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[Elayne] - Una Libertà tanto agognata (Talrond)


Elayne

Messaggio consigliato

Inviata

“Dove vanno questi uomini, padre ?

Al lavoro, figlio mio, al lavoro.

E ci vanno cantando ?

Si figlio mio. Vanno in guerra.”

Racconti di Falkovnia, autore sconosciuto.

“La tua spada non va oltre lo scudo del tuo avversario.”

Detto Falkovniano.

@ Adam

Talrond è ormai vicina, e infatti, dopo avere girato a destra per l’incrocio, non ci metti più di un ora ad arrivare nelle vicinanze di Talrond, la luce della luna e delle stelle che illumina il tuo cammino.

Noti le luci, ormai vicine, del perimetro cittadino, e dietro di loro la figura dello Stonekeep. O almeno del suo mastio centrale, l’unica parte in altitudine della struttura.

È sfasante, perché cosi sembra, ad un occhio non attento, che ci sia solo un piccolo castello fortificato a difesa della città, mentre in realtà tu ti ricordi che attorno c’è ben altro. Ma le case, e le mura, di Talrond nascondono la sua estensione.

Le mura della città, di pietra bianca, sono cinte di torri, ogni 50 metri.

Le porte sono aperte, e tutto attorno alla cinta, il perimetro è illuminato magicamente, per più di 200 metri. La luce, magica, non illumina dentro la città, ma si ferma alle mura, per qualche misteriosa ragione. Una ventina di metri sopra il suolo, l’oscurità riprende il controllo del paesaggio.

Le porte sono aperte, ma ti rendi conto che sono presidiate.

Osservi di nuovo il mastio, alle spalle di Talrond.

Semplice e fortificato, a forma quadrata con 4 torri agli angoli. Difficile capire la larghezza effettiva, ma saranno ad occhio 80 metri di lato contando le torri per una ventina di altezza. Si vede anche il tetto, a coprire la struttura. Una vera casa fortificata.

Sul lato sinistro, vicina, si intravede una Torre, che svetta ben oltre il mastio, e che finisce con un tetto a punta. È anch’essa di pietra, e non sembra essere, a prima vista, attaccata alla struttura principale.

Per i Mod:

Spoiler:  
in accordo con Samirah, creo un altro topic. L'altro è da modificare aggiungendo (Falki) nel titolo

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Inviato

Rimaneva sempre perplesso ed affascinato quando vedeva una struttura militare

ben organizzata, ed i Falkovniani sapevano organizzare una difesa,

non poteva non ammetterlo, ma questo popolo era veramente affascinante dal lato militare,

aveva una struttura solida al comando ed un organizzazione di truppe e di soldati

invidiabile da chiunque.

*Purtroppo sono qua in qualita di spia per recuperare un'elsa

per il mio datore di lavoro Izgra't*

Sapeva di non poter tradire il demone, di sicuro avrebbe messo a rischio persone che non c'entravano,

Spingendo al passo il suo destriero si avvicinò all'area illuminata, cercando di dare un'occhiata

all'area che rimaneva in ombra .

Inviato

Giunto in prossimità delle porte Adam osserva attentamente attorno per individuare le guardie,

se riesce a scorgerle

Spoiler:  
"Buona sera signori sono Adam Doomdragon e sono stato mandato dal

Generale Lamerov per incontrare il Comandante Volimar al Falco Splendente

"

Se invece non riesce a scorgerle attraversa le porte e chiede informazioni per il Falco splendente ad un passante.

Inviato

@ Adam

I soldati Falkovniani sono in vista, quando ti avvicini alle porte.

Ti guardano con un aria leggermente sorpresa.

"Buona sera signori sono Adam Doomdragon e sono stato mandato dal

Generale Lamerov per incontrare il Comandante Volimar al Falco Splendente "

Un ufficiale ti risponde, dopo averti osservato per qualche secondo.

“Benvenuto a Talrond, Adam.

Volimar ti sta aspettando.”

Detto questo, ti fa segno di proseguire.

Inviato

"Mi scuserete lor signori ma giungo in questa città la prima volta e se aveste la cortesia di indicarmi la strada per la taverna"

Osserva attentamente le indicazioni che gli dà l'ufficiale e poi con un cenno di saluto prosegue la sua strada per il Falco Splendente.

Inviato

@ Adam

I soldati ti guardano un pò stupiti.

"La locanda del Falco Splendente è sulla piazza principale di Talrond. Basta seguire la strada e la troverai. C'è una sola grande piazza in città."

