Pubblicato 1 Aprile1 Apr comment_1912220 Buonasera a tutti. Per chi ogni tanto si ritrova nei miei post, sa che mi sto dilenttando a scrivere un GDR che riprenda lo stile della White Wolf (Vampiri, Licantropi, compagnia bella). Sono ormai da mesi in fase di completamento delle regole base, ma ho già qualcosa di pronto riguardo il supplemento sui vampiri (che oserei dire, è necessario). Il mio obiettivo è creare un'ambientazione urban fantasy che riprenda ciò che A ME piace di ogni singola diversa creatura. Motivo per cui avrò problemi coi mannari, cosa che ho risolto non concentrandomi solo sui licantropi, ma sto andando oltre.Per quanto riguarda i vampiri, ci sono tantissime basi di partenza per la creatura del vampiro, per le origini, poteri, come si comporta in società... si potrebbero scrivere decine di giochi con vampiri di stampo diverso. Per chi non avesse letto Night's Black Agents (consigliato a chiunque piacciano i vampiri in generale, ma come antagonisti), nel manuale sono descritte tutte le possibili origini che può avere un vampiro, cioè se sono creature maledette (come in Dracula), basate sulle tradizioni folkloristiche o anche su base aliena (come in... Jojo?). Per esempio.Con così tante possibilità, io per la mia versione di vampiro non riesco comunque a uscire dai canoni di Vampiri la Masquerade e Requiem. Quindi: i vampiri di Stoker, Le Fanu e Rice. Mi trovo a mio agio, pur con le differenze che voglio (e devo, per motivi di copyright ovviamente) aggiungere. Cosa fareste voi se aveste il controllo di Vampiri e poteste imporci la vostra visione personale? Di seguito scriverò la "mia" idea di un gioco di vampiri e di come tratterei Vampiri se fosse il mio gioco, ma sono curioso di come voi cambiareste Vampiri se poteste. Io sono probabilmente troppo radicale, ma sono ormai oltre quindici anni che sto dietro a questi GDR e i miei "mmm lo farei diverso" negli anni si sono impilati.Dieta: Questo è probabilmente il mio stacco principale dai normali Vampire. I miei vampiri si nutrono di sangue ma solo di persone (niente sacche di sangue, niente animali) e solo di persone che stanno vivendo una particolare emozione. Se la vittima non sta vivendo una certa emozione, il sangue è praticamente cenere. Questo renderebbe la caccia più personale, il vampiro è più tenuto a creare un proprio gruppo di vittime che può manipolare, e mi aiutrebbe a rendere l'immagine del vampiro come "emotional vampire", una metafora del manipolatore che ciuccia le energie delle persone che manipola. Perché i vampiri devono comunque essere brutte persone, anche se non uccidono. No vampiri carini. No vampiri vegetariani. No Twilight, anche se funziona benissimo nella metafora di cui sopra (se solo Edward si nutrisse di Bella)."L'Abbraccio": Non puoi vampirizzare uno sconosciuto a caso: in quel caso semplicemente lo uccidi. Il rituale corrispettivo all'abbraccio è complesso, volontario, e possibile solo se una persona ha vissuto una vita carica dell'emozione di cui si nutre il suo progenitore. Niente vampiri senza sire: è un escamotage dei giocatori per non avere una storia, o problemi, o limiti, ed è da pusillanimi.Clan: I vampiri si dividono in famiglie. l'idea delle famiglie di vampiri funziona, specialmente in ottica GDR, e non la cambierei mai. Ogni famiglia necessità di nutrirsi di una particolare emozione (roba generale, come rabbia, paura, ecc), ed è questo che li divide, e che li fa specializzare in poteri diversi. Mi è sempre piaciuta l'idea dei clan di requiem come archetipi vampirici rispetto ai clan di masquerade che avevano sì più identità, ma a volte al limite della macchietta (identità che poi i clan di Requiem hanno ricevuto ma ovviamente quando abbiamo smesso in Italia di pubblicare Requiem). L'idea è simile, ma calcando molto sull'emozione che propagano, e con una più decisa storia e origine. I "miei" clan possono sovrapporsi facilmente a quelli di VtM e VtR se qualcuno volesse usare le mie regole per giocare a modo suo (sono una persona molto ottimista), ma non in modo perfetto. Voi pensereste che l'ispirazione del clan basato sulla rabbia siano Gangrel (quelli di VtR) o i Brujah (quelli di VtM): e invece no, sono i Setiti. Perché mi piace dare fastidio.Organizzazione: La famiglia è importante. Più di Masquerade, e molto più di Requiem, in cui il peso dell'organizzazione "clan" era molto relativo e la cultura di un vampiro era più legata alla congrega. Allo stesso tempo, la famiglia è una trappola, specialmente perché i tuoi parenti hanno le tue stesse prede possibili. Questo giustificherebbe di più rispetto agli altri giochi di Vampiri perché vampiri che non sono parenti e non sono amici dovrebbero allearsi