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Inviata

A me l'onore di aprire l'ultimo dei topic della fortunata serie "mostro del mese" per questo 2007!!! Sparo idee a raffica, voi scegliete o aggiungete alla lista! Si tratta sempre di creature leggendarie/mitologiche da cui trarre ispirazione:

- Aamon, demone unico: Ha testa di civetta, parte anteriore del corpo con due zampe di lupo (o di leone), e parte posteriore che termina con una coda di verme-serpente.

- Abatwa, umanoidi: Gli Abatwa sono descritti come minuscoli umani capaci di nascondersi sotto un filo d'erba e di cavalcare formiche. Hanno uno stile di vita nomade e sono alla continua ricerca di giochi.

- Adze: L'adze è un vampiro. Nella sua forma primordiale è uno spettro luminoso fuoriuscito da uno stregone. Si aggira sotto forma di mosca anche se, una volta catturato, si trasforma in umano. Secondo le leggende, beve sangue, olio di palma e latte di cocco ed uccide i bambini.

- Alastyn: L'Alastyn è una creatura del folklore. È un cavallo d'acqua che può trasformarsi in un uomo, eccetto le orecchie che restano immutate. Inganna gli umani facendosi montare per portarli in acqua e lì divorarli. Per alcune sue caratteristiche è accostabile agli scozzesi Kelpie.

- Blemmi: I blemmi sono creature leggendarie che si facevano risiedere in Africa, in Nubia od Etiopia, in generale a sud dell'Egitto. Si credeva che fossero mostri acefali con occhi e bocca sul ventre o sul torace.

- Locuste dell'Abisso: Le locuste dell'Apocalisse sono cavallette, grandi come equini. La Bibbia le descrive in questo modo: «Queste cavallette avevano l'aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d'oro e il loro aspetto era come quello degli uomini. Avevano capelli, come capelli di donne, ma i loro denti erano come quelli dei leoni. Avevano il ventre simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all'assalto. Avevano code come gli scorpioni, e aculei. Nelle loro code il potere di far soffrire gli uomini per cinque mesi. Il loro re era l'angelo dell'Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore.»

- Ecatonchiri: Giganti con cento braccia e teste capaci di sputare fuoco.

Direi che ce n'è per tutti i gusti, no? ;-)


Inviato

Al menù aggiungerei questa idea venuta fuori dal mostro di novembre:

migliaia di polipetti che si sostengono psichicacmente l'un l'altro e più esserini ci sono maggiore è l'intelligenza...quindi intelligenza massima commisurata ai dadi vita della creatura di corallo, fino ad un certo limite di dadi vita entro il quale potrebbe maifestare qualche potere psioico

E magari quando ridotto a metà o ad un quarto dei punti ferita perde progressivamente questi poteri...

Un grosso essere che mi ricorda "Il quinto giorno" di Shatzing anche se non necessariamente deve essere marino, secondo me. Idea che mi era piaciuta molto.

Volevo poi segnalarti che l'ecatonchiri lo hanno già D&Dizzato nel manuale dei livelli epici purtroppo :-S

Inviato

Direi di si. L'unico, piccolo difetto e che molti (se non tutti) esistono già nella mitologia, mentre io sono per il creare creature completamente nuove. Se devo scegliere però le locuste mi piacciono abbastanza.

Inviato

@Celya

wow alcune di queste non le conoscevo, grazie mille..

mh..tempo fa si pensava di "ripensare" i giganti centimani, gli ecatonchiri appunto...però come ha ricordato...

