Alzabuk Inviato Sabato alle 10:01 Segnala Inviato Sabato alle 10:01 A chi sostiene che non esiste l'ideologia woke, faccio presente che la "critica alle strutture culturali che perpetuano le disuguaglianze" ha radici e contorni ben definiti con autori come Marcuse e Adorno. Quindi il woke "ideologia", inteso come pensiero strutturato che porta a (e supporta) decisioni pratiche, esiste, anche se i suoi pensatori princiali sono trapassati e i protagonisti attuali non fanno la O col bicchiere (e mi pare un problema diffuso, oggi, non limitato al "wokeismo"). Se invece "ideologia" è rifiutare la realtà per una idea, che è l'accezione negativa di "ideologia", scopriamo perchè, credo, ci si scaldi tanto attorno a questo tema. La parte affezionata agli "orchi verdi brutti e cattivi" prende questa immagine come "reale": vederla negata da una idea "ideologica" fa gridare allo scandalo. Vanno quindi scremate le lamentele di questo tipo, infantili, da quelle sulla giocabilità (che personalmente condivido). La domanda allora è: perchè si sta arrivando all'appiattimento del gioco, in cui le specie/razze sono solo questione di "skin"? Una possibile risposta (tagliente!) ce la fornisce Routledge, psicoterapeuta specializzato in "nostalgia" come chiave del benessere: “we are living in an era of woke capitalism in which companies pretend to care about social justice to sell products to people who pretend to hate capitalism.”
Pippomaster92 Inviato Sabato alle 11:00 Segnala Inviato Sabato alle 11:00 @Lorenzo Volta ma infatti non ci sono "regole woke". Quello di cui molti fanno lamentela è la rappresentazione nel lato che trascende un po' la regola. L'ambientazione, gli NPC, le avventure, la lore... Sono abbastanza convinto che, così come per altre cose, la perdita della "razza" di gioco (per fare un esempio) sarebbe stata accolta molto meglio se non ci fosse stata una spiegazione percepita come woke. La 5a già è arrivata nel '14 togliendo i malus razziali, all'epoca molti hanno storto il naso ma dato che la spiegazione era principalmente legata a questioni numeriche, bounded accuracy e simili, bene o male la cosa è stata accettata. Ora, l'assenza di bonus razziali alle stat potrebbe essere presentata come una mera scelta di design, e di nuovo ci sarebbero opinioni diverse in merito, ma sono abbastanza certo che sarebbero meno critiche di come sono ora. D'altra parte sappiamo bene che tutto si basa poi sul gruppo di gioco, sulle cui spalle grava la responsabilità di giocare in modo da lasciare tutti nella propria comfort zone.
Lorenzo Volta Inviato Sabato alle 14:19 Segnala Inviato Sabato alle 14:19 2 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: D'altra parte sappiamo bene che tutto si basa poi sul gruppo di gioco, sulle cui spalle grava la responsabilità di giocare in modo da lasciare tutti nella propria comfort zone. Appunto, questa è la conditio sine qua non per essere inclusivi. Si ritiene che qualche elemento narrativo o caratteristico vada "cambiato" per venire incontro alle esigenze? liberissimo ogni gruppo di farlo in qualsiasi momento e con qualsiasi sistema proprio perché già di per sé elastico e "personalizzabile". Personalmente la cosa che trovo fastidiosa quando si parla del tema inclusività in generale è che si ritenga che siano necessarie forzature linguistiche o lessicali per sensibilizzare. Non comprendo perché, ad esempio, si debba scrivere "tutt*" invece che "tutti" tanto per fare un altro classico esempio quando si voglia fare un riferimento collettivo: nella grammatica italiana il plurale maschile ha proprio la funzione di inclusivita. A questo proposito mi sono imbattuto in questo articolo (che parla di inclusività nel linguaggio giuridico), da cui cito un passaggio: “in una lingua come l’italiano, che ha due generi grammaticali, il maschile e il femminile, lo strumento migliore per cui si sentano rappresentati tutti i generi e gli orientamenti continua a essere il maschile plurale non marcato, purché si abbia la consapevolezza di quello che effettivamente è: un modo di includere e non di prevaricare”. Ecco, per fare un'analogia allo stesso modo non trovo assulamente scandaloso o sconveniente in D&D l'uso del termine "razza" per diversi motivi: Il termine, in italiano come nell'inglese, è utilizzato semplicemente con il suo significato grammaticale di identificare gruppi di individui con caratteristiche morfologiche omogenee all'interno del gruppo e differenti tra i gruppi (le famose differenze cui si faceva cenno). Non esprime alcun giudizio, se lo vediamo così è perché diamo noi oggi questa accezione al termine in conseguenza di un errato riferimento alla specie homo sapiens sapiens rispetto alla quale non ha in effetti senso come faceva notare l'autore del pezzo proposto da firwood La narrativa del gioco (d&d e simili per lo meno) descrive mondi e individui fantastici, non è una rappresentazione con creature variamente antropomorfe del nostro mondo reale. Certamente i canoni da cui trae ispirazione sono condizionati dai tempi e dalle convenzioni sociali