tra loro: potete occupare lo stesso territorio senza pestarvi i piedi a vicenda.Politica: Camarilla VS Anarchici VS Sabbat è ok iconico, ma per me restrittivo. Lo stile di Requiem con le congreghe mi piace di più (eretico), mi piacciono di più le singole congreghe MA vorrei più giustificazioni perché tutti sti vampiri di diversa affiliazione stiano insieme in città. Questa è la parte su cui dovrei ragionare di più, ma vorrei far pesare di più come i vampiri siano a tutti gli effetti un gruppo anche corposo di persone che vivono in un sottobosco criminale, senza identità, che manipolano la società su più livelli (ma non a scala esagerata) e che si sovrappongono allo stato ufficiale. In pratica, i vampiri sono la mafia. Non letteralmente, ma l'organizzazione ha quello stampo lì. Sì, ok, i Giovanni lo fanno già, ma per un singolo clan. Farei pesare di più come la società vampirica si sostituisca allo stato che, a tutti gli effetti, occupa, come ne ciucci le risorse parassitandone cittadini e organizzazioni- oltre al fatto che i suoi membri sono divisi in famiglie. Le famiglie possono odiarsi e non odiarsi tra una città e l'altra, e in più avremmo delle sotto fazioni partitiche perché servono sempre per dare ulteriore conflitto. Però è più frequente che abbiate amici di diversi partiti che amici di fazioni che si odiano a prescindere all'interno di un gruppo, no? Origine: Per quanto sia originale, la visione centrata su una singola religione (che quindi diventa "più giusta" delle altre), come il Caino di VtM non è nelle mie corde. I vampiri di Requiem invece sono creature avvolte nel mistero, che ci sta, ma per me è troppo misterioso: i vampiri sono tutte creature diverse che si sono evolute in modo convergente (ma non allo stesso modo) e... stop. Questo si sa. I miei vampiri invece avrebbero una origine condivisa, nel senso che il fenomeno di base è lo stesso, ma allo stesso tempo origine divisa. Cioè, un pezzo di Requiem e un pezzo di Masquerade. Un "clan" si origina quando una persona muore dopo aver passato una vita in preda a una singola grande emozione. Visto che il fenomeno è capitato più volte, i vampiri lo conoscono, seppur non possano sapere chi sia il primo di ogni singolo clan o se magari è successo più volte. Debolezze: Il sole non brucia. In Stoker i vampiri sono più deboli e letargici di giorno, e anche a me piace così. È anche più facile il crossover. Emozioni: C'è sempre questa idea del vampiro come creatura morta, priva di emozioni oltre quelle provate in vita... c'era in Masquerade, c'era molto nel primo Requiem, molto meno nella seconda edizione. Io odio i vampiri anedonici (specie perché i miei sono vampiri che ciucciano emozioni, è un controsenso). Però mi piace l'idea di vampiri come creature bloccate nel tempo. I miei vampiri, specie quelli in torpore, tendono a tornare alla loro condizione pre-mortem, anche psicologicamente. Ho introdotto proprio una meccanica su questo discorso: il vampiro combatte per cambiare, ma è spesso destinato a essere la persona orribile che era in vita. Ha avuto una seconda chance con la morte, ma tutto lo riporta alla persona penosa che era prima di morire.
1 Aprile1 Apr comment_1912234 La tua idea è davvero molto coerente e ben strutturata, secondo me ha tutte le carte in regola per funzionare. Non l’ho ancora provata in gioco, ma mi occupo di worldbuilding come hobby da tempo, e penso di avere ormai un certo occhio per l’homebrew ben fatto.Ti condivido volentieri come li farei io, per uso personale e non “contro” la tua visione (che trovo interessante).DietaIn linea generale, ai miei vampiri farei bere sangue umano “standard”. Più una creatura si allontana dall’Umanità (eticamente, spiritualmente o socialmente), più fatica a “digerirlo”.Con alcuni Pregi o Discipline apposite, permetterei a individui particolari di nutrirsi anche da sacche di sangue o da animali. Con Difetti, al contrario, li vincolerei a cibarsi di carne o, in casi estremi (maledizioni, stati degenerativi), perfino di cenere.Quando creo vampiri per ambientazioni fantasy, mi piace chiarire bene se si nutrono di esseri viventi in generale, di esseri senzienti, o solo di senzienti appartenenti a determinate razze.AbbraccioA me i vampiri senza sire piacciono, soprattutto i Vili, o i Tremere che nel clanbook della seconda revised si sono "abbracciati da soli" con una pozione ermetica fatta di Vitae Tzimisce. Anche quando creo vampiri “anormali” o solitari, mi piace comunque lavorare molto su origine e genealogia.Se un vampiro nasce da un esperimento magico o da una maledizione, cerco sempre di portare quegli elementi in gioco.Quando invece creo da zero un sistema, preferisco un Abbraccio