@jack

bravo, avevo un sacco di proposte per questo...

ad esempio,

sulla barriera corallina ti dicono sempre di stare attenti perchè ti tagli facilmente e la ferita s'infetta... e se i polipetti penetrassero nelle ferite?

infonso se non sbaglio il nostro organismo ha una composizione simile a quella dell'acqua di mare, non si dice che siamo simili alla "pozza" che ha generato la vita?! :-p

@chozo

il fatto che si sviluppino mostri mitologici è una richezza, una garanzia di solidità a mio parere;-)

Inviato

Cari amici...ho il piacere di annunciarvi che...da oggi kobold Overlord si cimenterà nell'aiuto della creazione dei mostri del mese!(se sono ben accolto)

visto che mi diverto sempre di più a creare mostri e PNG casalinghi! forza fuori le idee!

io opterei o per il Demane o per l' Ecatonchiri

Inviato

Io sono propenso all'idea dei polipetti che compongono la scogliera, ma li farei "buoni". Magari sono creature che odiano gli abitanti malvagi dei mari e si insediano attorno a quei luoghi dove ce n'è bisogno e con i loro poteri psionici li catturano ed ingabbiano.....

Inviato

ad esempio,

sulla barriera corallina ti dicono sempre di stare attenti perchè ti tagli facilmente e la ferita s'infetta... e se i polipetti penetrassero nelle ferite?

infonso se non sbaglio il nostro organismo ha una composizione simile a quella dell'acqua di mare, non si dice che siamo simili alla "pozza" che ha generato la vita?! :-p

Io voto per l'essere polipettoso dai poteri psichici crescenti :mrgreen:

Ci penso un po' e posto qualche idea;-)

Inviato

Io sono propenso all'idea dei polipetti che compongono la scogliera, ma li farei "buoni". Magari sono creature che odiano gli abitanti malvagi dei mari e si insediano attorno a quei luoghi dove ce n'è bisogno e con i loro poteri psionici li catturano ed ingabbiano.....

Insomma come dei guardiani della barriera e dei protettori delle forme di vita che vi abitano... potrebbe ricordare un po' il quinto giorno, in cui forme di vita che singolarmente sono innocue prese in gruppo diventano una volontà invincibile.

Inviato

..potrebbe ricordare un po' il quinto giorno, in cui forme di vita che singolarmente sono innocue prese in gruppo diventano una volontà invincibile.

che detto in D&Desco è uno sciame....;-)

qualche giorn fa mi hanno fatto disegnare un mostro psionico che si chiama "scciame di larve", sono vermetti che si uniscono per formare una coscienza collettiva...somigliano un po' a quello che vorremo fare.

Inviato

Se non sono fuori tempo massimo vorrei sottoporvi un'altra creatura pseudo-leggendaria che fa parte del folklore della mia zona: il Martorél.

Il Martorél, a seconda dei punti di vista è una genrerica creatura dei boschi, uno spirito della natura o, versione tragicamente realistica, un vicino ottuagenario particolarmente infame, in ogni caso ha un aspetto umanoide, curvo e piuttosto brutto, perennemente infagottato in un mantello e incappucciato, molto sfuggente.

Vive nei boschi, all'interno dei quali si muove con disinvoltura e sa rendersi praticamente invisibile e di cui è una sorta di custode.

Il Martorél, infatti, si accanisce su coloro che abitano vicino al suo bosco o vi mettono piede organizzando loro una serie praticamente infinita di brutti tiri, tra cui i più frequenti sono i furti di oggetti di ogni genere, ma un Martorél particolarmente feroce può anche arrivare al punto di far cadere unn albero addosso alla sua vittima o fare irritare qualche grossa e cattiva creatura del bosco perchè aggredisca la sua vittima.

Tutto ciò senza che il malcapitato abbia occasione di accorgersi della presenza della maligna creatura.

Avventurieri su cui si abbattono in serie devastanti colpi di sfortuna potrebbero in realtà essere le inconsapevoli vittime di un Martorél.

