengono eliminate specifiche qualita' innate: gli orchi non sono piu' intrinsecamente "selvaggi", i nani "forti" o gli elfi "perspicaci". I nani non sono mai stati "forti" ma erano robusti, un mero errore che non cambia il senso ma denota scarso approfondimento. Invece gli elfi riangono perspicaci in quanto hanno "Keen Senses. You have proficiency in the Insight, Perception, or Survival skill". Inoltre, sempre riferendomi agli elfi come esempio, in realtà le peculiarità razziali sono state raffozare, come da tabella di seguito Con l'aumento dei livelli infatti guadagnano ulteriori capacità, a seconda del lignaggio. Il problema che vedo è che spesso questi articoli peccano del necessario approfondimento e/o competenza e usano il titolo "D&D non ha più le razze" "Regole inclusive, bufera ecc" solo per generare engagement. 3
Ermenegildo2 Inviato Martedì alle 17:53 Segnala Inviato Martedì alle 17:53 22 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: Ogni tanto qualcuno obbietta "ma gli orchi sono più forti degli umani, perché non hanno tutti +2 alla Forza?". Perché lo sono in media. Un umano medio di D&D ha 10 a tutte le stat, e non per questo giochiamo personaggi di razza/ancestry umana con 10 a tutte le statistiche: perché interpretiamo dei personaggi, che sono straordinari. Un ladro di lv1 nella logica interna al mondo di gioco non è certo molto distante da un bandito (che nella 5a ha già due dadi vita, quindi tecnicamente lv2), ma un bandito ha tipo 11 12 11 10 10 10. Ovviamente il ladro che andiamo a giocare noi non è un semplice bandito, ma un eroe o anti-eroe al di sopra della media umanoide. Le nuove versioni delle razze non sono peggio delle precedenti, e in passato abbiamo visto a cosa si è arrivati quando tutto ciò che importava della razza erano i bonus alle caratteristiche e le capacità innate. Mezzi-minotauri-eletti-di-lolth eh XD XD Però dipende da cosa si vuole rappresentare, per esempio si potrebbe voler rappresentare una razza che è sostanzialmente più forte degli umani sia a livello medio che massimo e minimo, in quel caso potrebbe aver senso un bonus fisso alle caratteristiche per tutti gli elementi della specie.
Calabar Inviato Martedì alle 18:06 Segnala Inviato Martedì alle 18:06 Secondo me il problema non è meccanico ma "filosofico". Per quanto riguarda la parola specie io sono abbastanza abitudinario, credo continuerò a chiamarle razze, ma in fin dei conti specie è forse persino più azzeccato, tassonimicamente parlando. Ma non è questo il punto. Il cambio non è dovuto alla ricerca di un termine più corretto o più comprensibile, ma a ragioni che con il gioco non hanno nulla a che fare. Stessa cosa con i bonus razziali, pare siano stati rimossi essenzialmente per evitare di collegare l'idea che una razza potesse essere inferiore ad un'altra in qualcosa. È questo quello che non mi piace: non si fanno le scelte migliori per il gioco ma si usa il gioco come mezzo per cercare di educare i giocatori. Io ho una certa età e sinceramente non sento il bisogno di essere educato. 21 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: Ogni tanto qualcuno obbietta "ma gli orchi sono più forti degli umani, perché non hanno tutti +2 alla Forza?". Perché lo sono in media. In realtà non lo sono solo in media, si suppone che anche gli estremi si spostino. L'orco più forte posso immaginarlo soverchiare l'umano più forte, così come l'elfo più goffo sia meglio del corrispettivo umano. Questo ovviamente non impedisce di pensare a razze più o meno "variabili", e l'umano credo si presi molto bene al ruolo nel primo caso, ma credo siano complessità eccessive per un'edizione che punta alla semplicità. 