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Inviata

DM

Sala del trono di Schnitz

La sala del trono di Boggerton ha cambiato volto. Dove un tempo Krug troneggiava sul suo scranno, ora c'è un seggio meno imponente, un grosso sgabello di legno su cui Schnitz si siede con un'aria più ansiosa che regale. Le torce illuminano la stanza e l'atmosfera, pur più libera rispetto a qualche giorno prima, è comunque intrisa di tensione.

I goblin si sono radunati attorno, richiamati da Mahrh, il chierico del Senza Nome. Il sacerdote appare più cupo del solito, le orbite scavate e il volto tirato da notti insonni. È lui a spezzare il silenzio, battendo il suo bastone sul pavimento di pietra.

 

Visione di Mahrh

Spoiler

All'inizio c’è solo nebbia. Un'ombra densa che avvolge tutto, senza forma, senza direzione. Ma poi... qualcosa emerge. Un cranio candido con tre solchi galleggia nel vuoto. È avvolto da filamenti di fumo nero, come se fosse sospeso tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Attorno a esso, voci sussurrano parole incomprensibili, lingue dimenticate e sussurrate.

Il teschio si spacca, e dal suo interno sgorga un'ondata di fiamme violacee, che si riversa nel buio come un veleno che si diffonde in un corpo. Il suolo sotto di lui è di pietra liscia, decorata con incisioni arcane, e attorno si ergono alte torri, più alte degli alberi, più alte delle montagne.

Un nome si incide nella mente di Mahrh, bruciante come un marchio rovente.

Grimhold.

Poi, un'altra visione. Una mano si allunga, rugosa e magra come artigli d’osso, cercando di afferrare il teschio, ma l’ombra attorno lo respinge. Non è ancora il momento.

Una risata soffocata risuona, un suono simile al vento che sibila tra le tombe.

Poi, il buio.

 


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