in cui hanno vissuto gli autori che immagino non si potessero nemmeno il problema La scelta del termine 'specie' in luogo di 'razze' mi sembra peraltro ancora più infelice oltre che anche lessicalmente poco adatta. Sarebbe in fatti il livello gerarchicamente più basso della classificazione tassonomica degli esseri viventi...volendo fare un'esposizione di trasposizione nel fantastico ci azzecca poco. Ma diciamo che questo può essere soggettivo e che la scelta sia ricaduta su un sinonimo per estensione. Il punto a monte di tutto è che è proprio questo tentativo di forzatura lessicale a rendere palese che il 'movimento woke' o come vogliamo chiamarlo esista e non lo condivido. Nella migliore delle ipotesi la ritengo più una trovata di marketing che oggi va di moda cavalcare, come proporre il gluten free o il vegano a sinonimo di salutare. 3
Pippomaster92 Inviato Sabato alle 14:58 Segnala Inviato Sabato alle 14:58 In parte condivido, ho detto qualche post fa che molte cose sono accentuate da chi le usa per vendere. Però chiediamoci anche, perché funziona? Perché su certe persone fa così tanta presa l'idea di "tuttə" o "tutt*", in un senso o nell'altro? Perché ci sono ancora molte persone e istituzioni che prevaricano e umiliano chi è diverso. Alla fine il bisogno così spinto di trovare l'inclusione lo si prova perché tutta 'sta inclusione nella vita reale non c'è.
Lorenzo Volta Inviato Sabato alle 15:06 Segnala Inviato Sabato alle 15:06 2 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: In parte condivido, ho detto qualche post fa che molte cose sono accentuate da chi le usa per vendere. Però chiediamoci anche, perché funziona? Perché su certe persone fa così tanta presa l'idea di "tuttə" o "tutt*", in un senso o nell'altro? Perché ci sono ancora molte persone e istituzioni che prevaricano e umiliano chi è diverso. Alla fine il bisogno così spinto di trovare l'inclusione lo si prova perché tutta 'sta inclusione nella vita reale non c'è. Motivo in più per riflettere che forse è opportuno lavorare di più sulle persone che sul linguaggio. Educare di più al rispetto i bambini e ragazzi come gli adulti... 2
Pippomaster92 Inviato Sabato alle 16:00 Segnala Inviato Sabato alle 16:00 Certamente. Nel frattempo però non si può ignorare la cosa. Serie TV, cartoni animati, fumetti, film e videogiochi sono tra le cose che possono educare le nuove generazioni.
firwood Inviato Sabato alle 16:44 Autore Segnala Inviato Sabato alle 16:44 35 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Certamente. Nel frattempo però non si può ignorare la cosa. Serie TV, cartoni animati, fumetti, film e videogiochi sono tra le cose che possono educare le nuove generazioni. Educare si, imporre no. E purtroppo al momento si assiste a forzature e imposizioni. Educare è tutt'altra cosa e lo si deve fare fin da quanto i bambini sono piccoli, insegnando il rispetto per l'altro, a prescindere da razza, sesso, credo religioso, ecc. Ciò che manca è il rispetto, specie in un mondo come quello di oggi che tende ad estremizzare, radicalizzare e polarizzare la gente su due posizioni opposte e senza possibilità di comunicazione. "se non la pensi come, allora sei il nemico". Questo è l'orientamento attuale, e lo si vede molto bene a livello politico dove personaggi di un'imbecillità unica come Trump vincono le elezioni e si comportano da padroni assoluti con decisioni assurde che fanno arretrare il senso civico di decenni. Eppure, nonostante sia palese la stupidità e l'ignoranza di questo individuo e la sua pericolosità sociale, in molti lo adorano insieme all'altro megalomane che lo ha aiutato ad essere eletto. Anziché progredire la civiltà, specie quella occidentale, sta regredendo. 3
Percio Inviato Sabato alle 17:02 Segnala Inviato Sabato alle 17:02 Comunque Barker, professore universitario, autore nel 1974 di Empire of the Petal Throne (pubblicato l'anno seguente dalla TSR), ha usato il termine "specie" e non "razza" fin da subito. Ed era un neonazista. 2 2
Pippomaster92 Inviato Sabato alle 17:53 Segnala Inviato Sabato alle 17:53 43 minuti fa, Percio ha scritto: Comunque Barker, professore universitario, autore nel 1974 di Empire of the Petal Throne (pubblicato l'anno seguente dalla TSR), ha usato il termine "specie" e non "razza" fin da subito. Ed era un neonazista. Però a Tékumel mi pare che oltre agli umani ci siamo specie giocabili a malapena umanoidi. O vale anche per le etnie umane? 1 ora fa, firwood ha scritto: Educare si, imporre no. E purtroppo al momento si assiste a forzature e imposizioni. In certi casi forse, ma in nessuno di quelli citati (D&D, Star Wars, Dragon Age Veilguard). 1 ora fa, firwood ha scritto: "se non la pensi come, allora sei il nemico". Non mi riferisco assolutamente a nessuno in questa discussione, metto le mani avanti. Stiamo discutendo e la pensiamo molto diversamente, lo si vede anche dai toni che stiamo usando (io compreso), educati e civili ma leggermente tesi. Ma magari il livello di dialogo fosse sempre così, la fuori. Invece spesso è molto diverso. Se un ipotetico A dice che tutti dovrebbero poter esprimere la propria identità di genere, e un ipotetico B sostiene che A è un pervertito degenerato... forse, e dico forse, A è un po' un nemico eh XD