21 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: Le nuove versioni delle razze non sono peggio delle precedenti, e in passato abbiamo visto a cosa si è arrivati quando tutto ciò che importava della razza erano i bonus alle caratteristiche e le capacità innate. Questo invece è un ottimo punto. È verissimo, tanti giocatori scelgono la razza non in base al personaggio che vorrebbero interretare ma in base ai bonus. E non solo quella. La rimozione dei bonus delle caratteristiche dalle razze sicuramente aiuta a limitare questo genere di scelte. Non ad escluderle, certo, le altre peculiarità rimangono, almeno per ora. 22 ore fa, Ermenegildo2 ha scritto: Se vuoi un sistema veramente universale devi trovare un modo per gestire questa varianza. Secondo me si poteva gestire come si è sempre fatto: se per una specifica ambietnazione una certa razza presente nel manuale non era adeguata, la si adattava o se ne scriveva una nuova per quell'ambientazione. Francamente mi sembra il sistema più semplice ed efficace. 6 ore fa, Lord Danarc ha scritto: Anche sul Post (https://www.ilpost.it/2024/12/31/nuovi-manuali-dnd-2024/) che ritengo essere uno dei migliori siti di informazione in italiano per cura e approfondimento, si trova un articolo in cui si affronta la questione. Anche se di limitato interesse nell'ottica del gioco di ruolo, se non altro è abbastanza interessante perché cerca di ricostruire i passaggi che hanno portato le testate generaliste a scrivere sulla questione. 2
Lord Danarc Inviato ieri alle 09:52 Segnala Inviato ieri alle 09:52 (modificato) 16 ore fa, Calabar ha scritto: Questo invece è un ottimo punto. È verissimo, tanti giocatori scelgono la razza non in base al personaggio che vorrebbero interretare ma in base ai bonus. E non solo quella. La rimozione dei bonus delle caratteristiche dalle razze sicuramente aiuta a limitare questo genere di scelte. Non ad escluderle, certo, le altre peculiarità rimangono, almeno per ora. Questo è uno degli elementi su cui concentrarsi secondo me. Io fui, all'epoca di Tasha, tra quelli non contenti della modifica, salvo poi vederla implementata nel mio gruppo (stavamo iniziando una nuova campagna). Finalmente i giocatori hanno scelto razze per quello che fanno e non per quello che sono. Prima una psion MUL sarabbe stata impensabile. Ora è tra le più forti del gioco (abbiamo usato i nani delle montagne per fare i MUL). Va anche detto che in tal modo alcune razze possono essere abusate (vedi i nani che da NO MAGIA diventano improvvisamente la razza di incantatori arcani più potenti grazie ai bonus e sopratutto alla competenza nelle armature. In ogni caso talvolta da motivi errati si può giungere a conclusioni corrette. Personalmente trovo che il sistema di advanced 5e sia ottimo, con una differenza tra ascendenza (heritages) e cultura (culture). In pratica le capacità razziali vengono assegnate sulla base in parte del sangue, in parte della cuptura di provenienza che può essere legata a un'ascendenza (la stessa o un'altra, come accade spesso da parte di personaggi nati X e cresciuti Y), ma anche a una cultura non legata strettamente all'ascendenza, come quella circense, nomade o selvaggia ad esempio, mentre i bonus alle caratteristiche sono connessi ai Background nella forma di un +1 a una caratteristica fissata dal BG e un +1 a scelta. Modificato ieri alle 10:07 da Lord Danarc
Pippomaster92 Inviato ieri alle 10:02 Segnala Inviato ieri alle 10:02 La differenza tra ascendenza e cultura è comunque una cosa con qualche anno sulle spalle. Già presente in parte in Pathfinder 1 ma come bioprodotto dell'eccesso di splatbook, poi implementata meglio in Pathfinder 2. Per la 5a esiste già almeno dal 2020 con questo manuale Ancestry & Culture: An Alternative to Race in 5e - Arcanist Press | Dungeon Masters Guild che tra l'altro ho saccheggiato per la mia (identica) HR che uso al tavolo.