Inviato

Voto anch'io l'idea dello sciame, e sono d'accordo con Saki di farli buoni. Secondo me comunque, potrebbero avere un punto diverso piuttosto estremo: per difendere la barriera corallina da degli attacchi sempre più pressanti potrebbero per esempio chiudere in una gabbia di forza psionica la scogliera e tutto quello che c'è intorno, impedendo a qualsiasi creatura di entrare come di uscire, o uccidendo qualsiasi intruso, così da rendere verosimile anche un accidentale scontro con i pg per difesa estrema. Dopotutto per loro è importante difendere la scogliera, giusto? Quindi potrebbero non considerare importanti gli altri abitanti non caratteristici (leggi villaggio umano o di altri popoli civilizzati) o semplicemente non comprenderli, pensando forse che sono uguali a loro e considerandoli quindi fuori pericolo. Allora, che ne dite?

Inviato

Attenzione...non mettiamo troppe idee sul fuoco..

per qunto mi riguarda:

-l'idea di dado mi fa venire in mente un druido non morto, potrebbe giustificare l'impulso di protezione un po' distorto...

-per i polipi/corallo,

non saprei, come vi scrivevo credo che un mostro simile esista già, anche se non ufficiale...bisognerebbe diversificarlo, io più che buono lo farei "leale" al suo ambiente, per proteggerlo fa di tutto,

una idea sarebbe qulla che i polipetti penetrano nelle ferite, in caso di nemici li piegano al volere della "scogliera" in caso di amici potrebbero avviare un rapporto simbiotico, come quei molluschi che vivono sulla pelle delle balene( ok quelli son parassiti) potrebbero creare una difesa naturale sugli ospiti ;-)

in questo odo avremo una versione fissa ed una mobile di queste creature.

decidiamo in fretta su cosa lavorare che dicembre è corto, nel senso che le festività lo rendono un mese a bassa frequentazione :-p

Inviato

Secondo me sarebbe ancora diverso dallo sciame: mi spiego in termini non D&Deschi (in cui non so se c'è il termine adatto):

le creature di cui l'essere psionico è composto sarebbero microscopiche, molto più piccole dunque, di quelle che potrebbero comporre uno sciame (tipo insetti).

La razionalità e i poteri della creatura dovrebbero essere pressochè nulli prendendo una singola cellula, ma dovrebbero aumentare mano mano che l'aggregato aumenta, fino ad arrivare ad intelligenza elevatissima (come e forse più di un cervello antico) quando raggiunge il massimo delle dimensioni (un'intera barriera.. anche più che colossale). Potrebbe anche essere mobile in acqua, come nel quinto giorno.

In più la farei strettamente neutrale.

Avevo pensato anche io al "controllo remoto". Attraverso una ferita potrebbero infiltrarsi nel sangue un gruppo di protozoi sufficiente per formare un agglomerato nel sistema nervoso centrale dell'essere colpito. Nelle vicinanze dell'essere originario questo agglomerato potrebbe rimanervi in contatto (e quindi provocando un forte controllo sulla "vittima" a meno di uno sfozo di volontà davvero enorme). Se invece l'essere colpito riesce ad allontanarsi prima che l'agglomerato di costituisca allora il gruppo di cellule agirebbe senza collegamento con l'essere madre. Sarebbe allora autonomo e molto meno potente, e potrebbe limitarsi ad interferire con le azioni del soggetto. Se il soggetto addirittura invece rimane in contatto fisico con l'essere originario i protozoi formano una catena di controllo diretto, e l'essere colpito viene controllato senza alcuna possibilità di resistere, proprio come una marionetta.

In tal modo è probabile che la maggior parte degli esseri viventi della barriera non sia altro che, nella pratica, un'estensione fisica del essere originario, controllati in questa maniera.

Inviato

Non saprei, forse son solo le festività imminenti e consequenziali impegni decembrini.

Ad ogni modo do anche io la mia: molto evocative tutte le idee di Celya, come d'altronde tutte le idee raccolte dalle reali mitologie della nostra storia.

L'idea di Gideon dei polipetti psionici simbioti mi piace molto, come anche la proposta di Jack sulla loro ecologia. Cionondimento non rinuncerei all'idea che questi esseri (o questo essere se preso nella sua interezza) sia più che neutrale. Il fatto che si possa configurare volontariamente come un parassita o un simbiota a seconda del grado di confidenza/comunione d'intenti che ha con l'ospite, da una bella spinta alle possibilità narrative. Senza per questo escludere una sua neutralità nei confronti degli esseri di cui prendono il controllo.

