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Talento: Uccisore di maghi.


Tebryn

Messaggio consigliato

Volevo chiedere una chiarificazione su questo bellissimo talento.

Uccisore di maghi: manuale perfetto arcanista, Beneficio: il personaggio ottiene un bonus di +1 al TS sulla volontà. Gli incantatori che minaccia non possono lanciare sulla difensiva (falliscono automaticamente le prove di concentrazione per farlo), ma sono consapevoli che non possono lanciare sulla difensiva mentre sono minacciati da un personaggio con questo talento.

La mia domanda è: questa consapevolezza rimane anche quando il bersaglio non è in grado di vedere/percepire colui che minaccia? Esempio: Guerriero invisibile con questo talento sta a 1.5m da un mago che sta per castare un bel incantesimo, che succede? Grazie per le risposte.

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Principali partecipanti

Ovviamente no...

Se non vedono il bersaglio non possono notare il suo modo di agire e nemmeno difendersi adeguatamente dai suoi attacchi (vedi i malus che subiscono)...

Se poi nemmeno sanno della sua presenza, la cosa è ancora più ovvia...

In pratica il mago subisce l'AdO a prescindere dal fatto che veda o meno il PG, ma se lo vede, è consapevole che lanciare incantesimi risulterebbe in un AdO...

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Volevo chiedere una chiarificazione su questo bellissimo talento.

Uccisore di maghi: manuale perfetto arcanista, Beneficio: il personaggio ottiene un bonus di +1 al TS sulla volontà. Gli incantatori che minaccia non possono lanciare sulla difensiva (falliscono automaticamente le prove di concentrazione per farlo), ma sono consapevoli che non possono lanciare sulla difensiva mentre sono minacciati da un personaggio con questo talento.

La mia domanda è: questa consapevolezza rimane anche quando il bersaglio non è in grado di vedere/percepire colui che minaccia? Esempio: Guerriero invisibile con questo talento sta a 1.5m da un mago che sta per castare un bel incantesimo, che succede? Grazie per le risposte.

Per me, da quanto leggo, la questione si risolve con la frase "Gli incantatori che minaccia...": è la posizione del soggetto dotato di talento che "attiva" il talento stesso, non parla di consapevolezza del difensore legata alla presenza dell'avversario.

IMHO perchè non è molto chiara la questione...

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Sono arrivato ad un ragionamento: Un incantatore non avrebbe motivo di lanciare sulla difensiva non vedendo/percependo nessuno. La cosa si complica quando ci sono più di una persona in mischia, facciamo l'esempio di un ladro e un guerriero, ladro visibile e guerriero invisibile con suddetto talento, il simpatico incantatore comincia a castare lo spell.... E adesso che succede?

Ci sono varie risposte: non percepisce il guerriero e fallisce l'incantesimo senza capire perche', fallisce l'incantesimo ma si rende conto del guerriero, oppure si rende conto che non puo castare sulla difensiva e varia la sua azione, che ne dite? Quali di queste? O avete altre idee? Aspetto risposte. :banghead:

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Sono arrivato ad un ragionamento: Un incantatore non avrebbe motivo di lanciare sulla difensiva non vedendo/percependo nessuno. La cosa si complica quando ci sono più di una persona in mischia, facciamo l'esempio di un ladro e un guerriero, ladro visibile e guerriero invisibile con suddetto talento, il simpatico incantatore comincia a castare lo spell.... E adesso che succede?

Ci sono varie risposte: non percepisce il guerriero e fallisce l'incantesimo senza capire perche', fallisce l'incantesimo ma si rende conto del guerriero, oppure si rende conto che non puo castare sulla difensiva e varia la sua azione, che ne dite? Quali di queste? O avete altre idee? Aspetto risposte. :banghead:

Mah... a naso: il guerriero invisibile ed il ladro sono in mischia con il mago, o comunque lo minacciano. Il mago dice al DM: "lancio un incantesimo sulla difensiva"; il DM risponde "non puoi lanciare incantesimi sulla difensiva per via di un avversario che ti minaccia"; il mago "allora faccio altro".

Altra ipotesi: il guerriero invisibile è in mischia con il mago, o comunque lo minaccia; un ladro è fuori dalla mischia e non lo minaccia. In questa ipotesi il mago non lancerebbe sulla difensiva se non ha percepito il guerriero invisibile intorno a sé (osservare CD 20 o ascoltare contro il muoversi silenziosamente). In questo caso il talento è ininfluente.