Ermenegildo2 Inviato Sabato alle 18:43 Segnala Inviato Sabato alle 18:43 Articolo non esattamente illuminante e che tende a contraddirsi. La mia impressione è l'autore partisse da un idea un pò generica ma a cui è tanto affezionato e cercasse a forza di infilarla nella polemica del giorno. Note sparse: 1) D&D non è un prodotto del 1974, è una serie piuttosto varia di prodotti. L'ultima edizione prima dell'aggiornamento era del 2014. Le incarnazioni di questo marchio sono estremamente diverse e frutto del lavoro di autori estremamente diversi tra loro. 2) "La diversità è alla base ella conflittualità" è chiaramente una delle idee care all'autore ma non sono così convinto che sia alla base di tutto il fantasy ne di tutte le edizioni di D&D. Per dire in 3.5 non ho mai percepito questa potente premessa. A meno che non intenda che per avere un conflitto servano almeno due parti nel caso mi sembra che sia un pò banalotta come osservazione... 3) D&D è tante cose però tutta questa attenzione per schiavitù, pena di morte, prostituzione e affini sicuramente non è universalmente presente in tutte le ambientazioni ufficiali e sicuramente non è un'argomento centrale dei manuali base di tutte le edizioni. D&D non ha mai avuto lo stesso livello di edgelordismo del mondo di tenebra🐸. 4) Riferimento random alla moda woke. 5) "Ma che vuol dire promuovere la diversità, come precondizione all’inclusività, in un contesto in cui le differenze sono alla base di un conflitto radicale senza il quale il gioco non avrebbe senso?" Ah no ecco dove si voleva andare a parare. Mi piace come l'unico conflitto radicale possibile nella testa dell'autore possa originare nelle differenze raziali... Non bene contro male, non ordine contro caos, non libertà contro tirannia, non dovere contro onore, vendetta contro misericordia ecc.ecc. no solo ed esclusivamente conflitti su base raziale... manco il caro e vecchio desiderio di arricchirsi o la voglia di conoscere solo ed esclusivamente conflitti raziali. 6) "Si vuole intervenire sul termine “razza”, o sulla conflittualità che ne deriva?" Si vuole intervenire su un termine non particolarmente accurato che ha decisamente un carico di implicazioni potenzialmente problematiche. 7) Sproloqui vari su "cose da grandi". 8 ) Di nuovo riferimento a D&D come unico prodotto del passato e non come serie di prodotti non retrocompatibili scritti e realizzati per diverse aziende da diversi autori nel corso di 50 anni. 9)"Piuttosto che alterare arbitrariamente film, libri, giochi e opere d’arte esistenti, non sarebbe più sensato creare nuovi contenuti che riflettano i valori attuali?" Eh direi che è proprio quello che stanno facendo ora. Tipo letteralmente stanno facendo un'aggiornamento di metà edizione su un gioco di 10 anni per creare nuovi contenuti che riflettano i valori degli autori attuali. Ed è proprio questo il problema per alcuni perchè ci sono persone che vedono questi nuovi contenuti di un'edizione nuova come un attacco alla loro vecchia edizione a cui giocano ancora. Anche se la loro edizione è uscita di produzione da più di 20 anni. 10) Sproloquio banale sui rischi intrisechi all'uso delle categorie. non è chiaro cosa volesse dire nel contesto dell'articolo e di D&D, dobbiamo abbandonare le classi? La distinzione tra magia arcana e divina? Forse i livelli sono il problema. D'altronde in D&D la divisione di concetti complessi in categorie è uno strumento di sviluppo del gioco così raro... 11) "Emerge infine una contraddizione di fondo: si afferma di voler promuovere la diversità come valore, eppure si cerca di farlo eliminando o attenuando proprio ciò che rende le cose diverse." Finalmente un concetto sensato. Ma non c'entra una mazza con il cambiare da razza a specie o con l'halfling gender fluid di qualche paragrafo precedente. 12) Chiusura sull'importanza dell'inclusione e sul richiamo al fatto che lui è un bollinatore ufficiale di ogni sforzo di promuovere l'inclusione. Se gli piace ok se no sei ignorante o in mala fede. Non è chiaro quali barrieri e confini tracci la revisione di della 5°ed perchè fino ad esso il termine barriere è stato usato solo per dire che le differenze non sono barriere da abbattere e di confini ne ha parlato solo quando parlave delle categorie come male assoluto. 13) Chiusura con botto dopo aver citato la frase "l’inclusione autentica non si realizza con l’assimilazione forzata, ma con la capacità di accogliere l’altro nella sua irriducibile alterità" e poco prima puntato sull'importanza di promuovere la diversità come valore chiudiamo con " le differenze saranno semplicemente irrilevanti: a tali aspetti nessuno farà più caso, esattamente come avviene oggi per il colore dei capelli, la lateralità manuale o il tono della voce." che, a parer mio è in totale antitesi con quanto poco di buono era stato detto nel resto dell'articolo. Se le differenze sono irrilevanti non c'è alcun uso della capacità di accogliere l'altro nella sua irriducibile alterità. 2
