26 Marzo26 Mar comment_1911730 Infatti è semplicemente giocare di ruolo staccandosi dalla meccanica proposta dal gioco; La classe, talenti, ecc non dicono chi è il PG, dicono solo quale cosa sa fare bene; chi è il PG lo diranno le sue azioni. Ci si "lamentava" di pg mezzi guerrieri con un quarto i monaco e tre ottavi di ladro (con magari senza che il monaco sia nell'ambientazione proposta) Se poi lo gioco come un guerriero di fatto sto ruolando semplicemente un guerriero indipendentemente della meccanica che c'è dietro. Non dico che vada bene fare mischioni o sia sbagliato limitare build estreme (non c'è una verità assoluta, ognuno gestisce il proprio tavolo come vuole e se va bene al tavolo va bene così), dico solo che è possibile scollegare il concetto di build da quello del ruolo. Un PG classe assassino che in gioco è un buon sammaritano porta alla sospensione dell'incredulità? Può essere ma anche lì secondo me è questione di giocatore, non del gioco. Quindi come dicevo è una cosa soggettiva: se una build strana fosse un problema non c'è problema a limitarla e farla rientrare tutto nei cliche più affini alla propria sensibilità, se la cosa non disturba allora via libera alle build più assurde.
27 Marzo27 Mar comment_1911826 On 3/25/2025 at 2:03 AM, Calabar said: Ma qui la contrapposizione non è tra ottimizzazione e interpretazione, ma tra ottimizzazione e buon gioco. La mia posizione rimane: le ritengo due cose non contrapposte, e penso che in caso di "malo gioco" le cause siano quasi sempre da ricercarsi altrove (e attribuire la "colpa" all'ottimizzazione spesso, nella mia esperienza, è un modo inconscio per non approfondire quell'altrove).
27 Marzo27 Mar Author comment_1911831 Ovviamente la "colpa" di un pessimo gioco, viene principalmente perpetrata dal giocatore fruitore delle regole. Credo che il cambio di regolamento dal d20 system (3ed) abbia dato un input di creazione "diverso" di cui metterei in risalto: XP identici per ogni classe (questo lo scrivo, ma sarebbe da controllare) accesso alle razze/classi in maniera diretta e semplice (senza tenere conto esempio dell'ambientazione). Meccanica di scelte partendo dai numeri Combattimento regolato ed "impugnabile" da chiunque. Sicuramente un successo che ha richiesto un "prezzo". Da notare come l'ingresso di un nuovo publisher, ha portato ogni volta modifiche importanti al gioco. Edited 27 Marzo27 Mar by nolavocals
Domenica alle 13:252 giorni comment_1914627 Bel tema.Tanto nel gruppo del cartaceo come nel PbF, dove un nuovo gruppo si sta formando giusto in questi giorni, v'é assenza di personaggi "ottimizzati", il che, detto da parte del Master (sono tale in entrambi i gruppi) é un piacere.Certo, mi fa piacere che specie i Combattenti e gli Avventurieri siano ben costruiti affinché possano sentirsi effettivi e versatili, ma vedere come i personaggi siano stati costruiti sulla pura fantasia di un giocatore, che si immagina un personaggio immerso in una storia, é un qualcosa di magnifico che successivamente genera spunti e situazioni suggestive all'interno delle sessioni di gioco.Credo che dunque alla fine, piú che dal gioco in sé, che si ovviamente influisce, tutto dipende dai giocatori, dal loro modo di concepire il Role.É probabilmente per questo che alla fine io preferisco lasciare un'amplia scelta di Manuali, cercando dunque di incentivare, anziché limitare, tale fantasia alla base. Edited Domenica alle 13:312 giorni by Jeromonty
Domenica alle 13:462 giorni comment_1914628 Il 27/03/2025 alle 19:49, nolavocals ha detto:semplice (senza tenere conto esempio dell'ambientazione).In realtà coi prerequisiti in 3e c’erano diversi limiti razziali e simili. Spesso connessi alle ambientazioni.
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