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Fallimento di Sigil VTT: un progetto ambizioso troncato bruscamente. Ma perché un tale destino? Le risposte svelano un intricato intreccio di errori strategici, problemi interni e un mercato esigente

La notizia ha scosso il nostro multiverso digitale: il progetto Sigil VTT di Wizards of the Coast è stato cancellato, con un doloroso licenziamento di circa il 90% del team di sviluppo. Per gli appassionati di Dungeons & Dragons, che sognavamo un'esperienza virtuale immersiva e all'altezza dell’amata controparte cartacea, questa notizia lascia un sapore amaro. Ma quali sono state le cause di questo epilogo inatteso? Analizzando le fonti e le informazioni emerse, possiamo tracciare un quadro più chiaro di quanto accaduto.

Una Visione Offuscata e un Portafoglio… Vuoto?

Uno dei punti cruciali sembra essere stata la mancanza di una chiara strategia di monetizzazione per Sigil. Un messaggio interno trapelato rivela che le ambizioni di farne un gioco autonomo con un proprio modello di guadagno non si sono concretizzate. Inizialmente, sembrava esserci l'aspettativa che Sigil generasse entrate "semplicemente esistendo", come titoli di successo quali Magic: The Gathering o Baldur's Gate 3. Questa visione si è scontrata con la realtà di un mercato VTT che richiede un modello di business più definito e, forse, con la consapevolezza che il marchio D&D, pur potente, necessitava di una strategia più mirata per la sua digitalizzazione. A ciò si aggiunge la testimonianza di un dipendente che, solo un mese prima della chiusura, aveva riscontrato una mancanza di visione chiara da parte della leadership sul futuro del progetto.

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Comunicazione Interdimensionale… Fallita?

Un altro elemento critico emerso è la scarsa comunicazione interna e il deficit di coordinamento a livello aziendale. Un ex dipendente ha descritto una preoccupante disconnessione tra i vari team, inclusa una mancata interazione con il team editoriale dei manuali e la scoperta casuale di una piattaforma VTT preesistente. Sembra che anche l'accesso ai dati interni di D&D Beyond abbia generato attriti tra i team. Questa frammentazione interna ha sicuramente ostacolato lo sviluppo coeso e efficiente di Sigil.

Non un Videogioco, Ma il Nostro Tavolo Virtuale

Un'osservazione particolarmente illuminante riguarda la concezione errata del prodotto. Secondo un ex membro del team, Hasbro avrebbe trattato Sigil come un videogioco tradizionale anziché come uno strumento specifico per il gioco di ruolo da tavolo. Questa prospettiva potrebbe aver portato a scelte di design e funzionalità non in linea con le reali esigenze dei giocatori di D&D. La tiepida accoglienza della beta, pur lodando l'aspetto grafico, ha infatti evidenziato limitate funzionalità e problemi di usabilità che ne compromettevano l'efficacia come vero e proprio tavolo virtuale.

La Lenta Marcia della Burocrazia

Le fonti suggeriscono anche un ruolo della complessa struttura burocratica di Hasbro e Wizards of the Coast. Questa stratificazione decisionale potrebbe aver contribuito a ritardi e inefficienze nel processo di sviluppo, rallentando la capacità del team di Sigil di rispondere alle sfide e alle esigenze del mercato. La mancanza di un interesse percepito da parte del management verso il lavoro del team di sviluppo è stata anch'essa indicata come un possibile fattore di insuccesso.

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Un Quadro Finanziario in Evoluzione

Infine, non possiamo ignorare il contesto più ampio delle performance finanziarie di Hasbro. I dati che indicano un calo delle vendite e problemi di efficienza suggeriscono che la decisione di interrompere un progetto con investimenti significativi, ma dai risultati incerti, potrebbe essere stata influenzata da priorità aziendali di contenimento dei costi e riorganizzazione strategica. La logica del "costo irrecuperabile" potrebbe aver portato l'azienda a considerare l'abbandono di Sigil come la scelta più pragmatica, nonostante l'impegno profuso.

In conclusione, l'annullamento del progetto Sigil VTT sembra essere il risultato di una combinazione di fattori critici: una strategia incerta, problemi di comunicazione interna, una possibile incomprensione delle esigenze del mercato dei VTT, le sfide di una complessa struttura aziendale e un contesto finanziario che ha reso meno sostenibile un progetto non ancora decollato. Per i giocatori di D&D, questa vicenda rappresenta un'occasione per riflettere sulle sfide della digitalizzazione del nostro amato gioco e sull'importanza di una visione chiara, di una comunicazione efficace e di una profonda comprensione delle esigenze della community. Speriamo che le future iniziative digitali per D&D possano fare tesoro di queste lezioni.


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  • Lord Danarc
    Lord Danarc

    Pensa quanti bei manuali si potevano fare, e considerando che li hanno persi, potevano anche regalarli o metterli a meno per il 50enario

  • MattoMatteo
    MattoMatteo

    Più leggo l'articolo, più mi viene la nausea... Basta cambiare Topolino con Hasbro, e Star Wars con D&D, e la vignetta quì sopra fà capire perfettamente come stanno andando le cose...