Insomma, a mio avviso il cervellone dovrebbe essere motivato e senziente come una normale creatura, capace di intenti costruttivi o distruttivi, di altruismo e di egoismo; non c'è necessità di una coscienza "morale", non serve che gli avventurieri possano analizzarne le motivazioni.

Una creatura così diversa da noi non sarà facilmente "scrutabile", ma sarebbe bello poterla usare in un monte di contesti narrativi differenti, dal solito "mostro! mostro! preparare le armi!" fino all'amicizia tra una forza benigna del mare (che magari originariamente era vista come un nemico) e un gruppo di avventurieri che viene aiutato simbioticamente da questi esseri per procedere in un'avventura che magari ha il duplice effetto di soddisfare sia le brame dei protagonisti, sia le necessità biologiche dell'ecosistema.

Che ne pensate?

Inviato

Senza contare che la contaminazione simbiontica da parte di questi individui potrebbe configurare una quest per il master nella quale gli avventurieri debbono completare una particolare missione per poter liberare dal parassita uno dei loro membri. Insomma lo spunto potrebbe dare adito ad idee parecchio interessanti (e magari anche qualche bella CdP). Ma per il momento appoggio anch'io l'idea del neutrale. Lo sciame (come giustamente definito da Gid) avrebbe come sua giustificazione la sopravvivenza, attraverso la tutela e lo sfruttamento delle risorse che occupa. Qualsiasi estraneo potrebbe quindi costituire sia una minaccia che un potenziale alleato per questi "individui-comunità" quindi ben si applica l'allineamento neutrale.

Inviato

Direi che siamo tutti d'accordo sulla neutralità della ocsa :P

io quasi quasi la sparo: di questi esseri/e potrebbe esisterne uno solo. Anche se sembra/brano individui differenti. In realtà si tratta di un unico essere diffuso in tutti i mari del pianeta. Ma questa sarebbe ovviamente una cosa che nessuno sa, e quindi i pochi che conoscono l'essere credono siano più di uno.

Inviato

Direi che siamo tutti d'accordo sulla neutralità della ocsa :P

io quasi quasi la sparo: di questi esseri/e potrebbe esisterne uno solo. Anche se sembra/brano individui differenti. In realtà si tratta di un unico essere diffuso in tutti i mari del pianeta. Ma questa sarebbe ovviamente una cosa che nessuno sa, e quindi i pochi che conoscono l'essere credono siano più di uno.

mh...potrebbe pure essere una possibilità,

ci sono anche dei precedenti televisivi;-)

comunque questo genere di creature, che vivono in "collettività", non son facili da gestire, quello proposto potrebbe semplicemente essere un elemento narrativo del background

(scusate se partecipo poco ma sembra che io sia ripiombato in uno di quei periodi in cui faccio tanto ma realizzo poco :-()

Inviato

Per questo io intendevo una gestione pratica "nel piccolo" (come se ce ne fossero tanti) lasciando al background e possibile da introdurre nella storia il fatto dell'unicità. All'atto pratico delle cose un avventuriero senza studiare specificatamente l'essere non si renderebbe contp della sua unicita. La strettissima nutralità e il fatto di essere completamente alieno rispetto ai normali esseri intelligenti gli consentirebbero di agire con indole completamente diversa con la stessa persona, in circostanze differenti.;-)

Inviato

La strettissima nutralità e il fatto di essere completamente alieno rispetto ai normali esseri intelligenti gli consentirebbero di agire con indole completamente diversa con la stessa persona, in circostanze differenti.;-)

questa però non l'ho capita...diversità di comportamento perchè entità aliena o per le diverse caratteristiche di essere minuscolo/sciame(intelligenza collettiva)/coscienza centralizzata?

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