firwood Inviato Sabato alle 19:20 Autore Segnala Inviato Sabato alle 19:20 (modificato) 1 ora fa, Pippomaster92 ha scritto: In certi casi forse, ma in nessuno di quelli citati (D&D, Star Wars, Dragon Age Veilguard). Nei casi citati si, decisamente si! Basta perdere 5 minuti per cercare. Non si può negare l'evidenza Pippo. Non chiedermi di darti i link. Sono facilmente rintracciabili online e se hai voglia li trovi. Credo sia inutile protrarre oltre questo rimpallo. Del resto tu dici che non esiste l'ideologia woke, quindi per qualsiasi esempio ti porto davanti trovi giustificazioni, che a mia volta ritengo pretestuose o del tutto inesistenti. Perdiamo tempo in due, e non ne vale la pena. Come detto nell'altro post, l'unico aspetto che conta per me è il rispetto per chi hai di fronte. Se hai rispetto, sono tutti uguali. Quando parlo di "nemico" ovviamente non mi riferisco a questa discussione e a nessuno che vi partecipa. L'esempio che ho fatto è ciò a cui purtroppo si assiste da diversi anni a questa parte, specie in ambito politico dove è tutto bianco o nero, mentre invece ci sono una moltitudine di sfumature di grigio. E i toni usati dai politicanti, uniti agli atteggiamenti prevaricatori, le menzogne dette spudoratamente, la negazione di fatti acclarati, si riverbera sulla popolazione che si comporta in modo emulativo. E la nostra classe politica, tutta quanta, è imbarazzante. Fortuna che dagli USA sono arrivati individui che fanno sembrare i nostri degli statisti! EDIT: corretti errori di ortografia. (E' evidente che la nuova tastiera e le mie dita non si amano:-() Modificato Sabato alle 19:27 da firwood
Percio Inviato Sabato alle 20:55 Segnala Inviato Sabato alle 20:55 2 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: Però a Tékumel mi pare che oltre agli umani ci siamo specie giocabili a malapena umanoidi. O vale anche per le etnie umane? Le specie sono molto meno umanoidi di quelle di D&D. Gli umani, come in D&D, sono tutti umani, senza razze o altre distinzioni se non la nazione che abitano. Strano ma vero un neonazista ha realizzato un gioco non nazista. Credo che questo possa farci riflettere sugli assunti impliciti di D&D, creato agli inizi degli anni '70 negli USA. Quanto del pensiero americano bianco eterosessuale capitalista cristiano troviamo presente implicitamente nella prima incarnazione del gioco, rimasto poi nelle edizioni successive? E teniamo presente che l'OD&D non ha un contenuto originale che sia uno. Tutte le razze/specie/mostri sono presi dalla mitologia e dalla letteratura, quindi dovremmo esaminare pure il contenuto implicito di quelle fonti. Certo, volendo è possibile vedere negli eroi fantasy a caccia di monete che depredano le tane degli abitanti dei vari dungeon disseminati nelle terre selvagge il cowboy americano bianco eterosessuale cristiano che strappa agli indiani la loro terra senza farsi troppi problemi perché tanto sono di un'altra razza. Ma - forse - gli orchi sono un po' come i nazisti di Metal Slug. Ne uccidi il più possibile, dal primo all'ultimo, godendo ogni attimo perché sono "soltanto" dei nazisti, il male del male. Anzi, i nazisti - essendo persone, non una razza/specie fantasy - sono più "buoni" degli orchi perché non sono geneticamente determinati verso il male ma al massimo orientati dalla propaganda nazionalsocialista (un 12enne "nazista" non è un nazista, come non è cattolico). Invece gli orchi sono malvagi fino all'osso per definizione. Non puoi prendere un neonato orco, allevarlo tra gli umani e farlo crescere buono, la sua natura malvagia presto si manifesterà mangiandosi la madre e i compagni di scuola. L'unico orco buono è quello morto, senza se e senza ma. Con tutte le razze/specie già esistenti nel gioco e quelle che puoi inventarti non capisco proprio il senso dell'orco buono. Vogliamo le sfumature di grigio? Usiamo gli esseri umani. 1
Pippomaster92 Inviato Domenica alle 01:44 Segnala Inviato Domenica alle 01:44 6 ore fa, firwood ha scritto: Nei casi citati si, decisamente si! Basta perdere 5 minuti per cercare. Non si può negare l'evidenza Pippo. Eh no qui voglio degli esempi di imposizione e forzature. Attenzione, sono due termini specifici. Le forzature le posso vedere in un sacco di cose. Le imposizioni già molto meno. Per esempio, cosa hanno imposto i woke in Star Wars? Una velata coppia omosessuale in Acolyte, e una più esplicita in Andor? E poi. Perché dalla risposta capisco il tenore della discussione. Un conto sono le tematiche LGBT+, un'altra cosa sono le imposizioni di un'ideologia che condanna il pensiero diverso dal suo. Poi ripeto, se il mio pensiero è: ognuno deve potersi esprimere in ambito personale, e da ragazzo dovrebbe poter avere dei modelli positivi che gli somigliano... e il pensiero diverso dal mio è "no". Allora forse il pensiero diverso dal mio va condannato. Non in quanto opposto al mio, ma perché determinato dalla volontà di soffocare percepite deviazioni dalla norma.