Come notato (non avevo prestato attenzione nel mio precedente post e me ne scuso), se un mago non percepisce un nemico, non lancia incantesimi sulla difensiva (a rigor di logica). In ogni caso, se il mago provasse a lanciare un incantesimo sulla difensiva con un avversario dotato del talento che lo minaccia, fallirebbe il tiro in concentrazione ed il master deve avvisarlo della motivazione (perché il talento prevede che ciò venga fatto "...sono consapevoli che non possono lanciare sulla difensiva mentre sono minacciati da un personaggio con questo talento...") senza subire ulteriori conseguenze se non quella di sapere che c'è "qualcuno" intorno a lui che gli impedisce questa capacità.

Ma se si fallisce la prova in automatico, ci si becca anche l'AdO?

No, si perde l'incantesimo.

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In ogni caso, se il mago provasse a lanciare un incantesimo sulla difensiva con un avversario dotato del talento che lo minaccia, fallirebbe il tiro in concentrazione ed il master deve avvisarlo della motivazione (perché il talento prevede che ciò venga fatto "...sono consapevoli che non possono lanciare sulla difensiva mentre sono minacciati da un personaggio con questo talento...") senza subire ulteriori conseguenze se non quella di sapere che c'è "qualcuno" intorno a lui che gli impedisce questa capacità.

Ecco appunto io mi sono fossilizzato su questo punto come fa o da cosa deduce un mago che il tizio che mi sta di fronte è un uccisore di maghi ??? ( premesso che questo non l'abbia detto manco per sottili metafore ?? )

A rigor di logica io master da regola devo dirlo ma cosi è come se il mago perpecisce in automatico la presenza di questo enorme pericolo per lui, lasciando cosi la cosa anche se invisibile il mago sente la presenza vicina a lui di tale persona, perchè non centra vederla ma basta la presenza della capacità del nemico.

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Ecco appunto io mi sono fossilizzato su questo punto come fa o da cosa deduce un mago che il tizio che mi sta di fronte è un uccisore di maghi ??? ( premesso che questo non l'abbia detto manco per sottili metafore ?? )

A rigor di logica io master da regola devo dirlo ma cosi è come se il mago perpecisce in automatico la presenza di questo enorme pericolo per lui, lasciando cosi la cosa anche se invisibile il mago sente la presenza vicina a lui di tale persona, perchè non centra vederla ma basta la presenza della capacità del nemico.

Ripeto che sto andando a logica. Per questo motivo non posso risponderti in maniera precisa: lamentati con la Wizard...

Il talento dice, espressamente, che il mago "è consapevole di un avversario che lo minaccia dotato di questa capacità", quindi il DM lo deve informare. Non so se quanto ho detto è corretto e non saprei spiegarlo in gioco se non con un "qualcosa di soprannaturale ti impedisce di compiere i gesti necessari per lanciare il tuo incantesimo evitando gli attacchi altrui"...

Quindi volendo un incantatore potrebbe rinunciare a castare sulla difensiva beccandosi l'AdO ma lanciando l'incantesimo (superando l'eventuale tiro in concentrazione per i danni subiti)

Certo, sempreché venga colpito dall'attacco. Il talento non vieta di lanciare incantesimi, vieta di lanciarli "sulla difensiva".

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E' davvero spiegato male, non si sa se interpretarlo come un *aurea* intorno al guerriero, o se il guerriero conosce talmente bene gli incantatori da sapere come fermarli, solo che se fosse la seconda opzione come fa il mago a capire le intenzioni del guerriero? Il guerriero gli dice: *scusate maghetto sto per bloccare il tuo incantesimo ti puoi spostare di 1.5 e castare, o non castare sulla difesiva, ma allora ti farei un culetto così*. Bah... Vedrò io come giocatore di evitare situazioni del genere per il mio povero master...

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Il talento Uccisore di Maghi non è una capacità magica o soprannaturale e non avvolge chi lo possiede in un aura percepibile solo dai maghi, quindi queste scuse per giustificare un'insolita "consapevolezza" del mago non sono plausibili...

Semplicemente, il mago deve poter VEDERE chi possiede il talento per capire che contro di lui sarebbe inutile lanciare incantesimi sulla difensiva, e comunque lo capirebbe solo se fosse minacciato da lui...

Un guerriero invisibile che minacciasse il mago non gli darebbe nessuna avvisaglia di possedere il talento, che il mago sia o meno consapevole della sua presenza...

Tra l'altro, possedere il talento non dovrebbe essere in alcun modo una specie di metodo per scovare creature invisibili o accorgersi della loro presenza...

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Il talento Uccisore di Maghi non è una capacità magica o soprannaturale e non avvolge chi lo possiede in un aura percepibile solo dai maghi, quindi queste scuse per giustificare un'insolita "consapevolezza" del mago non è plausibile...

Semplicemente, il mago deve poter VEDERE chi possiede il talento per capire che contro di lui sarebbe inutile lanciare incantesimi sulla difensiva, e comunque lo capirebbe solo se fosse minacciato da lui...