simile a Requiem: il vampiro deve volere creare una progenie e poi subire un indebolimento che dura anni, come legame iniziale col suo Infante.Clan e FamiglieMi attraggono di più le linee di sangue ristrette, magari concentrate geograficamente, come i lignaggi Tzimisce, la Famiglia Giovanni prima di diventare un Clan, o altre stirpi minori ben caratterizzate.Preferisco la varietà interna a pochi gruppi forti, piuttosto che un’ampia distribuzione in “grandi famiglie” molto generiche.PoliticaNel World of Darkness mi piace molto il classico schema Camarilla / Anarchici / Sabbat, con l’aggiunta di Inconnu e Vera Mano Nera.Tuttavia, quando scrivo ambientazioni mie (non WoD), preferisco che ogni vampiro, pur avendo sire e progenie, resti una monade: ha obiettivi e risorse tutte sue.Nelle mie versioni, il vampiro non ha un bisogno sociale forte, ma senza il suo gregge non può sopravvivere, il che crea un equilibrio interessante tra isolamento e dipendenza.OrigineMi sono sempre piaciute le origini alternative dei Clanbook, anche se poi risultano “false piste”: a volte le ho persino rese ufficiali in alcune avventure autoconclusevie o one-shot ho trattato la storia di Caino come una narrazione post-abramitica inventata dopo (ma ammetto che su questo non ho mai giocato una campagna di ampio respiro).Nella maggior parte dei casi, però, trovo che l’origine cainita funzioni molto bene in gioco e la uso.Quando creo tutto da zero, preferisco stabilire prima un’origine chiara, utile anche per me come narratore, e poi valutare se offrire o meno piste diverse ai giocatori.DebolezzeA me piace che il sole bruci, con gradi variabili, anche perché adoro le meccaniche giorno/notte, sia da giocatore che da narratore.Apprezzo anche l’idea che molti vampiri siano vulnerabili alla fede, o meglio ancora alle fedi, mentre alcuni individui possono trascendere questa debolezza in base al loro cammino.Emozioni e PsicologiaDal punto di vista emotivo e psicologico, mi piace personalizzare molto ogni vampiro.Alcuni soffrono di atarassia o anedonia, altri no. Alcuni restano bloccati nel loro passato, altri conservano una scintilla di vitalità che li porta a scoprire nuove passioni, ad adattarsi, o a entrare in conflitto con i cambiamenti delle epoche.Questa varietà mi consente di esplorare diverse dinamiche narrative e rendere i personaggi molto più sfaccettati.Grazie ancora per aver condiviso il tuo sistema: è stimolante vedere come ciascuno sviluppi idee diverse pur partendo da uno stesso archetipo. Se lo metti in gioco, fammi sapere come va! Edited 1 Aprile1 Apr by Edmund
4 Aprile4 Apr comment_1912647 Ciao! Magari potrebbe interessarti questo, l'ho provato ed è carinoFanX by Fallimento Assicurato
5 Aprile5 Apr Author comment_1912723 19 ore fa, Bille Boo ha detto:Ciao! Magari potrebbe interessarti questo, l'ho provato ed è carinoFanX by Fallimento AssicuratoGrazie, anche se sono lontano dalle sensibilità OSR potrebbe essermi utile. L'ho letto e ho notato che io e gli autori abbiamo dato lo stesso nome alla nostra versione della Masquerade: siamo italiani, il mondo è piccolo, le connessioni sono quelle.
6 Aprile6 Apr Author comment_1912808 22 ore fa, Pippomaster92 ha detto:E pensa che io ho fatto il proofreader di entrambi XDIl mondo (di tenebra e affini) è molto molto piccolo. (grazie, sto procedendo nontroppospedito anche in base ai tuoi consigli)
7 Aprile7 Apr comment_1912989 Personalmente, io una possibilità ai vampiri “rifatti” da SNESferatu gliela darei. Mi piacciono molto i crossover, e trovo interessante l’idea del vampiro narcolettico durante il giorno: potrebbe creare belle sinergie con altre creature magiche. Forse non in un gruppo misto di PG, ma sicuramente con PNG significativi e ben caratterizzati potrebbero nascere interazioni interessanti.A proposito, in questi giorni mi è venuta un’idea che sto sviluppando per puro divertimento: sto creando una città per Vampiri: La Masquerade 20th Anniversary Edition, e ho introdotto alcune house rules. Una di queste prevede che, se un vampiro si nutre da una sacca di sangue o tramite un salasso rituale (ad esempio con un calice cerimoniale), non sia necessario effettuare un tiro, purché il personaggio abbia un certo numero di pallini in Occultismo.Mi diverto molto a scrivere ambientazioni e compilare schede. A volte gioco anche in solitaria, soprattutto la mattina presto, prima di andare al lavoro (mi sveglio spesso alle 5 o alle 6). Da un paio d’anni ho un manuale che spiega come giocare di ruolo in solitaria, e dalla primavera sto portando avanti due campagne: una urban fantasy con GURPS 3ª Edizione, e una con Ars Magica 3ª Edizione.
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