Pippomaster92 Inviato Domenica alle 01:50 Segnala Inviato Domenica alle 01:50 4 ore fa, Percio ha scritto: Invece gli orchi sono malvagi fino all'osso per definizione. Non puoi prendere un neonato orco, allevarlo tra gli umani e farlo crescere buono, la sua natura malvagia presto si manifesterà mangiandosi la madre e i compagni di scuola. L'unico orco buono è quello morto, senza se e senza ma. Con tutte le razze/specie già esistenti nel gioco e quelle che puoi inventarti non capisco proprio il senso dell'orco buono. Vogliamo le sfumature di grigio? Usiamo gli esseri umani. Guarda nemmeno Tolkien aveva le idee chiare in merito all'innata malvagità degli orchi. Prima di Tolkien gli orchi erano ben diversi. L'orco cattivo è un'interpretazione presente in alcune edizioni di D&D, ma non fa riferimento a nulla di reale. C'è chi vuole giocare l'orco e non essere per forza malvagio. C'è chi trova davvero superficiale l'approccio al libero arbitrio per le creature mortali intrinsecamente allineate...
Percio Inviato Domenica alle 02:03 Segnala Inviato Domenica alle 02:03 7 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: Prima di Tolkien gli orchi erano ben diversi Gli orchi cattivi delle favole? 7 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: L'orco cattivo è un'interpretazione presente in alcune edizioni di D&D, ma non fa riferimento a nulla di reale Appunto, gli orchi non esistono. Perché preoccuparsi di definirli una razza/specie malvagia per definizione? 9 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto: C'è chi vuole giocare l'orco e non essere per forza malvagio Ci mancherebbe. Ma gli orchi buoni non fanno per me
Pippomaster92 Inviato Domenica alle 07:03 Segnala Inviato Domenica alle 07:03 4 ore fa, Percio ha scritto: Gli orchi cattivi delle favole? Gli orchi delle fiabe sono decisamente più vicini agli ogre di D&D, non agli orchi. Sono quasi sempre solitari, cannibali, molto più grandi di un uomo, cattivi ma non troppo svegli. In questo senso in Tolkien sono i Vagabondi/Troll (come i tre nello Hobbit) ad essere simili agli orchi delle fiabe. Nelle traduzioni e versioni inglesi infatti spesso si usa la parola "Ogre". Credo mai, prima di Tolkien, "orc". Mentre gli orchetti di Tolkien sono una sua totale invenzione che prende il nome da un mostro che viene nominato in Beowulf, e le caratteristiche dai goblin malvagi delle leggende europee. D&D a sua volta ha preso gli orchetti di Tolkien e li ha fatti suoi cambiando qui e là alcune cosette. Tipo le facce da maiale nelle prime edizioni. La generica discendenza da Gruumsh nel multiverso (invece dell'origine da altre specie come in Tolkien). Non è mai esistito un orco archetipico e monolitico giunto inalterato dall'alba dei tempi fino a noi. 1
Lord Danarc Inviato Domenica alle 08:59 Segnala Inviato Domenica alle 08:59 13 ore fa, firwood ha scritto: Nei casi citati si, decisamente si! Non ho idea di cosa sia dragon age ma su SW non è assolutamente un problema di woke se fa cacare e il woke non c’entra nulla. 6 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: Una velata coppia omosessuale in Acolyte, e una più esplicita in Andor? Magari fosse quello il problema. E oltretutto la dimostrazione che non c’entra sta nel fatto che il primo è uno dei prodotti più brutti della storia di SW e il secondo uno dei migliori. 6 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: Guarda nemmeno Tolkien aveva le idee chiare in merito all'innata malvagità degli orchi. No infatti Cita “Dalla depravazione e degenerazione di Elfi Scuri imprigionati in Utumno nella P.E sembra che derivò la razza degli orchi (detti anche Orch in Sindar, Yrch in Quenya e Uruk nel Linguaggio Nero). […] Erano versati nell’uso e nella fabbricazione di tutti i generi di armi: spade asce pugnali scimitarre e lance: malvagitá ed odio per tutto quanto fosse vivo e bello erano i loro unici sentimenti.” (Dizionario del mondo fantastico - Rusconi Libri - Societá tolkeniana