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comment_188968

Pensa, io sono un regolista convinto, ma ammiro chi conosce le regole dei 3 manuali base, il resto non serve e si "aggiunge" di volta in volta previa analizi e approvazione del DM, da un talento ad una classe di prestigio, da un oggetto magico ad una regola aggiuntiva... tutta fluffa che può divertire ma principalmente confonde... non suscita la mia ammirazione chi conosce 24 manuali, mentre potrebbe suscitarla chi li sa consultare e chi sa scegliere quando un regola è buona o meno

Guarda, ti quoto in piena ammirazione:-D. Io purtroppo ho un cervello disordinato e autodimentico il 90% delle regole che leggo... il che mi da un senso di profonda inadeguatezza in certe sessioni. L'altro master del gruppo gioca a D&D per rilassarsi perchè normalmente porta avanti campagne di Rolemaster in cui calcolano pure gli effetti del vento sulle frecce scoccate.

La mia salvezza è al momento il System reference della D20 in cui trovo tutte le regole che mi servono pittosto rapidamente.

Sorvolo silenzioso sulla posizione dei manuali oltre i 3 core, una volta su un altro forum ho espresso un parere negativo su CdP, tealenti e regole extra ed è partita una flame che si è risolta con 6 ban, quindi pace in terra:-D

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comment_189061

D&D mi pare sia definito come rolegame...

se non sbaglio significa gioco di ruolo...

secondo me è la parte più stimolante e divertente del gioco...

sai perdere una giocata intera per una diversa interpretazione di una regola....nn lo trovo ne divertente ne stimolante...

Don Merry...

comment_189077

sai perdere una giocata intera per una diversa interpretazione di una regola....nn lo trovo ne divertente ne stimolante...

Come il perdere una giocata intera per ordinare da bere alla taverna...

E chi ti ha detto che essere regolisti significhi discutere di regole durante il gioco?

comment_189096

credo sia saggio distinguere tra regole e regole. La matematica del D&D è essenziale perchè consente di inquadrare azioni narrative in un contesto oggettivo e di valida garanzia per tutti i giocatori. Apprezzo chi ha una profonda conoscenza delle regole, in particolare se masterizza, in quanto può con la sua conoscenza sottrarre ai giocatori tutta la lenta parte della valutazione bonus malus e lasciarli liberi di esprimersi in un clima di fiducia.

Non condivido invece chi fa delle regole il senso centrale del gioco, alla strenua ricerca della combinazione di bonus ed effetti magici/psionici o di altro tipo con il solo scopo di ottenere il massimo vantaggio possibile. E' sacrosanto per i giocatori cercare di porsi nelle migliori condizioni per superare le sfide che il DM gli mette davanti, è il senso del gioco; ottenerlo esclusivamente attraverso la matematica o la giurisprudenza del sistema non è il metodo che imho offre le gratificazioni maggiori al gruppo nel lungo periodo.

:bye:

comment_189103

Come il perdere una giocata intera per ordinare da bere alla taverna...

E chi ti ha detto che essere regolisti significhi discutere di regole durante il gioco?

Quoto in pieno.

Nesuno toglie che D&D sia principalmente un gioco di ruolo, ma, essendo io il DM, decido io quali regole applicare, a rischio anche di sbagliarmi (ovviamente cercando sempre di farlo il mkeno possibile), e non permetto che si disquisisca su questo punto. Il gioco diventa più scorrevole, e ci sono molte più opportunità di ruolare e combattere (che è comunque una componente fondamentale del gioco, anche se da molti considerata "ignobile"). Soprattutto ci si diverte di più, la cosa più importante nel mio ordine di priorità in D&D.

comment_189125

Io mi reputo molto ruolistico, in quanto chi gioca con me sa bene quanto le regole soprattutto quelle che disciplinano alcuni argomenti, le abbia modificate creando delle vere e proprie home rules (come per le prove di acrobazia, prove di guarire, attacchi mirati, senza poi contare cose aggiuntive come poteri dei segni zodiacali, poteri particolari derivanti da stranezze dell'ambientazione che masterizzo ecc...), senza per questo modificare radicalmente la dinamica del gioco.

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