Dopo avere salutato i soldati, entri in Talrond.

La città è illuminata magicamente, con delle pietre di luce su lampioni a regolari intervalli sulle strade.

C'è gente in giro. Tutti con il Falco in testa. Tutti Falkovniani.

La maggior parte è in armatura.

Sembra una città di soldati.

Ti sembra a volte vedere alcuni movimenti di persone anche diverse, come una ragazza vestita in modo strano per essere una Falkovniana (sembra una creatura dei boschi con un arco a traccolla), ma non rimane a farsi osservare e scompare dietro un angolo.

Ti sembra anche di vedere un nano dai cappelli rossi, in armatura di piastre. Ma anche lui non si fa vedere per tanto tempo.

La città è di pietra, un piccolo gioiello, e opere d'arte architettoniche si notano in mezzo agli edifici o sulle strade.

Da l'impressione di essere una città funzionale e militare (per i suoi abitanti), ma con qualche tocco anche di bellezza artistica.

Arrivi piu' rapidamente di quanto pensassi alla piazza principale.

C'è anche un mulino, che noti, appena fuori dalla piazza, che sta girando. Ci sarà un corso d'acqua qua vicino...

Il Falco Splendente ?

Difficile non notarlo.

Sono TRE edifici, su ognuno dei quali svetta la bandiera Falkovniana.

Dalla loro struttura, capisci che i due edifici di lato sono piu' piccoli, e adatti ad una clientela diversa.

Sembra infatti che ci sia una logica militare in questa locanda. Un locale per cavallieri, un locale per i fanti, e un ultimo per gli arcieri e altri artiglieri.

C'è parecchia attività, sia fuori, che dentro.

Inviato

Accostandosi alla locanda dalla parte dei fanti, Adam smonta da cavallo e si avvicina ad alcuni

dei soldati, con postura eretta che non lasciava trasparire ne stanchezza ne fretta si rivolge a loro

"Scusatemi lor signori Sto cercando il Comandante Volimar, egli mi attende per un udienza, e sono leggermente in ritardo,

Sapreste indicarmi in quale delle tre sezioni egli và abitualmente?"

Sempre con fredezza li osserva mentre attende una loro risposta.

Inviato

@ Adam

I soldati stavano discutendo in modo scherzoso quando ti intrometti nella loro discussione.

Ti guardono, e mentre uno ti indica con il mento la sezione dei cavallieri, un altro ti risponde.

"Trovi Volimar nella sezione del Destriero, straniero.

Sei venuto ad arruolarti negli Scudi ?"

Inviato

"Diciamo che devo ancora essere messo alla prova, stamane ho affrontato il Comandante Elemar sotto gli occhi del Generale Lamerov,

ed oggi mi hanno mandato qua per incontrare il comandante Volimar.

Sezione del Destriero, grazie saldato"

Un cenno di saluto ed Adam guida con tutta calma la sua cavalcatura nei pressi della sezione indicatagli.

Davanti alla stalla affida il cavallo ad un garzone ed entra nella parte della locanda che il soldato,

gli aveva riferito come la più plausibile per trovare il Comandante.

Inviato

@ Adam

Questa sezione del Falco Splendente è chiaramente adatta ai cavallieri.

La sala principale, piuttosto ampia, ospita per ora un centinaio di soldati, la maggior parte con armature pesanti, che ride, scherza, e beve.

Sulle mura, vari dipinti, trofei, o sculture attinenti alla guerra, ai cavalli, o ad entrambi.

Due statue ti accolgono all'entrata.

Quelle di cavallieri apiedati, in armatura completa, che sembrano osservarti con mestiere mentri varchi la soglia della locanda.

Rappresentano, secondo te, persone distinte e diverse, ma non ti fermi a guardare.

La sala ha un altra statua, o meglio, una scena scolpita, che mozza il fiato per la sua bellezza, al centro della stanza.

Quello di due persone a cavallo.

Uno di essi è un cavalliere, sul suo destriero, entrambi bardati fino all'osso, che saluta, l'elmo sotto il braccio, il secondo cavalliere, una donna, in vestiti nobiliari, su un destriero leggero.

C'è un chiaro profumo di gente che vive con i cavalli, qui dentro, e un pò di persone, sempre di piu', in realtà, si girano per osservare il nuovo arrivato.

Non ti stupisci vedendo il Falco tatuato in fronte ai presenti.

Come un onda, il silenzio invade la sala.