  • Lord Danarc
    Lord Danarc

    Ora, non per difendere la disney, che ha toppato in molto, ma un mini offtopic mi sento di farlo. Sebbene è vero che stia cercando di mungere troppo della PI che ha (SW ma anche marvel ecc), alcune co

comment_1912585

80 milioni di dollari (!!!) di investimento buttati nel cesso, con tanto di sciacquone tirato. Già Hasbro va maluccio, se poi butta soldi così...

Visione limitata di dirigenti incapaci, incompetenti e interessati solo a spennare i clienti. Ben gli sta.

comment_1912628
4 ore fa, firwood ha detto:

80 milioni di dollari

Pensa quanti bei manuali si potevano fare, e considerando che li hanno persi, potevano anche regalarli o metterli a meno per il 50enario

comment_1912677
14 ore fa, DL Staff ha detto:

sembrava esserci l'aspettativa che Sigil generasse entrate "semplicemente esistendo", come titoli di successo quali Magic: The Gathering o Baldur's Gate 3

14 ore fa, DL Staff ha detto:

la testimonianza di un dipendente che, solo un mese prima della chiusura, aveva riscontrato una mancanza di visione chiara da parte della leadership sul futuro del progetto

14 ore fa, DL Staff ha detto:

la scoperta casuale di una piattaforma VTT preesistente

14 ore fa, DL Staff ha detto:

Hasbro avrebbe trattato Sigil come un videogioco tradizionale anziché come uno strumento specifico per il gioco di ruolo da tavolo

14 ore fa, DL Staff ha detto:

La mancanza di un interesse percepito da parte del management verso il lavoro del team di sviluppo è stata anch'essa indicata come un possibile fattore di insuccesso

Più leggo l'articolo, più mi viene la nausea... banghead-old

pic-1-star-wars-in--244842.jpg

Basta cambiare Topolino con Hasbro, e Star Wars con D&D, e la vignetta quì sopra fà capire perfettamente come stanno andando le cose...

Edited by MattoMatteo

comment_1912695

Ora, non per difendere la disney, che ha toppato in molto, ma un mini offtopic mi sento di farlo. Sebbene è vero che stia cercando di mungere troppo della PI che ha (SW ma anche marvel ecc), alcune cose che ha tirato fuori sono capolavori per i quali va ringraziata. In particolare Rogue one, rebels, andor, mandalorian. Il problema è che poi come tocca il canon vero fa merdatone (la nuova trilogia, boba fett, obi one… ah e acolyte).

Per il resto l’immagine mi ha fatto molto ridere e si adatta anche meglio alla Wotc

Edited by Lord Danarc

comment_1912760
19 ore fa, Lord Danarc ha detto:

Ora, non per difendere la disney, che ha toppato in molto, ma un mini offtopic mi sento di farlo. Sebbene è vero che stia cercando di mungere troppo della PI che ha (SW ma anche marvel ecc), alcune cose che ha tirato fuori sono capolavori per i quali va ringraziata. In particolare Rogue one, rebels, andor, mandalorian. Il problema è che poi come tocca il canon vero fa merdatone (la nuova trilogia, boba fett, obi one… ah e acolyte).

Per il resto l’immagine mi ha fatto molto ridere e si adatta anche meglio alla Wotc

In un certo qual modo questa operazione era concettualmente più simile a fare rogue one che non ha fare una nuova trilogia. Diamine in un certo senso era

Perchè non toccava meccaniche dell'edizione ne la "lore". Era in un certo senso qualcosa di sicuro perchè era uno strumento o un servizio, come fare uscire un nuovo set di dadi figo per il 50-esimo anniversario di D&D.

Nonostante questo non avendo idea di come doveva funzionare il sistema e il suo rapporto all'ecosistema hanno fatto un macello.

Da un punto di vista concettuale BG 3 era molto molto più rischioso.

comment_1912886
On 05/04/2025 at 19:22, Aranar ha detto:

la tempistica è sospetta, che abbiano influito anche le previsioni fosche a seguito dei dazi generalizzati?

Non credo che i dazi si applichino sui prodotti digitali, almeno al momento.

Personalmente credo che l'ultimo punto dell'articolo sia quello chiave. Per chiudere un progetto che sostanzialmente non è ancora iniziato, ci devono essere dietro per forza questioni economiche.

Un team lo puoi rimpiazzare, un sistema organizzativo che non funziona puoi cercare di raddrizzarlo in corsa, ma se hai un progetto che succhia soldi e tu quei soldi non li hai, e non hai certezze sul fatto che il progetto stesso possa ripagarsi, allora chiudi prima che sia troppo tardi.
A mio avviso la chiave è tutta lì: hanno ricevuto risposte fredde dalla beta e ogni previsione di mercato è crollata come un castello di carte.

comment_1912938
6 ore fa, Faelion ha detto:

Non credo che i dazi si applichino sui prodotti digitali, almeno al momento.

In realtà il "bazooka" di cui si parla sarebbe esattamente questo. L'UE potrebbe imporre dazi a tali servizi. Ma queste discussioni sono troppo recenti, non credo abbiano alcuna correlazione con la scelta.

comment_1913213

Ma non riesco sinceramente a credere che si fermino qui con questo progetto, va bene rifondarlo perché probabilmente ci sono dei problemi ma da qui a buttare via tutto sinceramente mi sembra che ci corra parecchio. Se sono ottanta milioni di dollari, non stiamo parlando di briciole.

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