Daern di Ilmater Inviato ieri alle 15:57 Segnala Inviato ieri alle 15:57 Posto e premesso che in generale ho apprezzato il nuovo manuale 5.5, ritengo che l'inchino alle attuali eideologie sia più che evidente. L'idea di far dipendere i bonus alle caratteristiche dal background e non dalla razza tuttavia la trovo azzardata e poco confacente allo spirito del fantasy. Confondere le razze con le etnie lo trovo puerile, in quanto le differenti etnie umane si ritrovano in tutte le ambientazioni. La razze sono connesse a qualcosa di genetico, sbaglio? Immagino che nani e umani non abbiano lo stesso patrimonio genetico. Almeno credo. Il Fantasy poi è un mondo Archetipico, dove tendenzilmente i nani sono grezzi, gli orchi rozzi e gli elfi raffinati e astuti. Poi proprio perchè vi è un cliché, le eccezioni diventano apprezzabilie apprezzate nel sistema di gioco. La propensione al bene di Drizzt è significativa proprio perché proviene da una società matriarcale (!) crudele e decadente. L'ingenuità di Meepo è spendibile in quanto in controtendenza alla perfidia cobolda. L'idea basilare di un nano gracile, di un orco altezzoso, di un elfo palestrato, di uno gnomo ottuso, di un halfling che mena con un maglio gigante può essere una piacevole eccezione , ma non mi pare una buona proposta da rendere norma di gioco. Stranamente anche una mia amica molto vicina alle logich woke ha giudicato con perplessità le modifiche. Io lascio ai mie giocatoi libertà circa la definizione delle caratteristiche in base o al Manuale 2014 o al manual e2034 a livello i gioco. Indovinate cosa hanno scelto?
Pippomaster92 Inviato ieri alle 19:34 Segnala Inviato ieri alle 19:34 Non credo le opzioni del 2034 visto che ci vorrà un po' di playtest prima di vederle in gioco XD Io per esempio ho una visione diametralmente opposta: trovo banale e infantile che esistano in un dato mondo 100 etnie umane e poi una sola cultura nanica monolitica, uguale ovunque. Se concediamo che tutte le razze giocabili sono dotate di libero arbitrio e sono effettivamente senzienti, allora tutte dovrebbero essersi sviluppate in molteplici modi. Questo a prescindere dalle origini delle specie nei mondi fantasy, dovrebbe valere sia che si tratti di specie evolute nel tempo sia che si tratti di creazioni divine. Certo è molto più facile scrivere i nani usando gli stereotipi, basta davvero poco. 1 1
Ermenegildo2 Inviato 18 ore fa Segnala Inviato 18 ore fa Il 7/1/2025 at 19:06, Calabar ha scritto: [...] In realtà non lo sono solo in media, si suppone che anche gli estremi si spostino. L'orco più forte posso immaginarlo soverchiare l'umano più forte, così come l'elfo più goffo sia meglio del corrispettivo umano. Questo ovviamente non impedisce di pensare a razze più o meno "variabili", e l'umano credo si presi molto bene al ruolo nel primo caso, ma credo siano complessità eccessive per un'edizione che punta alla semplicità. [...] Non è mica scontato, c'è solo un certo livello di "forza" che un umanoide con fisiologia da umanoide può esercitare rimanendo di "taglia Media" (al netto della magia). In 5ed la cosa è resa evidente dal limite per le caratteristiche a 20 nelle altre edizioni era un aspetto un pò implicito. Alla fine la forza è il risultato di quanto di due fattori: - Quanto i muscoli tirino - Quanti muscoli hai Per quanto possano esserci differenze credo che tutti i muscoli del regno animale siano fatti degli stessi materiali base e funzionino più o meno uguale, quindi probabilmente gli orchi essendo umanoidi avranno muscoli che più o meno tirano come quelli degli altri umanoidi. Rimane quindi il punto di quanti muscoli possiedi, ma anche in questo caso gli orchi sono umanoidi medi e non possono avere tanti più muscoli del umano più forzuto senza dover crescere di una taglia o avere una morfologia completamente diversa. Quindi pur avendo gli orchi in media più forti potresti tranquillamente avere lo stesso limite massimo per la forza che hai per gli umani.