Inviato

Adam Sfila lentamente l'elmo dalla testa, e sempre lentamente sposta il suo sguardo da astante ad astante, non in segno di sfida,

ma nemmeno intimorito dagli sguardi e dall'attenzione degli avventori,

Chiaramente è un pesce fuor d'acqua ma utilizza tutto il suo sangue freddo

per non darlo a vedere,

il suo sguardo si ferma solo su individui che possono essere un ufficiale di Rango

e se ne vede più di uno fattibile

[

Spoiler:  
B]"Scusatemi lor Signori, non intendevo disturbare i vostri discorsi, Arrivo

da Falki e cerco il Comandante Volimar per un'udienza con lui......

Posso sapere chi di voi è tale Messere?"

Se invece individua un'unico candidato possibile

Spoiler:  
Si avvicina al tavolo di colui che gli sembra il più adatto ad essere un comandante e quando è ad una decorosa distanza

"Messere scusate il disturbo ma cerco il Comandante Volimar sapreste

indicarmelo tra i presenti"

Inviato

@ Adam

"Scusatemi lor Signori, non intendevo disturbare i vostri discorsi, Arrivo

da Falki e cerco il Comandante Volimar per un'udienza con lui......

Posso sapere chi di voi è tale Messere?"

A questa tua frase, il silenzio della sala cessa di esistere,

Risate, scongiuri, esclamazioni, non si capisce molto.

Nel caos di rumori, un uomo in armatura completa ti fa segno di seguirlo.

Mentre ti decidi sul da farsi, vedi alcune monete cambiare di mano, a vari tavoli, tra soldati. Tra sconfitti e vincitori.

Segui il soldato, e ti adentri nella locanda, verso un angolo piu' in fondo.

Il soldato ti guida ad un tavolo, dove sono seduti 6 uomini in armatura completa.

Il tuo sguardo si ferma subito su uno di essi.

L'hai visto all'entrata della locanda, ha lo stesso viso di una delle due statue!

Tutti si alzano al tuo arrivo.

L'uomo che stai osservando, con una lieve barba che segue i contorni del viso e delle labbra, accenna ad un sorriso.

"Sembra che avevo ragione, in fondo, dice dando un occhiata ai suoi compagni.

Un solitario cavalliere che non ha perso la sua nobiltà d'animo, neanche nelle parole."

Poi, guardandoti.

"Sono Volimar Ren. Comandante degli Scudi."

Inviato

"Piacere comandante, Adam Doomdragon, Cavaliere di ventura e Uomo d'Arme

di queste terre,

Come ben sapete sono stato mandato dal Generale Lamerov per essere messo alla prova da voi,

sulle mie doti di comando..... distrubo se mi unisco alla tavola?"

Attendo la risposta osservando attentamente i commensali del Comandante e in posizione rispettosamente educata.

Inviato

@ Adam

Per tutta risposta, uno dei presenti ti indica l’ultima sedia rimasta libera.

Una volta seduto, Volimar prende la parola.

“Si, mi hanno avvertito del tuo arrivo, chiaramente, e delle prove che dovrai affrontare.

Ma per questo, abbiamo tutta la giornata di domani.

Stasera, non mi interessi come uomo d’arme, o militare, ma come uomo, Adam.

Che uomo sei ?”

La domanda è inattesa, spiazzante.

Inviato

Resta un'attimo in silenzio per raccogliere le idee, non si aspettava una domanda così diretta,

ma i Falkovniani erano diretti e schietti per quello che aveva appreso in questi pochi giorni.

"Comandante, che dire di mè se non chè sono un uomo d'arme ligio al suo dovere e che ha dedicato

gran parte della sua vita ad affinare il suo stile di combattimento, scegliendo le cause a cui aderire,

le persone a cui affidare l'onore della sua spada, ho percorso in lungo ed in largo queste terre

alla ricerca di un posto dove fermarmi e affidare le mie capacità, a superiori degni di esse e della mia dedizione..... Questo è Adam Doomdragon uomo d'arme libero al momento da vincoli e famiglia"

Le sue parole sono semplici e dirette e come aveva già fatto al mattino con Lamerov

non stacca mai gli occhi da quelli del comandante mettendo calore nell'ultima parte del discorso.

"Mi scuserete un'attimo, prendo qualcosa per dissetarmi dalla cavalcata del pomeriggio

e possiamo continuare la nostra conversazione......"

Detto questo si gira in cerca di un cameriere ed alzando il braccio

"Ragazzo portatemi un boccale di birra fresca in modo che la mia gola si possa dissetare"

Dopodichè riporta l'attenzione ad i commensali.

Inviato

@ Adam

Il cameriere ti fa segno di avere capito.