italiana) Cita They would be Morgoth’s greatest Sins, abuses of his highest privilege, and would be creatures begotten of Sin, and naturally bad. - Tolkien, lettera 153 Nella stessa lettera Tolkien chiarisce che l’idea della razza innatamente malvagia non gli piace e poi si sofferma sul fatto che sono vittime e pur non dicendolo apertamente lascia trasparire l’idea che magari potrebbero diventare parte del mondo, non escludendo quindi che qualcuno possa diventare buono (alla drizzt) ma non ne ha mai scritto. È pieno di altri riferimenti e non ha molto senso citare altro, ma il senso è che gli orchi nascono come razza malvagia, e li crea Tolkien che non aveva alcuna simpatia per coloro che in quel periodo predicavano la superioritá della (inesistente) razza (leggetevi la risposta ai nazi sulle sue origini e godete). D&D nasce e rimane nel corso delle edizioni un gioco in cui il conflitto razziale e l’esistenza di razze assolutamente buone e assolutamente e intrinsecamente malvagie esiste. I draghi hanno colori che dipendono dall’allineamento o viceversa, poco cambia. Sono creature intelligenti e non importa che siano non umanoidi, il discorso é lo stesso. Anche per loro esistono eccezioni (il drago rosso buono che aprì la prigione dei generali signori demoniaci che conseguentemente distrussero Chormanthor). Il conflitto tra razze non é l’unico esistente, come fatto giustamente notare, ma esiste ed è importante quanto gli altri, anche perché permette proprio quelle eccezioni che rendono il gioco e le storie interessanti e spesso “uniche”. 7 ore fa, Pippomaster92 ha scritto: C'è chi vuole giocare l'orco e non essere per forza malvagio. E lo può fare. Diverso è dire tutte le razze sono buone, non ci sono differenze razziali ecc, che ammazza proprio la diversitá e la bellezza di quello che vuole giocare l’orco buono. Vero non esiste un solo orco archetipico, ma nemmeno un elfo archetipico, eppure nessuno gioca un elfo alto 50 cm nei FR. al di la degli altri riferimenti l’elfo oscuro, l’orco, il coboldo, il goblin, i draghi cromatici, i lich sono malvagi. È un archetipo. una lancia invece spezzata per la modifica in specie nel manuale italiano (così faccio incazzare tutti allo stesso modo ahahahah): sebbene il termine razza in italiano non abbia la stessa connaturazione che in inglese, se il manuale inglese usa “Species“ tu traducendo non puoi usare “Razza”. Quindi non hanno sbagliato, al netto delle motivazioni che ci stanno dietro. 2
Pippomaster92 Inviato Domenica alle 09:20 Segnala Inviato Domenica alle 09:20 19 minuti fa, Lord Danarc ha scritto: una lancia invece spezzata per la modifica in specie nel manuale italiano (così faccio incazzare tutti allo stesso modo ahahahah): sebbene il termine razza in italiano non abbia la stessa connaturazione che in inglese, se il manuale inglese usa “Species“ tu traducendo non puoi usare “Razza”. Quindi non hanno sbagliato, al netto delle motivazioni che ci stanno dietro. E se volessi giocare un pg Ixitxachitl? XD Non so, per me è diverso. Perché il lich è un malvagio prima di diventare lich, è una conditio sine qua non. Ma il goblin che nasce da un altro goblin, cresce, ha libero arbitrio ed è una dreatura naturale, perché deve essere intrinsecamente malvagio? Lo stesso per i drow: la società dei drow legata a Lolth è malvagia, e i drow che ci nascono sono cresciuti come tali. Ma nascono già Malvagi? Se ka risposta è "si", euna risposta arbitraria non diversamente da "no". Mentre dire che il lich è malvagio non è arbitrario, perché la sua natura è frutto di una serie di atti volontariamente malvagi e dannosi per il prossimo e l'ordine naturale