Lord Danarc Inviato 15 ore fa Segnala Inviato 15 ore fa In realtà, posto che stiamo parlando di roba inventata ergo non esiste una posizione più corretta, secondo me gli orchi hanno chiaramente molti più muscoli degli umani. Nelle illustrazioni si vede chiaramente. Sono un po' più grossi e decisamente più muscolosi di base. Poi in alcune illustrazioni lo sono di più, ma un orco fa paura perchè più forte e in un mondo in cui vige perlopiù la legge del più forte chiaramente questo è un problema. Nessuno ha paura degli elfi oscuri perchè sono forti, ma perchè sono subdoli, malvagi e sanno coglierti alla sprovvitsa. Nessuno ha paura di un orco perchè è difficile da individuare, ma perchè è malvagio, forte e selvaggio. Personalmente comunque i bonus razziali ritengo che debbano esistere per i soggetti comuni delle varie specie/razze (raga scusate ma specie non me piace proprio, avrei preferito lignaggi, ascendenze...) che sarebbero i soggetti nella parte alta della gaussiana. Per i PG invece ha senso che possano discostarsi dalla media (le ali della gaussiana), poichè un personaggio abbastanza "unico" (in realtà su milioini di individui saranno molti ad avere queste variazioni) come un nano con alta intelligenza sarà portato a fare il mago e non il guerriero. In realtà non è la classe che determina il bonus, ma il contrario. Quindi i PG hanno caratteristiche non comuni per la specie/razza e QUINDI fanno quello che fanno. Per tale motivo le modifiche introdotte da tasha alla fine sono state un'ottima idea. Il fatto di legarle più ai BG personalmente la trovo meh (è anche la cosa che mi piace meno su Advanced5e). Sul discorso sterotipizzazione invece personamlente trovo che il fantasy è composto da stereotipi a livello macroscopico. Poi a livello micro esistono coloro che li rompono, come Drizzt ad esempio. Se uno vuole giocare roba non stereotipizzata, pur potendolo fare anche nel fantasy, ricordo quando uscì Eberron che non mi piacque proprio perchè rompeva alcuni stereotipi, esistono tipi di giochi che permettono di farlo più agevolmente. 16 ore fa, Daern di Ilmater ha scritto: Io lascio ai mie giocatoi libertà circa la definizione delle caratteristiche in base o al Manuale 2014 o al manual e2034 a livello i gioco. Indovinate cosa hanno scelto? Ma 2014 + Tasha o senza? perchè fa una grandissima differenza. 2
Calabar Inviato 11 ore fa Segnala Inviato 11 ore fa 6 ore fa, Ermenegildo2 ha scritto: Quindi pur avendo gli orchi in media più forti potresti tranquillamente avere lo stesso limite massimo per la forza che hai per gli umani. Potrebbero, e credo debba essere una scelta di ambientazione. Come accennavo in precedenza, si potrebbe pensare che la peculiarità della razza umana sia la variabilità e l'adattabilità, e che quindi possano spaziare dai punteggi più bassi ai più alti, ma è solo un'opzione. Ad ogni modo, se prendi in considerazione la taglia, un umano si piazza all'interno della taglia media esattamente come un orco (orc), ma la "riempie" molto meno (prendi per esempio un'illustrazione come questa). L'orco ha una struttura fisica più massiccia, e da questo deriva una maggiore potenzialità in forza. Questo se non consideriamo possibilità che i muscoli siano più forti a parità di massa, cosa che accade in natura e a maggior ragione può accadere qui. Considera comunque che in D&D 5E la forza non indica solamente la forza fisica, ma anche l'efficacia con cui sai usare i tuoi muscoli. Se così non fosse, certi punteggi sarebbero ben poco giustificabili. Ad ogni modo non tirerei in ballo la scienza, siamo in un mondo fantasy. Avvengono cose magiche. Una creatura esile può avere enorme forza, senza tirare in ballo il funzionamento dei muscoli. Se è di tuo gusto, puoi far si che nella tua ambientazione gli halfling siano piccoli e fortissimi e i goliath sorprendentemente agili. Il 8/1/2025 at 10:52, Lord Danarc ha scritto: Io fui, all'epoca di Tasha, tra quelli non contenti della modifica, salvo poi vederla implementata nel mio gruppo (stavamo iniziando una nuova campagna). Io invece sono tra quelli che continua a considerarla una pessima modifica, e che non l'applicherà mai alla propria campagna. 