Un guerriero invisibile che minacciasse il mago non gli darebbe nessuna avvisaglia di possedere il talento, che il mago sia o meno consapevole della sua presenza...

Tra l'altro, possedere il talento non dovrebbe essere in alcun modo una specie di metodo per scovare creature invisibili o accorgersi della loro presenza...

Concordo... ma un mago che non vede o non percepisce una creatura invisibile non lancia sulla difensiva (a rigor di logica) quindi il talento, in questo caso, è ininfluente. Il discorso dell'aura è relativo al fatto che il mago diventa consapevole di questo talento posseduto da altri, se questi lo minacciano in mischia: come giustificarlo? Mah... Per questo optavo per quella frase... Come fosse una "forza sovrannaturale" che non ti consente di castare sulla difensiva. Poi se ci sono delle errata, faq o altre interpretazioni che chiariscono meglio, ben vengano :-)

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Veramente basta leggere l'incipit della descrizione del talento...

"Il personaggio ha studiato le abitudini e le debolezze degli incantatori e può sincronizzare in modo esperto i suoi attacchi e difese contro di essi"...

E' una questione di pose e atteggiamenti, non di aure, presenze e percezioni strane...

Il mago, semplicemente, VEDE che il guerriero con questo talento è pronto a colpirlo e si rende conto che non basta stare sulla difensiva per riuscire a lanciare un incantesimo...

Se non lo vede, anche se sa che c'è e che è vicino a lui, non è in grado di stabilire che ha il talento, a meno che non ne abbia già provato le conseguenze in precedenza (abbia subito un AdO il round prima, ad esempio)...

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Veramente basta leggere l'incipit della descrizione del talento...

"Il personaggio ha studiato le abitudini e le debolezze degli incantatori e può sincronizzare in modo esperto i suoi attacchi e difese contro di essi"...

E' una questione di pose e atteggiamenti, non di aure, presenze e percezioni strane...

Il mago, semplicemente, VEDE che il guerriero con questo talento è pronto a colpirlo e si rende conto che non basta stare sulla difensiva per riuscire a lanciare un incantesimo...

Se non lo vede, anche se sa che c'è e che è vicino a lui, non è in grado di stabilire che ha il talento, a meno che non ne abbia già provato le conseguenze in precedenza (abbia subito un AdO il round prima, ad esempio)...

Mah... veramente dice che "il mago è consapevole"... non che veda qualcosa di particolare... Poi diciamo: il guerriero invisibile minaccia il mago, il mago lancia un incantesimo e subisce un attacco d'opportunità. Ora il mago lancia sulla difensiva: se vogliamo il mago fallirà la prova per questo tentativo ma il DM lo informerà che questa azione non gli è permessa (motivando o meno a sua discrezione, se vogliamo). Il mago deve diventare consapevole del talento, quindi d'ora in poi saprà che qualcuno/qualcosa gli impedisce di lanciare sulla difensiva.

Ovviamente sono mie supposizioni.

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...se vogliamo il mago fallirà la prova per questo tentativo ma il DM lo informerà che questa azione non gli è permessa...

Non è che l'azione non gli è permessa... L'azione causa AdO come se non lanciasse sulla difensiva... E' questo che lo mette sull'avviso che qualcosa lo minaccia di brutto...

Se avesse potuto vedere il guerriero, sarebbe riuscito a rendersi conto che avrebbe subito l'AdO se avesse scelto di lanciare un incantesimo da minacciato, sulla difensiva o meno, questo perchè come dice il talento il guerriero è bravo a capire il momento giusto per colpire e si prepara di conseguenza...

Se però il mago non può vedere questi "preparativi", non può nemmeno essere consapevole automaticamente dei rischi che comportano...

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Non è che l'azione non gli è permessa... L'azione causa AdO come se non lanciasse sulla difensiva... E' questo che lo mette sull'avviso che qualcosa lo minaccia di brutto...

Ma perché AdO? Fallire una prova di concentrazione quando si lancia un incantesimo sulla difensiva comporta la perdita dell'incantesimo, niente altro. Se non ricordo male, il talento in questione provoca il fallimento automatico della prova, quindi fa perdere incantesimi ma non fa generare AdO. Quindi il mago lancia sulla difensiva e perde l'incantesimo, apparentemente senza motivo e senza provocare AdO: per questo sostengo che il DM deve informarlo...

;-)

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Vero, ricordavo male...

Comunque non vedo perchè il DM dovrebbe informarlo che non può lanciare sulla difensiva, se lui non vede il guerriero invisibile...

Si limiterà a dirgli che ha perso l'incantesimo, sia che abbia superato la prova (e quindi capisca che qualcosa non va) sia che l'abbia fallita (e quindi non sappia che c'è qualcosa che lo blocca)...

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