firwood Inviato Domenica alle 11:11 Autore Segnala Inviato Domenica alle 11:11 1 ora fa, Lord Danarc ha scritto: Non ho idea di cosa sia dragon age ma su SW non è assolutamente un problema di woke se fa cacare e il woke non c’entra nulla. Dragon Age the Veilguard è l'ultimo capitolo di un videogame con una lore tremendamente affascinante che è stata disintegrata dall'ultimo capitolo. E' stato talmente bello e di successo che Electronic Arts ha licenziato TUTTI gli sceneggiatori e la lead designer. Un gioco che era aspettato da 10 anni, che ha venduto un botto in prevendita salvo poi, una volta uscito, essersi rivelato un prodotto penoso, accompagnato dalle richieste di rimborso. Su Star Wars: il woke non riguarda solo tematiche sessuali, ma anche tematiche sociali e razziali. In questo caso il cuore di tutta la serie è il femminismo becero e da quattro soldi presentato in questa serie, chiaramente estrapolabile da dialoghi demenziali e recitazioni pretestuose dove i personaggi danno spiegoni inutili e pomposi per far capire agli spettatori che gli uomini sono stupidi, inutili e incapaci, mentre le donne sono er mejo che la galassia possa fornire. Il problema, come al solito nelle serie di questi ultimi anni, è il modo in cui queste tematiche vengono presentate: in modo rozzo, banale e semplicisitico La trama di per sé è già terribile: l'indagine non ha senso e i detective Jedi sono incredibilmente stupidi, fanno tutte le domande sbagliate e ignorano gli indizi più ovvi. E' piena di buchi e le azioni dei personaggi non non hanno radici solide o motivazioni convincenti. Compiono azioni al solo scopo di dar vita a scene inutili in seguito o perché qualcuno pensava che sarebbero state fighe (e non lo sono), e la Forza è una MacGuffin inconsistente, usata per aiutare gli sceneggiatori a uscire dai tanti cul-de-sac narrativi in cui si infilano da soli. Come detto prima i dialoghi sono la parte peggiore di questa produzione: terribili, pieni di noiosi discorsi e banalità, che gli attori recitano con una pretenziosità innaturale. La recitazione è anch'essa penosa e sovraccarica. E tutto questo deriva dal messaggio che la serie vuole trasmettere. Un prodotto commerciale deve avere come primo scopo intrattenere, e se possibile veicolare un messaggio positivo o significativo. Nei casi delle serie di Star Wars (e anche altre in particolar modo Marvel), questi prodotti sono stati pensati per promuovere un agenda ben precisa (e non mi si dica di noi) sfruttando un franchise amatissimo dal pubblico, e mi sta anche bene, ma non fatte in questo modo. Per sostenere quest'agenda viene gettato alle ortiche tutta la lore maturata in 50 anni di film, libri, fumetti ecc. La colpa principale di questi sceneggiatori è che operano in aperto disprezzo di ciò che esiste, stravolgendolo dalle basi in modo da farlo combaciare ad una visione culturale ben precisa. Si tratta di prodotti di fiction che NON SONO il mondo reale. Chi sfrutta questi media molto spesso NON VUOLE vedere in essi le stesse cose che possono trovare leggendo i giornali o accendendo la tv, ma perdersi in mondi ben codificati che vengono rivoltati come un guanto solo per soddisfare la visione del produttore e degli sceneggiatori. O in alternativa si tratta di gente davvero incapace che cerca la via più semplice, cioè ignorare quanto prodotto in 50 anni, per inserire questi elementi di novità. Infine, e mi scuso per la lunghezza del post, è stata completamente sbagliata la campagna di marketing. Cito testualmente le dichiarazioni della protagonista PRIMA dell'uscita di questo disastro. Amanda Stemberg (la protaonista): “Penso che Star Wars sia già così gay. Voglio dire, avete visto i “fits”? Ci diremmo ‘Guarda quanto è gay’ e ci manderemmo foto di riferimento”, ha evidenziato l’interprete – persona dichiaratamente bisessuale e non binaria – ponendo l’accento sul grande lavoro svolto per accontentare le pretese arcobaleno. Sharmeen Obaid-Chinoy (regista): vedrete un’opera radicale, ossia una versione distintamente femminista. Parliamo sì di una cineasta nota per aver affermato di amare “mettere gli uomini a disagio” Con queste premesse cosa ti puoi aspettare in risposta? COnfermano solo che l'universo narrativo di Star Wars è stato usato per veicolare questi messaggi.