4 ore fa, Lord Danarc ha scritto: In realtà, posto che stiamo parlando di roba inventata ergo non esiste una posizione più corretta, secondo me gli orchi hanno chiaramente molti più muscoli degli umani. Nelle illustrazioni si vede chiaramente. Esattamente, detto in modo più coinciso e diretto di quanto abbia fatto io. 4 ore fa, Lord Danarc ha scritto: Per i PG invece ha senso che possano discostarsi dalla media (le ali della gaussiana), poichè un personaggio abbastanza "unico" ... Quindi i PG hanno caratteristiche non comuni per la specie/razza e QUINDI fanno quello che fanno. Qui non sono d'accordo. Al di la dei gusti personali (mi piacciono i personaggi "normali" che compiono gesta eccezionali), i personaggi giocanti si discostano già dalla media senza dover pensare ad una regola apposita per loro. In genere hanno punteggi ben più alti di quelli di un personaggio normale e soprattutto non vedo ragione per cui questa eccezionalità debba uscire dai confini validi per tutti gli altri. Se hai forza 18 hai già una forza eccezionale, non occorre che per te non valgano le regole per i comuni umani. 4 ore fa, Lord Danarc ha scritto: Sul discorso sterotipizzazione invece personamlente trovo che il fantasy è composto da stereotipi a livello macroscopico. Concordo. Si potrebbe dire che le razze fantasy nascano come estremizzazione di alcune caratteristiche dell'uomo, quindi non mi sembra affatto strano vedere in loro una maggiore uniformità. E credo che non occorra fare il personaggio totalmente fuori dagli schemi per dare eccezionalità al proprio PG, di Drizzt ne basta uno. Poi certo, in quanto PG, nulla vieta di fargli fare quel che vuoi, ma se si esce dalla normalità mi piacerebbe fosse fatto per bene e non per il solo gusto di avere il personaggio speciale. 1
Daern di Ilmater Inviato 7 ore fa Segnala Inviato 7 ore fa 7 ore fa, Lord Danarc ha scritto: In realtà, posto che stiamo parlando di roba inventata ergo non esiste una posizione più corretta, secondo me gli orchi hanno chiaramente molti più muscoli degli umani. Nelle illustrazioni si vede chiaramente. Sono un po' più grossi e decisamente più muscolosi di base. Poi in alcune illustrazioni lo sono di più, ma un orco fa paura perchè più forte e in un mondo in cui vige perlopiù la legge del più forte chiaramente questo è un problema. Nessuno ha paura degli elfi oscuri perchè sono forti, ma perchè sono subdoli, malvagi e sanno coglierti alla sprovvitsa. Nessuno ha paura di un orco perchè è difficile da individuare, ma perchè è malvagio, forte e selvaggio. Personalmente comunque i bonus razziali ritengo che debbano esistere per i soggetti comuni delle varie specie/razze (raga scusate ma specie non me piace proprio, avrei preferito lignaggi, ascendenze...) che sarebbero i soggetti nella parte alta della gaussiana. Per i PG invece ha senso che possano discostarsi dalla media (le ali della gaussiana), poichè un personaggio abbastanza "unico" (in realtà su milioini di individui saranno molti ad avere queste variazioni) come un nano con alta intelligenza sarà portato a fare il mago e non il guerriero. In realtà non è la classe che determina il bonus, ma il contrario. Quindi i PG hanno caratteristiche non comuni per la specie/razza e QUINDI fanno quello che fanno. Per tale motivo le modifiche introdotte da tasha alla fine sono state un'ottima idea. Il fatto di legarle più ai BG personalmente la trovo meh (è anche la cosa che mi piace meno su Advanced5e). Sul discorso sterotipizzazione invece personamlente trovo che il fantasy è composto da stereotipi a livello macroscopico. Poi a livello micro esistono coloro che li rompono, come Drizzt ad esempio. Se uno vuole giocare roba non stereotipizzata, pur potendolo fare anche nel fantasy, ricordo quando uscì Eberron che non mi piacque proprio perchè rompeva alcuni stereotipi, esistono tipi di giochi che permettono di farlo più agevolmente. Ma 2014 + Tasha o senza? perchè fa una grandissima differenza. In genere non mi chiedono di usare Tasha. Se Libertà deve essere che sia piena.
Messaggio consigliato
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora