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Inviato

Forse verrò tacciato di blasfemia (almeno da alcuni, da altri no), ma ho sempre guardato con sospetto le regole che "aiutano la recitazione di un ruolo" (vedi le regole di "Pendragon" o "Riddle of Steel"... premetto che non ho nè letto nè giocato nessuno dei due gdr, mi baso principalmente su quanto letto quì)...
Ho sempre paura che, più che "aiutare", esse "obblighino" a recitare un ruolo... un pò come le regole sull'allineamento in D&D prima della 5° edizione, con tutto il casino sui paladini che ne consegue!
Per fare un'altro paragone: in D&D prima della 3° edizione i px ricevuti dipendevano dai soldi guadagnati, e questo (unito al fatto che i pg erano più fragili) spingeva i giocatori a trovare soluzioni al di fuori del combattimento... a partire dalla 3° edizione i px dipendono dai nemici uccisi, e quindi l'approccio dei giocatori è molto più orientato al combattimento.


Inviato (modificato)

Sì beh lo scopo è proprio quello, se vuoi essere un personaggio onesto poi, solitamente, ti comporti da onesto anche quando questo ti creerebbe problemi. Il personaggio è meccanicamente spinto a comportarsi secondo il carattere che gli è stato assegnato dal giocatore e non da quello che vuole il giocatore sul momento.

La narrativa, e la storia, sono piene di persone che si sono infilate in pessime situazioni per il proprio carattere perchè di solito, al netto di quello che alla gente piace raccontarsi, le persone spesso si comportano in maniera decisamente poco razionale. Questo tende a creare storie interessanti.

Cioè l'idea è che si creano situazioni in cui tu giocatore sai che sarebbe fare meglio x ma il tuo personaggio fà y perchè è quello che probabilmente farebbe visto come è stato descritto fino a quel punto. Alcuni giochi hanno regole che fanno sì che il fare y porti un beneficio meccanico che compensi il fatto che sia probabilmente una pessima idea, altri di hanno dato un bonus per il fatto che hai "detto" che avresti fatto y in quella situazione.

Non è detto che sia una soluzione per tutti però aiuta ad avere storie di un certo tipo e fissa una coerenza minima per i personaggi che può aiutare alcuni tipi di giocatori.

Poi magari sono io che sono stato particolarmente fortunato ma non abbiamo mai avuto problemi al tavolo con le regole di allineamento della 3.5 sarà che chi faceva il master di solito non le usava per fregare i giocatori e che i giocatori le prendevano abbastanza sul serio da non scrivere legale buono e poi volevano comportasi da neutrali buono. 🐸 Sicuramente aiutava il fatto che come gruppo fossimo più o meno consapevolmente consapevoli delle limitazioni di D&D come gioco per affrontare certi tipi di storie e che quindi rimanessimo molto sul semplice.

 

Modificato da Ermenegildo2

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