Lord Danarc Inviato Domenica alle 11:27 Segnala Inviato Domenica alle 11:27 Da questo punto di vista ci si addentra in strutture che vanno verso la valutazione personale quindi quello che segue sono le mie valutazioni, e in quanto tali soggettive, che non hanno alcuna pretesa di verità. mi trovo quindi a dover distinguere in relazione a due situazioni, le uniche sulle quali mi sento di potermi esprimere, ovvero quella degli orchi di Tolkien e quelli di D&D. Nel primo caso direi che si, nascono malvagi perchè non nascono nel vero senso della parola. Tolkien dice che “dovrebbe esserci donne orco” (parafrasato) ma non se ne sono viste mai, ma il fatto che il male non crea per me è sufficiente per definire che gli orchi sono generati malvagi. Questo ne impedisce una redenzione? Nel 99,9999% dei casi si, dei casi ma non la esclude totalmente. Per quello che riguarda D&D la natura della malvagità è diversa. I drow, gli orchi e le altre razze malvagie lo sono in virtù da un lato, per me preponderante, sociale, per cui nascendo in una societá malvagia e avendo ricevuto insegnamenti malvagi chi cresce è malvagio, e in secondo luogo, pur non avendo un gene malvagio, come non esistono razze con geni buoni, perchè non tendono naturalmente ad inibire istinti molto forti nella loro indole e nel loro istinto come uccidere rubare e violentare. Si potrebbe dire che la societá plasma il futuro ma è determinata dal presente. Questo fa si che per questo complesso di condizioni socio-razziali esistano razze “malvagie” in cui la possibilità di allontanarsi dalla malvagitá sia maggiore di quella degli orchi di Tolkien, ma comunque pari a uno 0,01% (nell’ordine di 1 su 10000 invece che 1 su 1000000 e considerando che la popolazione della terra di mezzo é decisamente inferiore rispetto a quella dei FR ad esempio). Ulteriormente diverso credo sia per quelle razze connaturate da elementi razziali connessi alla malvagitá, come il colore dei draghi, ad esempio. Li nascono malvagi per ovvi motivi e sono tali, ma comunque redimibili (nel numero dei casi degli orki tolkeniani). Si potrebbe quindi distinguere della questione semantica se la razza è malvagia per società o nascita ma ai fini del gioco questo non cambia. Meccanicamente gli orchi sono malvagi e se ne incontri uno generalmente puoi aspettarti che voglia depredarti. Per questo quando non lo fa magari ha storie interessanti e rende l’incontro degno di essere ricordato. Nessuno ricorda quando hanno incontrato quei mercanti elfici che li hanno salutati. Insomma questo per dire che la contrapposizione razziale è un elemento importante che non scade nel “le persone dell’etnia X sono malvagie”. Lo stesso discorso si potrebbe fare con i soldati della wermacht nella IIWW (non le SS, ma i sedicenni arruolati nella hitler jugend e mandati a sparare ai tank alleati con i panzerfaust ad esempio). Volevano tutti gasare gli ebrei? Era colpa loro il raich? I nazi sono stati tutti accomunati (e vorrei ben vedere) e SONO IL MALE. Eppure Shindler era un nazista, membro del partito e ha salvato un sacco di ebrei. E quella storia è meravigliosa e toccante. I tedeschi nella IWW non sono nazi e infatti nessuno li prende come esempio di malvagitá (a parte un orribile temtativo sul film di wonder woman di connaturarli come “i cattivi”). Poter giocare su quella linea in cui i malvagi hanno elementi che salvano l’intera stirpe é catartico. 16 minuti fa, firwood ha scritto: In questo caso il cuore di tutta la serie è il femminismo becero e da quattro soldi presentato in questa serie, chiaramente estrapolabile da dialoghi demenziali e recitazioni pretestuose dove i personaggi danno spiegoni inutili e pomposi per far capire agli spettatori che gli uomini sono stupidi, inutili e incapaci, mentre le donne sono er mejo che la galassia possa fornire Sinceramente non ho mai notato questo sottotesto, sebbene abbia letto le dichiarazioni dei vari soggetti, e ho visto tutti i prodotti (a parte skeleton crew e la seconda stagione di vision, perchè, quest’ultima, non é star wars ma sono altre cose con spade laser) sebbene una sola volta (tipo i film). Ad esempio l’ammiraglio della ribellione sull’8 é tutto fuorchè intelligente eppure donna. I jedi su acolyte sono stupidi, tutti, uomini e donne e non hanno infatti nulla di jedi. Motivo per il quale fa cacare, non perchè le streghe sono donne e intelligenti e buone (cosa che non tutte sono). Andor ha una profonditá enorme. Marwa è eccezionale, ma lo è anche Kino Loi (il personaggio di Serkis) che alla fine Spoiler Aiuta tutti sebbene non sapendo nuotare non può fuggire e per questo, morirà Quindi, sebbene alcuni abbiano avuto lavolontà di usare alcuni mezzi per veicolare un messaggio, il problema di quei prodotti è la coerenza con l’ambientazione e non il “wokiskmo”, stesso problema che, a parer mio, ha RoP. Fa cacare non perchè c’è un elfo sudamericano e uno orientale ma perchè la storia fa cacare non ha senso con la lore e nemmeno con la timeline. quindi in breve secondo me i problemi di acolyte non è tanto la volontá di veicolare un determinato messaggio che porta a una scrittura penosa, ma é la scrittura penosa che rende la serie nammerda. Il fatto che poi affronti anche altri elementi “woke” può incrementare il problema ma una scrittura decente avrebbe messo la questione in una posizione secondaria. In BG3 ci sono elementi definibili woke, dai threesome bisessuali agli amoreggiamenti omosessuali a un hillithid non malvagio. Nessuno si è lamentato, salvo quelli molto di parte, ma la qualitá è stata tale che non hanno avuto appigli. sorry wall of text 2
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