Volimar non schioda gli occhi da te, mentre continua.

“Adam, queste sono parole di circostanza.

Mi parli delle cause a cui aderire, ma ce ne sono migliaia.

Mi parli delle persone a cui affidare la tua spada, ma queste potrebbero essere popolani, regnanti, non morti, sacerdoti, o altro ancora.

Avrai un tuo credo, delle preferenze… una morale forse ?”

Un altro soldato, al tavolo, aggiunge, sibillino.

“Dimmi chi servi e ti dirò chi sei…”

Inviato

"Signori che dirvi, in giovane età ho perso tutto quello che avevo per brama di potere altrui, come potete vedere

ho perso anche una faccia decente..." un sorriso siincrespa sulle labbra di Adam

"..... da allora servo la disciplina e la guerra in ogni sua forma,

e come ho già detto non servo nessuno per adesso"

Mantengo lo sguardo su Volimar e aggiungo

"...Spero che questo sia sufficiente Comandante perchè il resto potrà venire solo dopo le prove o nei discorsi da tavolo di stasera"

Un sorriso più ampio mette fine alle domande inquisitorie del comandante.

Inviato

@ Adam

Volimar scuote la testa.

“Non proprio Adam.

C’è chi pensa che la Guerra sia tutto, ma essa non è niente senza i suoi attori.

E sono costoro a fare la differenza, in battaglia.

Non solo con la forza delle loro braccia, non solo con l’esperienza dei combattimenti vissuti, ma anche con la loro anima.

L’anima di un semplice scudiero, di un comandante, di un qualsiasi soldato, può cambiare le sorti di una battaglia, se giustamente incalanata e inquadrata.

Non c’è un anima giusta o sbagliata, ma tante anime per tanti compiti.”

Volimar fa una breve pausa, mentre beve un goccio della propria birra.

“Se la tua anima è stata descritta con queste poche parole, lo devo sapere.

Se la tua anima nasconde ulteriori risorse o particolarità, tocca a te decidere se essa merita di risplendere alla luce del sole, a questo tavolo, o rimanere muta dentro di te.

Sarai sottoposto a prove. Ma dalla tua risposta ne saprò la natura.”

Il silenzio, al tavolo, è totale.

Volimar alza la mano, come per fermarti di una risposta affrettata.

“Ripeto, non c’è risposta giusta o sbagliata. Non ci sono prove migliori o peggiori in ballo.

C’è solo la TUA risposta. E le TUE prove.”

Inviato

Adam rimase in silenzio, osserva il Comandante, e quello che sentiva e vedeva

era giusto ai suoi principi, aveva sempre messo tutto se stesso

nelle sfide che aveva affrontato, aveva sempre "fatto risplendere la sua anima"

lui era un uomo ed un comandante di certo superiore a molti di quelli che aveva incontrato, ma di

fronte a lui adesso c'era un uomo la cui elevatura era di certo superiore a Lui.

Prese ancora un momento di silenzio e poi inizò

"Comandante le vostre parole mi hanno toccato,... sinceramente..., sono rare le persone che riescono

ad infiammare il mio animo, dalla mia giovane età riesco a provare soddisfazione

solo ed unicamente in battaglia, quando il mio avversario ed io possiamo misurare le nostre capacità tattiche e intuitive per prevalere

uno sull'altro,

sinceramente comandante il mio cuore per adesso si scalda solo in quei momenti,

ed altri rari casi come stasera alle sue parole di prima,

non sta a mè misurare lo "splendore della mia anima" ma alle persone che mi circondano e che mi conoscono.

Non ho paura di fare esami o subire un rifiuto, la vostra società mi affascina e si adatta molto allo stile della mia vita, sono

bramoso di conoscere di più su di voi ma non come straniero,

come uno si voi."

Adam lascia che il silenzio ricada sulla tavolata, porta la birra alle labbra e ne beve un lungo sorso.

Inviato

@ Adam

Volimar lascia per un attimo le tue parole riempire il tavolo, mentre continua a fissarti.

“Bene, Adam.

Ne so abbastanza di te, come uomo. E per questo ti ringrazio.”

“Parliamo ora di Adam il guerriero. E di tutte le tue capacità, sia a livello personale, sia a livello di comando, che pensi di avere.

E delle tue esperienze, naturalmente.”

Detto questo, alza il suo bicchiere in segno di brindisi, e gli altri lo imitano.

“Benvenuto a Talrond!”

Il clima diventa più festoso e meno serio, man mano che continuate il dialogo.

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